Senza ombra di dubbio il taglio che ha fatto più male al cuore nella serata di sabato è quello del “nostro” Giorgio Tavecchio, purtroppo reduce da una preseason in chiaroscuro che gli è costata il posto nei Falcons, ripreso dal veterano Matt Bryant dopo che il prodotto locale Blair Walsh non aveva per nulla convinto; il ruolo di kciker, si sa, è davvero complicato e basta davvero poco per veder cancellati anni di duro lavoro, ma conoscendo il prodotto di Cal c’è da immaginarlo già su un campo ad allenarsi, oltreoceano, impegnato a ripetere field goal ed extra point fino alla nausea e pronto a lanciarsi in una nuova avventura.

Con lui se ne sono andati dalla Georgia anche il QB/WR Danny Etiling, selezionato al settimo round dai Patriots e messo sotto contratto da Atlanta a metà Agosto, il TE veterano Logan Paulsen, autore di 1 touchdown la scorsa stagione, e la sesta scelta dell’ultimo Draft Marcus Green, che ha perso la position battle per l’ultimo slot riservato ai wide receiver con lo speedster Olamide Zaccheaus, undrafted rookie da Virginia che ha dimostrato il proprio valore come returner durante la preseason. Avvicendamento, infine, per quanto riguarda la posizione di fullback, dove l’ex Raiders Keith Smith, firmato nella giornata di lunedì, dovrebbe prendere il posto di Ricky Ortiz, infortunatosi nell’ultima gara di preseason e non ancora sicuro di scendere in campo nel kickoff weekend.

Cambio di kicker anche per i Carolina Panthers che dopo l’inserimento in Injury Reserve di Graham Gano hanno confermato a roster il kicker Joey Slye, undrafted 2017 da Virginia Tech piuttosto preciso con 7 field goal trasformati su 8 tentati in preseason, consentendogli di salvare il posto ed evitare un taglio che sembrava ormai quasi certo; cosa non riuscita invece ai runningback Cameron Artis-Payne, 491 yards e 5 TD in carriera, e Elijah Holyfield, undrafted da Georgia comportatosi piuttosto bene nelle partite giocate fino a questo momento che dovrebbe facilmente rientrare nei piani futuri dei Panthers, ben disposti ad inserirlo nella loro practice squad.

Fuori dai giochi anche l’ex recordman difensivo di Virigina Tech Quin Blanding e il TE da South Carolina State Tamarrick Heminghway, arrivato in NFL due stagioni fa con i Rams ma mai riuscito a sviluppare il potenziale di cui era stato accreditato; a sorpresa tagliato nella serata di Domenica, quindi oltre la fatidica cut deadline il WR veterano Torrey Smith, reduce da una stagione con 17 ricezioni all’attivo per 190 yds e 2 touchdowns.

Proprio in un reparto receiver rimasto a corto di alternative sono arrivati i maggiori investimenti dei Panthers, che prima di tagliare Smith si sono assicurati i servigi di due interessantissimi giovani appena lasciati liberi dalle rispettive franchigie nelle ventiquattr’ore precedenti, l’ex Vikings Brandon Zylstra, reduce da una stagione vissuta ai margini in Minnesota dopo le buonissime cose mostrate in CFL, e l’ex Bills Ray-Ray McCloud, parso in netta crescita durante la preseason ma rilasciato da Buffalo con la speranza di poterlo riportare a casa inserendolo in practice squad dopo; speranza resa vana proprio dall’intervento di Carolina, che nella notte di sabato ha anche messo sotto contratto l’ex DB dei Packers Natrell Jamerson.

Alla ricerca della velocità sulle side e soprattutto negli special team i New Orleans Saints hanno optato per concedere una chance al rapidissimo Deonte Harris, undrafted rookie proveniente dal piccolo Assumption College, università di Division II con sede a Worcester, in Massachussets, dove il piccolo ventunenne ha stabilito il record all-time della NCAA accumulando 14 touchdowns su ritorno nel corso della sua carriera; la sua conferma è costata incredibilmente il posto ad uno degli specialisti delle ultime stagioni, l’ex Vikings Marcus Sherels, firmato in offseason dal team proprio con l’intento di diventare più pericolosa nei kick e punt return.

Fuori dai piani di coach Payton tanti altri giocatori esperti come il TE A.J. Derby, il DT Ziggy Hood, il DE Geneo Grissom, la S Chris Banjo e i runningback Kerwyn Williams e Jaquizz Rodgers, avversario divisionale per anni con la divisa dei Bucs, hanno lasciato un po’ a sorpresa New Orleans anche diversi WR arrivati in coda all’ultimo Draft come free agents che sembravano poter ritagliarsi uno spazio nel reparto orchestrato da Drew Brees, quali il prodotto di Arizona Emmanuel Butler, l’ex Longhorn Lil’Jordan Humphrey e Simmie Cobbs Jr., nonchè il promettente runningback Devine Ozigbo, firmato subito dopo poco i tagli dai Jaguars. Percorso inverso, dalla Florida, partendo però da Miami, alla Louisiana per Kiko Alonso, uno dei migliori linebacker della passata season che ha lasciato i Dolphins in cambio del pari ruolo Vince Biegel.

Volto nuovo negli special team pure per i Tampa Bay Buccaneers separatisi da Cairo Santos in favore del rookie Matt Gay, pescato al quinto round dell’ultimo Draft da Utah e parso piuttosto convincente già nelle sue prime apparizioni da professionista, a differenza di quanto fatto negl’ultimi tre anni dall’ex second rounder Noah Spence, messo alla finestra dopo i falliti tentativi di trade dei giorni scorsi e battuto sul campo dalle buone prestazioni sfoderate dai colleghi OLB Demon Harris e Shaq Barrett, parso rigenerato dopo il cambio di casacca avvenuto in offseason.

Acquisito via trade in cambio di una sesta scelta 2021 da Pittsburgh l’OT Jerald Hawkins, che pare aver stregato tutti i membri del coaching staff nel match contro gli Steelers in preseason, per solidifacare e rendere più profonda l’offensive line che avrà il compito di proteggere Jameis Winston nella stagione alle porte, i Buccaneers hanno poi effettuato una curiosa operazione nel backield, rilasciando prima Andre Ellington e firmando poi T.J. Logan, inserito subito in depth alle spalle di Peyton Barber, Ronald Jones e Dare Ogunbowale; ambedue, Ellington e Logan, in precedenza erano stati al servizio di coach Arians nei Cardinals, che aveva tra l’altro selezionato entrambi personalmente, spendendo una pick al sesto giro del Draft 2013 per il primo ed una del quinto round 2017 per il secondo.

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