Weekend esplosivo per la AFC East, division movimentata soprattutto per le decisioni, alcune sorprendenti, dei Miami Dolphins, che incuranti dei rumors che raccontavano di diversi giocatori pronti a ribellarsi in caso di cessione di una delle stelle del team hanno ceduto alla corte dei Texans mettendo alla porta Laremy Tunsil; il tackle offensivo, da tempo oggetto di interesse da parte di altre franchigie, si è trasferito in Texas accompagnato dal WR Kenny Stills e 2 scelte di Draft futuri, 4th round 2020 e 6th round 2021, in cambio del collega Julien Davenport, del defensive back Johnson Bademosi, 87 tackles e 9 intercetti in 7 anni di carriera NFL, due prime scelte di Houston, 2020 e 2021, ed una second round pick, sempre del 2021.

Indubbiamente un bel pacchetto di scelte che permetterà al team allenato da Brian Flores di varare una corposa ricostruzione a partire dalla prossima stagione, quando con 11 pick sicure ed ancora un paio che potrebbero aggiungersi grazie alle compensatory pick che la NFL è solita distribuire dal terzo round in poi la franchigia della Florida avrà tutte le carte in regola per sistemare il team e gettare le basi per una definitiva rinascita; ovvio occorrerà spenderle bene e decidere cosa fare del talentuoso Josh Rosen, acquisito via trade dai Cardinals durante l’ultimo Draft ma ancora una volta battuto per la corsa allo starting job, finito attualmente nelle mani del veterano Ryan Fitzpatrick.

Il quarterback si troverà davanti una linea profondamente rinnovata già prima della partenza di Tunsil a causa delle acquisizioni della guardia Danny Isidora, talento locale arrivato dai Vikings in cambio di una scelta del settimo round 2020, e del collega Evan Boehm, versatile inside lineman che ha accumulato 8 start con gli Arizona Cardinals nel 2017; tanti i veterani rilasciati, dal QB Jake Rudock al WR Bryce Butler, dal OT Jordan Mills ai defensive tackle Akeem Spence e Tank Carradine fino ad arrivare ad un duo di tight end che aveva combattutto addirittura per lo spot da titolare con Mike Gesicki durante l’offseason, l’ex Miami University Clive Walford e Dwayne Allen.

Tra i tagliati anche la vecchia conoscenza del football tricolore Reece Horn, rilasciato nella giornata di sabato 31 Agosto insieme a T.J. McDonald, tra i protagonisti della passata stagione con 86 tackles e 3 intercetti all’attivo; la safety ventottenne però non è stato l’unico starter difensivo messo alla porta da Miami nel weekend, visto che nella giornata di ieri è stato impacchettato e spedito anche Kiko Alonso, da diverse settimane criticato dal coaching staff perchè non abbastanza atletico e rapido per giocare il tipo di football difensivo che intende praticare il DC Patrick Graham. Al suo posto la stella di Wisconsin Vince Biegel, riunitosi all’ex teammate Andy Van Ginkel e pronto a contendere il ruolo da titolare nel mezzo a Raekwon McMillan.

Qualche taglio illustre anche per i New England Patriots, che hanno lasciato andare, tra gli altri, il TE Stephen Anderson, il promettente WR Braxton Berrios, e i veterani Dmariyus Thomas e Bryan Hoyer, scelta quest’ultima che ha di fatto promosso sul campo il rookie quarterback Jarrett Stidham a primo backup dell’intramontabile Tom Brady; una bella soddisfazione per l’ex top recruit di Baylor che ha concluso la propria carriera universitaria ad Auburn e che ha disputato una preseason ad altissimo livello, 731 yds, 4 TD pass, 1 intercetto, rivelandosi il miglior debuttante nella posizione di QB negl’ultimi dieci anni della Belichick’s Era.

Rilasciate le ex promesse universitarie Christian Sam, selezionato al sesto round del Darft 2018, e Scooby Wright III, entrambi linebacker, e il DT veterano David Parry, in passato visto all’opera con le divise di Colts, Saints e Vikings, in Massachussetts hanno completato il restilyng della linea offensiva inserendo in Injury Reserve List i giovani David Andrews, C, e Hjalte Froholdt, OG, e Yodny Cajuste, OT, sostituiti in precedenza a roster da Russell Bodine, centro acquisito via trade dai Bills venerdì, Jermaine Eluemunor, guardia scambiata con i Ravens, e Korey Cunningham, promettente tackle offensivo scelto come nuovo backup per Isaiah Wynn e Marcus Cannon che i Cardinals hanno spedito a Boston in cambio di una sesta scelta del prossimo Draft.

Romanzesco quanto accaduto ad uno degli eroi dei fans dei Patriots durante questa preseason appena conclusa, il receiver/punter Gunner Olszewski, prodotto della piccolissima Bemidji State, università di Division II, che ha conquistato tutti per il suo stile di gioco aggressivo ed implacabile e che dopo essere stato a serio rischio taglio nella mattinata di Sabato ha ricevuto una chiamata in extremis, con perghiera di salire sul primo aereo, per entrare nel roster definitivo che affronterà il primo impegno di regular season; una mossa che, stando ai rumors, ha evitato a New England di perdere il giocatore nel suo passaggio tra i waivers.

Non si è invece concluso con lo stesso lieto fine l’approccio con il football professionistico per il promettente prodotto di Florida Jachai Polite, che nonostante il fabbisogno di EDGE RUSHER da parte dei New York Jets è stato tagliato dai biancoverdi appena quattro mesi dopo la sua chiamata nel corso del terzo round dell’ultimo Draft; stando ai report giunti da oltreoceano ha pagato la bassa valutazione ottenuta nello SPARQ test durante le combine e le prestazioni approsimative di cui si è reso protagonista durante il training camp e gli impegni di preseason; per lui ci sarà un’altra chance di emergere sulla costa opposta, a Seattle, dove i Seahawks lo hanno inserito nella propria practice squad a poche ore di distanza dal taglio.

Percorsi simili, ma decisamente piú brevi, quelli compiuti dal WR Brexton Berrios e dal kicker/punter Kaare Veedvik, che dopo essere stati lasicati a casa rispettivamente da Patriots e Vikings hanno ricevuto una chiamata dai Jets, pronti ad inserirli a roster per aumentare la competizione in posizioni che non sembrano ancora adeguatamente coperte; interessante in tal senso, soprattutto in ottica futura, la firma dell’ex Eagles Josh Adams, runningback che inizialmente sarà inserito in practice squad ma che a breve potremmo ritrovare tra i protagonisti di un backfield che ha come titolare indiscusso Le’Veon Bell ma che ha perso un giocatore versatile come Elijah McGuire, tagliato nella serata di sabato.

Rilasciati anche i quarterback Luke Falk e Davis Webb, nonchè i receiver Charone Peake e Deontay Burnett, inspiegabilmente dato come possibile competitor per lo starting job come WR2 in primavera, i Jets si sono resi protagonisti anche di un paio di scambi che hanno modificato l’assetto delle secondarie negli ultimi giorni di Agosto, acquisendo prima il cornerback Nate Hairston dai Colts, per una sesta scelta 2020, e poi cedendo il pari ruolo Parry Nickerson a Seattle in cambio di una seventh round pick 2021.

Trade che hanno caratterizzato l’ultimo scorcio di preseason dei Buffalo Bills, attivi fin dalla settimana precedente ai tagli finali con le operazioni che hanno portato il già citato Bodine a Boston e l’OT Wyatt Teller a Cleveland, e protagonisti indiscussi delle ultime ore precendenti alla deadline con i tentativi di scambio ripetuti che ha riguardato il veterano LeSean McCoy, accasatosi ai Kansas City Chiefs pochi minuti dopo il suo addio alla franchigia di East Rutherford.

Nei quattro anni trascorsi a Buffalo l’ex runner degli Eagles non ha mai del tutto convinto nonostante i 25 touchdowns segnati e le 3,814 yard accumulate, e le firme di Frank Gore e T.J. Yeldon durante la free agency sono state il preludio ad un passaggio del testimone che da settimane veniva pronosticato da diversi esperti; voci che hanno trovato conferme proprio nella giornata di sabato, quando il coaching staff ha deciso di puntare sui due RB veterani e soprattutto sull’ex 49ers e Colts come mentore per il promettente rookie Devin Singletary.

Sempre in attacco un po’ inatteso il taglio di Duke Williams, WR ex CFL messosi in luce nei match di preseason, mentre ha rispettato la classica routine quello del giovane David Sills, ex stella di West Virginia che se supererà indenne il passaggio tra i waivers rientrerà nella practice squad dei Bills; stesso movimento che han cercato di portare a termine senza successo con il suo collega Ray-Ray McCloud, finito invece nella taxi squad dei Panthers. Tra i veterani da segnalare, infine, le partenze del CB Captain Munnerlyn, i RB Marcus Murphy e Senorise Perry, il LB Sam Acho e la S Kurt Coleman, rifirmato però già nella giornata di ieri dopo aver inserito in IR il tight end Jason Croom.

3 thoughts on “AFC East: Miami compie una vera e propria rivoluzione, McCoy dice addio a Buffalo.

  1. Buona sera. Mi sembra che Miami più che ricostruire ,stia demolendo. Va bene le tante e ottime pick ,ma tenere qualche giocatore in più per fare una stagione dignitosa forse era meglio. In più mi e appena giunta notizia che istato rilasciato il DT vincent Taylor che bene aveva fatto l’anno scorso. Ma vedo Miami in corsa per le 0 vittorie. Speriamo di no. Comunque auguro una buona serata e sempre forza dolphins.

  2. Anche io penso che Grier e Flores abbiano perso il senno. Ok che i miei Dolphins arrivano da un ventennio post Marino orribile, ma non é che accumulare in quantità scelte future sia una garanzia di successo! Che senso ha dare via Tunsil che ha 26 anni per poi cercare un tackle sinistro di nuovo, disintegrando quel poco che c era di buono nella linea offensiva e segnando il destino anche di Rosen. Che senso ha poi far stare in panca Rosen? L unico motivo immagino sia quello di far massacrare prima il barbuto Fitz. In ogni caso quest anno sarà difficile vincerne anche una sola: il calendario é duro e il roster é penoso tranne Howard e M. Fitzpatrick e Jones (se resta…) in difesa. Poi vedremo nel 2020 come saranno usate tutte queste scelte e lo spazio salariale ricavato…

  3. Concordo su tanti vostri dubbi ragazzi, anch’io leggendo gli aggiornamenti della scorsa settimana mi stavo domandando cosa stessero combinando in Florida, e sulla carta oggettivamente pare la classica situazione in cui ti “indebolisci” di proposito per cercare di arrivare facilmente alla prima assoluta; non sarebbe la prima volta che in NFL qualche franchigia lo fa ed onestamente non credo che, se così faranno davvero i Dolphins, sarà l’ultima
    La cosa che mi ha lasciato più basito in questo contesto è proprio la trade per arrivare a Rosen, a meno che l’idea non sia quella di sfruttare tutte le pick guadagnate nei primi giri con questi scambi per costruirgli davanti una linea difficilmente superabile, anche se ne dubito; certo andranno spese bene, molto bene, se si vuole cercare un rilancio immediato almeno il prossimo anno.
    In ogni caso la stagione dei ‘Phins non è ancora iniziata e ci saranno sedici partite a raccontarci il resto di questa storia. Buon Football a tutti!!!

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