I Jacksonville Jaguars sono arrivati all’insperato record di 9-4, che li proietta attualmente ai playoff, in virtù della testa della AFC South. Doug Marrone, che in una intervista di qualche settimana fa ha rivelato di ragionare sul campionato per “quarti” formati da quattro gare, ha vinto anche il terzo quarto per 3-1, è entrato nel quarto “periodo” con l’elettrizzante vittoria contro Seattle e la squadra si appresta ad affrontare l’ultima parte di stagione con la possibilità di regalarsi la miglior annata dal 2007. Abbiamo chiesto ai gestori di Jacksonville Jaguars Italia di parlarci un po’ di quello che sta accadendo in Florida e delle prospettive nell’immediato futuro e non solo.

Come cambia il giudizio sulla stagione di Jacksonville dopo la sconfitta agli sgoccioli patita in Arizona, la vittoria agevole su Indianapolis e quella emozionante contro Seattle (con tanto di rissa finale)?

MUTTLEY: Non cambia, i Jags stanno facendo comunque una stagione fenomenale, bisogna tener conto del fatto che Arizona non è mai stato un avversario semplice. Anche se in questa stagione sono stati frenati dall’infortunio di Palmer, continuano a mantenere un rooster di eccezione. I colts hanno sottolineato una bella prova di Bortles e dell’inarrestabile Fournette, ma come al solito della difesa “spettacolo”. Con Seattle é tornata una prestazione da record di tutta la squadra. Se continuiamo a giocare così possiamo arrivare ovunque.
Puntiamo comunque a mantenere il primo posto nell’AFC Sud e naturalmente a giocarci il Super Bowl!

GIANNI: Cambia solo nel fatto che diventa sempre più solida l’ipotesi che la gara contro Tennessee sarà quanto meno decisiva per l’accesso ai playoff, ma addirittura potrebbe essere decisiva per l’accesso al bye week in attesa dei divisional. Al di là di questo, la stagione di Jacksonville rappresenterà, comunque finisca, un big turnaround che non avrei mai pronosticato. Già dalla fila di quattro vittorie aleggiava questa sensazione di grande soddisfazione per il lavoro fatto, da lì in poi è uno stupirsi ogni settimana, e quello che verrà tanto meglio.

Proviamo a fare una sorta di previsione su come andranno le prossime tre partite, per capire cosa ci aspetta da qui a fine campionato.

MUTTLEY: La mia speranza è senz’altro ottimistica, contro Houston sarà un bello scontro ma penso che riusciremo a spuntarla, magari di pochi punti. San Francisco, beh qui le cose si fanno serie,anche grazie al ritorno in campo di Garoppolo, saremo già lanciati per il testa a testa playoff e confido che Marrone ci darà una mano a portare a casa un’altra W. A Nashville si va per giocarsi la stagione, e penso che nessuno in questa squadra voglia mollare.
Pronostico un’altra vittoria dei Giaguari.

GIANNI: Dopo la vittoria contro Seattle, potrei mettere W a qualsiasi gara, ma analizzando più seriamente il trittico, Houston rappresenta una gara divisionale e non è mai facile averci a che fare anche perchè dovranno cercare di vendicare la gara di “andata” in cui ci regalarono due quarti, ma confido in una vittoria. San Francisco ha dalla sua un QB nuovo che per i defensive coordinator è tutto da studiare e scoprire, credo sia questa l’insidia maggiore per Jax al momento, oltre alla perdita di concentrazione in vista dei Titans.
Tennessee sarà una gara alla morte, e sebbene non sia una squadra che giochi in maniera scintillante, porta a casa la W molto spesso, occorrerà essere perfetti in difesa, ed accorti in attacco. Tutto questo discorso potrebbe modificarsi nel caso in cui i Titans arrivino all’ultima gara con qualche inciampo ulteriore, che trasformerebbe la gara in una formalità utile magari solo a rosicchiare una seed.

Jacksonville può lottare tranquillamente per un posto nei playoff, ma quanta strada può fare una grande difesa con un quarterback così tendente all’errore?

MUTTLEY: Il qb nel football, conta e anche parecchio lo sappiamo tutti, io voglio essere fiducioso in Bortles ancora una volta, mi piacerebbe riuscisse a riscattarsi dopo tutto, ha sempre avuto un po’ la vita difficile a Jax. Se riesce a giocare come le ultime partite ci sarà da divertirsi!
Nelle partite molte volte decidono i turnover. Se ne facciamo uno a partita è quasi matematica la vittoria considerando il valore della nostra defense.

GIANNI: La questione non è tanto su Bortles, quanto sulla possibilità degli avversari di prosciugare tutte le alternative a Bortles. Sappiamo che siamo ground&pound, e che abbiamo i mezzi per esserlo, dobbiamo solo mettere in condizione il nostro QB di non essere l’unica arma a nostra disposizione, perchè se questo compito può essere difficile per gente come Brady e Rodgers, figuriamoci per Bortles che la tranquillità e la corretta lettura dell’azione non sa nemmeno dove stanno di casa. Ma se considerate che ha vinto un Super Bowl Trent Dilfer, che nella stagione con i Ravens ebbe un rating medio di 76,6, chi siamo noi per affondare Blake?

La filosofia di Doug Marrone, che nei risultati ha ben mascherato i limiti della squadra, può funzionare ugualmente anche a gennaio?

MUTTLEY: Lo spero decisamente. Marrone per me è un’ottimo stratega, sa far girare in maniera perfetta questa squadra e partite come Ravens e Steelers lo dimostrano. Potremmo giocare un brutto scherzo anche a Brady e compagni, anche se l’avversario che temo di più quest’anno sono i Rams.

GIANNI: Non vedo perchè no, mi chiedo più che altro se stia venendo a meno la freschezza con cui il nostro personale affronta le gare. Questo soprattutto in virtù di una linea offensiva che sta perdendo pezzi, e di un avversario che inizia a leggere più correttamente le nostre corse. Noto che Marrone sta scegliendo giochi in cui i RB sono chiamati a ricevere, e sta riallineando la distribuzione della palla tra i RB, per trovare maggiori spazi per farli correre, speriamo siano soluzioni adatte a ben proseguire.

Potrebbe essere Eli Manning il prossimo Franchise QB dei Jaguars, considerati i limiti di Bortles e lo splendido rapporto che lega Eli e Coughlin, vincitori insieme di ben 2 Superbowl con i Giants?

MUTTLEY: Spero vivamente di no. Non per quanto io non sia fiducioso dell’ottimo rapporto che lega Manning con Coughlin, ma perchè in caso di un ulteriore fallimento di Bortles preferirei investire in un giovane come Lamar Jackson, o in un’altra promessa da coltivare per un anno almeno come hanno fatto con Wentz .

GIANNI: No, un quarterback 36enne non è la soluzione come franchise, se dovessi fare un investimento di questo tipo io altre volte ho detto che spenderei delle pick per un giocatore come Brett Hundley che è stato per due anni a studiare con Aaron Rodgers, altrimenti si va di draft scegliendo ragazzi che però obbligatoriamente devono avere un periodo di affinamento, basta con i QB rookie spediti in campo per essere macellati sulla pubblica piazza, ne ho avuto a sufficienza con Gabbert e Bortles.

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