Ultima settimana di regular season, il che significa che da lunedì mattina in poi avremo solamente altre 11 partite da guardare e per nostra fortuna non dovremo più pensare a squadre come Colts o Texans -che fra l’altro domenica si incrociano pure- fino a settembre: domenica ci si gioca molto, in quanto si devono ancora assegnare gli ultimi due posti della AFC e l’ultimo della NFC, dunque le partite più “interessanti” della settimana per questa volta diventeranno le partite più “importanti” della settimana… difficilmente Bengals-Ravens nel 2017 può essere considerata interessante.

Le partite più importanti della settimana

Carolina Panthers @ Atlanta Falcons, domenica ore 22.25

Cosa succederà domenica?

Lo scontro fra Panthers e Falcons metterà davanti due compagini estremamente diverse ma con un inquietante tratto comune, ovvero una tendenza ad avere “sbalzi d’umore” nel peggior momento possibile: per quanto Carolina abbia convinto nelle vittorie contro Vikings e Packers, altrettanto non si può dire sul successo di domenica scorsa contro Tampa Bay, arrivato ad una manciata di secondi dalla fine grazie ad una giocata “da Cam” di Cam dopo una partita in cui hanno avuto parecchie difficoltà a muovere consistentemente le catene, proprio come Atlanta, che si è complicata notevolmente la vita perdendo contro i Saints una partita molto meno chiusa di quanto possa dire il 23 a 13 finale, basti pensare all’orripilante percentuale di terzi down convertiti -2 su 13- o al fatto che per ben due volte, nonostante la presenza di un certo Jones, si siano fatti fermare sulla goal line.
Per i Falcons lo scenario è molto semplice, win to get in, mentre Carolina, in caso di vittoria dei Bucs contro i Saints, ha parecchio interesse a portare a casa la partita per prendersi la division e lasciare fuori dai playoff un team sempre comunque pericoloso: Seattle nel frattempo guarda con le dita incrociate.

Cincinnati Bengals @ Baltimore Ravens, domenica ore 22.25
Francamente non mi sarei mai aspettato che questi Bengals e questi Ravens trovassero spazio in questa colonna, ma pure qua le implicazioni playoff sono piuttosto importanti: vincendo Baltimore strapperebbe il pass per la postseason prendendosi la quinta testa di serie della AFC che li metterebbe di fronte a Kansas City nelle wild card.
I risultati della scorsa settimana hanno permesso alla squadra di coach Harbaugh di volare dal settimo al quinto posto della conference, e nonostante l’importanza della partita la vittoria non è l’unico risultato che garantirebbe loro il ritorno ai playoff, in quanto una sconfitta di Tennessee o Buffalo li farebbe comunque classificare fra i primi sei della AFC.
Per Cincinnati questa sarà una partita diversa dalle altre poiché -al 99, molti nove %- sarà l’ultima con Marvin Lewis a bordo campo, in quanto dopo quasi 15 anni -e zero vittorie ai playoff- ha finalmente deciso di esplorare altri lidi ed uscire da una situazione che inizia a sapere di stantio: era quasi impossibile predire che la settimana scorsa potessero battere dei Lions ancora in piena corsa per la postseason, perciò credo che questa sarà una partita molto più combattuta di quanto uno possa aspettarsi leggendo “Bengals vs Ravens”.

Jacksonville Jaguars @ Tennessee Titans, domenica ore 22.25
Del tracollo di Tennessee già abbiamo abbondantemente parlato, non inizierò anche questa settimana a -provare a- spiegarvi quanto deludente sia stata finora la stagione dei Titans: mi nascondo dietro il finora poiché con una vittoria domenica l’obiettivo playoff potrà essere raggiunto, seppur per il rotto della cuffia.
Il motivo per cui questa partita è importante è palese, ma ciò che la rende anche interessante è un fatto: Jacksonville, che vinca o che perda, occupa saldamente il terzo seed della AFC e non potrà né migliorare né peggiorare la propria situazione, ed in caso domenica perdesse, la settimana prossima ai playoff si troverebbe contro… Tennessee!
Vale dunque la pena schierare le prime linee per Jacksonville, rischiando così di perdere per infortunio qualche protagonista? Difficile dirlo. Fra tutte le squadre che potrebbero aggiudicarsi il sesto seed della AFC, quale sarebbe quella che Jacksonville affronterebbe più “volentieri”? Probabilmente questi impacciatissimi Titans guidati da un Mariota che definire deludente è un eufemismo. Come potete vedere Tennessee potrebbe aggiudicarsi i playoff grazie alla volontà dei Jaguars, anche se difficilmente una squadra allenata da Marrone e gestita da Coughlin si metterà a regalare partite ad avversarie divisionali: vediamo se sarà così.

I protagonisti

Joe Flacco
Trovare termini o formulare frasi adatte a descrivere la prima metà di stagione di Joe Flacco è pressoché impossibile, ma vista la sua resurrezione dopo il bye week, mi trovo quasi costretto a credere che l’infortunio alla schiena che gli ha fatto perdere tutto il training camp fosse veramente l’alibi dietro tutto quel disastro: nelle ultime cinque partite, quattro vittorie e la dolorosa sconfitta in extremis contro Pittsburgh, Flacco ha lanciato 7 touchdown a fronte di un solo intercetto, decisamente meglio di un certo Tom Brady che di intercetti ne ha lanciati ben 6.
Il roster di Baltimore non sia stato progettato per sostenere una lunga corsa in postseason, ma è lecito affermare che nessuna squadra vorrà trovarseli di fronte ai playoff, in quanto come si può evincere dai dati sopracitati, Cool Joe sembra avere lo strano dono di scaldarsi proprio nel momento giusto, a dicembre, quando una vittoria o una sconfitta valgono il doppio: domenica contro Cincinnati Flacco avrà l’occasione per lasciarsi definitivamente alle spalle tutte le voci di qualche mese fa che lo vedevano come bollito, poiché una volta raggiunto “il torneo” diventa veramente difficile riuscire a criticare sensatamente un quarterback.

Marcus Mariota

La stagione di Mariota in una foto.

Passiamo da un quarterback in netta ripresa ad uno che, purtroppo, sembra completamente aver smarrito la bussola: la brillantezza del 2016 di Mariota, unita ad una offseason passata ad arricchire l’arsenale offensivo, ci aveva fatto presagire ad un 2017 spettacolare con una qualificazione ai playoff pressoché garantita… ma purtroppo non è andata così.
Tennessee ha ancora possibilità di raggiungere la postseason, ma a questo punto viene da chiedersi quanto possano effettivamente far strada in una AFC che per il momento vede Pittsburgh e New England totalmente su un altro pianeta rispetto a loro: come detto sopra forse Jacksonville non farà giocare i titolari -anche se ciò mi sembra improbabile- e forse Mariota riuscirà a mettere insieme qualche drive che porti ai sette punti e non ad un altro piazzato di Succop, ma in ogni caso ci stanno facendo vedere troppo poco per essere presi veramente sul serio.
Un dato che trovo molto emblematico riguarda l’efficacia sui terzi down: la scorsa stagione Tennessee convertiva il 46.1% dei terzi down -terzo miglior dato nella lega-, mentre quest’anno la percentuale è scesa fino al poco incoraggiante 36.6% che vale loro il ventitreesimo posto nella classifica di lega.
Mariota, se ci sei batti un colpo.

Earl Thomas
Negli ultimi anni abbiamo imparato che la prima lettera della parola “Seattle” è “drama”: dopo tutti i problemi avuti in una stagione che rischia di non vederli nemmeno ai playoff, aggiungiamoci pure la vicenda Thomas che, dopo la vittoria contro i Cowboys, è stato pizzicato dalle telecamere mentre diceva a coach Garrett “come get me”.
Il suo contratto scadrà al termine della prossima stagione, ma in caso di mancata qualificazione ai playoff ci si potrebbe tranquillamente aspettare un tentativo di rifondazione dei Seahawks totalmente intorno a Wilson, sacrificando in questo modo pedine importanti del reparto difensivo che stanno iniziando ad avere “troppi” anni: non vi sto assolutamente dicendo che quella contro i Cardinals sarà l’ultima -o in caso di qualificazione ai playoff una delle ultime- partita con la casacca di Seattle, ma vale la pena sottolineare -per l’ennesima volta- come l’era della Legion of Boom sia oramai agli sgoccioli, anche se aspettarsi una vittoria su Arizona in concomitanza di una L dei Falcons contro i Panthers non è impossibile, ed una volta in postseason Seattle… e poi si sa, vincere cura ogni malanno, anche il mal di pancia.

Uno spunto per le altre partite della domenica

Washington Redskins @ New York Giants, domenica ore 19.00
Risposta alla domanda “Perché la NFL sta perdendo così tanti ascolti?” parte uno.

New York Jets @ New England Patriots, domenica ore 19.00
Il piano di New England è piuttosto semplice: battere dei Jets -guidati da Petty- che a questa stagione non hanno più niente da chiedere per garantirsi il fattore campo per tutta la postseason… Super Bowl escluso, ovviamente!

Chicago Bears @ Minnesota Vikings, domenica ore 19.00
Giocare contro Chicago è sempre più complicato di quanto si possa pensare, ma c’è troppo in ballo per permettersi eventuali scivoloni: in caso di vittoria Minnesota si garantirebbe il tanto agognato bye week.

Green Bay Packers @ Detroit Lions, domenica ore 19.00
Non c’è nulla in palio in questo scontro; Hundley vorrà vincere per migliorare leggermente il proprio record da starter, mentre Stafford vorrà concludere con un record superiore al 50% la prima stagione post contratto.

Houston Texans @ Indianapolis Colts, domenica ore 19.00
Risposta alla domanda “Perché la NFL sta perdendo così tanti ascolti?” parte due.

Cleveland Browns @ Pittsburgh Steelers, domenica ore 19.00

Difficile non dar ragione a questi tifosi.

Pittsburgh è ancora in corsa per il primo seed della AFC anche se pronosticare una sconfitta di New England è piuttosto difficile; ah sì, in caso di vittoria Steelers Cleveland diventerebbe con Detroit l’unica squadra ad avere concluso una stagione da 16 partite a zero vittorie: sempre storia è!

Dallas Cowboys @ Philadelphia Eagles, domenica ore 19.00
Dallas è fuori dai playoff, Philadelphia sarà sicuramente la testa di serie numero uno della NFC: partita sulla carta inutile, ma si sa che le vittorie sono un ottimo modo per calmare Jerry Jones ed evitare terremoti nel coaching staff.

San Francisco 49ers @ Los Angeles Rams, domenica ore 22.25
Forse è la partita più bella della settimana, fra due squadre che nell’ultimo mese hanno entusiasmato chiunque: con Jimmy G San Francisco sembra essere pronta a competere -ripeto, sembra– già dall’anno prossimo, una vittoria contro i Rams sarebbe il miglior modo per chiudere una stagione che sta finendo in un modo totalmente inaspettato.

Oakland Raiders @ Los Angeles Chargers, domenica ore 22.25
Complicatissima la situazione dei Chargers, che non solo dovranno vincere contro i Raiders ma dovranno pure sperare che almeno due fra Baltimore, Buffalo e Tennessee perdano: ciò non è assolutamente impossibile, ma non è neanche il più incoraggiante fra gli scenari.

Kansas City Chiefs @ Denver Broncos, domenica ore 22.25
Risposta alla domanda… ah no, se non altro gioca Mahomes!

New Orleans Saints @ Tampa Bay Buccaneers, domenica ore 22.25
Con una vittoria New Orleans si garantirebbe la NFC South ed arrivati a questo punto mi sembrano una delle squadre più bilanciate di tutta la NFL: ai playoff potranno sicuramente dire la loro, ma prima di pensare a ciò serve battere Tampa Bay per garantirsi almeno una partita fra le mura amiche.

Buffalo Bills @ Miami Dolphins, domenica ore 22.25
L’astinenza da postseason per i Bills sembra essere destinata a prolungarsi, dato che per accedere al torneo Buffalo deve prima di tutto vincere e poi sperare o in una sconfitta di Baltimore o in una sconfitta di Los Angeles e Tennessee: a questo punto viene naturale chiedersi cosa sarebbe successo se solo si fosse evitato quell’inutile drama attorno a Taylor a metà stagione.

Arizona Cardinals @ Seattle Seahawks, domenica ore 22.25
Seattle deve contemporaneamente vincere ed incrociare le dita: è noto che la fortuna guardi spesso dalle loro parti, però questo 2017 sembra essere un anno diverso per gli ‘Hawks, quindi…

2 thoughts on “Guida alla diciassettesima settimana di NFL

  1. Per quanto riguarda Thomas credo che il siparietto con Garrett sia stato tutto fuorché imprevisto e non preparato dal giocatore di Seattle. Ormai si sa che le telecamere ti seguono ovunque e che sono a centinaia in tutto lo stadio: quindi Thomas sapeva benissimo che la sua richiesta di “adozione” all’allenatore dei Cowboys sarebbe stata vista da tutti. Probabilmente la forte safety dei Seahawks ha voglia di cambiare aria e le accuse a Wagner della settimana scorsa di giocare nonostante l’infortunio sono un forte indizio del suo malessere nello spogliatoio. E’ quasi sicuro che almeno metà della difesa veterana di Seattle non giocherà più nei Seahawks l’anno prossimo, quindi credo che per Seattle sia meglio liberarsi di quei giocatori che, pur essendo fenomeni incredibili, iniziano ad avere qualche anno sul groppone e soprattutto non sono concentrati al 100% sul progetto. Senza contare che tutti questi giocatori bloccano il monte salari di Seattle, diminuendo di molto lo spazio di manovra della squadra nel mercato.

  2. Seattle fuori per un calcio. D’accordo risparmiare sulla OLine, ma almeno un kicker decente?
    Comunque se lo sono meritati a forza di sack concessi.
    Raiders psicotici, Zimmerman COY, Patriots ancora una volta favoritissimi. Il divertimento è tutto nella NFC.

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