Chi avrebbe mai immaginato che i Philadelphia Eagles sarebbero tornati ai playoff così presto, dopo una stagione disastrosa, il licenziamento di colui che li aveva portati a vincere il Super Bowl nel 2018, cioè Doug Pederson, e il neanche tanto nascosto tentativo di ripartire dai giovani.

Sicuramente non è stato dei più temibili, partendo da una division in cui solo i Cowboys hanno fatto meglio, mentre le 9 vittorie stagionali sono giunte contro squadre che non sono nemmeno arrivate ai playoff. Insomma, non propriamente una stagione da annoverare negli annali, ma che ha comunque sancito dei buoni presupposti per l’immediato futuro, al di là dell’eliminazione per mano dei Buccaneers in una partita mai in discussione.

Immediato futuro che prevede già tre scelte al primo giro nel prossimo draft. Tre scelte che potranno regalare agli Eagles ciò che più manca a questo roster per poter risultare competitivo a livello divisionale e non solo.

Fatto sta che il lavoro svolto dall’head coach Nick Sirianni, nel suo primo anno, è stato veramente eccellente. Ha dato una fisionomia alla squadra, sfruttando al meglio i suoi punti forti, cioè la difesa sulle corse (noni nella lega) e l’offensive line che pur senza l’esperto Brandon Brooks, ha continuato a brillare e a far diventare gli Eagles la squadra con più rushing yards nella NFL.

Un dato importante da cui ripartire anche per l’anno prossimo, seppur Philadelphia avrà bisogno di intervenire sul mercato o nel draft per poter aggiustare ulteriormente il ruolo di running back visti i frequenti problemi fisici che hanno coinvolto colui che dovrebbe essere il RB1, cioè Miles Sanders. È vero che gran parte delle yard corse sono arrivate per mano di Jalen Hurts (primo nella lega in questa statistica per quanto riguarda i quarterback), ma ci sarà sicuramente bisogno di più certezze nel back field.

Sicuramente, nel caso il GM Howie Roseman dovesse decidere di aggiungere al roster un altro running back tramite il draft, non verrà scelto con una delle tre pick che gli Eagles posseggono al primo giro. Non solo per la mancanza di un elemento di alto profilo in questo ruolo, ma anche perché i bisogni primari sono altri.

Intanto aggiustare una secondaria che è migliorata rispetto allo scorso anno, ma che ancora manca di consistenza. Poi ci sarà da mettere a posto il ruolo di edge rusher vista l’età di Brandon Graham (il quale ha saltato tutta la stagione 2021) e la scadenza del contratto di Derek Barnett che, con molta probabilità, non verrà rinnovato per via dei risultati alquanto scadenti nei suoi primi cinque anni nella lega, specialmente per una first round pick (nel 2017) come lui.

Di prospetti interessanti in questo ruolo ce ne saranno diversi nel prossimo draft, seppur gli Eagles, in un certo senso, potrebbero maledire la stagione completamente folle dei Miami Dolphins (di cui detengono la prima scelta) culminata con un record positivo, ma senza playoff e con il fatto che a metà stagione avevano un record di 1-7 che avrebbe permesso a Phila di mettere le mani su un pezzo grosso (come Thibodeaux o Hutchinson) per rinforzare la defensive line.

Inoltre, notizia freschissima, dovranno pensare a come rimpiazzare a lungo termine proprio quel Brooks che è mancato nell’offensive line in questa stagione. Difatti, la guard trentaduenne ha deciso di appendere le scarpe al chiodo, mettendo la dirigenza, che attendeva un suo ritorno, in una situazione difficile: puntare sugli elementi già a roster oppure pescare qualcosa da free agency o draft?

Vedremo quello che sarà a disposizione, ma ora gli Eagles saranno chiamati a scegliere bene e a valutare quali free agent aggiungere, anche perché lo spazio salariale previsto è buono, ma non ottimale per poter fare grandi manovre, anche in prospettiva, visti i rinnovi contrattuali che saranno necessari nel giro di 2 o 3 anni per i tanti giovani presenti a roster.

Ma, soprattutto, la strategia sarà quella di puntare a vincere subito, oppure di continuare a costruire intorno a questo nucleo giovane e promettente? L’idea è che il 2022 sarà un altro anno di transizione in cui si potrà puntare ai playoff, ma difficilmente a qualcosa di più.

Detto questo, non sarà un off-season facile per Roseman. Tanta responsabilità e tanta pressione in vista di una prossima stagione in cui Phila sarà chiamata a fare ancora meglio o quantomeno a confermare quanto di buono fatto vedere in questo 2021.

Commenta

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.