HOUSTON TEXANS

Arrivi più importanti: Tyrod Taylor (QB); Mark Ingram (RB); Rex Burkhead (RB); Phillip Lindsay (RB); Chris Conley (WR); Marcus Cannon (OT); Shaq Lawson (EDGE); Christian Kirksey (LB); Terrance Mitchell (CB); Desmond King (CB), David Mills (QB); Nico Collins (WR).

Uscite più importanti: Will Fuller (WR); Darren Fells (TE); J.J. Watt (DE); Benardrick McKinney (LB).

Miglioramento? :-)

Analisi: Non so se essere il solito consumato professionista e provare ad estrapolare una dozzina di righe “d’analisi” sugli Houston Texans o se fare il millennial e buttare tutto in vacca con un paio di frasi che ritengo simpatiche ma che in realtà alla maggior parte di voi risultano solo terribilmente poco chiare.
Che dire, con la faccenda Watson ancora ben lontana dal potersi considerare conclusa l’intera franchigia brancola completamente senza orientamento in un buio che non sembra essere destinato ad essere sovrastato dalla luce tanto in fretta e, con gli addii dei vari Fuller, McKinney e dell’icona Watt – comodamente il miglior giocatore nella loro breve storia, non me ne voglia Andre Johnson – il roster è stato salassato delle residue scorte di talento sopravvissute al tornado O’Brien: Watson, indipendentemente dagli sviluppi giudiziari attorno alla sua orribile situazione, ha probabilmente giocato l’ultima partita in maglia Texans ed altrettanto ovviamente questi sono destinati a ripartire da capo, di nuovo.
Il roster è stato farcito di giocatori o vecchi od irrilevanti – solamente gli innesti di Lindsay, Kirksey e King mi sono “piaciuti” – che a settembre daranno vita a quella che potrebbe essere la peggior squadra della storia NFL: la vera beffa è che con la stagione allungata a 17 partite c’è una serie possibilità che superino i Cleveland Browns del 2017 concludendo 0-17.
Sarà una stagione veramente lunga e difficile quella che si apprestano a vivere e, purtroppo per tutte le parti coinvolte, non credo che la situazione sia destinata a migliorare tanto in fretta.
Ce l’ho fatta, ho scritto una dozzina di righe!

VotoL’EMOJI QUELLA CON LA LACRIMINA ED IL SORRISO, CHE È DI GRAN LUNGA LA MIA EMOJI PREFERITA. :’)


INDIANAPOLIS COLTS

Arrivi più importanti: Carson Wentz (QB); T.Y. Hilton (WR); Eric Fisher (OT); Xavier Rhodes (CB); Kwity Paye (EDGE); Dayo Odeyingbo (EDGE).

Uscite più importanti: Philip Rivers (QB) [ritiro]; Jacoby Brissett (QB); Anthony Castonzo (OT) [ritiro]; Denico Autry (DE); Justin Houston (EDGE); Malik Hooker (S).

Miglioramento? Sì MA.

Analisi: Il “ma” per me è fondamentale, è l’inizio del mio nome nonché la congiunzione che mi permette di sfoderare in ogni evenienza il mio scetticismo cosmico: il “ma” che avete letto due righe fa è ovviamente rivolto a Carson Wentz, ma lasciatemi spiegare.
Wentz, a mio avviso, non è assolutamente un quarterback finito, è semplicemente un essere umano reduce da un paio d’annate sfiancanti e che, lo scorso autunno, è stato molto umanamente sopraffatto da un insieme di circostanze, sfortuna e pessimo team management che lo hanno privato di ogni sicurezza: quante volte, durante il 2020, Wentz è apparso paranoico e scriteriato nelle decisioni come un uomo in pericolo di vita e quindi in piena modalità sopravvivenza?
Senza uno straccio di ricevitore e senza una protezione adeguata da parte della linea d’attacco – costantemente falcidiata da infortuni – l’obiettivo di Wentz, domenica dopo domenica, era semplicemente quello di sopravvivere e, nel frattempo, provare a condurre al successo la propria squadra caricandosela sulle spalle con folli dosi di hero ball: Wentz oltre che alle pentole ed ai coperchi era pure l’addetto alla fusione dell’acciaio e boh, forse mi sono spinto leggermente troppo in là con la metafora e malgrado non sia sicuro abbia troppo senso, penso abbiate capito il concetto.
Indianapolis, per il resto, ha vissuto un’offseason piuttosto tranquilla nella quale è andata a sopperire alle perdite nel pass rush aggiungendone un paio via draft e, per non farsi mancare niente, ha rimpiazzato il ritirato Castonzo con il solidissimo Fisher; mi sembrano una squadra costruita per sopravvivere ad un eventuale fallimento di Wentz, anche se ovviamente con il quarterback in grado di tornare ad esprimersi ai livelli del 2017 le loro quotazioni per il Super Bowl salirebbero vertiginosamente.
Molto bravi a risparmiare per preservare lo spazio salariale necessario a rinnovare il contratto ai propri free agent nei prossimi mesi: le squadre intelligente a volte si “limitano” a fare questo.

VotoINTELLIGENTEMENTE BUONO. Indianapolis forse avrebbe potuto fare qualcosina di più e regalare a Wentz un paio di ricevitori di qualità, ma è chiaro che puntino veramente tanto sui giovani Campbell e Pittman, ragazzi per i quali hanno recentemente speso scelte piuttosto alte al draft. Tutto, ovviamente, dipenderà dalla riabilitazione psicologica di Wentz.


JACKSONVILLE JAGUARS

Arrivi più importanti: Marvin Jones (WR); Roy Robertson-Harris (DT); Shaquill Griffin (CB); Trevor Lawrence (QB); Trevis Etienne (RB); Tyson Campbell (CB); Walker Little (OT); Andre Cisco (S).

Uscite più importanti: Keelan Cole (WR); Chris Conley (WR); Dede Westbrook (WR); Tyler Eifert (TE).

Miglioramento? Secondo voi?

Analisi: I Jaguars, con distacco la peggior squadra del 2020, sono pronti ad iniziare per la ventesima volta in dieci anni un nuovo ciclo ma, questo, potrebbe avere un esito diverso dagli altri tentativi per il semplice fatto che il talento di Trevor Lawrence sembra così spropositato da non poter essere sabotato nemmeno dall’intrinseca inettitudine dei Jacksonville Jaguars, anche se come visto non troppi giorni fa coach Meyer sembra essere più preoccupato a passare armi a Chris Jericho che a mettere insieme un coaching staff non composto da gente alquanto discutibile.
Scherzi a parte, ho apprezzato la strategia del front office di non investire con troppa convinzione in free agency, poiché una scelta del genere non avrebbe avuto alcun senso visto che dubito che già da quest’anno possano competere per i playoff: ciò che hanno fatto, però, è stato circondare il proprio quarterback di gente in grado di portare a termine il proprio lavoro in modo da non costringerlo a passare i primi anni di carriera a predicare nel deserto, finendo poi per bruciarlo come già successo a tanti altri quarterback.
Il loro futuro ruotava quasi esclusivamente attorno al draft dove fra abbondanza di scelte e posizione nel tabellone hanno avuto l’opportunità di mettere le mani su giocatori in grado di contribuire fin da subito ed erigersi a pilastri attorno ai quali costruire la squadra del futuro: ho condiviso la scelta di utilizzare la seconda pick al primo round per un running back?
Non particolarmente vista la presenza dell’ottimo James Robinson, ma siccome siamo all’anno zero di un nuovo ciclo mi trovo costretto a dare a tutti loro il beneficio del dubbio.

VotoOTTIMISTICO. Vediamo se Trevor Lawrence saprà giustificare tutto l’hype che lo ha accompagnato in questi lunghi mesi – e non solo – senza football: qualora dovesse riuscirne a giustificare anche solo la metà, i Jacksonville Jaguars saranno nuovamente rilevanti.


TENNESSEE TITANS

Arrivi più importanti: Julio Jones (WR); Denico Autry (DE); Bud Dupree (EDGE); Janoris Jenkins (CB); Caleb Farley (CB); Dillon Radunz (OT); Monty Rice (LB).

Uscite più importanti: Corey Davis (WR); Adam Humphries (WR); Jonnu Smith (TE); Dennis Kelly (OT); DaQuan Jones (DT); Jadaveon Clowney (EDGE); Malcolm Butler (CB); Adoree Jackson (CB); Desmond King (CB).

Miglioramento? Julio Jones.

Analisi: Non troppo tempo fa avete avuto l’opportunità di assaggiare il mio ottimismo quando mi trovai costretto ad inserire i Tennessee Titans fra le squadre uscite peggio dalla offseason: qualche settimana dopo la situazione è completamente cambiata.
Questo, signori, è il potere di Julio Jones, un potere appannaggio di un limitatissimo numero di giocatori la cui semplice presenza – od assenza – in una squadra è in grado di alterare radicalmente il giudizio su mesi e mesi di lavoro e decisioni.
A mio avviso Jones non è minimamente nella “parte calante” della propria carriera, anzi, quando in campo rimane con distacco il miglior ricevitore della NFL, poiché malgrado sia stato in grado di giocare solamente 7 partite piene – lo so, ufficialmente ne avrebbe giocate 9 ma contro Packers e Saints ha giocato complessivamente 37 snap da infortunato – non è andato troppo distante dal concludere la stagione con 800 receiving yard: calato in un attacco che già poteva contare su pezzi da novanta come Ryan Tannehill – che a me piace giusto un po’ -, Derrick Henry ed A.J. Brown Jones potrebbe completamente ribaltare le gerarchie che governavano la AFC.
La difesa, malgrado gli innesti di Dupree, Autry, Jenkins e Farley rimane alquanto sospetta, ma è indubbio che ora i Titans possano ambire a vincere “semplicemente” segnando un punto in più degli avversari: ripeto, se in salute Jones è il miglior ricevitore della NFL e pensarlo al posto di Corey Davis in un attacco già paurosamente efficiente come lo fu il loro nel 2020 è terrificante.
Mi risulta veramente difficile parlare d’altro, la scelta di aggiungere Julio al loro già esplosivo attacco secondo me è la mossa più clamorosa dell’intera offseason.

VotoJulio Jones. Ed ho detto abbastanza.


 

2 thoughts on “Il pagellone dell’offseason NFL 2021: AFC South

  1. Mattia ok l esaltazione x julio ma senza avere la palla di vetro, credi che possano ambire al titolo?
    Se è no jones poteva ambire a qualcosa mi meglio ?

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