Effettivamente l’altro giorno ero “costretto” a lanciarmi in un incipit nel quale mi scusassi per l’assenza e vi spiegassi il fine ultimo dell’articolo, come se ce ne fosse realmente uno oltre che a provare a trasformare sto hobby in lavoro, tra l’altro: dopo aver portato a termine la mia missione, ha ancora senso dilungarsi in un’introduzione che non ha motivo d’esistere?
Non credo, quindi lasciatemi passare immediatamente al sodo e, qualora doveste tifare una squadra della NFC, scusatemi per le ripetute negligenze iniziali in articoli di questo genere.

NFC NORTH

Chicago Bears

Record nel 2020: 8-8 (eliminati durante le Wild Card dei playoff).

Giocatore con più pressione sulle spalle: David Montgomery. Montgomery è stato esaltato da tantissimi fanta-analisti alla vigilia della sua stagione da rookie ed ha ovviamente deluso: lo scorso anno si è riscattato essendo assoluto protagonista nello sprint finale che ha permesso ai Bears di agguantare, non si sa come – in realtà lo so ma ne parleremo in separata sede -, la qualificazione ai playoff. Confermarsi sarebbe veramente importante, soprattutto in ottica contrattuale.

Aspettative per il 2021: Gestire la situazione quarterback con grazia, classe e chiarezza.
Non mi aspetto nulla da questi Chicago Bears: calma.
Questo “non aspettarsi nulla” è ben diverso da quello proferito per parlare dei Jaguars o dei Jets, in quanto a differenza loro Chicago può contare su un roster di livello ben superiore: ciò che voglio – provare a – dire è che non mi interesserà il record finale, non valuterò la loro stagione facendo dipendere il voto da un’eventuale qualificazione ai playoff, tutto ciò che vorrò vedere sarà come gestiranno il primo anno fra i professionisti di Justin Fields. La speranza – che in teoria averne una è gratis, se hanno cambiato tariffa avvisatemi – è che si eviti una situazione simile a quella dello scorso anno fra Trubisky e Foles:
poi, nel caso in cui dovessero giocare ai playoff grazie ad una stagione a la Herbert di Fields, potremo esaltarci tutti insieme.

Grado di realizzabilità: Nagy e mezzo. Non voglio mettere in discussione l’acume tattico di Matt Nagy – anche perché non ne ho le competenze – è che non sono particolarmente ottimista riguardo quanto appena detto poiché uno dei responsabili del disastro dello scorso anno è stato proprio lui: che sia stata buona idea confermarlo?


Detroit Lions

Record nel 2020: 5-11.

Giocatore con più pressione sulle spalle: Jared Goff. È ingiusto, lo so, ma tante cose sono ingiuste quando si parla di quarterback: un contratto del genere immagino possa aiutare a lenire le delusioni comportate dal nostro modo marcio di interpretare la NFL.

Aspettative per il 2021: Capire chi possa rientrare nel progetto e chi no.
Stiamo parlando di una squadra in totale ricostruzione in una division non particolarmente facile perciò, come nel caso dei Bears, del record mi interesserò veramente poco; i Lions sono un cantiere a cielo aperto ed il 2021 deve essere devoluto alla valutazione di talenti da inserire nel progetto tecnico.
Il povero, non in senso letterale, Goff si trova in una posizione piuttosto difficile, ciò è fuori discussione, ma deve affrontare l’imminente stagione con atipico entusiasmo e gioia poiché liberatosi dalla pressione di vincere ora potrà provare a chiarire i molti dubbi attorno al suo valore assoluto e rilanciare la propria carriera NFL.

Grado di realizzabilità: Altissimo. Valutare talento è ciò che deve fare un allenatore, no? Oltre che a caricare i suoi giocatori parlando di rotule mangiate e cose del genere che io in quanto Mattia accoglierei con una poderosa alzata di sopracciglio.


Green Bay Packers

Record nel 2020: 13-3 (eliminati all’NFC Championship Game).

Giocatore con più pressione sulle spalle: Aaron Rodgers. Se avete anche solo lontanamente seguito l’ultima offseason credo possiate comprendere il perché di questa mia decisione.

Aspettative per il 2021: Arrivare fino in fondo una volta per tutte.
Quasi sicuramente questo sarà l’ultimo anno di Aaron Rodgers ai Green Bay Packers ossia, detto in altri termini, l’ultima opportunità di rettificare uno dei più aberranti errori della storia della NFL e raddoppiare il numero di Super Bowl vinti durante la sua permanenza in Wisconsin: questa non sarà sicuramente un’impresa facile, soprattutto dopo quanto successo negli ultimi mesi.
Ho come l’impressione che quarterback, allenatore ed il resto del roster giocheranno sotto quel tipo di pressione che raramente porta a buoni risultati, anche se come visto l’anno scorso un Rodgers risentito è un Rodgers MVP.

Grado di realizzabilità: Impossibile da prevedere. Non ho alcun problema ad umiliarmi con predizioni bislacche, ma al momento non ho idea di quale sia il suo stato di forma e, soprattutto, di quale sia il clima che si respira dentro lo spogliatoio.


Minnesota Vikings

Record nel 2020: 7-9.

Giocatore con più pressione sulle spalle: Justin Jefferson. Non voglio mettere pressione al mio amato Kirk Cousins, anche perché credo che non gli interessi così tanto ciò che potrei avere da dire, è troppo impegnato a contare i soldi: dopo una stagione da rookie leggendaria il buon Jefferson dovrà evitare ad ogni costo di incappare nella fantomatica sophomore slump.

Aspettative per il 2021: Tornare ai playoff ed una volta dentro chissà.
Il motivo per cui Cousins fu ricoperto d’oro era semplice ed intuitivamente verosimile, ossia completare il salto di qualità che permise loro di arrivare ad una partita dal Super Bowl con Case Keenum under center: purtroppo, per varie ragioni che non addosserei al mio amato franchise quarterback, le cose non sono andate nel modo sperato dal front office.
Con una difesa nuovamente competente ed un attacco che potrebbe finalmente contare su una linea d’attacco decente, Minnesota non ha alcun motivo per non ambire – perlomeno – ai playoff e poi, a gennaio, provare a fare quanti più danni possibile aggrappandosi ai propri playmaker che, udite udite, non mancano.

Grado di realizzabilità: Esistente. Non fatemi arrabbiare, l’anno scorso i Vikings hanno fallito miseramente a causa di una difesa totalmente incapace di giocare con un minimo di fisicità – vedasi massacro di Natale perpetrato da Kamara – ed una linea d’attacco costantemente impalpabile: dopo i tangibili miglioramenti avvenuti in offseason non è da escludere a priori un cambio di registro.


NFC EAST

Dallas Cowboys

Record nel 2020: 6-10.

Giocatore con più pressione sulle spalle: Dak Prescott. Prescott a mio avviso non ha più molto da dimostrare, o meglio, non deve sicuramente provare a convincerci di essere uno dei migliori quarterback della NFL, ma è palese che dopo il ricco rinnovo contrattuale molti lo stiano attendendo al varco pronti a sbranarlo dopo ogni singolo errore per sentirsi intelligenti scagliandosi contro la recente scelta del front office.

Aspettative per il 2021: Entrare definitivamente nell’Olimpo della NFC.
Il 2020 dei Cowboys è stato irrimediabilmente compromesso dall’infortunio occorso al povero Dak contro i Giants, ma diciamoci la verità, non è che prima dello sciagurato evento le cose stessero andando poi così bene: a costar loro partite e competitività ci ha pensato una difesa spesso e volentieri impalpabile che, intelligentemente, è stata ristrutturata negli ultimi mesi. Potrebbe volerci tempo prima che il reparto inizi ad operare a livelli perlomeno accettabili ma credo che la strada intrapresa sia quella giusta; con o senza l’apporto difensivo, Dallas deve trovare un modo di insediarsi definitivamente nell’Olimpo della NFC trainati da un attacco tanto profondo quanto talentuoso: sarebbe un peccato non sfruttarlo a dovere, no?

Grado di realizzabilità: La salute di Dak. Ripeto, a mio avviso Dak Prescott è indiscutibilmente uno dei migliori quarterback della lega, occorrerà però vedere se il grave infortunio ne condizionerà, in qualche modo, la produzione.


New York Giants

Record nel 2020: 6-10.

Giocatore con più pressione sulle spalle: Daniel Jones. Questa è forse la più facile di tutte.

Aspettative per il 2021: Farsi un’idea, una volta per tutte, sul valore di Daniel Jones.
Non giriamoci attorno: nessuno, nel 2021, sarà più costantemente sotto esame di Daniel Jones.
Jones, dopo un paio di partite esaltanti nella stagione da rookie, è rimasto sempre quel giocatore, un quarterback con tutto il potenziale del mondo necessario a guidare l’attacco della stessa squadra per lustri che però non riesce ad evitare di regalare il pallone agli avversari a seguito di numerosi turnover che spezzerebbero il cuore anche al più stoico dei tifosi: quest’anno, però, non avrà scuse e con un receiving corp di primissimo livello indiscutibilmente rafforzato dagli innesti di Golladay e Toney è stato definitivamente messo nella posizione di produrre e, principalmente, trovare la costanza che lo ha eluso finora.
Anche se dietro una linea d’attacco che malgrado tutto continua a rimanere sospetta non sarà facile eccellere.

Grado di realizzabilità: Imprevedibile. Definire Danny Dimes enigmatico non renderebbe giustizia alla sua intrinseca incomprensibilità – o se volete mancanza di senso, ma mi sembrava irrispettoso – quindi non mi sbilancerò: le premesse per fare bene non mancano, anche se…


Philadelphia Eagles

Record nel 2020: 4-11-1.

Giocatore con più pressione sulle spalle: Jalen Hurts. A questo poveraccio è stato concesso uno stage di un anno – in una situazione disastrosa – per convincere chi di dovere a dargli la maglia da titolare almeno per un’altra stagione: precariato piaga di una generazione.

Aspettative per il 2021: Boh?
Philadelphia sta ricostruendo… ma non sta ricostruendo… anche se con lo scambio di Wentz ed un altro paio di trade le scelte importanti al draft cominciano ad essere tante… ma dunque stanno ricostruendo? O no?
Comprendere cosa sarà il loro 2021 non mi è al momento possibile – sono più che convinto che nemmeno i piani alti del loro organigramma si siano fatti un’idea sul da farsi -, so solo che il roster è ricolmo di veterani in grado di dare il proprio contributo ad una contender – soprattutto lungo la D-line – mischiati con giovinastri terribilmente acerbi.
Ecco, riuscissero ad eludere gli infortuni che da un paio d’anni stanno sabotando le loro stagioni  forse capire cosa fare della propria esistenza sarebbe un po’ più facile anche per Roseman e Lurie.

Grado di realizzabilità: Beh! Degli Eagles ne riparleremo fra qualche mese, prima ho bisogno di vedere almeno sei-sette partite e poi saprò dirvi qualcosa.


Washington Football Team

Record nel 2020: 7-9 (eliminati durante le Wild Card dei playoff).

Giocatore con più pressione sulle spalle: Antonio Gibson. Non ne potevo più di mettere quarterback e siccome Ryan Fitzpatrick non sa cosa sia la pressione ho deciso di – provare a – sorprendervi con Antonio Gibson: no, non credo che l’esito di questa stagione avrà ripercussioni irreversibili sul resto della sua carriera, ma un Gibson in palla aumenta esponenzialmente la pericolosità dell’intero reparto offensivo.

Aspettative per il 2021: Rendersi conto di essere veramente grandi.
Amo il lavoro fatto da Rivera, amo il roster di Washington, amo le squadre costruite inside-out, ossia partendo dalla trincea: Washington, e non sto esagerando, è in possesso della migliore linea difensiva della lega e credo che mettere a segno più di venti punti contro questi sarà difficile per moltissimi attacchi.
Ciò che purtroppo continua a non convincermi – aka rammaricarmi – è l’assenza di una risposta sul lungo termine nella posizione più importante del gioco, il quarterback: Fitzpatrick, come a tutti, piace anche a me e vederlo spingere il pallone trenta yard in profondità anche quando la soluzione più intelligente sarebbe accontentarsi di un paio di yard e chiudere il down è sempre divertente, il problema è che durante il corso della propria variegata carriera non ci ha mai dato prova di possedere l’affidabilità necessaria per essere un quarterback titolare.
O un quarterback da playoff.

Grado di realizzabilità: La stabilità di Fitzpatrick. Se in qualche modo Rivera riuscirà a convincere Fitzpatrick a prendersi meno rischi ed essere meno scellerato con il pallone, Washington potrebbe tranquillamente portarsi a casa una decina abbondante di vittorie e strappare il pass per la postseason.


NFC WEST

Arizona Cardinals

Record nel 2020: 8-8.

Giocatore con più pressione sulle spalle: A.J. Green. È chiaro che Arizona si aspetti qualcosa da A.J. Green e dopo un 2020 deludente questa mi sembra essere l’ultima opportunità per uno dei più grandi dello scorso decennio di dimostrarci di averne ancora.

Aspettative per il 2021: Compiere una volta per tutte il salto di qualità che ci aspettavamo compissero l’anno scorso.
Arizona, dodici mesi fa, piaceva veramente a tanti e tutti noi, ingenuamente, eravamo convinti che il 2020 sarebbe stato l’anno della loro consacrazione e che ciò avrebbe dovuto portare in dote – almeno – la qualificazione ai playoff: a causa di un inspiegabile ed inquietante collasso finale, Arizona ha chiuso con un anonimo 8-8 concludendo la propria stagione con una mesta sconfitta arrivata per mano dei Los Angeles Rams di John Wolford.
L’attacco è stato indiscutibilmente rafforzato – colpo di genio l’innesto di Rodney Hudson – e la difesa, trascinata dal duo Watt-Jones – anche se il sottovalutato pass rusher è preoccupantemente risentito nei confronti del front office – potrebbe avere il necessario per rendere tediosa la vita ai quarterback avversari.
Sarebbe difficile trovare giustificazioni ad un’altra stagione non da playoff.

Grado di realizzabilità: Kliff Kingsbury. 3&18 a pochi minuti dalla fine dell’ultima partita dell’anno, in palio c’è la qualificazione ai playoff ed i punti da rimontare sono più di dieci: Kingsbury chiama una read option – con Murray zoppo – e Edmonds perde tre yard. Avete capito cosa voglio dire, no?


Los Angeles Rams

Record nel 2020: 10-6 (eliminati durante il Divisional Round dei playoff).

Giocatore con più pressione sulle spalle: Matthew Stafford. In quella giungla chiamata Detroit Lions Stafford aveva il derrière coperto dall’incompetenza della franchigia ed ogni stagione terminata con un record negativo non era imputabile al quarterback ché intanto era “colpa loro”: in caso di fallimento ai Rams io vi giuro, cari lettori, che non saprei più cosa dire e come difenderlo.

Aspettative per il 2021: Super Bowl.
Non prendiamoci in giro, il motivo per cui hanno investito il proprio futuro sull’ex-franchise quarterback dei Lions è uno, ossia quello di aumentare le proprie possibilità di vincere il Super Bowl.
È dura approcciarsi ad una stagione consapevoli che qualsiasi cosa diversa da un Lombardi sarebbe una delusione, ma non capitalizzare nel migliore dei modi un roster che può contare su fenomeni generazionali come Donald e Ramsey sarebbe un peccato mortale.

Grado di realizzabilità: Matthew Stafford. Sono elettrizzato, lo ammetto, vedere Stafford in un contesto finalmente funzionale sarà strano: ho paura di ricevere una delle più grandi delusioni della mia vita ma pace, qualora le cose dovessero andare per il verso giusto potrei gustarmi una soddisfazione simile a quella vissuta nel giugno 2012 quando LeBron ha vinto il primo titolo con i Miami Heat.


San Francisco 49ers

Record nel 2020: 6-10.

Giocatore con più pressione sulle spalle: Nick Bosa. Nel 2019 San Francisco fu trascinata al Super Bowl da un pass rush feroce ed incontenibile guidato da un rookie storicamente efficace: saprà tornare – anzi, migliorare – quello del 2019 dopo il terribile infortunio sofferto lo scorso settembre?

Aspettative per il 2021: Tornare quelli di un paio di stagioni fa.
Lasciate perdere il record del 2020, liberate la vostra testa da ogni possibile preconcetto sui San Francisco 49ers, l’unica cosa che dovete sapere sul loro passato prossimo è una: sono iellati e perseguitati da infortuni, il loro roster lo scorso autunno è stato suo malgrado vittima di uno dei più ingenti salassi di talento di cui io abbia memoria, ogni giocatore in grado di contribuire ad un certo punto della stagione si è trovato nella IR list.
Ciò nonostante, hanno vinto sei partite.
Dai parliamo della situazione quarterback, so che volete sentire la mia sulla dicotomia Garoppolo-Lance: credo che nel 2021 i ‘Niners, salvo infortuni, saranno guidati da Garoppolo e che Lance farà un anno di apprendistato a la Mahomes dietro il quarterback con la mascella – o mandibola? – meglio definita d’America.
Una squadra che se in salute può seriamente ambire al Super Bowl non può permettersi di vivere certi drammi.

Grado di realizzabilità: L’efficacia che ognuno di voi crede che le preghiere abbiano. Possiamo dire tutto e niente su di loro ma se saranno perseguitati dagli infortuni come nel 2020 provare a costruire discorsi di senso compiuto non ha alcun senso.


Seattle Seahawks

Record nel 2020: 12-4 (eliminati durante le Wild Card dei playoff).

Giocatore con più pressione sulle spalle: Jamal Adams. Sì, è un fan del blitz – bleah – ma quanto mostrato in copertura in alcune partite mi ha inquietato: il fatto che non abbia ancora ricevuto il rinnovo contrattuale tanto desiderato, dopo che Seattle ha sacrificato un draft e più per assicurarselo, ci dice tutto quello che dobbiamo sapere sull’importanza del suo 2021.

Aspettative per il 2021: Seattle Seahawks.
I Seattle Seahawks sono oramai diventati la squadra più monotona della NFL poiché in alcune partite ci daranno l’impressione di essere infermabili e che Russell Wilson riceverà finalmente almeno un voto per l’MVP, salvo poi immancabilmente collassare ed esprimere per intervalli temporali piuttosto consistenti – anche mesi – un football sciatto e poco convincente che ci spingerà a non prenderli più sul serio: ciò nonostante si qualificheranno ai playoff ma non faranno troppa strada e noi passeremo l’offseason ad implorare il front office di migliorare la linea d’attacco e via così.
Che “noiosi”.

Grado di realizzabilità: Seahawks di Seattle. Signori, sono i Seahawks!


NFC SOUTH

Atlanta Falcons

Record nel 2020: 4-12.

Giocatore con più pressione sulle spalle: Kyle Pitts. Come già detto, ripetuto e straripetuto caricare di pressione un rookie non ha alcun senso, ma Kyle Pitts è un prospetto così speciale che da lui ci aspettiamo già migliaia di yard e decine di touchdown malgrado giochi in una posizione che richiede tempi d’adattamento piuttosto lunghi.

Aspettative per il 2021: Smetterla di essere i Falcons, per il bene dei tifosi.
L’addio di Julio Jones a mio avviso ne abbassa le quotazioni, ma tutto sommato gli Atlanta Falcons possono contare su un ottimo reparto offensivo in grado di mettere punti a tabellone con apprezzabile facilità e, siccome siamo nel 2021, ciò spesso basta a rendere una squadra competitiva: i Falcons, negli ultimi anni, sono spesso stati competitivi, il problema è che il risultato finale era quasi sempre il solito, una sconfitta beffarda arrivata nel più strampalato dei modi per colpa – soprattutto – di una difesa raramente in grado di completare tackle o non concedere big play.
Se andassero ai playoff non ne sarei per nulla stupito, devono solo trovare un modo di chiudere le partite e di non dilapidare vantaggi negli ultimi quindici minuti di gioco.
No, non è un tentativo di risultare simpatico/stronzetto riferendomi a quella partita là, è la storia delle loro ultime stagioni.

Grado di realizzabilità: Falcons post-Super Bowl LI. Da quella sciagurata partita – a cui giuro non volevo far alcun riferimento – le cose non sono più state le stesse per gli Atlanta Falcons.


Carolina Panthers

Record nel 2020: 6-10.

Giocatore con più pressione sulle spalle: Sam Darnold. Non credo che la sua permanenza a Charlotte si protrarrà solamente per un anno – salvo sorprese legate a Watson -, certo è che mostrare qualche segnale di miglioramento permetterebbe loro di continuare a credere di aver pescato il jolly.

Aspettative per il 2021: Stare in bagarre per i playoff fino all’ultimo.
Altra squadra in crescita, altra squadra il cui esito della stagione trascenderà la qualificazione alla postseason; i Carolina Panthers si affacciano al secondo anno di un percorso iniziato lo scorso aprile – parlo del 2020 – con un draft interamente devoluto al reparto difensivo e, sperando intensamente di azzeccarci, credo che quest’anno suddetto reparto compirà un deciso salto di qualità ed i vari Chinn, Brown e Burns si affermeranno come stelle nelle rispettive posizioni.
Qualora l’attacco dovesse beneficiare dell’innesto di Darnold – giocatore con upside sensibilmente maggiore rispetto a quello offerto da Bridgewater – le vittorie a fine anno potrebbero essere otto o nove, se non di più.

Grado di realizzabilità: Buono. Non mi aspetto che Darnold si trasformi in Tom Brady, mi aspetto che fuori da quella palude dei Jets possa sottoporsi ad una metamorfosi che ne rilanci la carriera e che renda felici i tifosi di aver investito su di lui: immagino non sia facile flirtare per mesi con l’idea di riferirsi a Deshaun Watson come proprio quarterback per poi doversi accontentare di Darnold, ma abbiate fede.


New Orleans Saints

Record nel 2020: 12-4 (eliminati durante il Divisional Round ai playoff).

Giocatore con più pressione sulle spalle: Jameis Winston. Ammesso che sia lui il titolare – lo spero, voglio bene a Hill però non potete rompermi le scatole continuando a discutere sulla nomenclatura data a Jackson e nel contempo riferirvi ad Hill come QB -, Winston dovrà dimostrare di essere guarito dalla debilitante patologia che lo portava a sparacchiare almeno un paio d’intercetti a partita.

Aspettative per il 2021: Chi lo sa?
Malgrado qualche dipartita eccellente, a mio avviso i Saints possono ancora vantare un roster di primissimo livello e sì, non c’è più Drew Brees under center ma lasciatemi dire la mia: Brees è stato uno dei migliori quarterback della storia del gioco, un computer in grado di processare informazioni ad una velocità ingiustamente alta e di vivisezionare il reparto offensivo con metodicità e precisione raramente riscontrabili in un essere umano, ma nell’ultimo anno e mezzo il suo braccio destro si è trasformato in un capello d’angelo – avrei detto spaghetto ma mia nonna mi ha plagiato con ‘sti maledetti capelli d’angelo e niente, saluti alla nonna Rita – che spesso e volentieri ha avuto modo di ritorcersi contro di loro, come per esempio contro i Buccaneers ai playoff.
Se Winston dovesse dar prova di affidabilità – contrario di pazzia nel suo caso – credo che New Orleans possa assolutamente rimanere competitiva nella NFC: non dimentichiamoci che il ragazzo fu una prima scelta assoluta al draft ed il talento, nel suo caso, non è mai stato in discussione.

Grado di realizzabilità: Chiedetelo a Winston. Veramente, chiedetelo a lui, qualora avesse imparato a tirare la palla fuori dal campo invece che forzarla in triple coverage New Orleans avrà veramente un’opportunità di giocarsela.


Tampa Bay Buccaneers

Record nel 2020: 11-5 (campioni in carica).

Giocatore con più pressione sulle spalle: Ronald Jones. Non sapevo chi altro avrei potuto mettere: immagino che RoJo debba dimostrare una volta per tutte di poter essere un running back titolare.

Aspettative per il 2021: Ripetersi.
Con la squadra che hanno, dopo l’offseason che hanno avuto, quale altra potrebbe essere l’aspirazione?
Inizio ad essere veramente esausto, non ne posso più di parlare di Tom Brady, per me la stagione del football è diventata routine, quattro mesi di magia nei quali tutti insieme proviamo a ragionare su quanto si stia dipanando davanti ai nostri occhi, mesi scanditi da imprevisti, colpi di scena e touchdown per poi trovarmi costretto ad essere testimone del solito, scontato, epilogo: qualsiasi altro quarterback, qualsiasi altra squadra, ma basta Tom Brady.
Vi supplico.

Grado di realizzabilità: Alto. Ripeto, guardate il loro roster.


 

4 thoughts on “NFL: aspettative per ogni squadra NFC nel 2021

  1. Mattia , rodgers ha fatto le bizze per rifirmare alla fine coi packers.. ho letto che hanno ristrutturato il suo contratto ma nn ho ben chiaro se in questo modo gb ha la possibilita di portare un grosso nome da quelle parti… wr?
    Mi pare che unica certezza siano I buccaneers
    In nfc

  2. Mi dispiace che tu non ti senta in grado di scrivere delle gesta di Tom Brady. In fondo è un giocatore di football americano che sa fare bene il suo lavoro e che, al contrario di tanti, preferisce lasciare parlare i fatti pittosto che perdersi in chiacchere, come fa la stragrande maggioranza di quelli che seguono gli sport di squadra e buona parte di chi li pratica. Posso capire che questo possa dare fastidio perchè non da appigli per sviluppare del facile gossip su di lui. Però un vero professionista della penna saprebbe trovare argomenti per disquisire di un giocatore che ha riscritto i paradigmi del suo ruolo oltre che dello sport in genere. Per me è un fenomeno a prescindere perchè, dai filmati di suoi allenamenti, gli ho visto fare cose che ho visto fare solo ad alcuni dei fenomeni degli All Blacks (visto che sono anche un appassionato di rugby). E il paragone non è casuale.

  3. Anch’io penso che i Panthers possano andare bene, torna Mccaffrey, possono essere la sorpresa della NFC.
    Credo che il miglior modo con cui i Giants possono aiutare Jones sia con un buon gioco di corse, grazie a Barkley ma non solo, piú che con una pletora di WR/TE.
    I Cowboys li aspetto di vederli sul campo, certo il talento è tanto. Mi sembra una franchigia un po’ volatile, c’è poi la tendenza del proprierario-GM-tifoso Jones a fare esternazioni che rischiano di essere destabilizzanti.

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