Tutte le cose belle, soprattutto quelle bellissime, finiscono troppo in fretta, anche se in questo caso la fine di questa rubrica implica salvifica contiguità con un kickoff che fino a non troppo tempo fa sembrava essere pura utopia: abbiamo avuto modo di divertirci, avete avuto modo di entrare nella mia testa – che fortuna eh – e farvi un’idea di come io percepisca il football, quali siano i miei gusti, i miei criteri valutativi e cosa per me sia veramente da tenere presente nel momento in cui mi accingo a parlare di questa disciplina.
Non potevo chiudere senza una breve capatina nei meandri degli special teams, fase del gioco che come già detto la scorsa settimana ti rendi conto di quanto sia importante solo nel momento in cui ti costa una partita o addirittura la stagione: provate ad immaginare come sarebbe andata la stagione dei Colts con un Vinatieri dieci anni più giovane.
Per l’ultima volta – cosa sono quelle facce?! – mettetevi comodi e preparate le torce e forconi: sotto con gli special teams.

5) Cincinnati Bengals

Giocatori: Randy Bullock (K), Kevin Huber (P), Clark Harris (LS), Alex Erickson (PR), Brandon Wilson (KR).

Sorpresi, eh?
Ebbene sì, nonostante negli ultimi anni le cose in casa Bengals siano state disastrose più spesso che non, gli special teams hanno rappresentato una delle poche fonti di orgoglio nel loro difficilissimo 2019: il kicker, Randy Bullock, ha convertito l’87.1% dei piazzati tentati, dato che gli permette di trovare un posto nella top ten per quanto concerne l’accuratezza, mentre lo spesso impegnato punter Kevin Huber ha spedito dentro la linea delle 20 yards avversarie ben 30 dei 75 punts tentati.
Il return game, soprattutto durante i kickoff, ha prodotto buonissimi risultati poiché nessuno ha guadagnato più volte 40 yards da kickoff return delle loro quattro; molto brillanti pure in copertura sui kickoff, Cincinnati ha costretto gli avversari, in media, a dare il via ai loro drive – dopo un kickoff, ovviamente – sulle 23.9 yards.
Dati difficilmente digeribili, ne sono consapevole, ma ciò nonostante kudos all’unico reparto dei Bengals che nel 2019 può dire di averci almeno provato.

4) New Orleans Saints

Giocatori: Will Lutz (K), Thomas Morstead (P), Zach Wood (LS), Deonte Harris (P/K returner).

Lutz è da anni uno dei migliori kicker della lega, pertanto comprendere i perché dietro il piazzamento di New Orleans potrebbe non essere poi così difficile, ma attenzione, gli special teams dei Saints hanno dell’altro da raccontarci.
Insieme ai Colts i Saints sono la squadra che nel 2019 ha collezionato il maggior numero di punt return da almeno 20 yards – ben cinque -, pertanto non dobbiamo sorprenderci a scoprire che le 36.8 yards nette coperte in media da un punt avversario rappresentino il peggior dato della lega: Deonte Harris, non a caso, si è guadagnato il posto nel First Team All-Pro da punt returner.
Insieme a New England, poi, i Saints sono la squadra che ha bloccato più calci piazzati agli avversari sporcando ben quattro conclusioni dirette ai pali.
Infine Thomas Morstead, da anni, è uno dei più letali punter della lega.

3) New England Patriots

Giocatori: Justin Rohrwasser (K), Jake Bailey (P), Joe Cardona (LS), Matthew Slater (GOAT).

Come appena anticipato, la specialità della casa è bloccare, poiché oltre che ai quattro piazzati – o extra point – parati di cui vi ho parlato poc’anzi, New England eccelle pure nell’arte spesso sottovalutata di bloccare i punt: nel 2019, infatti, ne hanno bloccati ben quattro riportandone la metà in touchdown.
Bailey ha disputato un’ottima stagione da rookie totalizzando il secondo miglior dato per quanto concerne punt “morti” dentro la linea delle 20 yards avversarie, anche se il vero fiore all’occhiello del reparto è il fenomenale Matthew Slater, giocatore con tutte le credenziali per indossare una giacca dorata mentre ammira il proprio busto a Canton.
Se non lo avete capito guardando il Super Bowl vinto contro i Rams, per Bill Belichick gli special teams sono estremamente importanti e credete a me quando vi dico che non lasciare nulla al caso e preparare minuziosi e brillanti gameplan anche per questa fase del gioco sia una buonissima idea per portarsi a casa un mostruoso numero di Lombardi.
Il kicker Rohrwasser è per il momento un’incognita, anche se gli diamo il beneficio del dubbio specialmente dopo aver rimosso il tatuaggio con il simbolo dei Three Percenters.

2) Baltimore Ravens

Giocatori: Justin Tucker (K), Sam Koch (P), Morgan Cox (LS).

No, il 2019 non è stato il miglior anno per gli special teams di Baltimore poiché troppo generosi nel return game: ciò nonostante non trovar loro uno spazio nel podio mi è risultato impossibile, principalmente grazie ad un nome e cognome, Justin Tucker.
Non giriamoci troppo attorno, Tucker è il miglior kicker di sempre, una vera e propria minaccia da utilizzare nei momenti di maggior bisogno senza pensarci troppo: avevo paura a parlarne poiché il mio potere iettatore è cosa nota, ma niente da fare, non riesco a non dilungarmi su un kicker che anno dopo anno sta ridefinendo il concetto di precisione, affidabilità ed automaticità.
Con Justin Tucker in campo ci rimani male se il piazzato, per puro caso, non procura i tre punti e di questo passo potrebbe fare l’impossibile e guadagnarsi un raro posto – per un kicker – nella Hall of Fame.
Sam Koch, in barba al passare degli anni, rimane un ottimo punter anche se nel 2019 ci siamo dimenticati di lui e delle sue abilità poiché spesso costretto a guardare l’attacco concludere in end zone la maggioranza dei drive.

1) Kansas City Chiefs

Giocatori: Harrison Butker (K), Tommy Townsend (P), James Winchester (LS), Mecole Hardman (Punt/Kick returner).

Qua non solo abbiamo un kicker estremamente affidabile, ma pure un return game in grado di spaccare in due la partita: ricordate il Divisional Round contro Houston?
Ecco, a ribaltare la partita – oltre all’incommensurabile talento di Mahomes – ci hanno pensato gli special teams prima con un ottimo return di Hardman e poi con un fumble recovery su kickoff… senza dimenticare lo stop sul fake punt di Houston sul 24 a 7 Texans.
KC concede poco sui ritorni, è ultra-efficace sui piazzati ed in grado – come già visto – di svoltare la partita grazie al proprio return game: l’unica incognita è rappresentata dal punter rookie Tommy Townsend chiamato a rimpiazzare il leggendario Dustin Colquitt, titolare senza sosta dal lontano 2005.
Ah sì, all’occorrenza possono sfoderare Tyreek Hill: lusso mica da poco.

Fuori ma meritevoli di menzione: Washington Redskins (buonissimo return game); Jacksonville Jaguars (Lambo è una garanzia, ma troppe penalità lo scorso anno da parte dei colleghi); Pittsburgh Steelers (Boswell si è ripreso); New York Jets (i Jets?).

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