La stagione 2017 per gli Indianapolis Colts è stata un fiasco totale, erano partiti con molti sostenitori delle loro chance di vincere la AFC South ma con la perdita di Andrew Luck per tutta la stagione visto l’ennesimo infortunio alla spalla destra cioè quella di lancio, la loro competitività è stata ridotta al minimo. Per provare a rimediare alla situazione quarterback il front office ha scelto di acquisire via trade Jacoby Brissett dai Patriots, un quarterback diverso da Luck e di conseguenza il playbook di coach Pagano ha dovuto subire cambiamenti radicali, dovuti dal passaggio da un buon pocket passer che ha la capacità di guadagnare yards in scramble ad un altro da read option e corse designate.

Le tre vittorie portate a casa finora hanno fatto sorgere più di una voce sul futuro di Chuck Pagano che viene ritenuto da molti il principale responsabile di questo disastro. Per valutare il lavoro di tutto il coaching staff bisogna analizzare il potenziale in campo che avevano questa stagione ed il primo paragone è con la squadra che tre anni fa arrivò al Championship contro i Patriots, subito vengono all’occhio la mancanze dal campo non solo di Luck ma anche di Vontae Davis, Robert Mathis e Pat McAfee. Questi tre giocatori chiave insieme hanno avuto un impatto enorme: Davis da cornerback era in grado di marcare a uomo uno contro uno il miglior ricevitore dell’altra squadra dando la possibilità a una safety di giocare più vicina alla linea di scrimmage per aiutare contro le corse, Mathis è stato per un decennio un elite pass rusher sia dal lato debole che dal lato forte e da right outside linebacker nella 3-4 aveva raggiunto il Pro Bowl diventando un incubo per i quarterbacks avversari, McAfee il punter anche lui Pro Bowler era non solo un eccellente giocatore di special team ma anche un leader emotivo e nello spogliatoio.

Queste assenze chiave per età ed infortuni non sono state minimamente coperte dalla free agency e dal draft quindi valutare l’operato di coach Pagano risulta molto difficile perchè Indianapolis è da vedere come una squadra in rebuilding più che una contender e come tale ci vuole pazienza prima di vedere risultati vincenti. Il sistema difensivo impiantato da Greg Manusky non è più utilizzabile visto che per aggredire con una 3-4 servono dei pass rushers forti su entrambi i lati – cosa che Mingo e Sheard non sono – in più servono dei linebacker interni atletici in grado di coprire bene le distanze e blitzare (cosa che riusciva molto bene a Jerrell Freeman ora ai Bears). Nell’NFL del giorno d’oggi si sa che costruire da zero o quasi un nuovo sistema con nuovo personale è difficile se poi mancano i pass rushers e i defensive backs di talento la situazione si farebbe complicata per chiunque. Inoltre i Colts hanno problemi anche nel running game dal punto di vista dell’halfback che tolto “l’anziano” seppur efficiente Frank Gore è priva di giovani talentuosi da far crescere alle sue spalle visto che Mack e Turbin le opportunità le hanno avuto e hanno dimostrato di non potere essere starters.

Per il futuro immediato la scelta di licenziare Pagano non credo sia la cosa giusta visto che di ottimi allenatori liberi non ce ne sono, in più la situazione Luck va affrontata e ci sono delle domande molto serie da porsi: tornerà a giocare? Se si in che condizione? Vale la pena fondare una franchigia su di lui? Che valore ha?

Io onestamente sono dell’idea che visto il contratto oneroso che ha e le ormai troppe assenze per un infortunio chiave come alla spalle di lancio io proverei a scambiarlo soprattutto in vista di un ottima scelta al draft dove si potrebbe provare a prendere Rosen quarterback di UCLA che a detta di molti ha il potenziale per fare molto bene anche nei Pro, ricavando spazio salariale e una scelta al terzo o quarto giro da impiegare in una difesa che allo stato attuale delle cose risulta tra le peggiori della lega con 391 punti al passivo in 15 partite cosa preoccupante visto la schedule che comprende molte squadre che non hanno un attacco esplosivo da giustificare questi numeri.

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