La bontà di un draft di qualsivoglia squadra, cari lettori, non si valuta esclusivamente in funzione del successo ottenuto al primo round, specialmente in un’annata profonda come questa: fior d’analisti hanno infatti entusiasticamente annunciato che dal secondo round potrebbe uscire un numero di titolari – già da settembre, sia chiaro – in grado di avvicinarsi, se non addirittura superare, a quello del primo.
In un draft così ricco di talento accumulare scelte come ha fatto Belichick potrebbe rivelarsi la mossa vincente, pertanto dopo aver sviscerato gli eventi della scorsa notte tuffiamoci immediatamente nel secondo e nel terzo round scovando le migliori mosse di una serata alquanto movimentata e ricca di colpi di scena.

A.J. Epenesa ai Buffalo Bills

Posizione: edge
College:
Iowa
Selezionato con la scelta numero:
54 (secondo round)

Durante tutto il processo pre-draft Epenesa era visto quasi sicuramente come materiale da top venti: per motivi a noi certamente sconosciuti, dopo essere scivolato fuori dal primo round il forte pass rusher di Iowa stava addirittura precipitando verso la fine del secondo finché Buffalo non ha deciso di porre fine allo scempio e salvarlo.
I dubbi sull’atletismo non devono e possono occultare la sua eccellente produzione, e McDermott si è assicurato uno dei migliori pass rusher del draft rispondendo così ad un bisogno primario: l’ottima offseason dei Bills non sembra essere destinata a finire tanto in fretta.

Tee Higgins ai Cincinnati Bengals

Posizione: wide receiver
College: Clemson
Selezionato con la scelta numero: 33 (secondo round)

Cincinnati non poteva sbagliare e non ha sbagliato: l’innesto del fenomenale Higgins, talento comunque da primo round in un draft così ricco di ricevitori, aggiunge potenza di fuoco all’arsenale di Burrow che ora potrà contare su tre paia di mani di primo livello, in quanto l’ex Clemson si aggrega ad un corpo ricevitori che poteva già contare su A.J. Green e Tyler Boyd.
Mettere a proprio agio fin da subito il futuro della franchigia è una mossa estremamente intelligente e l’attacco di Cincinnati, qualora la linea d’attacco dovesse reggere, farà paura.

Josh Uche ai New England Patriots

Posizione: linebacker
College: Michigan
Selezionato con la scelta numero: 60 (secondo round)

In inglese direbbero a match made in heaven: Uche è il fit perfetto per i Patriots ed i Patriots sono il fit perfetto per Uche, linebacker estremamente versatile in grado di volare da una parte all’altra del campo con la stessa efficacia con cui può, occasionalmente, portare pressione al quarterback avversario.
Giocatori del genere permettono al genio di Belichick di esprimere la propria creatività schematica e portare caos nel backfield avversario con spaventosa efficacia: scalda il cuore il fatto che approdando in New England ritroverà il proprio amico ed ex compagno di squadra Winovich.

Michael Pittman Jr. e Jonathan Taylor agli Indianapolis Colts

Posizione: wide receiver e running back
College: USC e Wisconsin
Selezionati rispettivamente con le scelte numero: 34 e 41 (entrambi secondo round)

Ballard non delude mai.
Ottimizzare il tempo di Rivers doveva essere la loro priorità numero uno, in quanto il buon Philip probabilmente si trova di fronte all’ultima stagione fra i professionisti, pertanto ampliare e rafforzare il supporting cast era universalmente considerato il loro unico obiettivo: aggiungere il miglior running back – che con Mack formerà un backfield di primissimo livello – ed un ricevitore in grado di muovere le catene come Pittman aumenta immediatamente ed esponenzialmente la pericolosità dell’attacco dei Colts e mette Rivers nella miglior posizione possibile per vincere.

Josh Jones agli Arizona Cardinals

Posizione: offensive tackle
College: Houston
Selezionato con la scelta numero: 72 (terzo round)

Chi mi spiega perché in questa offseason tutto sta girando per il verso dei Cardinals?
Chi mi può fare la cortesia di illustrarmi come sia possibile che Josh Jones, talento universalmente considerato da metà alta del primo round sia scivolato fino alla numero 72?
Alla vigilia dei draft molti avevano predetto che i Cardinals avrebbero utilizzato l’ottava scelta assoluta per garantire un protettore del lato cieco a Murray, invece no, niente di tutto ciò: con l’ottava scelta si sono presi uno dei migliori tre giocatori disponibili al draft mentre il tackle se lo sono portati a casa al terzo giro, nonostante il fatto che se questo fosse stato selezionato al primo round nessuno avrebbe avuto nulla da obiettare.
Pazzesco.

Zack Baun ai New Orleans Saints

Posizione: linebacker
College: Wisconsin
Selezionato con la scelta numero: 74 (terzo round)

New Orleans non si è presentata al draft con particolari buchi da coprire, ma se proprio dovevamo individuarne uno saremmo andati sul sicuro puntando il dito sul corpo linebacker: dopo questa notte il problema non sussiste, in quanto i Saints si sono assicurati il versatile Baun a prezzo di discount favoriti anche da un test anti-droga recentemente fallito.
Baun, talento indiscutibilmente da primo round, non ha veri e propri punti deboli, in quanto stiamo parlando di un eccellente blitzer con la velocità necessaria per coprire l’intero campo e credo che, grazie a lui, il già forte front seven dei Saints compierà un ulteriore salto di qualità.

Devin Duvernay ai Baltimore Ravens

Posizione: wide receiver
College: Texas
Selezionato con la scelta numero: 92 (terzo round)

Nel caso non l’abbiate capito, tutto ciò che Baltimore cerca nei propri skills player è velocità: Duvernay è un velocissimo slot receiver che affiancato a Brown e Boykin dà ai Ravens un receiving corp estremamente giovane e dinamico. Qualcuno potrebbe tranquillamente dire, senza essere in torto, che avrebbero dovuto indirizzare prima il bisogno di un ricevitore ma Duvernay si sposa perfettamente al loro schema ed alla loro filosofia d’attacco: le sue mani sicure, poi, dovrebbero prevenire i drop che di fatto han contributo in modo determinante alla loro precoce eliminazione lo scorso gennaio.

Trevon Diggs ai Dallas Cowboys

Posizione: cornerback
College: Alabama
Selezionato con la scelta numero: 51 (secondo round)

Prosegue l’ottimo draft dei Dallas Cowboys che dopo aver accolto fra le loro incredule braccia CeeDee Lamb si sono garantiti un altro talento in grado di contribuire da subito, Trevon Diggs: il fratello minore di Stefon è un giocatore iper-fisico in grado di sabotare completamente la traccia del ricevitore dinanzi a lui allineato ed il fatto che poche squadre ricorrano alla press coverage tanto quanto i Cowboys non fa che aumentare ulteriormente la bontà del loro colpo.
Fit e qualità, esiste forse coppia migliore?
[Sì, Michael Scott e Holly Flax in The Office, ma non c’entra.]

Kristian Fulton ai Tennessee Titans

Posizione: cornerback
College:
LSU
Selezionato con la scelta numero: 61 (secondo round)

Il bisogno dei Titans di selezionare un cornerback era ben noto, ma francamente che Fulton fosse ancora disponibile verso la fine del secondo round non era verosimile nemmeno nel loro sogno più bagnato: religiosamente presente all’interno della top venti in molti big board, i dubbi riguardo la sua stazza ed un test anti-droga fallito qualche anno fa non saranno mai in grado di occultare l’ottima produzione durante la sua avventura a LSU e di fatto Vrabel si è assicurato il miglior giocatore disponibile in un’area di bisogno.
Tennessee ha fatto centro.

Denzel Mims ai New York Jets

Posizione: wide receiver
College: Baylor
Selezionato con la scelta numero: 59 (secondo round)

Nulla testimonia l’assurda profondità di questo draft più del fatto che Mims sia stato selezionato con la cinquantanovesima scelta assoluta: nel momento in cui amplierà il proprio repertorio di tracce Mims si trasformerà nel go-to-guy di Darnold, anche se fin da subito potrà contribuire grazie alla proprio letale mix di velocità e stazza.
Avrebbero dovuto selezionarlo gli Eagles con la cinquantatré.

Julian Okwara ai Detroit Lions

Posizione: edge
CollegeNotre Dame
Selezionato con la scelta numero: 67 (terzo round)

E fu così che la difesa dei Detroit Lions compì un altro passo verso la competenza: Okwara non doveva precipitare fino al terzo round e l’unica ragione per la quale Detroit ha avuto l’opportunità di selezionarlo va cercata e trovata nell’infortunio sofferto lo scorso anno verso fine stagione.
Accoppiato a Flowers Okwara darà a Patricia un pass rush esplosivo e, fra un paio d’anni, di primissimo livello.

Scelte che ho amato per motivi decisamente meno seri

Jalen Hurts ai Philadelphia Eagles Cole Kmet ai Chicago Bears.

Il primo, sulla scia di quanto successo a Green Bay ieri notte, va a creare del succoso dramma che ci terrà le penne virtuali occupate per tutta la stagione, mentre il secondo, nonostante sia un ottimo giocatore e probabilmente il miglior tight end disponibile in questo draft, diventa il decimo tight end presente – per il momento – nel roster dei Bears e non saprei dirvi sinceramente selezionarne un altro con la loro prima scelta al draft fosse la mossa più urgente da fare, soprattutto poche settimane dopo aver ricoperto d’oro il pensionato Jimmy Graham.
Tornando velocemente su Hurts, capisco il bisogno di Philadelphia di aver qualcuno di competente da schierare dopo l’ennesimo infortunio di Wentz, ma prendere un talento grezzo come Hurts con una scelta così alta – soprattutto con giocatori come Mims ancora disponibili – non mi sembra essere la mossa più appropriata per una squadra che ha già il franchise quarterback.

One thought on “NFL Draft 2020: le migliori scelte del secondo giorno

  1. Sono l’unico a cui questo tipo di draft quasi “fatto in casa” piace? Pochi fronzoli, pochi inserimenti commerciali e Goodell sembra anche meno antipatico.
    Per parlare delle scelte mi sembra che, come al solito, il volpone Belichick stia facendo le scarpe a tutti e con le sue mosse stia ricostruendo una difesa che da qui ad un paio di anni farà mettere le mani nei capelli agli OC della lega. Dugger diventerà secondo me un mostro in the box e Uche e Jennings sono 2 LB che il vecchio Bill plasmerà a suo piacimento per bullizzare a turno RB e QB. Come al solito di un altro pianeta..

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