BUFFALO BILLS

Arrivi più importanti: Emmanuel Sanders (WR); Mitch Trubisky (QB); Matt Breida (RB); Gregory Rousseau (EDGE); Carlos Basham Jr. (EDGE); Spencer Brown (OT).

Uscite più importanti: John Brown (WR); Andre Roberts (WR); Quinton Jefferson (DT); Ty Nsekhe (OT/OG); Brian Winters (OG).

Miglioramento? Più che di miglioramento parlerei di perfezionamento.

Analisi: Buffalo ha fatto esattamente quello che doveva fare dando prova di maturità caratteristica di una squadra seria pronta a competere per il Lombardi; se la sezione “arrivi più importanti” non vi esalta particolarmente non ve ne faccio una colpa, più che altro vi inviterei a tenere presente che negli ultimi mesi hanno rinnovato il contratto ai vari Daryl Williams, Jon Feliciano e Matt Milano, veterani importantissimi all’interno della scacchiera di McDermott: le squadre forti, a volte, si confermano tali “semplicemente” non permettendo ai propri migliori giocatori di portare il proprio talento altrove.
Ho amato alla follia l’innesto di Emmanuel Sanders, ricevitore che seppur ben lontano dai propri giorni come – quasi – WR1 è tremendamente affidabile e sempre in grado di rispondere presente nei momenti più delicati che va ad accasarsi in un reparto che poteva già contare su Diggs, Beasley ed il promettente Davis.
Il pass rush, forse il vero punto debole della squadra, è stato rafforzato tramite draft con le aggiunte di Rousseau e Basham: stiamo parlando di rookie, occorre ricordarlo, ma inseriti con calma nella rotazione potrebbero aver modo di permettere il salto di qualità all’intero reparto difensivo.
Quella dei Bills è stata una bella offseason, una offseason indolore nella quale non hanno dovuto rinunciare a nessuno dei free agent chiave approfittando della buona profondità lungo tutto il roster per aggiungere un paio di pass rusher d’ottime speranze.

VotoBENE! Come ho appena finito di dire, la loro offseason mi è piaciuta e considerando che l’anno scorso sono arrivati al Championship Game contro i Kansas City Chiefs è piuttosto intuitivo dire che non avessero bisogno di chissà quali innesti.


MIAMI DOLPHINS

Arrivi più importanti: Will Fuller (WR); Jacoby Brissett (QB); Justin Coleman (CB); Jason McCourty (CB); Benardrick McKinney (LB); Jaylen Waddle (WR); Jaelan Phillips (EDGE); Jevon Holland (S); Liam Eichenberg (OT).

Uscite più importanti: Ryan Fitzpatrick (QB); Shaq Lawson (EDGE); Kyle Van Noy (LB); Bobby McCain (S); Matt Haack (P).

Miglioramento? Sì, la vita di Tua sarà parecchio più facile.

Analisi: Per un motivo o per l’altro la gente continua a perdere il lume della ragione quando si parla di quarterback ed il povero Tua Tagovailoa negli ultimi mesi è stato vittima di questa collettiva mancanza di buonsenso e lucidità: signori, prima di esprimere un giudizio su un quarterback sarebbe opportuno aspettare un paio di stagioni, non una manciata di partite!
La loro grande missione, in questa offseason, era quella di rendere più facile l’esistenza al proprio quarterback e, salvo catastrofiche sorprese in autunno, credo ci siano riusciti: Fuller, se in salute, è uno dei più pericolosi deep threat della lega e, sulla falsariga di quanto fatto dai Bengals con Chase, hanno anche aggiunto Jaylen Waddle, il ricevitore preferito di Tua ai tempi del college ad Alabama, un possibile go-to-guy con il quale Tua potrebbe già avere una buona intesa.
Un corpo ricevitori composto da Parker, Fuller, Waddle ed il sempre ottimo Gesicki ci darà qualche indicazione un po’ più precisa sullo stato dell’arte di Tagovailoa che, ora all’interno di un reparto offensivo di livello, è stato messo nella posizione di avere successo e mettere definitivamente a tacere le malelingue che lo hanno ricoperto di liquame negli ultimi mesi.
Il reparto difensivo è stato puntellato con un paio d’investimenti intelligenti come quelli di Phillips e Holland, due rookie probabilmente in grado di contribuire fin da subito in una difesa che lo scorso anno si è spesso e volentieri espressa su ottimi livelli; la loro offseason non è stata scoppiettante come quella dell’anno scorso dove, sfruttando l’enorme spazio salariale a disposizione, hanno messo a segno veramente tanti colpi da novanta spaccando il proverbiale salvadanaio in almeno un paio d’occasioni.
Spero con tutto me stesso che Tua possa avere il successo che merita.

VotoINCORAGGIANTESe il 2020 è stato l’anno nel quale sono usciti dall’irrilevanza facendo breccia nella NFL Rilevante, il 2021 dovrebbe essere l’anno della definitiva consacrazione: sono molto ottimista e, francamente, dentro di me vorrei che avessero successo soprattutto per leggere i sempre ben ponderati commenti della gente che dopo mezza dozzina di partite ha avuto l’arroganza di fare asserzioni sul futuro di Tua Tagovailoa in NFL.


NEW ENGLAND PATRIOTS

Arrivi più importanti: Nelson Agholor (WR); Kendrick Bourne (WR); Jonnu Smith (TE); Hunter Henry (TE); Trent Brown (OT); Davon Godchaux (DT); Matt Judon (EDGE); Kyle Van Noy (LB); Jalen Mills (S); Mac Jones (QB); Christian Barmore (DT); Ronnie Perkins (EDGE).

Uscite più importanti: Julian Edelman (WR) [ritiro]; Marcus Cannon (OT); Joe Thuney (OG); Adam Butler (DT); Jason McCourty (CB); Patrick Chung (S).

Miglioramento? Ovunque, miglioramento ovunque.

Analisi: Dopo decenni passati a dominare la NFL ed a spendere le offseason ad apportare un paio di migliorie ad un roster già estremamente competitivo, i Patriots ci hanno sorpresi – ma neanche tanto, anzi, proprio per nulla – con una free agency ricolma di colpi ad effetto, primo fra tutti quello di investire su Jonnu Smith ed Hunter Henry, i due migliori tight end disponibili a marzo: noi tutti siamo al corrente dell’infatuazione di Belichick per il doppio tight end, strategia che metterà indubbiamente a proprio agio il quarterback di turno, e malgrado nessuno dei due sia definibile “fenomeno”, credo che l’attacco si sia assicurato due giocatori di buonissimo livello che troveranno modo di contribuire.
A proposito di quarterback, ho amato alla follia la decisione di dare un’altra possibilità a Newton – pure in questo caso, prima di annunciare la morte di un giocatore sarebbe necessario accertarsi che il suo cuore abbia smesso di battere – e di investire sul futuro mettendo le mani su Mac Jones, giocatore che sembra essere stato creato in laboratorio da un fan di Bill Belichick nella speranza di compiacere lo stoico allenatore: esaltarsi durante la primavera/estate non ha particolarmente senso, ne siamo tutti al corrente, però questo era un matrimonio che s’aveva proprio da fare e dal quale è lecito aspettarsi risultati soddisfacenti.
Il ritorno di tantissimi giocatori dall’opt-out, primo fra tutti il fondamentale Hightower, dovrebbe permettere al reparto difensivo di tornare a rendere come qualche anno fa: non sono sicuro che i vari Judon e Mills possano esprimersi a livelli particolarmente alti, o perlomeno a quelli necessari a giustificare i soldi che andranno a guadagnare, ma sono piuttosto convinto che Belichick troverà un modo per non rimpiangere i propri investimenti.

VotoESPLOSIVOI New England Patriots del 2021 non hanno assolutamente nulla a che fare con i New England Patriots del 2020: nessuna squadra – leggasi squadra che ha vinto più di tre partite nel 2020 – si è sottoposta ad una metamorfosi tanto radicale e malgrado possa essere necessaria qualche settimana prima che si creino i presupposti per vincere seriamente, apprezzo gli sforzi profusi da Belichick.


NEW YORK JETS

Arrivi più importanti: Tevin Coleman (RB); Keelan Cole (WR); Corey Davis (WR); Carl Lawson (EDGE); Sheldon Rankins (DT); Zach Wilson (QB); Alijah Vera-Tucker (OG); Elijah Moore (WR); Michael Carter (RB).

Uscite più importanti: Sam Darnold (QB); Joe Flacco (QB); Breshad Perriman (WR); Neville Hewitt (LB); Brian Poole (CB); Bradley McDougald (S).

Miglioramento? Non che ci volesse tanto, eh.

Analisi: Signore e signori, benvenuti ad uno dei più grandi spettacoli che la natura abbia da offrire, ossia la nascita di un nuovo ciclo dei Jets, un nuovo ciclo che teoricamente dovrebbe cambiare il corso della franchigia.
Malgrado creda che una frase del genere l’abbiate sentita almeno in altre tre occasioni negli ultimi dieci anni, sono piuttosto convinto che questi nuovi Jets stiano facendo del loro meglio per tornare nella NFL Rilevante e smettere di uccidere Carl: in NFL non esistono certezze, soprattutto in offseason, ma apprezzo le loro mosse, prima fra tutte quella di mettere quanto più a proprio agio il nuovo quarterback per ridurre al minimo il rischio di bruciarlo come fatto con Darnold negli ultimi anni.
Il corpo ricevitori è stato sapientemente rimpinguato affidandosi a veterani come Davis, rookie come Moore e giocatori di talento ma inconsistenti come Keelan Cole.
La linea d’attacco, reparto che di fatto è costato la carriera newyorkese a Darnold, dovrebbe cominciare a girare grazie alla linea verde composta da Becton e Alijah Vera-Tucker, uno dei migliori lineman disponibili al draft: speriamo signori, speriamo.
Credo siano almeno ad un paio d’offseason dal poter competere per i playoff, ma con un quarterback inserito all’interno di un reparto offensivo perlomeno decente credo possano iniziare un percorso di crescita organica che potrebbe aiutarli a smettere di essere lo zerbino della NFL.
Ed a smettere di uccidere Carl, ovviamente.

VotoALTO PER FORZA. Il punto di partenza era così basso che non migliorare era umanamente impossibile: vediamo come andrà la Wilson Experience.


 

3 thoughts on “Il pagellone dell’offseason NFL 2021: AFC East

  1. Division interessante, anche per l’alto livello degli allenatori. I Patriots possono tornare ai playoff, grazie ad una difesa aggressiva e opportunistica, tipo quella di 2-3 anni fa.

    • Ed un attacco sensibilmente migliorato, in teoria! Division interessante sì, tre squadre potenzialmente da playoff ed i Jets che sono interessanti per definizione.

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