Tutto è andato -più o meno- come doveva andare: Philadelphia ha umiliato Dallas davanti al proprio pubblico, New England anche in Messico non ha perso il vizio di segnare punti -e pure tanti-, i Jaguars sono stati trascinati ad un surreale 7-3 dalla propria difesa, Kansas City… ecco, il più o meno si riferiva proprio a quello.
Coerentemente a quanto visto in una stagione senza logica, quei Chiefs che tutti noi vedevamo come vero e proprio materiale da Super Bowl sono andati a perdere, senza segnare neanche la miseria di un touchdown, contro i derelitti New York Giants mentre gli infermabili New Orleans Saints se la sono vista veramente brutta contro i mai domi Washington Redskins: penso sia meglio che inizi immediatamente con il riassunto di questa divertente domenica NFL.

Esistono modi per fermare Alvin Kamara e l’attacco dei Saints?

Sanno vincere dominando tanto quanto soffrendo: il 34 a 31 con cui i Saints si sono sbarazzati ai supplementari di Washington ci ha fornito segnali veramente importanti sulla tenuta mentale della squadra di coach Payton. Un commovente Cousins -322 yards e tre touchdown lanciati- aveva portato i suoi sopra di due possessi -31 a 16- a circa sei minuti dal termine della contesa, ma da lì in poi l’ennesima impresa del leggendario Brees ha permesso ai Saints di rimanere aggrappati alla partita: in tre minuti ha coperto il campo con un drive tanto veloce quanto efficace culminato nella ricezione in end zone del tight end Hill e dopo il conseguente three and out dei Redskins incapaci di convertire un essenziale 3&1, ha sfruttato a pieno l’ultimo drive trovando il solito Kamara libero in mezzo al campo per il touchdown del -2. La conseguente conversione da due punti, firmata neanche ci fosse bisogno di dirlo da Kamara, ha permesso ai Saints di riacciuffare gli avversari che, incapaci di muovere le catene quel tanto che bastava per avvicinarsi alla zona field goal sono stati costretti ai supplementari: il punt con cui Washington ha aperto l’overtime ha messo Brees e soci nella condizione di vincerla con un piazzato prima reso facile da due corse del rinato Mark Ingram e poi convertito dal sempre affidabile Lutz. Ennesima prova da Madden del duo di runningback dei Saints che, oltre ad aver trovato la end zone due volte, ha accumulato la bellezza di 271 yards: se non si fosse capito New Orleans vuole arrivare fino in fondo.

Case Keenum passa a pieni voti la prova L.A. Rams guidando i suoi Vikings ad un’impressionante 24 a 7 contro gli infuocati Rams: Bridgewater è sano ed il suo recupero dal terribile infortunio al ginocchio è la feel good story dell’anno. ma al momento lasciare fuori Keenum sarebbe pura follia. Il touchdown con cui Gurley ha concluso il primo drive della giornata di Los Angeles ci aveva fatto presagire ad una partita ad alto punteggio, ma da lì in poi la difesa dei Vikings è salita in cattedra non concedendo più nulla all’attacco guidato da Goff in grado di convertire solo tre degli undici terzi down tentati; le due mete del redivivo Latavius Murray hanno portato Minnesota sul 14 a 7 con un intero quarto da giocare, dando così ai Rams la possibilità di rimettere in piedi la contesa: costretta al punt L.A. ha rimesso la palla nelle mani di Keenum che sul 2&10 ha connesso con Thielen su un passaggio veloce, portato poi in end zone dal sorprendente ricevitore in grado di sfuggire a tutta la difesa ospite. Da lì in poi per la squadra di McVay non c’è più stato nulla da fare, ed il piazzato di Forbath -reduce da due errori consecutivi- ha definitivamente chiuso il discorso: questi Vikings di fermarsi non ne vogliono sapere. Partita fantastica quella dei due safety di Minnesota Harrison Smith ed Anthony Harris che hanno entrambi guadagnato valutazioni PFF superiori all’87 ed il secondo è stato in grado di causare e recuperare un importantissimo fumble ad un Cooper Kupp lanciato verso la end zone.

Sorridono pure Baltimore, Jacksonville, Houston ed i Los Angeles Chargers.
Per la terza volta in stagione Baltimore riesce a tenere a bocca asciutta gli avversari: il 23 a 0 con cui i Ravens si sono sbarazzati dei Packers ci testimonia ancora una volta che tutte le possibilità di playoff della squadra di Harbaugh passano dalla propria difesa, capace in questa partita di intercettare Hundley per ben tre volte, atterrarlo con un sack altre sei e di recuperare pure due fumble. Partita pazzesca quella degli outside linebacker Suggs e Judon, entrambi in grado di mettere a segno un paio di sacks e di causare un fumble. Vittoria simile a quella di Baltimore per i Jaguars che causando cinque turnovers sono riusciti ad avere la meglio dei Browns per 19 a 7: Cleveland è stata in partita fino all’ultimo ma un paio di strip sacks hanno messo Jacksonville prima nella condizione di far bruciare i tre timeout agli avversari e poi di mettere a segno punti quando l’onnipresente Telvin Smith ha recuperato il pallone in end zone dopo il sack dello scatenato Ngakoue, che battendo sistematicamente il tackle Drango è riuscito per la quarta volta in stagione a mettere a segno più di un sack. Tornano finalmente alla vittoria i Texans, passati per 31 a 21 sui Cardinals. Nonostante i soliti errori Tom Savage riesce a trovare i 6 punti in due occasioni, e nell’ultimo periodo di gioco prima Foreman mette a segno il primo touchdown della carriera con una corsa da 3 yards e poi, dopo un discutibile tentativo di conversione del quarto down di Arizona fallito miseramente, con uno sprint da 34 yards mette il ghiacciaia la contesa con il secondo TD della giornata: vale la pena sottolineare quanto la sfortuna stia perseguitando Houston, in quanto allungandosi per raggiungere la terra promessa Foreman si è rotto il tendine d’Achille.

Keenan Allen è finalmente tornato ai suoi livelli.

Umiliazione totale per i Buffalo Bills, annientati per 54 a 24 dai Los Angeles Chargers: l’era di Peterman è probabilmente già terminata dopo che il rookie ha lanciato ben cinque intercetti in metà partita, rilasciando così spazio all’infinitamente migliore Tyrod Taylor. L’implosione dei Bills va oltre i disastri del proprio quarterback, in quanto emblematico è il fatto che Keenan Allen, seppur marcato da tre cornerback differenti, sia stato in grado di mettere le mani su 12 dei 13 palloni a lui indirizzati guadagnando 159 yards e trovando la end zone per ben due volte, guadagnandosi così un fantastico 93.2 di PFF. Era sicuramente garbage time, ma vale la pena ragionare sui numeri di Tyrod Taylor: 15 su 25 per 158 yards ed un touchdown a cui vanno aggiunte 38 rushing yards ed un altro viaggio in end zone sembrano volerci dire che non sia lui il problema dei Bills, ma probabilmente ciò il front office non vuole capirlo.

Vittorie pure per Detroit, Tampa Bay, New York e Cincinnati.
Ennesima partenza con il freno a mano tirato, ennesima rimonta per i Lions, che sopravvivono ai Bears vincendo 27 a 24 una partita tanto importante quanto sofferta: ennesima prova convincente di Matthew Stafford che con 299 yards e due touchdown è riuscito, da solo, a tenere a galla i suoi per tutto il corso della contesa. Seconda vittoria consecutiva per i Bucs di Fitzpatrick, questa volta vittoriosi contro i Dolphins per 30 a 20 nel derby della Florida: a Tampa Bay per vincere basta capitalizzare sugli errori di Cutler e compagni accumulando ben 17 punti dopo i turnover dei Dolphins. L’esperimento Jay Cutler -uscito per concussion- potrebbe essere definitivamente giunto al capolinea poiché appare evidente che Miami sia più competitiva con Matt Moore under center in quanto il backup è stato in grado di lanciare per 282 yards ed un touchdown evitando di regalare il pallone agli avversari, cosa che a Smoking Jay riesce veramente bene.

Dopo una prestazione patetica contro i Niners, Janoris Jenkins ha saputo riscattarsi con un intercetto.

Clamoroso al MetLife Stadium: i demotivati Giants sono riusciti a passare per 12 a 9 sui Kansas City Chiefs in una partita in cui nulla è andato per il verso della squadra di Reid. L’emblema della disfatta Chiefs è sicuramente l’intercetto lanciato da Travis Kelce: nemmeno essere originali sembra poter aiutare questa squadra in completa crisi d’identità, incapace di mettere a segno un touchdown contro una difesa che la settimana scorsa ha preso più di 30 punti dai San Francisco 49ers. Dopo che il piazzato di Butker ha portato l’incontro ai supplementari, Kansas City non è riuscita ad andare oltre al punt nel drive d’apertura, restituendo così il pallone a New York che dopo un drive tenuto in vita da una pazzesca catch di Roger Lewis ha trovato il secondo successo dell’anno con un comodo field goal di Rosas. Disastroso Alex Smith, che continua la sua involuzione con una partita da zero touchdown e due intercetti: il 50.5 con cui PFF ha valutato la sua prestazione parla chiaro. Tornano al successo pure i Bengals, che si impongono per 20 a 17 contro dei deprimenti Broncos: Dalton fa quanto basta per permettere ai suoi di vincere, in quanto nonostante abbia lanciato solamente 154 yards è stato capace di trovare la end zone per ben tre volte, connettendo con Kroft, Erickson ed il solito A.J. Green. Buio pesto a Denver: le difficoltà dell’attacco sono note, ma se ci si mette pure la difesa a concedere tutti questi touchdown…

Cambia lo stato, non cambia il risultato: a Città del Messico New England strapazza Oakland vincendo 33 a 8 una partita che definire senza storia sarebbe riduttivo. Contro la disastrosa secondaria dei Raiders Brady fa quello che vuole, fallendo solo 7 dei 37 lanci tentati e guadagnando ben 339 yards accompagnate da tre touchdown: il leggendario numero 12 ha mostrato un’ottima intesa con Brandin Cooks, protagonista assoluto con 149 yards ed un touchdown, e connettendo per i sei punti con Lewis ed Amendola ha dimostrato che nonostante gli infortuni l’attacco dei Patriots continuerà a fare ciò che sa, ovvero macinare yards e mettere a segno trentelli. Rimangono ancora appese ad un filo le speranze playoff dei Raiders che sul 4-6 devono ringraziare la scarsa competitività della AFC, in quanto al momento si trovano ad una sola partita di distanza dai Ravens che occupano il sesto seed della conference.
Continua la marcia degli Eagles -o l’implosione di Dallas, vedete voi- che umiliano i Cowboys battendoli per 37 a 9 grazie ad una prodigiosa seconda metà di partita da 30 punti segnati e zero subiti. Nonostante questa settimana non ci fosse il disastroso Chaz Green a proteggere il lato cieco di Prescott, il quarterback dei ‘Boys non è mai entrato in partita lanciando ben tre intercetti, mentre Philadelphia trascinata da un running game più dominante che mai -215 yards in 33 portate- è riuscita a sopperire ad un Wentz non particolarmente efficiente -14 su 27 per 168 yards-: in sole sette portate Jay Ajayi ha guadagnato la bellezza di 91 yards ed a questo punto viene lecito domandarsi quando inizierà a vedere il pallone più frequentemente, dato che nelle due partite con la nuova casacca in sole 15 portate ha guadagnato 168 yards. Philly vola così sul 9-1 ipotecando definitivamente sulla division, mentre Dallas precipita su un 5-5 che al momento li tiene ben lontani dalla zona playoff: assurdo come due giocatori possano cambiare l’aspetto di una squadra.

11 thoughts on “NFL Week 11: pronti al decollo

  1. Sembra proprio la stagione giusta per gli Eagles.
    Che bella vittoria sul campo di Dallas.
    In una stagione piena di sorprese, si stanno rivelando come il team più solido della lega.
    Ehh, se i Ravens avessero un attacco decente.. 3 shutout in 10 partite è davvero tanta tanta roba

    • Il calendario è veramente facile per i Ravens, ma onestamente con un attacco del genere i playoff non se li meritano.

  2. Mi aggiungo al rammarico per i ravens, grande difesa , ben costruita, ma attacco non allo stesso livello. Stagione di alti e bassi continui, ma nn ancora compromessa visto che per ora in afc le uniche certezze sono i patriots e steelers..

    In nfc, molte piu squadre per il sbowl

    Mi piacerebbe vedere brees, uno di quelli che ha vinto molto meno di quello che vale

  3. Mi sembra che i Broncos abbiano fired l’OC, sostituendolo con l’HC dei QQBBs. Credo che il morale di tutta la squadra sia in calo con l’assenza di un QB decente…peccato perché Siemian sembrava promettente… PS. GO EAGLES! 🦅🦅🦅

  4. Le ultime partite stanno dimostrando quello che molti pensavano: l’anno scorso l’OROY è stato dato al giocatore di Dallas sbagliato..

  5. Tra due settimane ci sarà la prova del fuoco per i miei Eagles. Se riusciamo a vincere a Seattle, cosa non impossibile data la ferocia della nostra difesa e la loro injury list, si può puntare davvero in alto. Dopo di loro restano i Rams, che hanno dimostrato davvero poco con un Gurley poco efficace, i Giants, i Raiders – delusione della stagione insieme ai Broncos – ed i Cowboys in casa. Sempre che Chicago non ci faccia uno scherzetto questa domenica! :D

    • Mi dispiace dirlo, visto che sono tifoso Seahawks, ma come Washington e Atlanta hanno dimostrato in queste settimane, vincere a Seattle ora come ora è tutto fuorché impossibile:
      – Sherman e Chancellor fuori contemporaneamente per la stagione sono un peso che Seattle deve ancora digerire, e non è detto che riesca a farlo in tempo
      – il fatto che Wilson sia il rushing leader della squadra la dice lunga sulle difficoltà che i Seahawks stanno avendo sotto questo aspetto dell’attacco
      – la O-line, nonostante qualche miglioramento dall’inizio della stagione e l’innesto di Brown, continua a faticare da matti, costringendo Wilson a numeri di magia che probabilmente non riuscirebbero al 99% degli altri QB della NFL
      – nelle ultime settimane il numero di infortuni sta crescendo a dismisura e Seattle non ha la profondità del roster x affrontarli tutti
      – Carroll sembra meno sul pezzo rispetto alle scorse stagioni, prova ne é la ridicola, e ovviamente non riuscita, finta su field goal di fine primo tempo di lunedì sera: è vero che con i se e con i ma non si va da nessuna parte, però resta sempre il fatto che Seattle ha perso solo di 3 punti, giusto quelli che mancano a causa della folle quanto mal pensata idea provata da Seattle
      – mi chiedo come gente esperta come Carroll e il GM Schneider abbia potuto dare fiducia ad un kicker come Walsh: solo io ho la sensazione che la sua carriera ad alti livelli sia finita nel momento esatto in cui ha sbagliato il field da 27 yards nel Wild Card game del 2015??? Con un kicker normale ora Seattle sarebbe sull’8-2, non sul 6-4 (sconfitte con Washington e con Atlanta)

      • Amen. Ma penso che Carroll abbia perso smalto quando fece lanciare Wilson anzichè far correre Lynch in quell’ultima, maledetta giocata del Super Bowl. La secondaria è lontana dal livello al quale ci ha abituato, e senza un rb di livello state faticando parecchio.
        C’è solo un giocatore che può salvarvi: Russel Wilson. È il prototipo di qb che ho sempre adorato, quello che Vick è sempre stato, ma lo sta portando ad un livello mai raggiunto prima: fa giocate da sogno, aiutato da ricevitori forse non eccezionali, ma funzionali alla sua causa. Ha una mobilità sensazionale che può fare a brandelli anche la difesa più piazzata, ed è per questo che non mi sento di dare per scontata la vittoria degli Eagles a Seattle, anche se ultimamente stiamo mostrando molta più solidità anche nella secondaria. Comunque vada, sarà una grande partita :D

  6. Infatti mi stupisce che nella discussione sull’MVP Wilson non venga mai nominato. Sta facendo una stagione da urlo e mi chiedo cosa potrebbe fare con una O-line di medio-alto livello a proteggerlo.
    X quanto riguarda gli Eagles devo dire che nelle partite che ho visto mi ha stupito soprattutto una cosa: sembra che in ogni azione di attacco Wentz abbia solo l’imbarazzo della scelta e le opzioni in ogni snap possano essere molteplici.
    E’ vero che non avete avuto un calendario proibitivo, però con 1 QB che sembra aver bruciato le tappe nel suo percorso di crescita, ricevitori che stanno giocando come mai nella loro carriera, un backfield che può contare su 2 cavalli di razza e la sorpresa Clement ed un front seven da top 5, non credo sia presuntuoso puntare al Grande Ballo.
    Al momento siete con New Orleans la favorita x il Championship, che, vedendo le restanti partite, probabilmente giochereste in casa.
    Anche per Seattle la partita contro di voi sarà fondamentale: non vedo anch’io l’ora di guardarla!!

    • Giuro che voi due vi adoro veramente!
      Non ho nulla da aggiungere ai vostri commenti, sottoscrivo pienamente a tutto ciò che avete detto!
      Grazie mille ragazzi!

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