Questi sono i miei articoli preferiti perché una volta giunti a febbraio dell’anno seguente posso constatare la mia incompetenza rileggendoli: a marzo/aprile/maggio tutti hanno ragione perché, molto semplicemente, ogni nostra affermazione ha il diritto di godere del beneficio del dubbio dato dalla rassicurante assenza del contraddittorio offertoci dal campo.
La primavera è la stagione in cui i Jacksonville Jaguars, ogni anno, voltano definitivamente pagina, il periodo dell’anno in cui non esiste una buona ragione per non vedere i Dallas Cowboys come indiscussi favoriti, quel magico momento in cui Washington è vicinissima a mettere le mani sul franchise quarterback in grado di… avete capito.

Dunque, assolutamente indifferente all’eventualità che ogni cosa da me scritta sarà contraddetta dalla realtà, permettetemi di elencarvi chi, dopo la prima settimana di free agency, si sia avvicinato – o consolidato la propria posizione al suo interno – all’Olimpo della NFL e chi invece stia flirtando con la mediocrità più di quanto non lo stesse già facendo.


Chi sale

I Los Angeles Charg… tutta la AFC West

Non voglio ripetermi, ho già abbondantemente parlato di quanto successo in questa division .
La quantità di talento che si darà battaglia per il trono della AFC West è semplicemente imbarazzante, non ho ricordi di quattro squadre così competitive – non me ne voglia la NFC West degli ultimi anni – costrette a convivere nello stesso regno.
Poveri Chiefs, ora dovranno giocare al massimo delle loro potenzialità pure la regular season.

Tutta la AFC North

Qui si sta – giustamente, ci mancherebbe – parlando troppo della AFC West e c’è il rischio di dimenticarsi dell’incredibile profondità della North, division che tra l’altro si è vista rappresentata al Super Bowl dai Cincinnati Bengals.
Allora, andiamo con ordine.

I Baltimore Ravens, malgrado la retromarcia di Za’Darius Smith mi abbia letteralmente spezzato il cuore, hanno messo le mani sul miglior safety disponibile sul mercato, migliorato la profondità di entrambe le linee acquisendo un paio di veterani che non avranno problemi a contribuire fin da subito e rinnovato per tre anni Patrick Ricard, fullback/defensive tackle/all’occorrenza pure tight end in grado veramente di fare tutto: non credo di potervi spiegare la sua importanza all’interno dello schema offensivo di Baltimore.
I Cincinnati Bengals, invece, dopo essere arrivati a tanto così dal Lombardi sembrano essersi magicamente resi conto che la linea d’attacco sia, da secoli, un totale disastro e finalmente hanno deciso di reagire: gli innesti di Alex Cappa, Ted Karras e La’el Collins dovrebbero garantire a Joe Burrow una protezione perlomeno adeguata, anche se non escludo che arrivino ulteriori rinforzi via draft.

I Pittsburgh Steelers daranno – probabilmente – un’opportunità al futuro Nobel per la pace Mitch Trubisky di rimettere in carreggiata la propria carriera dietro una linea d’attacco indubbiamente migliorata dagli arrivi di Mason Cole e James Daniels – Daniels in particolar modo, ho veramente adorato questa loro mossa.
Più in generale, Pittsburgh ha messo a segno una pletora di colpi intelligenti senza mai strapagare nessuno: posso tranquillamente definire “affari” il portarsi a casa Levi Wallace con un biennale da 8 milioni, Myles Jack con uno da 16 e Ahkello Witherspoon a una cifra che non riesco a trovare ma che immagino essere non particolarmente alta.
Seppur non spettacolare, finora la free agency degli Steelers è stata incredibilmente intelligente.
Poi i Cleveland Browns dopo l’equivalente temporale delle sette vite dei gatti si sono assicurati Deshaun Watson, quarterback generazionale che… non ce la faccio, datemi tempo.

Los Angeles Rams

L’addio di Robert Woods pesa, qui si sta parlando di un giocatore il cui contributo va ben oltre i comunque ottimi numeri, ma aver aggiunto Allen Robinson a un contratto tutto sommato umano è una grandissima vittoria.
Non lasciamo che il 2021 possa condizionare il giudizio che abbiamo su di lui come giocatore, non trascuriamo il fatto che sebbene il poveretto non abbia mai potuto ricevere palloni da un quarterback di livello sia sempre stato in grado di mettere insieme statistiche da vero e proprio WR1.

Il rinnovo di Stafford e l’imminente rinnovo di Donald danno loro immediata flessibilità per ringalluzzire un roster che non ha perso poi chissà quanti pezzi rispetto alla versione 2021, anche se ammetto che non essere riusciti a rinnovare Von Miller debba essere stato parecchio doloroso, così come mettere alla porta il leggendario Johnny Hekker.
Si stanno preparando nel migliore dei modi a un altro assalto al Lombardi.

Buffalo Bills

Sì, i Buffalo Bills hanno aggiunto a uno dei roster più profondi e talentuosi della NFL Von Miller che seppur nella “fase finale” della carriera è ancora abbondantemente in grado di spaccare in due una partita.
Sto parlando dello stesso Von Miller che ha guidato per mano i Los Angeles Rams al Super Bowl mettendo insieme una postseason d’antalogia e che sicuramente aiuterà i giovani pass rusher di Buffalo a crescere.
Con Von Miller a portare pressione al quarterback non sono sicuro che gli avversari di turno ai playoff riusciranno a catapultarsi in zona field goal semplicemente in tredici secondi.
Deve dispiacere il fatto che J.D. McKissic abbia cambiato idea rinnovando con Washington, ma credo troveranno modo di farsene una ragione: mettere sotto contratto veterani come Duke Johnson e Jamison Crowder dà loro quell’apprezzabile profondità che, puntualmente, a metà stagione saprà tornare comoda.

Tampa Bay Buccaneers

Dieci giorni fa sembravano spacciati, condannati a insopportabili anni di mediocrità nell’attesa dell’arrivo di un nuovo quarterback, poi è tornato Tom Brady in una NFC sempre più povera di talento e come per magia i tanti free agent che sembravano pronti a svernare verso lidi più floridi hanno rinnovato la propria fede ai Buccaneers rinnovando contratti in massa: buon per loro.
Bella la vita quando ci si chiama Tom Brady.

New York Jets

Nulla di clamoroso, non hanno sicuramente aggiunto gente capace di innescare una rivoluzione come Aaron Donald o, più semplicemente, Tom Brady, ma fino a questo momento i Jets si sono mossi con atipica intelligenza: elenchino puntato?

Secondo me prendere:

  • Laken Tomlinson con un triennale da 40 milioni di dollari;
  • C.J. Uzomah con un triennale da 24 milioni di dollari;
  • D.J. Reed con un triennale da 33 milioni di dollari;
  • Jordan Whitehead con un biennale da 14.5 milioni di dollari;
  • Joe Flacco… no dai, niente meme;
  • Tyler Conklin con un triennale da 21 milioni di dollari;
  • Jacob Martin con un triennale da 13.5 milioni di dollari…

… ci mettono davanti a un front office che sta operando con estrema lucidità rifiutandosi di pagare eccessivamente gente che non lo meriti ma, piuttosto, puntando con convinzione su fit schematici che saranno messi nella posizione di rendere al meglio fin da subito.
Per la prima volta in vita sembrano avere le idee chiare e il buon Zach Wilson nel 2022 si troverà a comando di una squadra infinitamente più competente di quella che gli è stata data in mano da rookie: bravi i Jets!

Tennessee Titans

Nonostante una situazione salariale tutt’altro che ideale, i Tennessee Titans si sono finora mossi davvero bene.
Il fatto che abbiano lasciato andare Julio Jones a meno di un anno di distanza dalla trade che mi aveva portato a posizionarli immediatamente dopo i Chiefs nelle gerarchie AFC non deve essere visto come fallimento, sciaguratamente Julio a questo punto della carriera fatica tremendamente a restare sano: non ho dubbi sul fatto che se in salute sia ancora fra i migliori dieci ricevitori della NFL, motivo per cui non mi sentirete mai accusarli d’incompetenza per averci provato.

Dopo aver rinnovato il contratto a Harold Landry e Ben Jones, veri e propri pilastri delle recenti versioni dei Titans, si sono assicurati Austin Hooper e Robert Woods, due veterani altamente produttivi che innalzano immediatamente il livello medio del reparto offensivo, apparso a più riprese troppo Henrycentrico o, se ci si concentra sulla batteria di ricevitori, Browncentrico: la mossa di Woods, in particolar modo, mi è piaciuta da impazzire, Bobby Trees è consistentemente fra i ricevitori più sottovalutati della lega e non ha alcun problema a sporcarsi le mani e bloccare durante le corse.
Tannehill è in una buona posizione per mettere a tacere le malelingue che lo hanno tartassato dopo la sconfitta ai playoff contro i Bengals.

Houston Texans

Questi c’hanno rimediato tre scelte al primo round del draft per un giocatore accusate di tali nefandezze.
Avete capito cosa intendo quando parlo della NFL come mondo dei quarterback?


Chi scende

Indianapolis Colts

Ngakoue aiuterà sicuramente il loro pass rush, ma non è questo il punto.
Sono consapevole che le squadre serie vengano costruite al draft – anche se casi come quelli di Buccaneers e Rams stanno sempre più mettendo in crisi questo paradigma – e, onore al merito, negli anni Indianapolis ha dato priorità ai rinnovi dei giocatori presi negli ultimi giorni d’aprile: non mi sento di criticare questo atteggiamento a una squadra che recentemente ha pescato gente come Darius Leonard, Quenton Nelson e Jonathan Taylor, ma…

Perché non investire su un paio di free agent di qualità?
Perché malgrado siano puntualmente la squadra con più spazio salariale a disposizione non provano mai a mettere le mani su, che ne so, un J.C. Jackson?
Perché non investire su una stella in grado di rivoluzionare un reparto intero?
Per esempio, Wentz avrà avuto sicuramente le sue colpe, ma loro avrebbero indubbiamente potuto provare a investire su un ricevitore durante la scorsa free agency.

Per quanto riguarda Matt Ryan…
Non credo che giocherà fino ai 45 come Tom Brady ma credo altresì che possa avere ancora nel serbatoio un paio di stagioni perlomeno competenti che, teoricamente, una buona squadra come Indianapolis potrebbe trovar modo di sfruttare anche se ritengo altamente improbabile che fosse lui il tassello mancante per poter sognare il Super Bowl.
Spero, però, che selezionino con una scelta relativamente alta al draft un quarterback da mettere a fermentare alle spalle di Ryan: giocarsi l’all-in sul buon Matty Ice non mi sembra essere la più brillante delle idee.

Cleveland Browns

Hanno venduto l’anima per un franchise quarterback e non sono sicuro che gli dei del football li perdoneranno tanto in fretta.

Le spasimanti di Deshaun Watson

Stendendo l’ennesimo velo pietoso sulle implicazioni etiche, Falcons, Saints e Panthers non possono coricarsi soddisfatte: a un certo punto il fatto che Watson migrasse in NFC South sembrava essere un qualcosa di scontato, quasi implicito, che però non si è concretizzato probabilmente per una generale mancanza d’aggressività.
In un modo o nell’altro, Falcons e Saints non sono riuscite a convincere l’ex-Texans, anche se permettetemi di perplimermi dinanzi alla situazione dei Carolina Panthers, se non erro i primi a essere scartati dal giocatore come possibile punto d’approdo.

Malgrado l’aggressività e intraprendenza dell’owner David Tepper, al momento non sembrano mai essere presi seriamente in considerazione dalle stelle durante la free agency e affini: ora come ora mi sento di dire che non siano sul radar di nessuno e che, in generale, all’infuori dei possibili soldi non esista una ragione per cui qualcuno voglia diventarne il volto.
Pure quest’anno sono condannati a giocare o con un rookie che selezioneranno al draft o con un deludente veterano in cerca di riscatto, insomma, la solita stagione da Panthers del post-Newton.

Washington Commanders

Immaginate aver bisogno di un quarterback per rilanciare la squadra dentro e fuori del campo e trovarsi fra le mani un Carson Wentz più rotto che mai: se non sono stati capaci di resuscitarlo gli Indianapolis Colts, locus amoenus se ne esiste uno in NFL, perché mai dovrebbero riuscirci i Washington Commanders?
Prenderanno un rookie? Non ne ho idea, ma ho il sentore che fra dodici mesi sarò ancora qua a lamentarmi della loro sistematica incapacità di procurarsi un quarterback degno di nome.

Il lato cattivo dei Jacksonville Jaguars

Come già detto qualche giorno fa, ai Jaguars non ho da rinfacciare passività o chissà quale altro crimine, fatico semplicemente a comprendere alcuni loro contratti, primo fra tutti quello dato a Christian Kirk: più lo guardo più sale il cringe, cifre del genere non hanno alcun senso per un giocatore che non ha mai ricevuto per più di mille yard a stagione.
Non si sono mossi male, anzi, quelle di Scherff e Oluokun sono state a mio avviso grandissime firme, è che come troppo spesso accade non hanno avuto particolare timidezza a essere spregiudicati con il proprio spazio salariale vista la sovrabbondanza.

Sono migliorati rispetto all’anno scorso?
Senza ombra di dubbio, ma per compiere il definitivo salto di qualità il loro front office dovrà cominciare a essere consistentemente più oculato e lucido nella gestione delle risorse finanziare e wow sto parlando come i miei amici laureati in economia: è questo ciò che voglio essere da grande?

Tutti noi

Non siamo stupidi, o almeno non tutti, motivo per cui non dobbiamo stupirci chissà quanto della mancanza di valori di questa lega, ma vedere squadre mettere in piedi una competizione uscita dalle Wacky Races per garantirsi un quarterback accusato di molestie sessuali da 22 donne deve far riflettere.
Notare la scrupolosità di un front office che strutturato il contratto questione in modo da ricoprire comunque d’oro – il suo salario del 2022 supera di poco il milione, gli altri 45 milioni gli sono stati garantiti sotto forma di signing bonus – Watson qualora fosse sospeso è un qualcosa che nella sua tragicità fa veramente ridere, a questi l’unica cosa che interessa è che il loro nuovo gioiello non venga squalificato.
Il contratto con più denaro garantito nella storia della lega a un individuo con accuse del genere a proprio carico?
Ripeto, situazione triste.

3 thoughts on “Chi sale e chi scende dopo l’inizio della free agency NFL

  1. Ai Colts siamo al quinto qb in 5 anni: Luck, Brissett, Rivers, Wentz, Ryan. Non male, che sia quello giusto?
    Trovo esagerato il contratto di Von Miller, gran giocatore che ha beneficiato dell’attenzione riservata dagli avversari a Donald.
    Per i Ravens sta diventando una costante prendere un safety free agent, investendo pure parecchio. Spero che al draft peschino un buon pass rusher.

  2. GRazie Mattia. Bell’articolo. E concordo assolutamente sulla chiusa finale. Che pena

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