Amo il draft NFL poiché quando uno è convinto di esser riuscito a metabolizzare quanto successo durante il primo giorno arriva a gamba tesa il secondo che, con più di settanta scelte, permette al caos di prendere nuovamente il sopravvento: è difficile destreggiarsi in questa fiumana di scelte senza perdere il lume della ragione, soprattutto perché nel corso degli anni ho notato che quella che oggi può sembrarci una buona mossa fra un paio di autunni, probabilmente, si sarà rivelata essere un fiasco epocale.

Oggi, essendo di buon umore, mi concentrerò solamente sulle scelte che mi sono veramente piaciute e, avrete modo di vedere, sono parecchie.

Christian Barmore ai New England Patriots

Ruolo, college e numero di scelta: DT, Alabama, selezionato con la 38esima scelta assoluta (6 del secondo round)

Lo scorso anno i New England Patriots sono spesso stati sopraffatti dal gioco di corse avversario, terminando la stagione concedendo più di 2100 rushing yard e ciò non poteva essere accettato da Belichick, fautore di un football disciplinato e fisico che nasce da un brillante lavoro in trincea: occorreva porre un rimedio il prima possibile e l’innesto di Christian Barmore, in questo senso, è una manna dal cielo.
Oltre che a dare manforte ad una run defense come già detto piuttosto inefficiente, Barmore offre un invitante upside come pass rusher in un’epoca nella quale la pressione portata dall’interno vale letteralmente oro: New England si è assicurata un giocatore da primo round al secondo andando immediatamente a potenziare un’area critica.
Mosse veramente fondamentali per il futuro dei Patriots quelle di questi giorni.

Asante Samuel Jr. ai Los Angeles Chargers

Ruolo, college e numero di scelta: CB, Florida State, selezionato con la 47esima scelta assoluta (15 del secondo round)

Ma questi nuovi Chargers sono umanamente in grado di sbagliare qualcosa?
Samuel è un ottimo leader, un atleta impressionante scivolato al secondo round a causa di una stazza non “ideale” per la posizione: Los Angeles, come nel caso di Slater, con pazienza e fiducia ha osservato il tabellone dipanarsi nel miglior modo possibile raggiungendo il giocatore che presumibilmente volevano e che va immediatamente ad aiutarli in una posizione d’assoluto bisogno.
Chi di football ne sa veramente dice che questo sia un fit schematico perfetto per la difesa di Staley e niente, i Chargers ormai non ne sbagliano più una, proprio come una squadra di cui vi parlerò a breve.

Azeez Ojulari ai New York Giants

Ruolo, college e numero di scelta: EDGE, Georgia, selezionato con la 50esima scelta assoluta (18 del secondo round)

Talento da primo round scivolato al secondo e preso con grande opportunismo dai New York Giants, squadra che negli ultimi anni ha assemblato una defensive line di primissimo livello che a questo punto sembra pronta a compiere il definitivo salto di qualità: reduce da un ottimo anno a Georgia, Ojulari ha tutti i mezzi atletici ed il potenziale – stiamo parlando di un ventunenne – necessari per svilupparsi in un Pro Bowler, se lo avessero preso con la ventesima scelta assoluta non avrei avuto molto da ridire, figuriamoci con la 50esima.
Considerando la quantità di talento all’interno della D-line, il buon ‘Ziz a mio avviso è capitato in una situazione più che ideale: bravissimi Giants, mosse del genere infondono un certo ottimismo nel cuore dei tifosi.
Daniel Jones permettendo.

Jeremiah Owusu-Karamoah ai Cleveland Browns

Ruolo, college e numero di scelta: LB, Notre Dame, selezionato con la 52esima scelta assoluta (20 del secondo round)

Com’è possibile che i Browns siano riusciti a prendersi Owusu-Karamoah, talento universalmente considerato da primo round, nell’ultima metà del secondo round?
Com’è possibile che Cleveland, dopo anni di futilità, incompetenza, inettitudine e pochezza compia solo mosse perfette? Cos’è successo a questa squadra, a questa città?
Un giocatore con le sue caratteristiche deve essere aiutato dal coaching staff che avrà il compito di trovargli un ruolo in grado di esaltarne i punti di forza occultandone le debolezze, abbiamo già visto troppi linebacker “ibridi” faticare fra i professionisti a causa della mancanza di un ruolo vero, ma siccome i Browns non ne sbagliano più mezza sono convinto che ci riusciranno senza troppi problemi.
L’infusione di talento al reparto difensivo in questi ultimi mesi è semplicemente folle.

Terrace Marshall Jr. ai Carolina Panthers

Ruolo, college e numero di scelta: WR, LSU, selezionato con la 59esima scelta assoluta (27 del primo round)

Joe Brady lo conosce molto bene Marshall e questo è già un ottimo punto di partenza.
Il fatto che Marshall fosse dato verso la fine del primo round non può che allargare il sorriso dei tifosi dei Panthers e, soprattutto, di Sam Darnold che potrà contare su un ricevitore fisico che eccelle nelle contested catch: dovesse eludere i problemi fisici che lo hanno fatto precipitare al secondo round l’attacco dei Panthers sembra pronto a compiere un salto di qualità piuttosto importante.
Ci sono le premesse necessarie per parlare di uno steal.

Trevon Moehrig ai Las Vegas Raiders

Ruolo, college e numero di scelta: S, TCU, selezionato con la 43esima scelta assoluta (11 del secondo round)

Moehrig l’avrei voluto ai Ravens con la 31esima scelta – o pure la 27esima, per quello che mi riguarda – e vi confesso di essere sinceramente preoccupato, i Raiders sono in grado di deragliare la carriera di qualsiasi difensore, figuriamoci di un giovane che per quanto buono sia avrà sicuramente bisogno dell’aiuto del proprio coaching staff per eccellere tra i professionisti.
Moehrig è un playmaker, un giocatore con il fiuto per il pallone in grado di coprire vari ruoli – durante la propria carriera universitaria ha giocato come strong safety, free safety ed in alcune istanze pure come slot cornerback – con una certa brillantezza che insieme a Deablo dà ai Raiders qualità in un area d’assoluto bisogno.
Spero vivamente che non venga rovinato, ho già sofferto abbastanza durante lo scorso autunno vedendo Littleton inspiegabilmente regredire.

Dyami Brown al Washington Football Team

Ruolo, college e numero di scelta: WR, North Carolina, selezionato con la 82esima scelta assoluta (19 del terzo round)

Mi piace l’operato di Washington delle ultime settimane, hanno rimpolpato il receiving corp con giocatori complementari ed indiscutibilmente talentuosi: Brown, a mio avviso, qualora dovesse risolvere i problemi con i drop che lo hanno perseguitato al college, potrebbe trasformarsi nel compagno di malefatte che noi tutti volevamo regalassero a McLaurin.
Ovviamente manca ancora un quarterback, non prendiamoci in giro, ma i movimenti delle ultime settimane da parte del front office di Washington renderanno la vita un filino più semplice a Ryan Fitzpatrick, malgrado la sua predisposizione naturale all’intercetto gratuito.

Kendrick Green ai Pittsburgh Steelers

Ruolo, college e numero di scelta: OG, Illinois, selezionato con la 87esima scelta assoluta (24 del terzo round)

Buonissima mossa quella degli Steelers che necessitavano di nuova linfa vitale lungo la linea d’attacco, reparto non troppi anni fa attorno al quale era costruita l’intera squadra: non serve avere un running back fenomenale se la linea non è in grado di aprirgli consistentemente un varco, questo ce lo ha insegnato il buon Saquon Barkley negli ultimi anni ai New York Giants.
Versatile – in grado pure di giocare come centro – e fisico, Green credo sarà in grado di contribuire da subito partendo titolare verosimilmente già al season opener: la linea d’attacco degli Steelers deve necessariamente ritrovare brillantezza in run blocking, abbiamo ancora ben presente come la desolante inefficacia del gioco di corse abbia sabotato i loro sogni di gloria nella seconda parte della scorsa stagione rendendo l’attacco terribilmente prevedibile ed inefficace.

Teven Jenkins ai Chicago Bears

Ruolo, college e numero di scelta: OT, Oklahoma State, selezionato con la 39esima scelta assoluta (7 del secondo round)

La prima domanda è una e naturale: perché non se lo sono presi i Cincinnati Bengals?
Il front office di Chicago sta mettendo insieme mosse high risk high reward, quel genere di mosse che ci si aspetterebbe da gente che in caso di ulteriori fallimenti perderebbe il proprio posto di lavoro: con aggressività e coraggio Chicago si è garantita Fields e Jenkins, due talenti assoluti in grado di rivoluzionare il reparto offensivo nonché il destino di questa squadra.
Sono un fan del draft dei Bears, malgrado le pochissime scelte causate dagli ovvi sacrifici per scalare il tabellone.

5 thoughts on “NFL Draft 2021: le migliori scelte del secondo giorno

  1. Grandissimo Mattia , complimenti. Domanda su Washington. Potrebbe essere che quest’anno puntino su Heineicke e Fitzpatrick sia solo un’associazione?

    • Premettendo ovviamente che questa è una mia speculazione e che in quanto tale non ha alcun fondamento, non credo.
      Non credo perché Fitzpatrick ha espresso chiaramente la volontà di andare in una squadra nella quale avrebbe avuto l’opportunità di giocare come titolare ed Heinicke, a parte l’eroica partita contro TB ai playoff, non credo abbia il necessario per diventare starter.
      Ciò detto, potrebbe tranquillamente essere che Fitzpatrick dopo un paio di partite Fitztragic venga messo in panchina – come sempre – e che a quel punto Heinicke possa avere una possibilità per presentare la propria candidatura da titolare.

      Grazie mille e stammi bene!

      • Grazie mille della risposta. Il dubbio mi è venuto perché sembra che Heinecke abbia ricevuto attestati di stima dai leader dello spogliatoio. D’accordissimo che ma sola partita non basta a dare indicazioni veritiere. Stammi bene anche tu

Commenta

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.