Se vi si sono incrociati gli occhi leggendo il titolo vi invito a rimanere tranquilli, era esattamente ciò che volevo: oltre alla sovrabbondanza di “cento” e derivati, potreste rimanere stupiti dalla pubblicazione di un articolo del genere neanche due settimane dopo il Super Bowl, ma onde evitare condizionamenti subliminali una volta che inizieranno a fioccare contrattoni in free agency ho preferito anticipare il più possibile… anche perché diciamocelo, siamo in quel periodo dell’anno in cui guardare indietro non è pura e patetica nostalgia ma piuttosto zelante passione e dedizione.
Ovviamente avrò dimenticato qualcuno, ovviamente l’ordine non sarà condivisibile, ovviamente molti di voi leggendo si chiederanno cosa, di preciso, non funzioni in me: sono pronto e pienamente consapevole che nulla è in grado di dividere il popolo NFL più di una graduatoria del genere, Lamar Jackson a parte.
Senza tergiversare ulteriormente…

1-10

1) Aaron Donald, DT/DE, Los Angeles Rams. Donald è il miglior giocatore della NFL e non dobbiamo farci ingannare dalla diminuzione del numero di sacks: da un lustro a questa parte nessuno è in grado di dominare una partita con altrettanta consistenza e, che rimanga fra di noi, 12.5 sacks per un interior lineman sono un numero prodigioso.

2) Patrick Mahomes, QB, Kansas City Chiefs. Il nuovo volto della lega non solo è pronto a sorpassare Donald, ma sembra pure intenzionato a dare vita alla nuova grande dinastia NFL: tutto ciò essendo incredibilmente divertente da vedere, che non fa mai male.

3) Lamar Jackson, QB, Baltimore Ravens. Vi ho già preannunciato la mia mancanza di giudizio, trovare spazio sul podio ad un quarterback “che non sa lanciare” è veramente oltraggioso.
PS: Ha vinto l’MVP a 23 anni: io ne ho appena compiuti 24 anni e sono qua a fissare la sua statuetta Funko sulla mia scrivania.

4) George Kittle, TE, San Francisco 49ers. Il cuore pulsante dell’attacco dei ‘Niners nonché una delle principali ragioni dietro il successo del loro gioco di corse: Kittle non solo è il miglior tight end della NFL, è pure uno dei migliori giocatori in assoluto ed a quanto pare c’è ancora margine di miglioramento.

5) Michael Thomas, WR, New Orleans Saints. Molto semplicemente, Can’t Guard Mike: non so voi, ma ho come l’impressione che ritoccherà parecchie volte il proprio record di ricezioni in una stagione.

6) Russell Wilson, QB, Seattle Seahawks. È così sensazionale che oramai diamo per scontata la sua grandezza e, purtroppo, questa è la causa principale dietro la vergognosa assenza di un MVP in bacheca.

7) Christian McCaffrey, RB, Carolina Panthers. Correlativo oggettivo di One Man Band: lui è i Carolina Panthers.

8) Richard Sherman, CB, San Francisco 49ers. Ma Ha GiOcAtO mAlE iL sUpEr BoWl: innegabilmente vero ma suvvia, non fatemi ridere, guardatevi un po’ di film della regular season. Le sue statistiche sono “peggiori” di quelle di Gilmore principalmente perché molti quarterback si rifiutavano di lanciare la palla nei suoi dintorni.

9) Derrick Henry, RB, Tennessee Titans. Sì, nel 2019 un running back può trascinare la propria squadra ad un passo dal Super Bowl: buono a sapersi!

10) Tyrann Mathieu, DB, Kansas City Chiefs. Versatilità, leadership ed un’intelligenza fuori dal comune: All-Pro in due posizioni, Mathieu è uno dei protagonisti principali dietro la resurrezione della difesa dei Chiefs nella parte finale della stagione.

 11-20

11) T.J. Watt, ED, Pittsburgh Steelers. Dominante quanto il fratello, Watt è una macchina da pressioni ed uno dei pass rusher più consistenti della lega: implacabile, inarrestabile e costantemente in movimento. Incubo.

12) Ronnie Stanley, OT, Baltimore Ravens. Il 2019 è stato l’anno della definitiva consacrazione di Stanley che, aiutato dal sistema di gioco di Baltimore, ha protetto divinamente Jackson per tutta la stagione dimostrandosi anche estremamente efficace nel run blocking.

13) Drew Brees, QB, New Orleans Saints. A proposito di mancanze di MVP…

14) Nick Bosa, ED, San Francisco 49ers. Chiudo gli occhi e vedo Bosa umiliare i tackle dei Minnesota Vikings al Divisional Round: futuro Defensive Player of the Year.

15) Stephon Gilmore, CB, New England Patriots. E pensare che molti di noi erano perplessi dinanzi al suo approdo a Foxborough: sempre fidarsi di Belichick, sempre.

16) Jamal Adams, S, New York Jets. Non c’è cosa che non sia in grado di fare ad un livello altissimo: avete mai sentito di un safety in grado di allinearsi come pass rusher ed eccellere? Completo come pochi.

17) Cameron Heyward, DT, Pittsburgh Steelers. Se solo non ci fosse Donald…

18) Ryan Ramczyk, OT, New Orleans Saints. Non ha concesso nessun sack durante la regular season: penso basti.

19) Joey Bosa, ED, Los Angeles Chargers. L’esplosione del fratellino Nick ha quasi trascurato la grandissima stagione di Joey, consacratosi definitivamente come vera e propria superstar in questa lega dove vanno di moda le coppie di fratelli pass rusher.

20) Marcus Peters, CB, Baltimore Ravens. Il suo arrivo ha completamente rivoluzionato la difesa dei Ravens, rendendola una delle più solide della lega e, nonostante qualche eccessivo rischio, rimane uno dei più grandi playmaker difensivi in circolazione.

21-30

21) Brandon Brooks, OG, Philadelphia Eagles. La miglior guardia della scorsa stagione, con distacco.

22) Julio Jones, WR, Atlanta Falcons. Quando concludi la stagione con quasi 1400 yards – in 15 partite – e molta gente si professa “delusa” probabilmente sei un talento generazionale che ha abituato troppo bene gli occhi di un pubblico assolutamente irriconoscente.

23) Za’Darius Smith, ED, Green Bay Packers. A proposito di contributo immediato: le sue 93 QB-pressures sono il numero più alto fatto registrare nella scorsa stagione. Bella presa direi.

24) Demario Davis, LB, New Orleans Saints. Anno di grazia, sopratutto in copertura: career year a 31 anni? Meglio tardi che mai.

25) Deshaun Watson, QB, Houston Texans. A volte un po’ troppo “Superman”, l’unica entità in grado di limitarne il potenziale è quell’uomo in panchina che noi tutti ci ostiniamo a chiamare allenatore.

26) Chris Godwin, WR, Tampa Bay Buccaneers. Ritenuto da tutti “fantasy sleeper” dell’anno, Godwin si è trasformato in uno dei ricevitori più affidabili della lega: concludere la stagione con un solo drop ricevendo l’ovale da Winston è semplicemente sensazionale.

27) Fletcher Cox, DT, Philadelphia Eagles. È così consistente e così dannatamente forte che il rischio di dimenticarsi di lui è veramente alto: tranquilli, sono qua per questo.

28) Travis Kelce, TE, Kansas City Chiefs. È da mesi che chiedo all’amico di turno di regalarmi la maglia di Kelce per provare a sentirmi figo come lui: scherzi a parte, troppo veloce per i linebacker, troppo grosso per i defensive back, è uno dei matchup nightmare più spaventosi dell’ultimo decennio.

29) Dalvin Cook, RB, Minnesota Vikings. Kubiak sarebbe in grado di resuscitare pure la carriera di Trent Richardson: prima dell’infortunio, molto probabilmente il miglior running back della lega.

30) DeAndre Hopkins, WR, Houston Texans. Un giocatore può essere definito speciale quando un suo drop fa più notizia di una partita conclusa con due touchdown e più di cento yards: consistentemente fantastico.

31-40

31) Minkah Fitzpatrick, S, Pittsburgh Steelers. L’impatto avuto sulla difesa degli Steelers non è esplicabile da un semplice wannabe giornalista come me.

32) Cameron Jordan, ED, New Orleans Saints. Non mette e probabilmente mai metterà insieme i numeri di altri pass rusher, ma la sua completezza e versatilità lo rendono l’anima della nuovamente temibile difesa dei Saints.

33) Eric Kendricks, LB, Minnesota Vikings. Penso siate tutti al corrente di quanto sia diventato importante per un linebacker riuscire a destreggiarsi in copertura: Kendricks può veramente diventare l’ombra di chiunque, indipendentemente dal ruolo.

34) Quenton Nelson, OG, Indianapolis Colts. Salvo disgrazie questo diventa un Hall of Famer.

35) Jason Kelce, C, Philadelphia Eagles. Pure quest’anno il miglior centro della lega, con ampio margine.

36) Mitchell Schwartz, OT, Kansas City Chiefs. Consistentemente uno dei migliori tackle della lega, Schwartz è da anni uno dei giocatori meno chiacchierati ma più efficaci che possiate incontrare.

37) Nick Chubb, RB, Cleveland Browns. Il disastroso 2019 dei Browns non deve far passare in secondo piano l’ottima stagione di Chubb.

38) Khalil Mack, ED, Chicago Bears. Annata, per i suoi standard, piuttosto deludente e nonostante ciò rimane uno dei migliori giocatori della lega.

39) Anthony Harris, S, Minnesota Vikings. Dal nulla, ecco uno dei migliori safety in circolazione: fra qualche settimana sarà free agent ed avrà tutte le ragioni del mondo per battere cassa.

40) Tyreek Hill, WR, Kansas City Chiefs. Il giocatore più pericoloso della lega.

41-50

41) Lavonte David, LB, Tampa Bay Buccaneers. Sottovalutato a causa della pessima squadra in cui ha militato per tutta la carriera: David è uno dei migliori linebacker di questa generazione ma apparentemente pochi ne sono consapevoli.

42) Mike Evans, WR, Tampa Bay Buccaneers. L’esplosione di Godwin non ha inficiato la consistente produzione di Evans.

43) Chandler Jones, ED, Arizona Cardinals. Dodici/tredici sacks all’anno per lui sono routine.

44) Grady Jarrett, DT, Atlanta Falcons. Come David, riceverebbe molti più riconoscimenti se solo giocasse in un reparto leggermente migliore.

45) Zack Martin, OG, Dallas Cowboys. Martin continua a fare le sue cose, ovvero essere lo standard d’eccellenza nel proprio ruolo.

46) Lane Johnson, OT, Philadelphia Eagles. Il suo valore lo si può constatare durante le sue assenze: da anni uno dei migliori.

47) Alexander Johnson, LB, Denver Broncos. Altra sorpresa, nonché il miglior linebacker nella run defense.

48) Justin Simmons, S, Denver Broncos. Che la difesa dei Broncos sia pronta a tornare grande ed a trascinare l’attacco ad una nuova corsa Super Bowl?

49) Danielle Hunter, ED, Minnesota Vikings. Uno dei migliori pass rusher della lega, negli ultimi quattro anni ha messo a segno 48.5 sacks: numeri da top di gamma.

50) Casey Hayward, CB, Los Angeles Chargers. Dopo un 2018 un po’ sottotono Hayward è tornato ad esprimersi ai livelli che lo avevano reso il miglior cornerback della lega nel 2017.

51-60

51) Tre’Davious White, CB, Buffalo Bills. Sempre e comunque allineato di fronte al ricevitore numero uno della squadra avversaria, il suo nome viene puntualmente menzionato ogni qualvolta si discuta del titolo di miglior cornerback.

52) Joe Staley, OT, San Francisco 49ers. Altro motivo per cui il running game dei ‘Niners filava così divinamente.

53) Tyler Lockett, WR, Seattle Seahawks. Nuovo go-to-guy di Wilson, Lockett non è solo un velocista, ma molto, molto di più.

54) Chris Jones, DT, Kansas City Chiefs. Nonostante il calo di produzione “numerica” Jones ha reso possibile il già accennato cambio di marcia del reparto difensivo dei Chiefs.

55) Von Miller, ED, Denver Broncos. Chiaramente non la sua miglior stagione, ma rimane comunque un Hall of Famer in grado di dominare qualsiasi offensive tackle.

56) Bobby Wagner, LB, Seattle Seahawks. Come nel caso di Miller, non sicuramente la stagione della vita: nonostante ciò, resta uno dei difensori più completi della lega.

57) Aaron Jones, RB, Green Bay Packers. Gli piace segnare touchdown, non c’è che dire.

58) Calais Campbell, ED, Jacksonville Jaguars. La poco gloriosa morte dei Sacksonville Jaguars lo ha condannato all’oblio della memoria… degli stolti.

59) Marcus Williams, S, New Orleans Saints. Continuando così saremo in grado di dimenticarci l’epocale gaffe che ha reso possibile il Minneapolis Miracle.

60) Luke Kuechly, LB, Carolina Panthers. Ci mancherai, LUUUUUUUUKE.

61-70

61) Dak Prescott, QB, Dallas Cowboys. Il rinnovo se l’è più che guadagnato, ma con un roster del genere bisognerebbe fare di più, molto di più.

62) Shaquil Barrett, ED, Tampa Bay Buccaneers. Career year, e sack leader, dal nulla.

63) Ryan Tannehill, QB, Tennessee Titans. Non credevo ciò fosse possibile, ed invece.

64) Arik Armstead, ED, San Francisco 49ers. Si è più che guadagnato il contratto monstre che firmerà fra qualche settimana.

65) La’el Collins, OT, Dallas Cowboys. Giocare meglio di Tyron Smith è già di per sé un grandissimo onore, essere uno dei migliori tackle della lega altro non è che la proverbiale ciliegina sulla torta.

66) Mark Andrews, TE, Baltimore Ravens. Go-to-guy dell’MVP nonché una delle rivelazioni dell’anno.

67) Davante Adams, WR, Green Bay Packers. Tradito dalla salute durante la regular season, Adams ha dimostrato ai playoff perché sia fra i ricevitori più completi della lega.

68) DeForest Buckner, DT, San Francisco 49ers. Ennesimo lineman dei ‘Niners a trovare spazio in questa Top 100, yuppi!

69) Josh Jacobs, RB, Las Vegas Raiders. Non si fosse infortunato avrebbe quasi sicuramente portato a casa il premio di Offensive Rookie of the Year: a parte questo, Oakl… Las Vegas ha trovato il bell-cow per il futuro.

70) Devin McCourty, S, New England Patriots. È ovunque, veramente: probabilmente dopo Gilmore il giocatore più importante del rinomato reparto difensivo dei Patriots.

71-80

71) Aaron Rodgers, QB, Green Bay Packers. Anno statisticamente buono, ma per la prima volta in carriera non mi sembra più quel giocatore in grado di risolvere la partita esclusivamente grazie al proprio talento.

72) Jason Peters, OT, Philadelphia Eagles. Alla sua età non dovrebbe giocare così bene; non so se avete notato che in questa classifica hanno trovato spazio due tackle, una guardia ed il centro degli Eagles: miglior linea d’attacco della lega.

73) Austin Ekeler, RB, Los Angeles Chargers. Mismatch costante, nonché a mio avviso il miglior receiving back della lega: l’holdout di Gordon ha dimostrato che Ekeler può essere un running back titolare.

74) Kirk Cousins, QB, Minnesota Vikings. Sì, può vincere le partite importanti e sì, può essere considerato un franchise quarterback.

75) Darren Waller, TE, Las Vegas Raiders. Bella storia quella personale, brutta storia per i defensive back: come Kelce è troppo sia per loro che per i linebacker, se il front office riuscirà a togliergli un po’ di pressione dalle spalle rifornendo il receiving corp potrebbe concludere il 2020 con più yards di ricezione di qualsiasi altro tight end.

76) Saquon Barkley, RB, New York Giants. Dategli la salute ed una squadra intorno anche solo lontanamente competente, vi prego.

77) J.J. Watt, ED, Houston Texans. Riuscirà a restare sano o siamo agli sgoccioli di una carriera tanto breve quanto leggendaria?

78) K’Waun Williams, CB, San Francisco 49ers. La secondaria dei ‘Niners non era solo Sherman…

79) Jimmie Ward, S, San Francisco 49ers. …o Williams, ma pure Ward.

80) A.J. Brown, WR, Tennessee Titans. La sua esplosività ha guidato Tennessee ai playoff a suon di big play: qua c’è il potenziale per un ricevitore da mille yards a stagione perenni.

81-90

81) Marshal Yanda, OG, Baltimore Ravens. Nel caso dovesse ritirarsi avrebbe concluso la propria carriera come una delle guardie più fisiche e complete di sempre.

82) Tom Brady, QB, New England Patriots. Certo, non ha potuto contare su un granché di aiuto, ma per la prima volta ha dimostrato che l’età anagrafica sia qualcosa in più che un semplice numero.

83) Joe Mixon, RB, Cincinnati Bengals. Dategli una linea d’attacco – o una squadra – competente: la sua seconda metà di stagione è stata semplicemente commovente.

84) Leonard Fournette, RB, Jacksonville Jaguars. Bentornato Leonard.

85) Harrison Smith, S, Minnesota Vikings. Nonostante la secondaria dei Vikings sia stata l’anello debole della squadra per tutta la stagione, Smith ha giocato pure lo scorso anno a livelli estremamente alti.

86) Patrick Ricard, FB, Baltimore Ravens. Fullback o defensive tackle che sia, Ricard è una delle ragioni per cui il running game dei Ravens è stato in grado di concludere l’anno con il record di rushing yards totali in una singola stagione.

87) Courtland Sutton, WR, Denver Broncos. In grado di prenderla in testa a chiunque, Sutton nonostante una tristissima situazione quarterback ha giocato come un uomo in missione.

88) Zach Ertz, TE, Philadelphia Eagles. Anno un po’ così così per i suoi standard, ma performare essendo circondato da ricevitori della practice squad non è mai ideale o semplice.

89) Kyle Van Noy, ED, New England Patriots. Tuttofare di lusso, ennesimo giocatore creato e sviluppato da Belichick e reso perfetto per il sistema Patriots.

90) Justin Tucker, K, Baltimore Ravens. Il miglior kicker della lega, punto.

91-100

91) Alvin Kamara, RB, New Orleans Saints. Gli infortuni ci hanno privato di uno dei più entusiasmanti giocatori della lega, ma sono più che convinto che nel 2020 tornerà ai suoi livelli.

92) D.J. Moore, WR, Carolina Panthers. Quasi 1200 yards con una situazione quarterback piuttosto disastrosa: Carolina ha trovato un ricevitore numero uno.

93) Kyle Juszczyk, FB, San Francisco 49ers. Pericoloso in qualsiasi modo venga utilizzato, insieme a Kittle è una delle principali ragioni per il successo del running game di San Francisco.

94) Derwin James, S, Los Angeles Chargers. Se in salute è da top venti in ciabatte.

95) Taylor Lewan, OT, Tennessee Titans. Henry è un fenomeno, ma qualcuno avrà pur dovuto fargli strada: qualche penalità di troppo quest’anno, certo, ma che giocatore.

96) Eric McCoy, C, New Orleans Saints. Mica male per un rookie.

97) Vita Vea, DT, Tampa Bay Buccaneers. Vea ha dimostrato come mai Tampa Bay abbia preso una buona decisione a spendere una scelta al primo round per un defensive tackle murando i running game avversari… e ricevendo touchdown.

98) Carson Wentz, QB, Philadelphia Eagles. Sfortunato come pochi, date la salute a lui ed a chi gli sta intorno e vedrete che tornerà ad esprimersi sui livelli del 2017.

99) Tyler Higbee, TE, Los Angeles Rams. Il suo finale di campionato è stato semplicemente impressionante.

100) Myles Garrett, ED, Cleveland Browns. Per quanto fatto sul campo meriterebbe un posto molto più in alto, ma la terribile follia commessa contro Pittsburgh gli è costata la possibilità di un posto nella top venti/trenta: già tanto che abbia voluto includerlo.

Bonus: Britt Kern, P, Tennessee Titans. PUNTER ARE PEOPLE TOO!

 

 

3 thoughts on “I cento migliori giocatori della centesima stagione NFL

  1. Mattia come è normale che sia nel caso di queste classifiche sono d’accordo con te su tante cose, meno su (poche) altre. Un solo appunto: mi dispiace vedere sempre un po’ confuso in mezzo alla massa e mai fra i primi posti un giocatore come Chandler Jones. Sarà che in questi anni l’ho visto 2 volte a stagione contro i miei Seahawks, facendo sempre venire i capelli dritti a tutti i tifosi di Seattle, ma lo ritengo un giocatore davvero sottovalutato x tutti i sacks e i run stops che garantisce ogni anno, puntualmente, alla squadra x cui gioca. Secondo me uno dei pochi rimpianti di Belichick..

    p.s.: perché quando fate queste classifiche non partite dall’ultimo, per poi risalire fino al primo? Durante l’articolo si creerebbe quella suspense che invece in questo modo va un po’ scemando andando verso il basso con la qualità dei giocatori

  2. Mack e Von Miller molto ma molto più indietro, e non capisco proprio, se parliamo della stagione, come fai a mettere il primo davanti a Chandler Jones e il secondo davanti a Shaquil e Arik

  3. Daniel Sorensen. Sempre molto presente spesso decisivo. Un posticino forse lo meritava.

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