Quello che chiamiamo “Championship Weekend” in realtà è solo un giorno, l’ultimo giorno da qui a settembre con in programma più di una partita, il penultimo giorno di football giocato prima della lunga carestia portata dall’offseason, il periodo in cui si può parlare di tutto dicendo niente: negli anni, ve lo confesso, ho trovato modo di apprezzarla, ma questo è un discorso che affronterò più nel dettaglio fra qualche settimana.

Chi se lo sarebbe mai potuto aspettare che la risposta a – quasi – tutte le nostre domande ce le avesse già date Week 6, settimana che fra le altre partite ci regalò la visita dei Packers ai Buccaneers e l’anticipo del Monday Night Football – causa Covid – fra Bills e Chiefs: chi l’avrebbe mai detto che un paio di mesi dopo, due di quei quattordici incontri avrebbero dato vita al Championship Weekend?
L’esito, in quei giorni, lasciò poco spazio all’immaginazione poiché i Packers incapparono nella loro peggior prestazione della stagione ed i Bills furono annientati dal sorprendente gioco di corse dei Chiefs: uno degli aspetti che più amo di questa disciplina è proprio questo, la totale inutilità dei precedenti, in quanto tali precedenti non solo forniscono utilissimi spunti tattici per la rivincita ma, soprattutto, in questi tre mesi una squadra media ha avuto modo di sottoporsi ad un paio di metamorfosi e non avere nulla in comune, all’infuori del nome, con la squadra affrontata ad ottobre.

Con un po’ di inevitabile tristezza – della quale non specificherò l’origine per non incappare nell’ennesima discussione filosofica sull’arte del quarterbacking – sto per cimentarmi nell’ultimo episodio stagionale della guida, ma questa volta sul serio: se ci seguite da più di un anno avrete ben presente che in avvicinamento al Super Bowl presenteremo individualmente le due partecipanti, pertanto this is it.
I doverosi ma inutili ringraziamenti, pure questa volta, sgorgano dal cuore in quanto faccio fatica a comprendere l’affetto con il quale avete seguito questa rubrica settimana dopo settimana, l’unica cosa che ritengo appropriata è rinnovare – all’infinito – i ringraziamenti nella speranza che abbiate modo, prima o poi, di capire la gioia che provo nel condividere la mia “esperienza NFL” con voi.
Grazie.

Tampa Bay Buccaneers @ Green Bay Packers, domenica ore 21.05

Come già anticipato poc’anzi, i Packers ad ottobre uscirono dal testa a testa con i Tampa Bay Buccaneers con le ossa rotte dopo un perentorio 38 a 10 nel quale furono demoliti in tutte e tre le fasi del gioco; per rendere l’idea del dominio dei Buccaneers mi servirò di un’interessante statistica secondo la quale Rodgers in stagione si è trovato a fronteggiare un blitz solamente in 185 occasioni venendo atterrato per un sack solamente quattro volte: tre di questi quattro sacks furono messi a segno proprio dai Buccaneers.
I Packers, Rodgers in primis, in questi tre mesi sono maturati e se ho imparato qualcosa dal convincente successo di sabato scorso sui Los Angeles Rams è che che la linea d’attacco, pur senza Bakthiari, è assolutamente in grado di proteggere l’MVP anche contro i migliori front seven della lega, perciò non credo che domenica assisteremo al sequel di tale assedio, anche se a mio avviso Tampa Bay ha il personnel adatto per riuscire a replicare l’impresa d’autunno.

Contro il reparto difensivo dei Rams Rodgers ha avuto modo di continuare a dominare, perciò malgrado si trovi costretto a fronteggiare un’altra ottima difesa credo che non avrà problemi a flirtare pure questa settimana con il trentello, pertanto ritengo importante focalizzarsi sull’attacco dei Buccaneers: sarà una partita ad alto punteggio? Potrebbe essere, anche se come già visto ai playoff nulla va come dovrebbe andare.
Ricordate cosa dicevamo di Ravens-Bills, Ravens-Titans e Browns-Chiefs?
Durante i playoff coach Arians ha trovato il modo di riservare al gioco di corse un ruolo ben più importante rispetto a quello avuto durante la regular season ed il successo raccolto tramite le 29 portate contro Washington sommate alle 35 contro New Orleans ci mette davanti ad uno spunto alquanto interessante: riuscirà il front seven di Green Bay a contenere il gioco di corse di Tampa Bay?
Sabato scorso Cam Akers ha mosso le catene con buona efficienza nonostante la difesa di Pettine fosse al corrente che con un Goff a mezzo servizio il gameplan di McVay sarebbe stato incentrato sul rookie, perciò attenzione, in quanto credo che questa settimana il backfield dei Buccaneers potrà avere un ruolo chiave: con Brady under center ed un receiving corp composto da Mike Evans, Chris Godwin, Antonio Brown, Rob Gronkowski e Cameron Brate è lecito aspettarsi che possano beneficiare di un effetto a sorpresa che andrebbe racchiuso fra delle doverose virgolette.
L’efficienza del running game dei Buccaneers potrebbe rivelarsi decisiva poiché un Rodgers in panchina è un Rodgers non in grado di mettere a referto punti.

Concludo con qualche veloce riga sulla sfida a distanza fra i due quarterback, Aaron Rodgers e Tom Brady: molto semplicemente, da amante del football, non potrei desiderare di meglio.
Sono consapevole che il Tom Brady nel 2021 non sia il Tom Brady del 2010, ma un testa a testa del genere con in palio un pass per il Super Bowl è un mezzo sogno che diventa realtà, in quanto fino a quasi un anno fa un loro incrocio ai playoff sarebbe stato possibile esclusivamente al Super Bowl.
Comunque vada ho come l’impressione che della partita di domenica ne parleremo per un po’.
Giocatore chiave: Ronald Jones/Leonard Fournette, RB, Tampa Bay Buccaneers. Credo che una possibile vittoria dei Buccaneers passi proprio dalla brillantezza del gioco di corse, anche se la versione playoff di Tom Brady è pronta a dimostrarmi il contrario.
La scelta di Mattia: Green Bay Packers.

Buffalo Bills @ Kansas City Chiefs, lunedì ore 00.40

Non fossimo all’ultimo episodio liquiderei questa partita con un comprensibile «Dipende se gioca Mahomes»: seriamente, chi potrebbe dirmi qualcosa?
Il football americano è sì lo sport di squadra per eccellenza, ma quando non si può contare su un talento come Patrick Mahomes massime del genere si svuotano di ogni valore: in queste righe darò “per scontato” il fatto che domenica under center per i Chiefs ci sarà l’ultimo Super Bowl MVP.

I Buffalo Bills, in particolar modo la difesa, sono profondamente cambiati da ottobre e questa volta potranno contare su Matt Milano, giocatore la cui importanza è troppo spesso sottovalutata principalmente a causa di un palmares individuale ingiustamente scarno: con il forte linebacker in campo il reparto difensivo dei Bills ha concesso, in media, 18.6 punti.
Senza di lui tale numero sale fino a 29.8, perciò fate i vostri calcoli.
Dubito fortemente che Kansas City sarà in grado di concludere la partita con 245 rushing yards così come dubito che Josh Allen lancerà solamente per 122 yards completando poco più della metà dei passaggi tentati, anche se come visto contro Baltimore molto dipenderà dalle condizioni meteorologiche.
Sempre in quella partita Frazier decise di non blitzare mai Mahomes optando invece per abbondanti dosi di soft zone coverage che permisero al quarterback dei Chiefs di vivisezionarli prendendo ciò che gli concedevano senza correre particolari rischi: domenica notte mi aspetto un gameplan un po’ più coraggioso, anche se togliergli la possibilità di lanciare in profondità potrebbe essere una buona idea qualora la red zone defense riuscisse a replicare la prestazione della scorsa settimana.

Spagnuolo, durante quella partita, fece l’esatto contrario tempestando il povero Allen di blitz – in 15 dei suoi 31 dropbacks – e malgrado i suoi pass rusher non riuscirono a raccogliere nemmeno un singolo sack, Allen da quei 15 snaps raccolse solamente 3.4 yards per attempt: lo scopo ultimo di quei blitz, però, fu principalmente quello di tenere Allen nella tasca in quanto in nessuna delle 15 occasioni sopracitate il quarterback si trasformò in runner.
Per i motivi sopracitati mi aspetto un’abbondante dose di blitz – non mi piace questa parola, non so perché -, anche se il ritorno della guardia Johh Feliciano – indisponibile ad ottobre – ha ridato linfa alla linea d’attacco dei Bills, tornata ad esprimersi su altissimi livelli, perciò sarà interessante osservare se Spagnuolo troverà un modo di rovinare nuovamente la serata all’ottimo quarterback dei Bills.

Come fatto in precedenza, non posso non soffermarmi sulla – probabile? – sfida a distanza fra Allen e Mahomes, due quarterback che molto probabilmente nei prossimi anni si incroceranno così tante volte da causare la nascita di una nuova rivalità che definirà un’intera generazione: pure in questo caso, in quanto appassionati – e non tifosi – non potevamo chiedere di meglio.
Sperando ovviamente che Mahomes giochi, in quanto la sua assenza ci potrebbe privare di molto divertimento.
Giocatore chiave: Patrick Mahomes, QB, Kansas City Chiefs. Lo so, lo so.
La scelta di Mattia: Kansas City Chiefs.

Le mie scelte la scorsa settimana: 4-0. Un 4-0 a questo punto dell’anno – o della mia avventura su questo sito – non cambierà sicuramente il fatto che io sia un incompetente, avrei barattato ben volentieri questa “perfezione” con uno 0-4 che, fra le altre cose, sarebbe coinciso con dei Ravens al Championship Game.
Le mie scelte finora: 8-2. Quanto sopra, circa.

6 thoughts on “Guida al Championship Weekend

  1. Green vs Kc sembra la.sfida piu probabile.
    Se passa buffalo Allen vs uno dei due mostri sacri. Quest’anno vedo favorita l NFC

  2. Differenze tra Rodgers e Brady: il secondo è molto più pericoloso sui rilasci veloci, il primo se lasciato nella tasca qualche secondo trova SEMPRE un ricevitore libero (senza dropponi quest’anno avrebbe il record di TD in tasca) oppure prende il 1° down a piedi (cosa che TomSixRings non è più in grado di fare oltre il paio di yarde).
    Parere mio, la partita si vince sui lanci (sulle corse la difesa Packers non è granchè ma neppure l’attacco dei bucanieri). I due coach sono soliti offendere, sicchè dovrebbe essere un match divertente (poi finisce che la vince il kicker).
    Dall’altra parte con Mahomes in campo non c’è storia: i Chiefs possono anche passare con un 55 a 52.
    Senza, il punteggio starebbe basso e a Reid toccherebbe fare un capolavoro.

    Nota a margine: pur essendo la lega americana più ipocrita e conservatrice, l’NFL è l’unica dove l’espressione “pari opportunità” ha un senso. Mi riferisco alle ultime arrivate tra le zebre.
    Prima o poi arriverà un head coach donna (e chi perderà contro di lei sarà licenziato all’istante, eheheh). Probabilmente ai NY Jets.

  3. Mai sottovalutare Tom Brady e la sua esperienza…il G.O.A.T. è sempre in agguato

  4. Nota a margine : mahomes è uscito dal protocollo concussion , edwards elaire in campo vs bills.

    Per tampa non giocherà antonio brown

  5. Io non mi sbilancio, mi godo i Championship (come hai detto, siamo arrivati alla fine 😢🏈) e ti ringrazio per i tuoi articoli sempre competenti e conditi con della sana ironia! (Soprattutto verso Washington 🤣 sto scherzando!!)
    Grazie Mattia!!

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