Sapete benissimo cosa sto per fare, perciò permettetemi di procedere immediatamente con gli Arizona Cardinals, primi per mera questione alfabetica.

Arizona Cardinals

La scelta: Zaven Collins, LB, Tulsa (scelta numero 16); Rondale Moore, WR, Purdue (scelta numero 49)

I Cardinals avevano a disposizione solamente una scelta durante il secondo giorno del draft e l’hanno usata per Rondale Moore, uno dei giocatori più esplosivi ed atletici del draft bissando – in parte – quanto fatto con Collins garantendosi un atleta sopraffino che dà immediato dinamismo al proprio reparto di competenza.

Atlanta Falcons

La scelta: Kyle Pitts, TE, Florida (scelta numero 4); Richie Grant, S, UCF (scelta numero 40); Jalen Mayfield, OT, Michigan (scelta numero 68)

Tutte e tre le scelte di Atlanta possono essere definite buonissime scelte, giocatori che contribuiranno da subito – anche se Mayfield potrebbe essere costretto ad “accontentarsi” del ruolo di guardia -, scelte che non sembrano suggerire rebuilding, anche se questo è apparso piuttosto chiaro nel momento in cui hanno selezionato Kyle Pitts con la quarta scelta assoluta.

Baltimore Ravens

Le scelte: Rashod Bateman, WR, Minnesota (scelta numero 27); Jayson Oweh, EDGE, Penn State (scelta numero 31); Ben Cleveland, G, Georgia (scelta numero 94); Brandon Stephens, CB, Southern Methodist (scelta numero 104)

Baltimore continua a colmare le lacune presenti nel roster con una certa brillantezza, anche se francamente mi aspettavo qualcosa di diverso da Stephens, soprattutto in luce del fatto che avrà bisogno di tempo prima di poter essere gettato in campo: insieme ad Oweh questo è il secondo project preso da Baltimore e ciò mi lascia un po’ interdetto poiché non percepisco l’urgenza di vincere ora che dovrebbero avere.

Buffalo Bills

La scelta: Gregory Rousseau, EDGE, Miami (scelta numero 30); Boogie Basham, EDGE, Wake Forest (scelta numero 61); Spencer Brown, OT, Northern Iowa (scelta numero 93)

I Bills si sono ricostruiti il pass rush – non dimentichiamo Epenesa, selezionato l’anno scorso – mettendo le mani su giocatori di qualità: Buffalo, da grande squadra qual è, sta mettendo insieme un draft magistrale che contribuirà ad aumentare la longevità dei loro sogni di gloria.
Da questo draft si può intuire che questi siano pronti a competere per tanti, tantissimi anni.

Carolina Panthers

La scelta: Jaycee Horn, CB, South Carolina (scelta numero 8); Terrace Marshall Jr., WR, LSU (scelta numero 59); Brady Christensen, OT, BYU (scelta numero 70); Tommy Tremble, TE, Notre Dame (scelta numero 83)

Finalmente un paio di scelte offensive!
Carolina ha utilizzato il secondo giorno del draft per mettere un po’ più a proprio agio Sam Darnold arricchendo brillantemente l’arsenale a sua disposizione: Marshall, soprattutto, dovesse sbugiardare le preoccupazioni sullo stato di salute potrebbe essere considerato come steal già fra un paio d’anni.

Chicago Bears

La scelta: Justin Fields, QB, Ohio State (scelta numero 11); Teven Jenkins, OT, Oklahoma State (scelta numero 39)

Poche scelte, tante trade, tantissima qualità: il front office di Chicago sta affrontando questo draft con una disperazione e senso d’urgenza che mi affascinano e che in un certo senso rispetto.
Tale disperazione li ha spinti a draftare due talenti indiscutibili che non avevano alcuna ragione di essere disponibili a quei punti del draft.

Cincinnati Bengals

La scelta: Ja’Marr Chase, WR, LSU (scelta numero 5); Jackson Carman, G, Clemson (scelta numero 46); Joseph Ossai, EDGE, Texas (scelta numero 69)

Non lo so, non riesco a capire quale sia la tattica dei Bengals, perché abbiano accettato un trade down quando potevano selezionare un giocatore come Teven Jenkins: il secondo giorno è ufficialmente storia del passato e la linea d’attacco dei Bengals non è migliorata chissà quanto.
Non li capisco più, non capisco cosa stiano aspettando.

Cleveland Browns

La scelta: Greg Newsome II, CB, Northwestern (scelta numero 26); Jeremiah Owusu-Karamoah, LB, Notre Dame (scelta numero 52); Anthony Schwartz, WR, Auburn (scelta numero 91)

Ripeto quanto detto ieri: la loro maturazione è forse il fenomeno più assurdo accaduto nel 2020.
Owusu-Karamoah alla 52 è un affare pazzesco, negli ultimi mesi il front office dei Marroni – con l’oramai classica astuzia ed intelligenza – ha puntellato un reparto difensivo che inizia a farmi paura.

Dallas Cowboys

La scelta: Micah Parsons, LB, Penn State (scelta numero 12); Kelvin Joseph, CB, Kentucky (scelta numero 44); Osa Odighizuwa, DT, UCLA (scelta numero 75); Chauncey Golston, DE, Iowa (scelta numero 84); Nahshon Wright, CB, Oregon State (scelta numero 99)

Mi piace la convinzione con la quale i Cowboys hanno deciso di provare a sistemare il ridicolo reparto difensivo: cinque scelte, cinque difensori che coprono tutti e tre i livelli del reparto difensivo.
Ovviamente questi tentativi potrebbero rivelarsi vani e condannare i Cowboys ad un altro anno di trentelli, ma non posso non rispettare il loro impegno.

Denver Broncos

La scelta: Patrick Surtain II, CB, Alabama (scelta numero 9); Javonte Williams, RB, North Carolina (scelta numero 35); Quinn Meinerz, C, Wisconsin-Whitewater (scelta numero 98); Baron Browning, LB, Ohio State (scelta numero 105)

A pensare che Javonte Williams perda tocchi a scapito di quello zombie di Melvin Gordon mi sento la colazione farsi strada nell’esofago.

Detroit Lions

La scelta: Penei Sewell, OT, Oregon (scelta numero 7); Levi Onwuzurike, DT, Washington (scelta numero 41); Alim McNeill, DT, North Carolina State (scelta numero 72); Ifeatu Melifonwu, CB, Syracuse (scelta numero 101)

L’attenzione dei Lions nel secondo giorno si è spostata sul reparto difensivo il cui cuore è stato irrobustito da Onwuzurike e McNeill: come già detto, Detroit ha bisogno veramente di tutto, quindi insistere sulla difesa è assolutamente comprensibile, solo che io avrei provato a devolvere almeno un’altra scelta alla felicità di Jared Goff.

Green Bay Packers

La scelta: Eric Stokes, CB, Georgia (scelta numero 29); Josh Myers, C, Ohio State (scelta numero 62); Amari Rodgers, WR, Clemson (scelta numero 85)

Le mosse dei Packers durante il secondo giorno del draft mi sono veramente piaciute poiché hanno risposto a bisogni piuttosto seri e, soprattutto, perché hanno finalmente aggiunto un ricevitore, uno buono pure.
Ovviamente, con la situazione Rodgers in continua evoluzione, concentrarsi esclusivamente su queste scelte è difficile: come si può valutare l’impatto nel 2021 di un centro e di un ricevitore se non si sa con certezza chi ci sarà under center?

Houston Texans

La scelta: David Mills, QB, Stanford (scelta numero 67); Nico Collins, WR, Michigan (scelta numero 89)

Il fatto che abbiano selezionato un quarterback può farci capire un paio di cose.

Indianapolis Colts

La scelta: Kwity Paye, EDGE, Michigan (scelta numero 21); Dayo Odeyingbo, DE, Vanderbilt (scelta numero 54)

Ho come l’impressione che Ballard voglia completare la propria opera e trasformare il reparto difensivo in una delle migliori cinque unità della lega.

Jacksonville Jaguars

Le scelte: Trevor Lawrence, QB, Clemson (scelta numero 1); Travis Etienne, RB, Clemson (scelta numero 25); Tyson Campbell, CB, Georgia (scelta numero 33); Walker Little, OT, Stanford (scelta numero 45); Andre Cisco, S, Syracuse (scelta numero 65)

Tante scelte importanti, tanta carne sul fuoco: Jacksonville a mio avviso sta sfruttando piuttosto bene il proprio patrimonio selezionando titolari con immenso upside poiché mi aspetto un contributo immediato da Campbell, Little e Cisco, giocatori di cui avevano bisogno e che probabilmente erano pure i migliori giocatori disponibili sul loro tabellone.

Kansas City Chiefs

Le scelte: Nick Bolton, LB, Missouri (scelta numero 58); Creed Humphrey, C, Oklahoma (scelta numero 63)

Reid l’ha proprio presa sul personale l’implosione della linea d’attacco al Super Bowl.

Las Vegas Raiders

La scelta: Alex Leatherwood, OT, Alabama (scelta numero 17); Trevon Moehrig, S, TCU (scelta numero 43); Malcom Koonce, EDGE, Buffalo (scelta numero 79); Divine Deablo, S, Virginia Tech (scelta numero 80)

Sto scrivendo questa riga da inginocchiato: persona lassù fa in modo che questi non trovino un modo di rovinare pure Moehrig, ti prego, finiamola con quest’insensata mattanza.
Suppliche a parte in un paio d’ore Las Vegas ha sistemato l’ultima linea della propria difesa.

Los Angeles Chargers

La scelta: Rashawn Slater, OT, Northwestern (scelta numero 13); Asante Samuel Jr., CB, Florida State (scelta numero 47); Josh Palmer, WR, Tennessee (scelta numero 77); Tre’ McKitty, TE, Georgia (Scelta numero 97)

Proprio come nel caso di Slater, la pazienza di Los Angeles è stata ricompensata dando al front office l’opportunità di selezionare il giocatore che volevano – e di cui avevano bisogno – senza sacrificare scelta alcuna: sto parlando di Asante Samuel Jr., prospetto che credo si trasformerà in un professionista da urlo.
Adesso serve solo quella fortuna necessaria per evitare una settantina d’infortuni durante la prima settimana di training camp.

Los Angeles Rams

La scelta: Tutu Atwell, WR, Louisville (scelta numero 57); Ernest Jones, LB, South Carolina (scelta numero 103)

Hanno selezionato giocatori in posizioni in cui avevano bisogno, non so se siano quelli giusti: non vedo l’ora di osservare cosa ne farà McVay del minuto Tutu Atwell, giocatore con il miglior nome del draft.

Miami Dolphins

Le scelte: Jaylen Waddle, WR, Alabama (scelta numero 6); Jaelan Phillips, EDGE, Miami (scelta numero 18); Jevon Holland, S, Oregon (scelta numero 36); Liam Eichenberg, OT, Notre Dame (scelta numero 42); Hunter Long, TE, Boston College (scelta numero 81)

Miami sta ritoccando con precisione ed abilità un roster sempre più completo e profondo continuando ad infondere massicce dosi di talento in varie posizioni: bravi.

Minnesota Vikings

La scelta: Christian Darrisaw, OT, Virginia Tech (scelta numero 23); Kellen Mond, QB, Texas A&M (scelta numero 66); Chazz Surratt, LB, North Carolina (scelta numero 78); Wyatt Davis, G, Ohio State (scelta numero 86); Patrick Jones II, EDGE, Pittsburgh (scelta numero 90)

Ovviamente la vostra attenzione sarà tutta su quel Kellen Mond di professione quarterback: qualcuno di voi vedrà questa scelta come una bocciatura a Cousins, come un modo per mettergli della sana pressione affinché si esprima al meglio, ma secondo me non è così, è semplicemente il naturale evolversi delle cose.
Cousins è ai Vikings da parecchi anni e, per un motivo o per l’altro, non sono stati in grado di raggiungere i risultati che si aspettavano quando lo hanno ricoperto d’oro e per questa ragione Minnesota si è assicurata un piano B, un giocatore che in un futuro non molto lontano potrebbe essere il perno del nuovo progetto tecnico.
Tutte le cose finiscono, soprattutto se non si raggiungono i risultati prefissati e Minnesota ha fatto bene a tutelarsi.

New England Patriots

La scelta: Mac Jones, QB, Alabama (scelta numero 15); Christian Barmore, DT, Alabama (scelta numero 38); Ronnie Perkins, EDGE, Oklahoma (scelta numero 96)

Barmore alla 38 è un mezzo steal: New England aveva disperatamente bisogno di un po’ di ciccia e competenza al centro della linea difensiva e Belichick ha messo le mani sul miglior D-tackle disponibile al draft, un altro giocatore da Alabama che potrebbe rivoluzionare i piani sul lungo termine dei Patriots: ah, l’amicizia Belichick-Saban.

New Orleans Saints

La scelta: Payton Turner, EDGE, Houston (scelta numero 28); Pete Werner, LB, Ohio State (scelta numero 60); Paulson Adebo, CB, Stanford (scelta numero 76)

New Orleans sta insistendo con convinzione sul potenziamento del reparto difensivo e credo che questa sia un’ottima idea: forse, l’anno prossimo, i Saints potrebbero essere visti come una squadra defense first, novità assoluta in Louisiana.

New York Giants

La scelta: Kadarius Toney, WR, Florida (scelta numero 20); Azeez Ojulari, EDGE, Georgia (scelta numero 50); Aaron Robinson, CB, UCF (scelta numero 71)

Ojulari alla 50 è un mezzo furto, ma siamo sicuri che non provare a migliorare la linea d’attacco sia una buona idea?

New York Jets

Le scelte: Zach Wilson, QB, BYU (scelta numero 2); Alijah Vera-Tucker, OG/OT, USC (scelta numero 14); Elijah Moore, WR, Mississippi (scelta numero 34)

In due giorni di draft i Jets si sono praticamente ricostruiti il reparto offensivo: ora manca solo un running back.
Curioso il fatto che malgrado la presenza di Saleh – ex defensive coordinator – New York abbia finora selezionato solamente attaccanti.

Philadelphia Eagles

La scelta: DeVonta Smith, WR, Alabama (scelta numero 10); Landon Dickerson, C, Alabama (scelta numero 37); Milton Williams, DT, Louisiana Tech (scelta numero 73)

La linea d’attacco dei Philadelphia Eagles è perseguitata dalla nuvola di Fantozzi e questi sono andati a rimpolparla con un giocatore la cui carriera è finora stata scandita da gravi infortuni: auguro tutta la salute del mondo a Landon Dickerson, ne avrà bisogno in questo lazzaretto.

Pittsburgh Steelers

La scelta: Najee Harris, RB, Alabama (scelta numero 24); Pat Freiermuth, TE, Penn State (scelta numero 55); Kendrick Green, G, Illinois (scelta numero 87)

Buonissime scelte degli Steelers che vanno a dare nuova linfa vitale ad un reparto offensivo anemico ed un po’ triste: ora manca solo un quarterb…
Lasciate perdere, c’è RoEtHlIsBeRgEr.

San Francisco 49ers

La scelta: Trey Lance, QB, North Dakota State (scelta numero 3), Aaron Banks, G, Notre Dame (scelta numero 48); Trey Sermon, RB, Ohio State (scelta numero 88); Ambry Thomas, CB, Michigan (scelta numero 102)

La mia prima reazione non è stata positiva, ma per motivi diversi da quelli che potete pensare: io sono un fan sfegatato di Kyle Shanahan e per dimostrargli la purezza e serietà del mio amore ogni anno devolvo una scelta importante al draft del fantasy football ad uno dei suoi running back, salvo poi essere trollato costantemente dal più imprevedibile approccio by committee che ci sia.
Shanny ha aggiunto un altro running back ad un backfield che comprendeva già Moster, Wilson e Gallman: grazie.

Seattle Seahawks

La scelta: D’Wayne Eskridge, WR, Western Michigan (scelta numero 56)

Ah, dunque pure i Seahawks possono partecipare al draft?

Tampa Bay Buccaneers

La scelta: Joe Tryon, EDGE, Washington (scelta numero 32); Kyle Trask, QB, Florida (scelta numero 64); Robert Hainsey, OT, Notre Dame (scelta numero 95)

Mi piace la loro decisione di selezionare un quarterback anche se sono genuinamente dispiaciuto per lui: non prendiamoci in giro, Tom Brady giocherà fino ai 67 anni e sono quasi convinto che si ritirerà prima Trask del GOAT.

Tennessee Titans

La scelta: Caleb Farley, CB, Virginia Tech (scelta numero 22); Dillon Radunz, OT, North Dakota State (scelta numero 53); Monty Rice, LB, Georgia (scelta numero 92); Elijah Molden, CB, Washington (scelta numero 100)

Mi sta piacendo il draft degli odiati Titans – si scherza, suvvia – poiché stanno mettendo le mani su giocatori di qualità in posizioni di bisogno: il problema sta tutto nel fatto che dopo una free agency così sciagurata i bisogni sono veramente tanti.

Washington Football Team

La scelta: Jamin Davis, LB, Kentucky (scelta numero 19); Sam Cosmi, OT, Texas (scelta numero 51); Benjamin St-Juste, CB, Minnesota (scelta numero 74); Dyami Brown, WR, North Carolina (scelta numero 82)

Sono un fan delle mosse di Washington, anche se continua a permanere un problemino che forse non dovrei diluire con un vezzeggiativo: manca un quarterback.
Fonti sicure dicono che poter contare su un quarterback di primo livello in questa lega sia molto importante.

One thought on “NFL Draft 2021: le reazioni a caldo per ogni squadra dopo il secondo giorno

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