Gli Arizona Cardinals sono stati un oggetto misterioso per l’intera durata dell’offseason e fino alle ore antecedenti al taglio non c’erano ancora certezze su chi sarebbe rimasto e chi, invece, avrebbe dovuto fare le valigie; nel sistema offensivo che si propone di allungare e allargare a dismisura le difese Kliff Kingsbury avrà sempre bisogno di receiver, soprattutto nel caso si decidesse di optare per una EMPTY formation, ma nonostante questo non sono riusciti a salvare il posto Chad Williams, selezionato al terzo round 2016 dagli stessi Cardinals, con i quali è sceso in campo in 16 occasioni nelle ultime due stagioni, e Pharoh Cooper, ex stella di Southern Carolina che tra i Pro non ha mai del tutto convinto, facendosi notare solo come returner con la divisa dei Rams nel 2017.

Il taglio più sorprendente, proprio in considerazione del fatto che la franchigia di Tempe tenderà a sfruttare parecchio il passing game è però quello di Ricky Seals-Jones, TE che nelle ultime season si era dimostrato una delle armi più efficaci per i quarterback alternatisi alla guida della offense del team e che tra quelli presenti a roster era probabilmente uno di quelli più abili in fase di ricezione; al suo posto uno tra Charles Clay e Maxx Williams, entrambi messi sotto contratto durante la free agency, che hanno convinto il coaching staff perchè a differenza del collega si sono trovati più a loro agio nel momento in cui sono stati chiamati a bloccare gli avversari.

Creato un po’ di spazio a roster i Cardinals hanno poi deciso di rinforzare la linea difensiva mettendo sotto contratto nella giornata di domenica due giocatori appena rilasciati dalle rispettive franchigie, l’ex Bears Jonathan Bullard, DT con all’attivo 62 placcaggi e 2.0 sacks in 46 match disputati, e il DE Cassius Marsh, appena rilasciato dai Seahawks per fare spazio alla firma di Clowney e reduce da una regular season conclusa con 9.0 tackles for loss, 5.5 sacks e 14 QB hits. Per l’attacco interessante l’acquisizione, soprattutto in ottica futura, del promettente Kyle Sloter, undrafted quarterback da Northern Colorado che in passato ha già vestito le divise di Eagles e Vikings e andrà ad occupare uno slot nella practice squad di Arizona.

Zero i movimenti in entrata dei Los Angeles Rams che si sono occupati principalmente di rinnovare alcuni elementi chiave del loro attacco come il TE Tyler Higbee, che andrà a guadagnare oltre 30 milioni di $ nelle prossime 4 stagioni, e il franchise QB Jared Goff, entrato nel novero dei giocatori più pagati della lega dopo aver siglato un accordo da 134 milioni di dollari che ne prevede ben 110 di garantito, un nuovo record per la NFL; sempre ai primi posti del ranking contrattuale e causa dei mal di pancia che hanno caratterizzato le offseason dei colleghi Ezekiel Elliott e Melvin Gordon quel Todd Gurley su cui si continua a vociferare di problemi piuttosto seri al ginocchio, motivo per cui i californiani hanno deciso di mantenere a roster due dei quattro runner visti all’opera in offseason, rinunciando a John Kelly, Justin Davis, e confermando Malcom Brown e Darrell Henderson, prospetto interessantissimo proveniente da Memphis.

Diversi i giovani che alla fine non sono riusciti ad entrare nei 53 finali tra i quali il QB Brandon Allen, finito poi ai Broncos, il WR KhaDarel Hodge, che ha accumulato 14 apparizioni nella passata stagione, l’undrafted linebacker da Texas Tech Dakota Allen e il figlio d’arte Austin Proehl, finora ancora lontano dai successi sportivi del padre, ottenuti proprio con i Rams all’epca del The Greatest Show on Turf.

Qualche nome illustre anche tra quelli che hanno lasciato i San Francisco 49ers, privatisi un po’ a sorpresa di uno dei runningback visti all’opera lo scorso anno, Jeff Wilson, 266 yds in 66 portate, e di due veterani che sembravano poter trovare tranquillamente spazio nella depth chart come il LB Malcom Smith e il lineman difensivo Damontre Moore, entrambi ex Oakland; stessa sorte pure per la settima scelta del Draft 2017 Adrian Colbert, rientrato in primavera da un infortunio alla caviglia e a quanto pare ancora lontano dallo stato di forma che gli aveva concesso di disputare 21 match, realizzando 52 tackles e 3 forced fumbles, nelle prime due season da professionista.

Lontano da Philadelphia sembra che non ci siano invece ne futuro ne chances per il receiver Jordan Matthews, 3,255 yards e 22 TD in cinque anni da Pro, tagliato nella notte di sabato nonostante un’offseason piuttosto positiva nella baia; nel suo caso potrebbero aver influito parecchio i 2 milioni riparmiati dai Niners e prontamente reinvestiti sul mantenimento di entrambi i quarterback backup a roster, Nick Mullens e C.J. Beathard, come garanzie per un JImmy Garroppolo che oltre a convincere davvero poco nelle sue apparizioni in preseason rientra dall’infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro che lo ha tenuto lontano dal terreno di gioco per buona parte della scorsa stagione.

Garanzie di cui non necessitano assolutamente i Seattle Seahawks rimasti con il solo Geno Smith, rilasciato e firmato nel giro di pochissime ore, alle spalle del titolarissimo Russell Wilson dopo il taglio dell’ex prima scelta di Denver Paxton Lynch e del pluridecorato prodotto di Ohio State J.T. Barrett, entrambi lasciati a spasso nella serata di sabato insieme ad un nutrito numero di WR, tra cui spiccava Jaron Brown, autore di 5 touchdowns su ricezione l’anno passato, ritornato sulle sponde del Pacifico qualche giorno più tardi per essere reinserito in un reparto receiver che rischia di dover fare a meno per un po’ di tempo di D.K. Metcalf; non confermato nemmeno il versatile J.D. McKissic, accasatosi a Detroit ad inizio settimana, dopo le tante parole spese nei suoi confronti è stato messo alla porta pure Jacob Hollister, TE già celebrato dal coaching staff dei Patriots nel 2018 come potenziale successore di Rob Gronkowski ed invece bocciato anche da Pete Carroll e dai suoi collaboratori.

Tagliati anche l’ex stella di Alabama Bo Scarbrough e i veterani Jamar Taylor e il già citato Cassius Marsh, quest’ultimo sacricifato successivamente alla conclusione della trade che ha portato Jadeveon Clowney nello stato di Washington; l’ottimo EDGE RUSHER che in estate è stato continuamente al centro di rumors che lo volevano ormai distante da Houston è stato prelevato dai Texans in cambio di una pick al terzo giro del Draft 2020, del linebacker Jake Martin, selezionato nella sesta tornata del Draft 2018, e del pass rusher Barkevious Mingo, 45 placcaggi, 3.0 tackles for loss e 1.0 sack messi a segno nell’ultima season.

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