Prevedere una stagione NFL è un esercizio tanto complicato quanto inutile, nonché efficace maniera per rimediare pessime figure che l’Internet non avrà pietà a sbandierarti in faccia nella sezione commenti: ora come ora prevedere il record esatto di qualsiasi squadra oltre che a non essere possibile non avrebbe nemmeno senso, in quanto fra infortuni e mononucleosi serve poco ad una stagione costituita solamente da sedici partite per deragliare.
Armarci di fantasia e prevedere i cosiddetti best and worst case scenario è certamente più realizzabile, pertanto dando precedenza alla AFC – come tradizione vuole – sviscereremo sogni ed incubi di ogni singola fanbase NFL.
L’ordine già lo avete presente.

AFC NORTH

Baltimore Ravens

Best case scenario: Il gioco di corse dei Ravens si conferma essere ancora una volta troppo da contenere, Lamar Jackson continua la sua progressione come passer grazie all’esplosione di un finalmente sano Hollywood Brown: a tutto ciò sommiamo una difesa che grazie ai vari Queen e Campbell è finalmente in grado di compiere il definitivo salto di qualità e niente, fermarli non dovrebbe essere possibile.
Almeno Championship Game, almeno.

Worst case scenario: Scocca la mezzanotte per Baltimore e la magia tutto d’un colpo evapora: i defensive coordinator avversari riescono a capire come fermare il prodigioso reparto offensivo e Jackson, senza più la corsa a disposizione, viene costretto ad affidarsi pesantemente al lancio raccogliendo risultati simili a quelli visti al Divisional Round.
In qualche modo raggiungono la postseason ma, per il terzo anno consecutivo, la loro avventura inizia e si chiude nella stessa partita.

Cincinnati Bengals

Best case scenario: Burrow riprende da dove si era fermato al college e mette a ferro e fuoco le difese avversarie grazie al proprio terzetto delle meraviglie Green-Boyd-Higgins, preparandosi così a diventare il quarto quarterback sophomore consecutivo a portarsi a casa l’MVP… quarto? Scusate, ne parlerò fra qualche giorno di Kyler Murray.
Concludono la stagione attorno al 50% di vittorie mettendo le basi per un futuro pieno di soddisfazioni.

Worst case scenario: Le difese avversarie evidenziano tutti i limiti di Zac Taylor e Burrow ricorda inquietantemente Ryan Finley. La difesa, nonostante gli investimenti compiuti in offseason, rimane un colabrodo incapace di subire meno di trenta punti a partita e così, dopo solo un anno di NFL, l’autostima di Joe Burrow è completamente da ricostruire.

Cleveland Browns

Best case scenario: Con gli estremi della linea d’attacco finalmente sigillati Cleveland mantiene tutte le promesse deluse nel 2019 sfruttando finalmente l’indiscutibile potenziale e raggiungendo i playoff dopo circa un eone trascinati da un Chubb comodamente rushing leader.

Worst case scenario: Nonostante un’ottima offseason la AFC North si rivela troppo dura e Cleveland, ancora una volta, galleggia nella mediocrità di una percentuale di vittorie minore-uguale del 50% soprattutto perché Mayfield per il secondo anno consecutivo non riesce ad essere consistente ed a evitare i costanti errori.
Beckham, nel frattempo, inizia una faida con una cyclette a bordo a campo mentre impazzano voci di trade.

Pittsburgh Steelers

Best case scenario: Il ritorno di Roethlisberger eleva immediatamente un attacco che nel 2019 faticava spesso e volentieri a rimanere in campo per più di tre minuti: la difesa, trascinata da un ferocissimo pass rush, continua a fabbricare turnover ed a soffocare il passing game avversario.
Grazie al ritorno del reparto offensivo Pittsburgh torna nuovamente nel ristretto cerchio delle contender.

Worst case scenario: Il running game continua ad annaspare, Roethlisberger dimostra di essere un trentottenne con una lista d’acciacchi da fare invidia ad un generico ottantacinquenne ed il front office di Pittsburgh prende finalmente coscienza del fatto che in questi anni avrebbero dovuto cercargli un erede.
Fuori dai playoff nonostante un reparto difensivo da top five.

AFC EAST

Buffalo Bills

Best case scenario: Josh Allen decide di diventare finalmente adulto e di mettere la testa a posto, il trio Diggs-Beasley-Brown è in grado di vivisezionare qualsiasi secondaria ed il fresco reparto difensivo sfrutta l’efficienza dell’attacco per aggredire i malcapitati avversari di turno.
Swipano i Patriots e si garantiscono almeno una partita in casa ai playoff aggiudicandosi la division.

Worst case scenario: A Josh Allen viene diagnosticata la sindrome di Peter Pan e dopo una più che incoraggiante seconda stagione ritorna il pistolero rookie che alternava bombe da 70 yards ad intercetti da varsity football: analogamente al collega OBJ Diggs inizia a dare immediatamente i numeri incolpando Kirk Cousins per averlo spedito a Buffalo ché c’è freddo e lo stadio non è coperto.

Miami Dolphins

Best case scenario: Dopo aver vinto cinque partite nonostante un roster imbarazzante, guidati da un reparto difensivo da top ten i Dolphins mettono Tua nella condizione di poter sopravvivere ai propri inevitabili errori e vincere una decina scarsa di partite e flirtare con i playoff.
Dopo il beef in offseason, DeVante Parker riceve 150 palloni battendo il record del più che mai infuriato Michael Thomas.

Worst case scenario: Gli scettici sulla salute di Tagovailoa dimostrano di aver ragione in quanto l’ex Alabama ha problemi a rimanere in campo a causa di continui acciacchi: coach Flores è così costretto a schierare in campo Ryan Fitzpatrick e vabbè, sapete già come finisce con lui in campo.
Byron Jones si aggiunge alla lista di giocatori incapaci di giustificare il contrattone recentemente ricevuto e la difesa, nonostante gli innegabili sforzi compiuti, si rivela ancora una volta inadeguata.

New England Patriots

Best case scenario: Un sensazionale Jarrett Stidham dimostra al mondo perché dubitare di Belichick sia sempre e comunque una pessima idea e grazie all’esplosione del sophomore N’Keal Harry l’attacco dei Patriots si esprime a livelli decisamente migliori di quelli del 2019: la difesa, nel frattempo, rinfrancata dalla fresca ventata di talento portata dal draft prosegue nella sinfonia di distruzione iniziata lo scorso anno e niente da fare, la AFC East rimane ancora loro.

Worst case scenario: Forse Brady non è un quarterback di sistema come affermato dagli intellettuali dell’Internet e nonostante l’ottimo operato del reparto difensivo New England soccombe all’inettitudine di Stidham e di un attacco incapace di mettere punti a tabellone.
Forse non era un quarterback di sistema.

New York Jets

Best case scenario: Smettono di essere i Jets.
Vincono qualche partita, ne perdono qualche altra, ma smettono di essere i Jets una volta per tutte.

Worst case scenario: Continuano ad essere i Jets.
Bell totalizza 2.5 yards a portata, Darnold fatica ad entrare in sintonia con il proprio go-to-guy Keyshawn Johnson per poi rendersi conto solamente dopo due mesi di regular season che Johnson si sia ritirato da un pezzo e difficilmente giocherebbe in questa versione dei Jets.
Adam Gase, nel mentre, commenta questo articolo dicendo di essere più ricco di me: impresa titanica ragazzi, impresa titanica.

AFC WEST

Denver Broncos

Best case scenario: Lock sfrutta nel migliore dei modi il talento a sua disposizione, la difesa stimolata dall’arrivo di veterani come Casey e Bouye ritrova lo smalto dei giorni migliori ed il duo Gordon-Lindsay accumula più di duemila rushing yards.
Playoff garantiti ed Elway, dopo aver finalmente trovato una risposta sul medio-lungo termine all’annoso problema quarterback, può finalmente tornare a dormire sonni tranquilli.

Worst case scenario: Lock dimostra di essere un quarterback con all’attivo cinque partite da titolare e nonostante la qualità delle mani a sua disposizione non riesce a giustificare le massicce dosi di hype ed Elway, per l’ennesima volta, deve ricominciare la ricerca per il maledetto quarterback.

Kansas City Chiefs

Best case scenario: Quanto fatto nel 2019 meno l’infortunio di Mahomes: fonti sicure dicono che giocando tutte e sedici le partite togliergli l’MVP non è umanamente possibile.
Back to back.

Worst case scenario: Cosa può andare storto ad una squadra così forte, infortunio di Mahomes a parte?
Un’eventuale regressione della difesa sarebbe comunque attutita dalla sfavillante brillantezza dell’attacco, pertanto agitarsi non ha molto senso, finché c’è Mahomes si può vincere ogni singola domenica contro chiunque.

Las Vegas Raiders

Best case scenario: La velocità di Ruggs permette all’attacco di sbocciare ed i vari Renfrow e Waller mettono insieme stagioni da quasi quadrupla cifra: in una division complicata come la AFC West, però, ciò che conta veramente è la difesa e dopo un’offseason di investimenti più o meno calcolati il reparto mostra indispensabili e tangibili segnali di miglioramento.
Gruden, giunto alla terza stagione del proprio reboot, inizia finalmente a raccogliere quel genere di risultati che ci si aspetterebbe da un allenatore che ha firmato un contratto di DIECI ANNI riconducendoli finalmente ai playoff.

Worst case scenario: L’attacco persiste nella propria mediocrità e con una difesa non ancora in grado di opporre resistenza al gioco aereo avversario i nuovi Raiders chiudono pure quest’anno con circa sei vittorie e l’impero di Carr giunge all’inesorabile, sofferto capolinea.

Los Angeles Chargers

Best case scenario: L’inebriante talento che percorre il roster compensa alla percepita mancanza di brillantezza di Taylor e trascinati da una difesa che può contare su individualità come Bosa, Ingram, Hayward, Harris, James ed il neo-arrivato Murray, i Chargers raggiungono i playoff dove giocando un football concreto e senza fronzoli riescono a vincere una partita.
Triste come pure lo scenario più ottimista in assoluto non comprenda Herbert.

Worst case scenario: Infortuni, partite tirate perse ed un quarterback non di primissimo livello condanno L.A. ad una stagione anonima resa un po’ più amara dalle poco incoraggianti prestazioni di un Herbert gettato in campo dopo una decisiva sconfitta rimediata la dodicesima settimana.

AFC SOUTH

Houston Texans

Best case scenario: Il folle Watson, più o meno da solo, dopo averli trascinati ai playoff riesce pure a mettere insieme due vittorie a gennaio portandoli così al Championship Game, dove però verranno ridimensionati ancora una volta dai Chiefs.

Worst case scenario: Qualificarsi ai playoff, garantendo così a Bill O’Brien ulteriori anni in panchina/poltrona da top manager/distruttore/creatore/regia/aiuto al montaggio.
Una stagione “a la Texans” dei Texans è quanto di peggio possa succedere ad una squadra che ora come ora sembra impantanata in una mediocrità discretamente vincente ma non abbastanza per arrivare fino in fondo: l’habitat perfetto per garantire la sopravvivenza e riproduzione di Bill O’Brien.

Indianapolis Colts

Best case scenario: Philip Rivers, protetto dalla miglior offensive line della propria carriera e con alle spalle un ottimo running game, torna ai fasti dei giorni migliori e conduce Indianapolis a dodici vittorie che valgono loro la division: una volta ai playoff i 39 anni di Rivers permettono al veteranissimo quarterback di rendersi conto che un intercetto sia effettivamente in grado di costar loro una partita, pertanto affidandosi al running game arriva fino al Championship Game contro i Chiefs.
Ed a quel punto, saranno affari loro.

Worst case scenario: Rivers dimostra di avere 39 anni e, soprattutto, che l’involuzione dell’ultimo anno a Los Angeles non fosse stata figlia del caso: con un roster troppo talentuoso per tankare ed un quarterback troppo inadatto per competere, Indy conclude attorno al 50% di vittorie e tristemente dichiara fallita la missione Rivers.

Jacksonville Jaguars

Best case scenario: Perdere il numero di partite necessario per garantirsi la prima scelta assoluta e, quasi sicuramente, ripartire da Trevor Lawrence ed il suo innegabile talento.

Worst case scenario: Vincere tre o quattro partite a caso privandosi così dell’opportunità di aggiudicarsi un quarterback seriamente in grado di rimetterli in carreggiata.

Tennessee Titans

Best case scenario: Tennessee riprende esattamente da dove si era fermata, ovvero dalla sistematica demolizione del front seven avversario grazie alla palla di cannone Henry che apre le porte alle play-action che hanno permesso a Tannehill di firmare un contratto che se ve ne avessi parlato l’anno scorso mi avrebbero facilmente bannato dal sito.
Ground and pound più l’occasionale big play, qualificazione ai playoff garantita ed una volta dentro buona fortuna a fermarli.

Worst case scenario: L’offseason permette alle difese avversarie di capire come ritrasformare Tannehill nel giocatore visto a Miami e box iper affollati rendono Henry nuovamente umano.
Dopo pochi mesi, Tennessee si rende conto di aver commesso un grave errore ad investire così tanto su Tannehill ed ostaggi di un contratto di cui difficilmente riusciranno a sbarazzarsi galleggeranno nella mediocrità per il futuro prossimo.

 

 

5 thoughts on “NFL: migliore e peggiore delle ipotesi per ogni squadra AFC

  1. Giusto appena letto un articolo molto simile su bleacher report, su come sarebbe una stagione di successo per ogni squadra. Non è mai tempo perso fare previsioni, serve a riempire i restanti tre mesi

    • A tal proposito mi è venuta in mente un’idea impegnativa ma carina!

      • In effetti Mattia concordo con te.. mantenendo più o meno inalterato il roster che li ha portati al titolo 4 mesi fa e con l’ulteriore aggiunta di un apri difese come Edwards-Helaire, non vedo al momento possibile ipotizzare uno scenario diverso da quello che vede Mahomes alzare 3 trofei: l’MVP della regular season, quello del Super Bowl e, ovviamente, il Lombardi Trophy. A me onestamente fanno paura..

        • La buona notizia è che non sono certamente imbattibili, la cattiva è che con un po’ di onestà intellettuale ci si rende immediatamente conto che per batterli devi tirare fuori la partita della vita.
          Non esattamente incoraggiante come premessa, ma… non si sa mai

      • Se impegnativa vuol dire richiede tempo, già devo aspettare “qualche giorno” prima di leggere della nfc..

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