Cari lettori e lettrici, non commettiamo l’errore di salire a bordo del carrozzone dell’hype e valutare il draft esclusivamente in funzione del primo round: come ci ha insegnato un certo quarterback selezionato al sesto round di qualche draft fa, una scelta a tre cifre può cambiare la storia di questa folle lega.
Questa notte è ufficialmente iniziata quella curiosa festività di tre giorni che dà a noi e a ogni singola squadra un’imprescindibile botta di vita rimescolando ulteriormente le – tante – carte in gioco: per iniziare il processo digestivo nel migliore dei modi e scongiurare il rischio di nausea vi offro le mie reazioni a caldo su quanto fatto – o non fatto – da tutte e trentadue le squadre durante la notte.
I commenti, ovviamente, sono qui per un motivo.

Arizona Cardinals

La scelta: /

Va bene rendere felice Kyler Murray, però guardando il prezzo pagato dai Philadelphia Eagles per A.J. Brown non riesco a trovar modo di convincermi che abbiano fatto una buona mossa. Troppi bisogni, troppe risorse allocate per un buon ricevitore che non è nella stessa stratosfera del compagno di cognome.

Atlanta Falcons

La scelta: Drake London, WR, USC (scelta numero 8)

Non saprei dirvi se Drake London emergerà come il miglior ricevitore selezionato in questo – profondo – draft, ciò di cui sono sicuro è che una ricostruzione così impegnativa la inizierei altrove.

Baltimore Ravens

Le scelte: Kyle Hamilton, S, Notre Dame (scelta numero 14); Tyler Linderbaum, C, Iowa (scelta numero 25)

Non mi interessa se hanno appena preso Marcus Williams, Kyle Hamilton non aveva alcuna ragione di essere ancora disponibile a quel punto del draft e Baltimore ha fatto un affare ad assicurarselo: in fondo alla difesa c’è una coppia potenzialmente letale. Della trade di Brown vi parlerò più nel dettaglio dopo – oggi si scrive tanto – ma ho non ho nulla da recriminare, soprattutto perché con Linderbaum l’intera linea d’attacco compie un immediato e necessario salto di qualità. Primo turno fantastico.

Buffalo Bills

La scelta: Kaiir Elam, CB, Florida (scelta numero 23)

Avevano necessità di un cornerback, si sono presi un cornerback. I Buffalo Bills negli ultimi anni sono diventati una franchigia saggia e intelligente e questo draft non fa altro che ribadire esattamente questo.

Carolina Panthers

La scelta: Ikem Ekwonu, OT, North Carolina State (scelta numero 6)

Lasciando perdere la debilitante necessità di un quarterback, credo che Carolina abbia fatto bene a prendersi un tackle che in moltissimi mock draft iniziava ad andare via con la terza scelta assoluta.

Chicago Bears

La scelta: /

I cantieri aprono domani!

Cincinnati Bengals

La scelta: Daxton Hill, S, Michigan (scelta numero 31)

Non era il primario bisogno ma poco da dire, Cincinnati ha impreziosito la propria difesa con un ottimo giocatore che nelle ultime settimane è entrato nelle grazie di sempre più analisti.

Cleveland Browns

La scelta: /

Il loro draft c’è già stato e ha portato in dono Deshaun Watson e tutto ciò che la sua presenza comporta.

Dallas Cowboys

La scelta: Tyler Smith, OT, Tulsa (scelta numero 24)

La dipartita di La’el Collins aveva aperto un’enorme lacuna che Smith andrà immediatamente a colmare. È un peccato non abbiano potuto investire ulteriormente sulla difesa, ma questo draft è così profondo che hanno tutto il tempo del mondo per indirizzare i propri bisogni difensivi.

Denver Broncos

La scelta: /

Russell Wilson e ho detto tutto.

Detroit Lions

Le scelte: Aidan Hutchinson, EDGE, Michigan (scelta numero 2); Jameson Williams, WR, Alabama (scelta numero 12)

Hutchinson, a questo punto, non sorprende minimamente: la storia è indubbiamente affascinante, curioso di vedere se potrà essere veramente lui il volto della rinascita di Detroit. Molto intrigante il trade up per garantirsi Jameson Williams, ricevitore che con Amon-Ra andrà a formare una coppia tanto divertente quanto potenzialmente devastante.

Green Bay Packers

Le scelte: Quay Walker, LB, Georgia (scelta numero 22); Devonte Wyatt, DT, Georgia (scelta numero 28)

Lo sapevate che i Georgia Bulldogs e i Green Bay Packers condividono lo stesso stemma con colori diversi? Ho come l’impressione che ciò abbia influito sul processo decisionale del front office del Wisconsin. Forse i migliori ricevitori erano già stati selezionati, ma la scelta di non prenderne almeno uno è pura comicità. Rodgers sarà felice, immagino.

Houston Texans

Le scelte: Derek Stingley Jr., CB, LSU (scelta numero 3); Kenyon Green, OL, Texas A&M (scelta numero 15)

Non ho nulla da recriminare sulla scelta di Stingley, sappiamo tutti quanto la presenza di un vero shutdown corner possa incidere sul processo di crescita di un reparto difensivo. Sono tuttavia un po’ stupito dalla scelta di Kenyon Green, ottimo giocatore che però non gioca in una posizione “premium”: considerando che sono allo stadio embrionale della ricostruzione io mi sarei rivolto altrove.

Indianapolis Colts

La scelta: /

Deve fare molto male metabolizzare che la propria squadra del cuore non peschi al primo round “per Carson Wentz”.

Jacksonville Jaguars

Le scelte: Travon Walker, EDGE, Georgia (scelta numero 1); Devin Lloyd, LB, Utah (scelta numero 27)

Confermate le voci che prevedevano il matrimonio fra Walker e i Jaguars che ora dovranno svilupparlo nel migliore dei modi. Lloyd è quel giocatore attorno a cui puoi effettivamente costruire una difesa, perciò approvo la decisione di scalare il tabellone per strapparlo alla concorrenza.

Kansas City Chiefs

Le scelte: Trent McDuffie, CB, Washington (scelta numero 21); George Karlaftis, EDGE, Purdue (scelta numero 30)

Sostituto di Tyreek Hill chi?
Superata l’iniziale sorpresa, approvo con convinzione la strategia dei Kansas City Chiefs: l’anno scorso siamo stati messi davanti all’evidenza che pure Patrick Mahomes sa vincere giocando malino se supportato da una difesa feroce. McDuffie scelta che mi piace infinitamente, bravi a fare trade up.

Las Vegas Raiders

La scelta: /

Vedendo quanto i Cardinals abbiano pagato Hollywood Brown immagino che i tifosi dei Raiders si siano coricati con un rinfrancato sorriso.

Los Angeles Chargers

La scelta: Zion Johnson, OL, Boston College (scelta numero 17)

Los Angeles sta assemblando una linea d’attacco di primissimo livello e in tutta sincerità non posso che fermarmi ad applaudirli: il roster per vincere ora c’è, vediamo se la tutto questo potenziale si tradurrà in vittorie una volta in campo ma, e questo non è poco, non si può assolutamente rimproverare qualcosa a questo front office.

Los Angeles Rams

La scelta: /

Rams al primo round del draft? Come no!

Miami Dolphins

La scelta: /

Interessante constatare come la AFC East abbia reagito alle loro mosse.

Minnesota Vikings

La scelta: Lewis Cine, S, Georgia (scelta numero 32)

A volte i Vikings non li capisco: la cosa grave è che il front office è nuovo di zecca!
Non rimprovero loro il trade down, in un draft del genere è indubbiamente una buona idea, ciò che mi lascia perplesso è la contropartita ricevuta: Detroit quella dodicesima scelta assoluta a mio avviso l’ha pagata criminalmente poco.

New England Patriots

Le scelte: Cole Strange, OG, Tennessee-Chattanooga (scelta numero 29)

Scelta che non ho minimamente capito, potevano prendere Lloyd, Johnson, Dean o McDuffie e invece sono andati a prendere un giocatore che nessuno si era azzardato nemmeno a sognare al primo round.
Belichick è Belichick e ha ragione a prescindere, ma confesso che questa volta non l’ho capito.

New Orleans Saints

Le scelte: Chris Olave, WR, Ohio State (scelta numero 11); Trevor Penning, OT, Northern Iowa (scelta numero 19)

Con la tipica aggressività che li ha resi vere e proprie leggende di fine aprile, i Saints hanno scalato il tabellone per prendersi Olave, giocatore che evidentemente amavano alla follia. Tackle e ricevitore come da copione, è chiaro che a New Orleans siano convinti di poter vincere ora, nonostante tutto.

New York Giants

Le scelte: Kayvon Thibodeaux, EDGE, Oregeon (scelta numero 5); Evan Neal, OT, Alabama (scelta numero 7)

Thibodeaux era in un certo senso pronosticabile, Neal assolutamente no: non credo che i piani alti dei Giants avessero mai partorito uno scenario ipotetico in cui concludevano il primo round del draft con questi due giocatori.
Offensive tackle e pass rusher, due posizioni fondamentali nella NFL di oggi, due giocatori con tutte le carte in regola per diventare vere e proprie superstar: primo round enorme quello dei Giants.

New York Jets

Le scelte: Ahmad “Sauce” Gardner, CB, Cincinnati (scelta numero 4); Garrett Wilson, WR, Ohio State (scelta numero 10); Jermaine Johnson, EDGE, Florida State (scelta numero 26)

Primo round enorme quello dei Giants: ciò nonostante ritengo che i Jets potrebbero averli superati.
Gardner è un giocatore che mi piace da impazzire e sono convinto abbiano fatto bene a selezionarlo con la quarta scelta assoluta, Wilson regala a Wilson – preparatevi a terabyte di battute pigre – il tanto agognato WR1 e la trade allestita per arrivare a Johnson era in un certo senso obbligatoria visto che non si sarebbero mai aspettati di trovarlo ancora disponibile a quel punto del draft.
Primo round gargantuesco quello dei Jets.

Philadelphia Eagles

La scelta: Jordan Davis, DT, Georgia (scelta numero 13)

Non è un draft se i Philadelphia Eagles non investono scelte pesanti su uomini pesanti per la linea difensiva.
Scherzi a parte, Davis è un prospetto speciale su cui ha per forza di cose senso scommettere, ma non prendiamoci in giro, qui c’è da parlare di A.J. Brown. Philadelphia a mio avviso ha fatto un affare, A.J. Brown è da annoverare fra i migliori ricevitori della NFL e regalare a Hurts – o chicchessia in futuro – un bersaglio del genere è un qualcosa di semplicemente magnifico, soprattutto se si tiene presente il prezzo pagato dai Cardinals pochissimi minuti prima per un altro Brown.
Vedete che accumulare scelte al draft paga?

Pittsburgh Steelers

La scelta: Kenny Pickett, QB, Pittsburgh (scelta numero 20)

Il primo e unico quarterback selezionato al primo round giocherà a casa sua: insomma, la storia di Hutchinson in salsa offensiva. Sono rimasto un po’ stupito, lo ammetto, ero convinto fossero intenzionati a dare a Trubisky una vera opportunità di erigersi a successore di Roethlisberger.

San Francisco 49ers

La scelta: /

Non hanno sacrificato Deebo Samuel, interessante.

Seattle Seahawks

La scelta: Charles Cross, OT, Mississippi State (scelta numero 9)

C’è bisogno di così tante cose a Seattle che difficilmente si potrà criticare la loro scelta di investire su Cross.
Intrigato dal fatto che non abbiano preso un quarterback.

Tampa Bay Buccaneers

La scelta: /

Sono sgattaiolati fuori dal primo round con un trade down assolutamente sensato.

Tennessee Titans

La scelta: Treylon Burks, WR, Arkansas (scelta numero 18)

Si sono sbarazzati di Brown in cambio di una scelta spesa immediatamente per individuarne il successore: insomma.
Fatico a dire che siano usciti rafforzati da questo primo round, se non lo avete capito Brown è un giocatore che mi piace tantissimo e non reputo automatico che un ricevitore ne replichi immediatamente la produzione.

Washington Commanders

La scelta: Jahan Dotson, WR, Penn State (scelta numero 16)

Mettere Wentz quanto più a suo agio possibile è una buonissima idea, anche se Wentz è Wentz: se sapranno tenersi stretto McLaurin potranno contare su un receiving corp di livello.

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