Titolo decisamente eloquente questa volta: finora di upset ne abbiamo visti veramente tanti ma probabilmente quelli di questa domenica meritano una menzione d’onore poiché francamente in almeno un paio di casi l’etichetta upset non è minimamente in grado di descrivere lo stupore regalatoci da tali risultati.
Ne abbiamo viste di tutti i colori, ed a questo punto tutto ciò che rimane da fare è iniziare immediatamente ad entrare nel dettaglio sviscerando ogni singolo matchup.

Una delle più grandi sorprese viene sicuramente da Nashville, dove i Titans di Ryan Tannehill sono riusciti a rovinare il ritorno in campo di Patrick Mahomes battendo 35 a 32 i Chiefs; l’inizio, come spesso, è stato tutto di marca Chiefs poiché in poco più di cinque minuti Mahomes è riuscito a connettere con Travis Kelce per i sei punti, ma dopo che un piazzato di Butker ha dato loro la doppia cifra di vantaggio, ecco i Titans: prima Tannehill ha tolto lo zero dal box score trovando il tight end Firkser per il primo touchdown della loro giornata, poi Rashaan Evans è stato lesto a portare in end zone l’ovale dopo che il solitamente affidabile Damien Williams ne ha perso il controllo. Dopo che un piazzato di Butker ha ristabilito la parità poco prima del rientro negli spogliatoi, ecco nuovamente Mahomes che come oramai da tradizione pesca l’esplosivo Hill libero per il touchdown del +6 – extra point fallito -, salvo poi vedere tale vantaggio azzerarsi nel momento in cui il sempre buono Henry ha trovato il varco giusto per portare in end zone una corsa da 68 yards: un piazzato di Butker ed un fantastico touchdown ricevuto da Hardman su passaggio “in salto” di Mahomes hanno velocemente ridato due possessi di vantaggio ai Chiefs, dandoci anche l’impressione che la partita a quel punto stesse per finire. Tannehill, mai domo, è però riuscito ad orchestrare un altro ottimo drive culminato nel secondo touchdown della giornata di Henry e, dopo l’ennesimo piazzato di Butker, sotto di cinque punti, ecco che la partita sembra avviarsi verso lo scontato epilogo, in quanto un veloce turnover of downs dei Titans regala ai Chiefs l’opportunità di chiudere definitivamente i giochi: il potenziale piazzato del +8 di Butker, però, viene stroncato sul nascere poiché l’holder Colquitt non riesce ad addomesticare uno snap alquanto rivedibile. Senza timeout, con poco più di un minuto da giocare, Tennessee è ancora viva, ma dovranno fare in fretta: uno scramble di Tannehill ed una ricezione da venti yards di Firkser hanno preceduto il touchdown di Humphries che, seguito da una conversione da due punti sapientemente eseguita da Tannehill, ha regalato ai Titans un vantaggio di tre punti con poco più di venti secondi rimasti. Un buon kickoff return di Hardman ed un paio di passaggi direzionati verso Robinson hanno messo Butker nella posizione di portarla ai supplementari con un non impossibile piazzato da 52 yards bloccato dallo semi-sconosciuto Joshua Kalu. Vittoria importantissima per i Titans che sul 5-5 sono abbondantemente in lotta per una wild card, mentre Kansas City, oltre che alla bruciante delusione della sconfitta, dovrà seriamente guardarsi le spalle dagli arrembanti Oakland Raiders, ora a solo mezza partita di distanza.

Continua il dominio di Lamar Jackson e dei Ravens che, senza alcun problema, hanno regolato 49 a 13 i Cincinnati Bengals: all’esplosivo quarterback di Baltimore sono bastati solamente diciassette lanci per raccogliere 223 yards e tre touchdown – due ricevuti da Andrews, uno da Brown -, anche se l’highlight della giornata è chiaramente stata una fantastica corsa da 47 yards terminata in end zone dopo aver rotto mezza dozzina di caviglie. Buon contributo, anche in quest’occasione, del reparto difensivo che grazie ad una pick six di Peters ed un fumble return di Bowser è riuscito a mettere punti a tabellone per la terza partita consecutiva.
Vittoria sofferta, non sicuramente esaltante ma più che mai provvidenziale quella dei Bears che contro dei Lions orfani di Stafford sono passati 20 a 13: pure ieri, però, il reparto offensivo è stato per lunghi tratti della partita inguardabile, anche se a ridosso della pausa lunga è riuscito a mettere assieme tre drive da touchdown utili a creare un gap che l’attacco guidato dall’anonimo Driskel non è più riuscito a rimarginare.
Tornano al successo i Cleveland Browns: contro dei brutti Buffalo Bills Mayfield e compagni hanno finalmente raccolto la terza vittoria della loro stagione scampandola 19 a 16. A deciderla ci ha pensato un touchdown di Rashard Higgins arrivato con poco più di un minuto e mezzo da giocare: dopo che Allen e compagni sono riusciti a mettere Hauschka nella posizione di portarla ai supplementari con un difficile piazzato da 53 yards, il secondo errore di giornata del kicker ha condannato Buffalo ad un’altra sconfitta che complica le loro ambizioni di playoff.
A seguito di una partita decisamente divertente, i New York Jets hanno trovato il secondo successo della loro stagione battendo 34 a 27 i New York Giants: in una giornata difficile per Barkley – tredici portate per una iarda – Jones è riuscito a mettere punti a tabellone grazie ad un paio di touchdown – a testa – di Slayton e Tate, ma ciò non si è rivelato essere abbastanza per avere la meglio su dei non ancora convincenti Jets che nonostante numeri offensivi ben peggiori rispetto a quelli dei cugini hanno potuto contare sul contributo del reparto difensivo, come per esempio quando l’ottimo Jamal Adams ha tolto l’ovale dalle mani di Jones per portarlo a fare una passeggiata in end zone.

Credevate che l’upset della giornata fosse quello dei Titans, vero? Solo parzialmente, in quanto a New Orleans i Saints sono stati schiacciati da degli “irriconoscibili” Atlanta Falcons che dominandoli per tutta la contesa hanno portato a casa un inaspettato 26 a 9: nonostante la non troppo esaltante prestazione dell’attacco, Atlanta è riuscita a capitalizzare l’ottima prova del reparto difensivo che ha atterrato Brees in sei occasioni e costretto ad un ridicolo 3 su 12 su terzo down e zero su tre su quarto down. Sconfitta inspiegabile sotto molti punti di vista, anche se non è la prima volta che vediamo succedere una cosa del genere in uno scontro divisionale.
Tornano al successo pure i Tampa Bay Buccaneers che battono in extremis gli Arizona Cardinals: il 30 a 27 finale è stato diretta conseguenza dell’incapacità dei Cardinals di convertire terzi down, in quanto su dieci tentativi sono riusciti a convertirne solo uno, vanificando così le tre big play di Kirk che hanno portato a tre touchdown. Nonostante una prestazione decisamente non brillante di Winston, Tampa Bay è stata in grado di portarsela a casa grazie ad un rushing touchdown di Barber a poco meno di due minuti dalla fine.
Clamoroso ad Indianapolis: i Colts, guidati per l’occasione da Brian Hoyer, sono stati battuti dai Miami Dolphins arrivati alla seconda vittoria in sette giorni! Il 16 a 12 finale è stato viziato da un’ottima prestazione del kicker Sanders – tre piazzati su tre – e, soprattutto, dalla disastrosa prova del sopracitato Hoyer, apparso costantemente in apprensione ed autore di tre intercetti: nonostante ciò Indianapolis ha avuto una serie opportunità di vincerla, ma Hoyer, con una manciata di secondi rimasti sul cronometro, su 4&10 è stato in grado sì di connettere con Ebron… ma per 8 yards!

Vittoria importantissima per i Pittsburgh Steelers che grazie all’ennesima fantastica prestazione del reparto difensivo sono passati 17 a 12 sui Los Angeles Rams: a deciderla, come sempre, ci ha pensato Minkah Fitzpatrick che prima ha riportato in touchdown un fumble di Goff e poi, con la partita in palio, è riuscito ad intercettare l’irriconoscibile quarterback suggellando una vittoria che li catapulta immediatamente nella stratosfera playoff.
Tornano al successo i Green Bay Packers che contro dei buoni Carolina Panthers si imposti 24 a 16: nonostante le condizioni meteorologiche non ottimali, l’attacco di Green Bay è stato a lungo in grado di muovere le catene a proprio piacimento e di trovare i sei punti grazie al solito Aaron Jones, autore di una “tripletta” e vero e proprio mastino della red zone. Beffarda sconfitta questa per i Panthers, in quanto l’ultimo disperato tentativo di Christian McCaffrey di portarla ai supplementari è fallito per una questione di centimetri: incoraggiante il fatto che in uno stadio assolutamente ostico Allen sia riuscito a mettere i suoi nella posizione di vincerla grazie ad un ultimo drive estremamente ben eseguito.

Cambiano le avversarie, non cambia la trama: Dallas non è in grado di vincere contro le dirette concorrenti playoff e, fra le mura amiche, è stata costretta a capitolare al cospetto dei Minnesota Vikings passati 28 a 24. Sotto di quattro punti con poco meno di un minuto rimasto da giocare, Dallas non è stata in grado di convertire un 4&5 in piena red zone consegnando così la vittoria a dei Vikings come sempre trascinati alla vittoria da un fantastico Dalvin Cook: il poderoso running back ha infatti guadagnato 183 yards e messo a segno il touchdown che si è poi rivelato essere quello della vittoria. Buona anche la prestazione di Cousins che evitando pure in quest’occasione ogni possibile errore ha lanciato due touchdown – entrambi ricevuti dal buon Rudolph – mostrando pochissime difficoltà a muovere le catene: una prestazione del genere era esattamente ciò di cui Minnesota aveva bisogno dopo aver perso in modo alquanto beffardo l’importante scontro con i Chiefs.

2 thoughts on “Il riassunto della decima domenica del 2019 NFL: sconfitte inaspettate

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