E’ come quando ti domandi come fa quello lì, basso, tracagnotto e con la voce simile a Lisa Simpson, farsi dare corda dalla bella di turno mentre tu li guardi ingrugnato da un divanetto.
Questo più o meno deve essere l’idea che si sono fatti tifosi di squadre come Packers, Cowboys, Lions, ma anche Colts, Raiders, così amate per i loro QB ad alto voltaggio, che vedono sfidarsi Bills e Jaguars per accedere ad un divisionale di NFL.

Eppure, mai come nel caso di Bills e Jaguars, sono le difese a vincere le partite, nello specifico con i secondi, che hanno chiuso la gara con quel turnover in cui si sono specializzati quest’anno: l’intercetto, ad opera di un ragazzo come Jalen Ramsey da Florida State, scelto quinto assoluto l’anno scorso al Draft, pick quanto mai spesa bene. Certo è facile strombazzare ora, ed è facile fare paragoni azzardati sulle ali dell’entusiasmo, certo è che Jacksonville rappresenta ad oggi una delle difese più entusiasmanti della lega, forzando Buffalo a tre 3&out e due intercetti su un totale di 12 drive, e consentendo una sola segnatura su field goal.

Certo, la partita probabilmente sarebbe stata diversa se gli attacchi fossero stati meno asfittici, ed in questo Jacksonville ha di nuovo messo lo zampino, seppur in termini negativi: che la squadra fosse impostata per correre lo sapevano in molti, ma che le difficoltà di corsa e di trovare bersagli liberi costringessero Bortles ad essere anche il miglior rusher della squadra e della partita (88 yard con 10 portate, contro le 75 con 19 portate di LeSean McCoy), era difficile da pronosticare.

Le difficoltà su corsa sono state ben rappresentate dalla giocata decisiva della segnatura del TE backup Ben Koyack, composta da tre scramble di Bortles e ben sette corse per vie centrali (6 Fournette, una Ivory) per un guadagno di 19 yard totali, un solo primo down e un fallimento di conversione in TD di un 3&goal dalla linea della yarda di Buffalo. La scelta di una finta di corsa e la ricerca sopra la mischia della giocata che non ti aspetti come il passaggio al TE di riserva su un 4&goal ha fatto percorrere lunghi brividi nella schiena dei tifosi, soprattutto per la possibilità che fosse chiamato incompleto.

La scelta vincente della conversione del 4&1 è in pratica l’unico sussulto offensivo di una gara in cui le difese sono state lungamente sugli scudi, di questa gara sicuramente non verrà estrapolata nessuna giocata offensiva da inserire negli highlights della stagione. Suppongo che più di un tifoso “esterno” alla competizione abbia sbadigliato / si sia abbioccato guardandola, ma è il football bellezza, e quando poche ore prima vedi i Los Angeles Rams capaci di 30 punti a gara in regular season, essere imbavagliati dai Falcons in casa propria con Goff costretto a provare 45 tentativi di passaggio per rimediare ai miseri 13 punti beh… è normale che pensi chissenefrega degli highlights, mi frega di una difesa che non lo faccia passare, conta vincere, fosse anche 2-0 per una safety.

A livello difensivo, per Jacksonville, proprio il drive terminato con il Field Goal di Buffalo è forse il migliore specchio di una difesa giovane e a volte troppo bramosa di creare big play, ma che sa rialzarsi dopo i propri errori: ben prima del calcio di Hauschka si era arrivati a forzare Buffalo al quarto down ma durante l’azione del field goal una infrazione della zona neutrale di Telvin Smith aveva provocato il primo down sulla linea della yarda di Jacksonville. Una eccellente difesa della linea in tre giochi aveva costretto un offensive pass interference su Benjamin, un sack di Barry Church e due passaggi incompleti, mandando Buffalo a calciare ancora più indietro del primo tentativo.

Doug Marrone, ex capo allenatore di Buffalo ed attuale coach di Jacksonville, ha quindi riproposto un canovaccio non scintillante ma efficace, con un uso ragionato di un altro ex importante come Marcel Dareus che ha costretto tre terzi down con due placcaggi con guadagno corto e un sack. Ma soprattutto ha estratto il coniglio dal cilindro quando a sei minuti e mezzo dalla fine ha chiesto il challenge su un passaggio di Taylor a Clay che avrebbe portato Buffalo sulle 37 di Jacksonville, trovando d’accordo la crew e costringendo i Bills a un 3&10 da metà campo, poi non convertito.

Dall’altra parte, il drive finale di Buffalo poteva tranquillamente diventare sceneggiatura di un film dopo l’uscita di Taylor per una botta alla testa rimediata con un placcaggio di Dante Fowler, ma le speranze affidate al QB backup Nathan Peterman, dopo due primi down conquistati con uno scramble e un lancio, si sono arenate di nuovo su due eroi della stagione di Jax: Calais Campbell, che ha forzato un intentional grounding, e Jalen Ramsey, autore dell’intercetto già detto.

A Buffalo va il grande onore di aver tenuto viva la gara fino a un soffio dalla sirena, dopo aver guadagnato all’ultimo il pass per la post season, ma questo non poteva comunque bastare per sperare in un cammino proficuo nei playoff, l’impalpabilità di elementi offensivi come Benjamin e Thompson, targettati otto volte in combinato ed autori di appena 3 ricezioni, 32 yard, zero TD ed un offensive PI, dà una certa dimensione delle difficoltà offensive della squadra di Sean McDermott. Non che dall’altra parte si sia fatto molto meglio con Lee, Hurns e Cole che non sono mai stati trovati da Bortles, facendo tornare in mente che forse Chad Ochocinco non aveva tutti i torti a proporsi ai Jaguars.

Scherzi a parte, si traggano le dovute conclusioni, che per me sono queste: Buffalo termina non del tutto meritatamente la sua post season, Jacksonville sorride, ben conscia che la trasferta di Pittsburgh sarà una gara assai diversa e che i quattro intercetti di regular season rifilati a Roethlisberger rischiano di diventare presto uno sbiadito ricordo sullo sfondo delle terrible towels sventolate a migliaia.

5 thoughts on “Jacksonville si aggiudica la Wild Card delle difese

  1. Partita di rara bruttezza: lo so che il fatto che al Superbowl si debbano sfidare le regine delle 2 conferences ha sempre il suo fascino, ma dopo partite di PLAYOFF come queste mi chiedo se la NFL non debba iniziare a pensare di apportare qualche modifica. Per evitare squilibri tra le conferences secondo me già dal Wild Card Weekend dovrebbero sfidarsi anche squadre di conferences diverse, mischiando le classifiche e tenendo conto solo dei record. Almeno così le più scarse dovrebbero uscire subito!! Pensare che Bortles possa giocarsi un Divisional fa venire i brividi, soprattutto dopo aver visto che ieri è riuscito nell’impresa di guadagnare più yards su corsa che con i lanci (88/87). Imbarazzante.. A parte 3 partite consecutive a 3/4 della stagione (compresa 1 contro i miei Seahawks.. mortacci sua..), è stato il solito QB arruffone e precipitoso: senza quella bestia di difesa i Jaguars avrebbero fatto fatica a raggiungere un record positivo.
    Taylor è l’esatto opposto: sempre molto sul pezzo, pochi errori, lanci avventurati limitati quasi a zero.. ma la sostanza non cambia di molto. Non puoi pensare di andare molto lontano con 1 QB che sì, ti ha portato ai Playoff, ma sostanzialmente non ha lanciato nemmeno un TD a partita. Sicuramente i suoi ricevitori fanno schifo, ma queste figure di QB/ragionieri hanno un po’ stancato e rischiano di togliere ulteriore interesse alla NFL.

  2. Ogni anno si ripropone la discussione di mischiare le division, le conference i Play-off per evitare che quella squadra rimanga fuori, quell’altra vada dentro, ecc… io mi permetto di dire che a me lo schema con cui è organizzata la NFL mi piace molto e tutto sommato è il modo migliore per organizzare un campionato a 32 squadre con sole 16 partite a disposizione. Con calendari così diversi capire il vero valore di squadre di diverse division è difficile, quindi ben venga che ai play off vada la squadra che tra le 4 con un calendario per 14 partite su 16 identico, sia risultata la migliore.
    Detto questo per me Jacksonville è una squadra molto affascinante, con una difesa spettacolare e un QB che ha poco talento ma lotta come un leone. Se poi il football per qualcuno è solo lanci da 50 yds e partite che finiscono a 40 punti… ognuno ha i suoi gusti!

    • Bortles avrà anche lottato come un leone, ma quando uno è una pippa è una pippa! Ieri ha sbagliato almeno 3 lanci da 5 yards con ricevitore libero. Se devo scegliere tra una partita che finisce con trentelli e una che finisce 10 a 3 scelgo tutta la vita la prima. Tra l’altro il match di ieri è stato a basso punteggio non solo grazie alle difese, che hanno sicuramente giocato benissimo, ma anche e soprattutto a causa dell’inaccuratezza dei due QB. Le occasioni per fare Big plays le hanno avute tutti e due, ma entrambi hanno clamorosamente ciccato i 6-7 lanci che avrebbero potuto dare una svolta alla partita. In una partita di playoff è abbastanza deprimente..
      Io sono tifoso dei Seahawks, quindi una squadra con una difesa dominante mi fa solo simpatia! Ma se questa difesa non è coadiuvata da un QB che sa prendere in mano la squadra e colpire quando deve, allora la piccola Legion of Boom di Jacksonville non andrà molto lontano.

      • Vedrai che contro Pittsburgh la difesa farà pure i punti al posto di Bortles.

        Comunque lo spettatore moderno è abituato male da gentaglia come Peyton Manning… ma una volta il QB medio provava una ventina di lancia a partita, massimo, cercava di non farsi ammazzare e smazzava palloni a ripetizione verso i vari runningback. Si vincevano lo stesso i campionati e lo spettacolo non mancava comunque.

        • Ma la NFL moderna, piaccia o meno, non è + così e se non hai equilibrio in tutte le fasi offensive del gioco al Superbowl (che dovrebbe essere l’obiettivo di tutti) ci arriverai molto difficilmente. Avere gente che sa correre è determinante (Seattle non ha fatto i playoff xké non ha ricevuto nessun contributo dai suoi RB) e anche divertente (vedere le partite di Kamara quest’anno è stato uno spasso), ma se non hai anche un QB che al momento giusto ti sa piazzare una palla da 30-40 yards diventa tutto + difficile. Esempio lampante è stata la partita di NO: i Panthers hanno puntato in difesa a bloccare le vie di corsa a Ingram e Kamara, lasciando inevitabilmente più spazio a Brees. Il primo obiettivo è stato raggiunto e il magico duo di RB ha corso il numero di yards + basso della stagione, ma il braccio del QB è stato devastante e ha sopperito alla mancata prestazione dei giocatori che sostanzialmente avevano trascinato i Saints in tutta la stagione.

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