Ma sì, facciamo un riassunto delle due partite giocate nella notte fra sabato e domenica.

Il nostro mini-viaggio parte da Cincinnati, dove i Bengals hanno vinto la loro prima partita in postseason in circa 31 anni passando 26 a 19 su dei buoni Las Vegas Raiders.
Las Vegas la partita l’ha iniziata nel migliore dei modi convertendo brillantemente due terzi down che li hanno catapultati immediatamente nella metà campo avversaria: una volta lì, però, un sciagurato fuorigioco di Waller è finito per costare loro l’opportunità di muovere ulteriormente le catene costringendoli a ricorrere al solito impeccabile Carlson che con un perfetto piazzato 47 yard ha aperto le danze.
Il primo drive dei Bengals mi ha impressionato poiché il glaciale Burrow, non minimamente intimorito dal palcoscenico dei playoff, ha condotto il suo potente attacco lungo il campo continuando a cercare e trovare l’amico Ja’Marr Chase: una volta in red zone, su terzo down, Burrow ha connesso con Uzomah in end zone per il touchdown del sorpasso.

Il seguente drive di Las Vegas sembrava aver incanalato precocemente la partita sui binari dei Bengals in quanto su terzo down Hendrickson ha soffiato il pallone a Carr permettendo a Ogunjobi di recuperarlo e ridare immediatamente il possesso a Burrow in red zone: i Raiders, però, hanno costretto l’attacco avversario ad un piazzato che viste le circostanze in cui è arrivato può essere considerato una mezza vittoria per gli ospiti.
Considerando che il drive successivo dei Raiders si è spento con un mesto three n’ out – viziato da un incredibile errore di Barber sul kickoff -, un touchdown dei Bengals avrebbe estromesso quasi definitivamente gli ospiti dalla contesa, ma pure in questo caso l’ottima posizione di partenza non è stata sfruttata nel migliore dei modi in quanto McPherson ha realizzato il secondo piazzato consecutivo inchiodando la partita sul 13 a 3 Bengals.

La risposta dei Raiders non si è fatta attendere, anche se dopo un paio di brillanti corse di Jacobs ci si sarebbe potuti aspettare qualcosa più di tre punti: pesa indubbiamente un clamoroso drop di Jackson su 3&8 che avrebbe quasi sicuramente permesso loro di muovere le catene o, addirittura, segnare un touchdown.
Palla ai Bengals, Burrow continua a muovere le catene senza apparenti difficoltà portando i compagni in red zone… ed ecco che succede la cosa di cui si parlerà, purtroppo, per settimane: 3&4 sulla linea delle 10 di Las Vegas, Burrow esce dalla tasca, si avvia verso la sideline, spedisce in orbita una preghiera per Boyd che riceve senza alcun problema per il touchdown del 20 a 6… tutto così facile?
No, poiché mentre la palla era in aria c’è stato un fischio arbitrale che ha di fatto portato la secondaria dei Raiders ad alzare il piede dal pedale: stando alle regole tale azione sarebbe stata da ripetere, una volta che l’arbitro fischia la giocata è morta ma per qualche motivo la crew arbitrale ha deciso di convalidare il touchdown.
Las Vegas non ha sicuramente perso la partita per questa chiamata – anche se il punteggio potrebbe suggerire esattamente questo – ma permettetemi di dire che un errore del genere è imperdonabile.

Con il cuore trafitto i Raiders hanno messo insieme il miglior drive della giornata trovando in poco meno di due minuti il primo touchdown della giornata grazie ad un’ottima ricezione di Zay Jones nel traffico: 20 a 13 Bengals, si va negli spogliatoi.

La seconda metà si è aperta con un piazzato di McPherson arrivato al termine di un buon drive di Cincinnati: dopo quel calcio sono salite in cattedra le difese causando uno scambio di punt interrotto da un ottimo drive dei Raiders da più di sette minuti che, purtroppo per loro, si è concluso con un “misero” piazzato che li ha riportati sotto di sette punti con poco meno di un quarto da giocare.

Cincinnati ha risposto al sopracitato drive con un ulteriore drive da sette minuti conclusosi con un ulteriore piazzato di McPherson: sul 4&1 in piena red zone Cincinnati ha deciso – a mio avviso giustamente – di portarsi sopra di due possessi a circa sette minuti dal termine.
Con le spalle al muro Las Vegas ha tirato fuori dal cilindro un altro ottimo drive terminato, indovinate un po’, con un piazzato: sotto di un possesso con tre minuti e mezzo da giocare i Raiders per tentare l’assalto al pareggio avevano bisogno di un three n’ out… puntualmente arrivato.

Due minuti da giocare, 65 yard da ricoprire, il touchdown l’unico epilogo accettabile: Carr, con grandissimo cuore, ha portato i suoi in red zone convertendo due terzi down delicatissimi – fra cui un 3&17 in cui ha trovato eroicamente Waller per 23 yard.
Con una trentina di secondi rimasti sul cronometro Carr non è stato in grado di trovare mani amiche in end zone: sul quarto down della disperazione il linebacker Pratt ha compiuto la giocata della giornata intercettando il lancio destinato a Zay Jones.

Vittoria Bengals, dunque: al netto delle critiche per il fischio sul touchdown di Boyd, entrambe le squadre hanno giocato una buona partita, i Raiders devono recriminare per un paio d’errori alquanto grossolani, ma tutto sommato mi sento di dire che Cincinnati abbia meritato la vittoria dando prova di grande solidità in tutte e tre le fasi del gioco.
La settimana prossima potrebbe essere necessario maggior cinismo in red zone, ma lasciatemi dire che Burrow non è mai sembrato un sophomore alla prima partita di playoff della carriera: questo attacco può arrivare veramente lontano.

Non c’è molto da dire sul 47 a 17 con cui i Buffalo Bills hanno demolito i New England Patriots: ha semplicemente vinto la squadra migliore giocando una partita pressoché perfetta.
La perfezione, cari lettori, è un concetto raramente utilizzabile per parlare di questa disciplina sportiva, ma quanto fatto questa notte dai Bills è assolutamente impressionante: Buffalo ha concluso ogni singolo drive giocato con un touchdown, convertendo sei dei sette terzi down giocati.
Il fatto che una squadra che ha realizzato 47 punti abbia affrontato solamente sette terzi down ci dice tutto quello che dobbiamo sapere sulla brillantezza con la quale hanno mosso le catene e, se vogliamo, pure sull’impotenza del reparto difensivo avversario: i Patriots questa notte non avevano contromisure per ostacolare l’attacco dei Bills, semplicemente sensazionale ogni volta che aveva il pallone.

Josh Allen potrebbe aver giocato una delle migliori partite nella storia dei playoff: il prodigioso quarterback di Buffalo ha completato 21 dei 25 lanci tentati per 308 yard e cinque touchdown e se a ciò aggiungiamo i due touchdown realizzati da Singletary possiamo veramente dire che per una serata l’attacco dei Bills abbia flirtato con la perfezione.
Non me la sento di mettere sotto processo Mac Jones, il rookie ha disputato una partita decente – malgrado due intercetti – contro una delle migliori, se non la migliore, difesa della lega: ciò che più mi ha stupito è stata l’impotenza ed il senso di smarrimento con le quali la difesa di Belichick non è mai stata in grado di opporre la benché minima resistenza alla cavalleria avversaria.
Jones non è stato in alcun modo fenomenale, ma pensare di battere i Bills in uno shootout non ha alcun senso: la difesa dei Patriots, ripeto, per una sera è stata sopraffatta sotto ogni punto di vista.

Buffalo, dopo una vittoria del genere, ha dimostrato al mondo intero – e soprattutto a se stessa – di avere il necessario per arrivare fino in fondo: non avevo memoria di prestazioni del genere da parte di un reparto offensivo, perciò chapeau ai Bills che hanno composto un vero e proprio capolavoro.
Ovviamente questa sconfitta farà male ed infesterà i sogni dei tifosi dei Patriots per settimane, se non mesi, ma sarebbe un errore lasciare che l’epilogo definisca una stagione che può comunque essere definita ottima sotto vari punti di vista: certo, il crollo dopo il bye week deve preoccupare, ma sono convinto che con qualche innesto mirato in offseason New England sarà pronta a difendere il proprio posto nei piani alti della AFC.

Ci sentiamo domani per le tre partite domenicali.

5 thoughts on “NFL: il riassunto del sabato del Super Wild Card Weekend 2021

  1. Poiché sono giunti al 1, 2, 3, 4° and goal quindi ad una virgola dalla vittoria occorre ammettere che senza l’errore arbitrale forse l’avrebbero vinta. Detto questo onore ai Ridere che da sfavoriti hanno tenuto testa ad una grande squadra.

    • Io ho visto 2/3 dropponi dei ricevitori Raiders nel finale e una marea di penalità della O-line (credo 3/4 holding consecutive). Senza quelle, supplementari garantiti. Bella partita, comunque. Burrow è un fenomeno vero e i Bengals devono incassare un Superbowl entro un paio d’anni. Dopo gli faranno il solito contrattone da 400 milioni e addio.

  2. sanguinosa per l.v. la penalità a 36″ dal termine del III° periodo con Jacobs che era arrivato ad una yarda dalla end zone.
    quest’anno vero buco nero dell’attacco è stato proprio il convertire in meta quando si arrivava in end zone.
    darei fiducia a Bisaccia anche per l’anno prossimo ma speriamo che l’eventuale nuovo h.c. NON azzeri tutto di nuovo,non se ne può più.
    comunque stagione positiva.

  3. Condivido: partita impressionante dei Bills. Non solo dell’attacco che pure è stato semplicemente perfetto, ma di tutti i reparti (kicker a parte). Splendido l’intercetto su Mac Jones nel primo quarto e impressionante la facilità con cui hanno mosso le catene (solo 7 terzi down in 7 possessi la dicono lunga).
    Contento per la vittoria dei Bengals 31 anni dopo. Mi ha impressionato soprattutto la freddezza con cui Joe Burrow ha giocato dal primo all’ultimo minuto. Da veterano sicurissimo dei suoi mezzi e del potenziale dei suoi. La perdita di Hendrickson ha pesato e peserà ancora di più nel Divisional se non dovesse farcela. Vittoria meritata e convincente. Forse a Las Vegas più che lamentarsi della chiamata arbitrale (peraltro ad essere sbagliato era il fischio) dovrebbero imparare ad evitare penalità inutili e alla fine sanguinose.

  4. Sui miei Bills non so cosa dire: mi hanno lasciato senza parole!

    Bengals-Raiders è stata una bellissima partita. Secondo me l’errore arbitrale non ha condizionato la partita: il ricevitore dei Bengals avrebbe preso la palla anche senza il fischio. Sarebbe stato un errore più grande annullare un touchdown regolare. Inoltre, nel finale, c’è stato un errore arbitrale pro Raiders (violenza sul qb del tutto inesistente), senza il quale non sarebbero arrivati così vicini al pareggio.

Leave a Reply to MauroBroncosCancel reply

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.