Non sono particolarmente scaramantico, ma possiamo tranquillamente dire che probabilmente il Dio del football questa stagione non si sta rivelando più di tanto misericordioso: nel giro di poche domeniche abbiamo visto finire la stagione del miglior quarterback della lega -l’ho detto, non temo le conseguenze-, del runningback più importante per la propria squadra, del receiver più sotto i riflettori e, probabilmente, del miglior giocatore difensivo dell’ultimo decennio.
Non se ne può più di vedere stagioni compromesse da infortuni che rumorosamente stanno iniziando ad accavallarsi ad un ritmo impressionante, ma probabilmente tutto ciò è una punizione del Dio citato in precedenza: fra Deflategate, sospensioni confermate ed annullate ad ogni due per tre, il contratto di Joe Flacco, la sconcertante incapacità di capire cosa sia una dannata ricezione e cosa non lo sia ed infine dispute sulla posizione da assumere durante l’inno -cosa a cui il nuovo bulletto seduto nell’ufficio ovale circa un anno fa sembra veramente tenere in modo inquietante- stiamo veramente trascurando quanto stia accadendo in campo in una stagione folle quasi quanto il bulletto sopra.
Lasciatemi dunque spiegare perché questa settimana, nonostante tutto ciò, dovete assolutamente collegarvi al vostro Game Pass -pure quello mi dicono che non scherzi per quanto riguarda l’instabilità- o streaming illegale che sia e gustarvi l’ennesima domenica di football.

Le partite più interessanti

Atlanta Falcons @ New England Patriots, lunedì ore 02.30
La rivincita del Super Bowl, evviva!
Chi si aspettava che le due squadre che qualche mese fa hanno messo in piedi una fra le partite più emozionanti e belle della storia arrivassero alla rivincita in queste condizioni? Atlanta ha gettato al vento un altro rassicurante vantaggio, spegnendosi nella seconda metà di partita contro i Dolphins di Jay Cutler -fatto pure sembrare un QB competente dal buon Jay Ajayi- mentre i Patriots vengono da una poco esaltante vittoria contro i Jets, resa possibile da un nonabbastanzatouchdown -termine esatto- rubato ad Austin Seferian-Jenkins: dire che la difesa di New England finora sia stata una delusione sarebbe un discreto eufemismo, ma tanto meglio non va ad Atlanta che, forse ancora in crisi d’identità post Super Bowl, non sembra riuscire a scendere in campo per più di 30 minuti a partita.
Ciò che sembra sicuro è che vedremo punti, tanti punti, poiché ai vari Jones, Freeman, Coleman ed Hooper la D dei Pats non sembra aver possibili risposte -attenti alla magia di Belichick- e sappiamo ormai da quasi 15 anni che quando c’è da vincere una partita ad alto punteggio nessuna squadra è efficace come New England: avremo sicuramente modo di divertirci, sperando che non finisca la stagione di qualche protagonista, perché ormai…

New Orleans Saints @ Green Bay Packers, domenica ore 19.00

Esiste immagine più triste di questa?

La rottura della clavicola ci ha privato dello spettacolo assicurato dal testa a testa fra Brees e Rodgers: nei loro ultimi quattro scontri sono stati segnati in media 69,5 punti, mica bruscolini. La gravità della mancanza di Rodgers va oltre al mancato show con Brees, in quanto la stagione di Green Bay è ora irrimediabilmente compromessa: il motivo per cui questa partita saprà, nonostante tutto, essere interessante è proprio perché avremo modo di vedere da subito di che pasta sia fatto Hundley, da tre anni a roster e teoricamente già avvezzo al sistema di gioco di coach McCarthy -sistema estremamente semplice che si affida troppo al genio e talento di Rodgers- e quindi, teoricamente, in grado di condurre dignitosamente l’attacco.
I Saints sono più lanciati che mai, l’attacco come al solito va che è un piacere grazie anche -e soprattutto- ad un running game finalmente credibile che con Kamara e Ingram sta rendendo più facile la vita ad un Brees sempreverde, anche se la vera novità arriva dalla difesa, finalmente in grado di essere rispettabile evitando di vanificare gli eroici sforzi del numero 9: non sarà sicuramente un esordio facile per Hundley, ma se non altro si capirà da subito se Green Bay sarà in grado o meno di lottare fino alla fine per i playoff.

Baltimore Ravens @ Minnesota Vikings, domenica ore 19.00
Descrivere la stagione dei Ravens è difficile, troppo difficile: dopo due vittorie esaltanti -rese possibili solo ed esclusivamente dalla difesa- contro il nulla messo in campo da Bengals -adesso di nuovo presentabili- e Browns –same ol’ same ol’– sono arrivate le asfaltate contro Jacksonville e Pittsburgh, una vittoria contro dei Raiders farlocchi guidati da Manuel e non da Carr ed infine la deprimente sconfitta contro Chicago. L’attacco dei Vikings non è certamente inarrestabile, ma è comunque in grado di segnare se serve, ma l’attenzione va spostata sulla difesa: il putrido attacco dei Ravens non ha possibilità contro la difesa dei Vikes, che al momento schiera la sesta miglior rushing defense -reparto che concede solamente 3.2 yards a portata- che non avrà probabilmente problemi a fermare le corse di Collins e Allen, andando dunque a caricare esclusivamente sulle spalle di Flacco la responsabilità di mettere punti a tabellone.
Flacco al momento ha lanciato un touchdown ogni due intercetti -8 intercetti a fronte di soli 4 TD, wow- ed ha il 44esimo -su 49- quarterback rating della lega: dal momento che il pacchetto ricevitori è decimato, la linea d’attacco rattoppata approssimativamente ed il running game non ingrana, come farà Baltimore a portare a casa una partita tanto importante quanto difficile?

I protagonisti

Orleans Darkwa
Diamo spazio a qualcuno di alternativo e nuovo!
Darkwa domenica ha sorpreso la NFL intera riuscendo a fare ciò che ai vari Elliott, Gordon, Lynch e McCoy è risultato totalmente impossibile: correre contro i Denver Broncos. Correre 117 yards contro la rushing defense dei Broncos è un’impresa assolutamente straordinaria e se nell’equazione aggiungiamo pure la disastrosa linea d’attacco dei Giants il tutto assume dei contorni decisamente epici: New York probabilmente questa stagione non vincerà molte partite, anzi, però non può assolutamente essere visto come un caso il fatto che la prima vittoria della stagione sia coincisa proprio con lo sbocciare di Darkwa. Domenica ad attendere i Giants ci sarà una sfida altrettanto, se non più, impegnativa di quelle contro i Broncos, in quanto alla Grande Mela arriveranno i Seahawks: abbiamo già visto abbastanza da Seattle per capire in anticipo che questa è una partita che anche se altamente improbabile sarebbero in grado di perdere in modi tanto perversi quanto creativi.
Se la difesa saprà tenere costantemente sotto pressione Wilson e rallentare uno degli attacchi più enigmatici della lega, New York potrebbe avere una minima speranza di giocarsela: i ragazzi di Carroll concedono ben 4.9 yards a portata, quindi attenzione che forse domenica il buon Orleans Darkwa potrebbe avere un’altra giornata di gloria.

Carson Wentz

L’accoppiata Wentz-Ertz si sta dimostrando una delle più produttive della lega.

L’anno scorso “Wentzmania” durò solamente tre partite -giusto il tempo che i vari defensive coordinator capissero che l’attacco degli Eagles era un loop infinito degli stessi quattro schemi- ma al momento, forti di un 5-1 ed un buon vantaggio nella corsa per la NFC East, le aquile sembrano veramente avere una marcia in più di chiunque: la linea difensiva è in grado di trascinare da sola la squadra alla vittoria, la secondaria per il momento tiene, il running game è stato galvanizzato dall’esplosione di Blount e soprattutto Wentz sta giocando come un veterano al decimo anno fra i professionisti. I lanci sbagliati, soprattutto quelli profondi, sono ancora parecchi, ma guardiamo un attimo i numeri per farci un’idea della brillantezza del giovane quarterback: quasi 1600 yards lanciate per 13 TD, 3 intercetti ed un passer rating di 99.6, vicinissimo a quel 100 che per tanti significa eccellenza.
È ancora presto, la stagione è lunga e gli infortuni sono sempre dietro l’angolo, ma se Wentz continuerà a giocare così poche squadre appaiono bilanciate come gli Eagles.
Tutto ciò l’ho probabilmente scritto per convincermi una volta per tutte a metterlo fra i titolari nel fantasy football perché adesso è impossibile rimanere indifferenti: whatcha gonna do when Wentzmania runs wild on you?

Tyvon Branch
Continuando con l’originalità, il nome di Tyvon Branch ha parecchi motivi per apparire in questa colonna: il safety dei Cardinals oltre che a condurre la classifica in tackle messi a segno -55, alla pari con C.J. Mosley- occupa pure la terza posizione nella graduatoria di Pro Football Focus con un voto pari a 87.0.
Tutto ciò ci fa capire che Branch effettivamente è spesso nelle zone del pallone: domenica a Twickenham i Cardinals affronteranno i Rams, team che ama muovere la palla con Gurley e con ricezioni veloci in mezzo al campo con Kupp o nella flat zone sempre con Gurley, quindi Branch se saprà continuare a gravitare intorno al pallone con l’efficacia dimostrata fino ad ora, probabilmente la difesa di Arizona riuscirà a fermare l’attacco dei Rams e permettere all’attacco di giocare con più serenità.
E in caso di vittoria potremo definitivamente parlare di resurrezione dei Cardinals.

La riabilitazione di Aaron Rodgers
Sapete già quanto io ami Rodgers… perciò ecco a voi l’ennesima foto gratuita del numero 12!

Uno spunto per le altre partite della giornata

Tampa Bay Buccaneers @ Buffalo Bills, domenica ore 19.00
Inizia a farsi veramente complicata la situazione per i Bucs che fermi su un 2-3 che quasi nessuno aveva previsto, hanno disperato bisogno di vincere: lo stato di salute di Winston non è ancora chiaro, ma anche fosse in grado di giocare andrebbe contro una difesa estremamente ostica che fino ad ora ha concesso solamente due lanci da TD ai quarterback avversari.

New York Jets @ Miami Dolphins, domenica ore 19.00
L’ultima volta che queste due squadre si erano incrociate le avevo clamorosamente snobbate pronunciandomi, senza nemmeno pensare, per una facilissima vittoria Dolphins: dopo essere stato sbeffeggiato e smentito questa volta tento di essere più serio. Miami viene da due vittorie consecutive ma continua a tentennare in attacco, mentre i Jets continuano a stupire chiunque dando battaglia ad ogni avversario: il fattore casa favorisce Miami ma con in campo questi New York Jets è veramente difficile fare pronostici sensati.

Arizona Cardinals @ Los Angeles Rams, Londra, domenica ore 19.00
Tornano -per la gioia di nessuno!- i London Games! Lo scontro fra Cardinals e Rams è alquanto affascinante e difficilmente pronosticabile in quanto Arizona, che probabilmente soffre di qualche disturbo bipolare, alterna una domenica di brillantezza ad una di totale caos rendendoci impossibile comprendere cosa abbiamo davanti agli occhi: una vittoria dei Cardinals creerebbe una situazione divisionale interessantissima.

Jacksonville Jaguars @ Indianapolis Colts, domenica ore 19.00
La difesa dei Jags contro l’attacco condotto da Brissett non dovrebbe aver problemi a causare turnovers, però attenzione, che Brissett sta giocando meglio di quanto sembri: teoricamente Fournette dovrebbe avere l’ennesima occasione per produrre e trovare la end zone anche se prima o poi la magia è destinata a finire.
Probabilmente non da domenica, ma chi sono io per fare previsioni esatte?

Carolina Panthers @ Chicago Bears, domenica ore 19.00

Sottovalutare i Bears potrebbe rivelarsi fatale per Cam e compagni.

Ecco a voi il classico esempio di partita già decisa -sulla carta- ma altamente insidiosa: Chicago ha strappato un’inaspettata vittoria contro i Ravens a Baltimore, perciò per una squadra lunatica come i Panthers il rischio di sconfitta è dietro l’angolo. Il running game di Carolina -inesistente fino al momento- si trova davanti all’ennesima prova della verità: il front seven dei Bears potrebbe riuscire ad annullarlo anche in quest’occasione, lasciando così a Cam la responsabilità di mettere punti a tabellone e muovere le catene.

Tennesse Titans @ Cleveland Browns, domenica ore 19.00
I Browns, come ogni anno, di vincere proprio non ne vogliono sapere: Tennessee non può permettersi di non uscire vincitrice da Cleveland.
Sarà interessante vedere come Murray risponderà alla prova monstre di Henry contro Indianapolis: che sia ora di affidare a lui il ruolo di bell-cow?

Dallas Cowboys @ San Francisco 49ers, domenica ore 22.05
Poco da dire in questo caso: Elliott c’è e Dallas deve assolutamente portare a casa la doppiavù e portarsi su un 3-3 che rimane comunque un record deludente.

Denver Broncos @ Los Angeles Chargers, domenica ore 22.25
Che Broncos vedremo domenica? Quelli che hanno asfaltato i Cowboys o quelli che sono riusciti a perdere contro i receiverless Giants?
Los Angeles sta finalmente iniziando ad avere fortuna e sta riuscendo a strappare vittorie che comunque non sembrano, per il momento, metterli in condizione di giocarsela per i playoff. Per il momento.

Cincinnati Bengals @ Pittsburgh Steelers, domenica ore 22.25
Se Bell e Brown dovessero riuscire a replicare quanto fatto vedere domenica contro KC difficilmente Pittsburgh non vincerà: i Bengals rimangono però una squadra veramente ostica da affrontare ed in uno scontro divisionale può veramente succedere di tutto.
Però non vai a vincere a Kansas City per poi perdere in casa contro i Bengals, vero? Vero?!

Seattle Seahawks @ New York Giants, domenica ore 22.25
La difesa degli ‘Hawks avrà modo di concentrarsi sul rushing game dei Giants, in quanto al di fuori di Engram New York non ha un ricevitore credibile. Seattle non può permettersi ulteriori passi falsi: ottobre sta per finire, it’s Seahawks’ time.

Washington Redskins @ Philadelphia Eagles, martedì ore 02.30
La difesa di Washington sta perdendo pezzi ad un ritmo preoccupante, in quanto oltre ai cornerback titolari Norman e Breeland pure il rookie Allen non sarà disponibile contro Philadelphia: la sua stagione è già finita, perciò Wentz non dovrebbe aver problemi a mettere i compagni in una posizione favorevole per la vittoria: Ertz deve ancora segnare un TD contro i Redskins, quindi potrebbe essere arrivato il momento giusto per invertire questo trend.

Kansas City Chiefs 30 @ Oakland Raiders 31, Thursday Night Football
Partita incredibile quella del Coliseum: Cooper finalmente si sblocca ricevendo per 210 yards e mettendo a segno due mete, Carr fa quello che serve per rispondere colpo a colpo a Smith e dopo una sequenza incredibile di penalty, con zero secondi da giocare, il numero 4 pesca Crabtree in end zone per il touchdown del pareggio.
L’extra point messo a segno dal nostro Giorgio Tavecchio permette ad Oakland di fermare l’emorragia di vittorie e di rimettere in piedi una stagione fino al momento deludente: i Chiefs sono battibili e l’attacco dei Raiders ha finalmente dato segnali di vita.
Che brutto affare la AFC West!

 

 

2 thoughts on “Guida alla settima settimana di NFL

  1. …perdiamo in casa contro i giaguari, può succedere anche contro le tigri.. (e poi ci toccheranno
    Ottimo articolo come sempre e in bocca al lupo ad A-Rod di riprendersi al più presto.

    Cmq domenica piena di scontri interessanti dall’esito molto incerto,
    e mentre la AFC West è la divisione più tosta di tutta la lega (e condivido),
    ..la vituperata AFC East al momento è l’unica divisione con tutte le squadre con record positivo, o come i Jets a pari vittorie/sconfitte

  2. Chiefs e Raiders dopo le prime due giornate erano le squadre migliori. Lo sono ancora e lo saranno fino alla fine, con Carr sano (non lo è) e Lynch ri-sintonizzato sul pianeta Terra (non lo è). A Kansas City serve tappare qualche buco nella secondaria ma per il resto sono una squadra fantastica, come i neri di Oakland.

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