Ci siamo, dopo le erculee fatiche nelle quali mi sono imbattuto durante la redazione di una Top Five anche solo lontanamente sensata riguardante i backfield eccomi qua, pronto a parlare dei miei giocatori preferiti: non saprei spiegarvi razionalmente il mio amore per i ricevitori, posso solo dirvi che fin dalla più tenera età – ossia il primo Madden a cui ho giocato, il 2005 – ho iniziato a coltivare una certa infatuazione nei confronti dei ricevitori, gli interpreti del ruolo più elettrizzante e spettacolare della disciplina.
La golden age del gioco aereo li ha resi sempre più importanti ed anche se il fantasy football rappresenta l’ultimo baluardo in difesa dei running back e del loro valore assoluto soprattutto in ottiche contrattuali, non possiamo negare che un ricevitore come Julio Jones sia sempre in grado di lasciarci a bocca aperta ricezione dopo ricezione più di quanto possa farlo il nostro running back preferito dopo una corsa da primo down: proviamo a vedere, allora, quali siano i migliori receiving corps in vista di una stagione che non sembra aversi da fare.

5) Arizona Cardinals

Giocatori: DeAndre Hopkins, Larry Fitzgerald, Christian Kirk, Andy Isabella, KeeSean Johnson, Maxx Williams.

Al termine di una battaglia serratissima con i Buffalo Bills, gli Arizona Cardinals sono riusciti a portarsi a casa quella quinta posizione che mi dà l’opportunità di parlare un po’ di loro: il tie-breaker, come potete facilmente immaginare, è stato DeAndre Hopkins.
Hopkins, da anni, è uno dei migliori cinque ricevitori della lega e la sua affidabilità è tutto ciò di cui un quarterback giovane come Kyler Murray può avere bisogno a questo punto della propria carriera: se oltre alle sue mani sicure prendiamo in considerazione pure quelle dell’intramontabile Larry Fitzgerald, prevedere una grandissima stagione per l’Offensive Rookie of the Year in carica diventa piuttosto facile, in quanto come già fatto intuire l’affidabilità è una delle caratteristiche più importanti quando si valuta un ricevitore ed il suo contributo alla causa.
Kirk ed Isabella compensano alla perfezione la scarsa esplosività dei due mostri sacri appena citati, e con il rinnovo contrattuale in ballo sono convinto che Kirk sarà particolarmente motivato, anche se nutro maggiori aspettative nei confronti del sophomore Isabella, giocatore per cui i guru di PFF non avevano lesinato complimenti in avvicinamento allo scorso draft; il punto debole del reparto è indubbiamente il tight end in quanto Maxx Williams è ancora ben lontano dall’essere considerabile un buon titolare: ci sarà un motivo per il quale sono arrivati quinti, no?

4) Cleveland Browns

Giocatori: Odell Beckham Jr., Jarvis Landry, Rashard Higgins, Damon Ratley, Donovan People-Jones, Austin Hooper, David Njoku.

Gli ultimi anni non sono stati particolarmente facili in quanto tra infortuni, mal di pancia, trade, ulteriori mal di pancia ed un tangibile calo di produzione determinato da diversi fattori dimenticarsi della sfavillante brillantezza di Odell Beckham Jr. non è mai stato altrettanto facile: sono qua proprio per questo, per ricordarvi che OBJ rimane uno dei ricevitori più talentuosi e dotati della lega, un demone in grado di trasformare uno slant da cinque yards in un touchdown da ottanta, un talento generazionale che sembra finalmente sano, concentrato e motivato come nei primi anni di carriera.
Il miglior amico Jarvis Landry, invece, non ha sofferto alcun calo di produzione e con commovente consistenza continua a ricevere almeno 80 palloni all’anno dimostrandosi molto più che la spalla di OBJ; Higgins, Ratley e People-Jones si contenderanno snap in un ruolo che nell’attacco di Stefanski non è primario, poiché la sua formazione preferita è quel 12 personnel nel quale troviamo in campo due tight end contemporaneamente. L’accoppiata Hooper-Njoku, pertanto, dovrebbe essere nella miglior posizione possibile per mettere insieme numeri di primissimo livello, anche se l’ex-scelta al primo round ha recentemente chiesto la trade.
Qualora Njoku dovesse cambiare idea – o Cleveland non riuscisse a trovare acquirenti – l’attacco titolare dei Browns potrebbe essere OBJ-Landry-Hooper-Njoku-Chubb: poca pressione Baker Mayfield, pochissima.

3) Dallas Cowboys

Giocatori: Amari Cooper, CeeDee Lamb, Michael Gallup, Blake Jarwin.

Per quanto concerne i ricevitori, i tre violini di Dallas si affacciano alla stagione – quale? – dando vita all’indiscutibile miglior trio della lega, nonostante Lamb sia un rookie con zero ricezioni in NFL e, pertanto, spendere parole troppo lusinghiere nei suoi confronti potrebbe rimediarmi una brutta figura nel futuro.
Cooper, nonostante la preoccupante abitudine di sparire durante gli incontri fuori casa – solamente 40 receiving yards su poco più di tre ricezioni a partita lontano da Arlington – rimane uno dei migliori route runner della lega nonché un artista nel ricevere l’ovale ad uno sputo dalla linea di bordocampo; Gallup, invece, si è rivelato essere un ottimo WR2 con tremendo upside totalmente in grado di diventare, un giorno, il faro del passing game e che con più di 1100 yards in sole quattordici partite giocate ha compensato alle giornate buie del compagno di reparto.
Lamb, il sorprendente nuovo arrivato, era considerato da molti analisti il miglior ricevitore disponibile al draft e considerando che molto difficilmente riceverà – perlomeno non da subito – le attenzioni del miglior cornerback avversario facilmente, a mio avviso, sfonderà il muro delle 1000 yards fin dalla prima stagione fra i professionisti.
Jarwin, oggetto del mistero fresco di rinnovo contrattuale, dovrà obbligatoriamente iniziare ad essere più consistente al fine di non far rimpiangere l’addio dell’ultra-affidabile Jason Witten.

2) Kansas City Chiefs

Giocatori: Tyreek Hill, Mecole Hardman, Sammy Watkins, Demarcus Robinson, Travis Kelce, Ricky Seals-Jones.

Il corpo ricevitori dei Chiefs è sicuramente peculiare, poiché tolti i fenomenali Hill e Kelce troviamo giocatori non di primissimo livello, nonostante il contratto di Watkins possa suggerirci diversamente: nello schema offensivo di Andy Reid, però, ognuno di loro svolge un ruolo fondamentale rendendo al massimo delle proprie possibilità, permettendo così all’intero reparto di essere considerato fra i migliori tre della lega.
Fenomeni come Kelce ed Hill, ripeto, possono solo che aiutare, in quanto stiamo parlando dei più pericolosi giocatori after the catch nei rispettivi ruoli: Kelce non è il miglior tight end della lega, quello è Kittle, ma è senza ombra di dubbio il più pericoloso con la palla in mano, mentre Hill… di Tyreek Hill sapete già tutto, l’unica cosa che mi sorprende è come sia possibile che non concluda ogni singola partita con almeno un touchdown da più di 50 yards, vista la totale incapacità delle difese avversarie di limitarne la pericolosità.
Hardman, Watkins e Robinson rivestono tutti un’importanza secondaria – relativamente – anche se Watkins nei momenti più caldi della stagione è sempre capace di sfoderare prestazioni che dimostrino come mai sia stato selezionato con la quarta scelta assoluta: ciò nonostante ognuno di loro ha messo insieme grandissime prestazioni, e credo che Hardman possa trasformarsi in un giocatore da mille yards perenni.
Che poi perdonatemi la prolissità ché con Mahomes under center svolgere dignitosamente questa professione non è poi così difficile, credo.

1) Tampa Bay Buccaneers

Giocatori: Mike Evans, Chris Godwin, Tyler Johnson, Rob Gronkowski, O.J. Howard, Cameron Brate.

Anno del Signore 2019, Foxborough: il povero Tom Brady non può contare su nessun tipo di aiuto all’infuori del solito Julian Edelman e del mai abbastanza apprezzato James White.
Anno del Signore 2020, Tompa Bay: il receiver numero uno di Tom Brady è Mike Evans, il due Chris Godwin. A dare manforte ai ricevitori troviamo il trio di tight end Gronkowski – forse il migliore di sempre nel suo ruolo -,  Howard e Brate: a gestire il tutto dalla panchina, invece, il sempre creativo Bruce Arians.
Evans, per un motivo o per l’altro, rimane il ricevitore più sottovalutato della lega, anche se non so quanto sia da sottovalutare un individuo che ha chiuso tutte e sei le stagioni in NFL oltre quota mille yards, mentre Godwin… avete presente l’amore di Tom Brady per gli slot receiver? Wes Welker, dice niente? Julian Edelman, qualcuno? Ecco, Godwin potrebbe addirittura rappresentare un upgrade rispetto a Welker nel suo prime, pertanto non sorprendetevi quando lo vedrete chiudere la stagione con circa 120 palloni ricevuti.
Il rookie Johnson, con calma e gradualmente, potrà trasformarsi in un’opzione di tutto rispetto, mentre del trio di tight end mi sembra di avervi già parlato abbastanza: non saprei dirvi quale sia lo stato di forma di Gronkowski o quanti snap a partita abbia nelle gambe – e nel resto del corpo -, l’unica mia certezza è che fra le sapienti mani di Arians Gronk renderà come ai tempi migliori e con il supporto del talentuoso ma fumoso Howard potrà formare il miglior duo di TE della lega.
Senza dimenticare Cameron Brate, giocatore che in red zone sa sempre e comunque rendersi pericoloso.

Fuori ma meritevoli di menzione: Denver Broncos (troppo presto e troppe poche certezze al di fuori di Sutton), Detroit Lions (Golladay e Jones sono un duo niente male), Buffalo Bills (Diggs-Brown-Beasley), New Orleans Saints (non li avessi nominati Michael Thomas mi avrebbe contattato su Twitter), Cincinnati Bengals (tante incognite, ma abbiamo sicuramente visto triplette peggiori di Green-Boyd-Higgins) ed Atlanta Falcons (hanno Julio Jones, credo possa bastare).

 

3 thoughts on “NFL Top Five: i migliori receiving corps in vista del 2020

    • Che fra un anno potrebbero tranquillamente trovare spazio in un articolo del genere, anche se più che Olsen terrei d’occhio il povero Will Dissly!

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