Fare pronostici o preview dopo quanto successo la settimana scorsa si complica notevolmente: vedendo Rams e Niners segnare 80 punti avrei dovuto capire da subito che stava per succedere qualcosa di mai visto.
Fra dichiarazioni, proteste, upset e vittorie strappate all’ultimo secondo – otto partite decise da uno scarto inferiore ai sette punti- abbiamo ricevuto tutto ciò che potevamo desiderare, specialmente dopo due settimane di sbadigli e partite in cui l’ultimo quarto d’ora è servito ai runningback per migliorare la propria stats line a forza di corse ammazza-orologio.
Provare a scrivere qualcosa di sensato e rispettabile dopo che i Jets hanno preso a schiaffi Miami per un’ora -più pubblicità- non sarà facile, ma me la sono voluta io: vediamo insieme perché non possiamo perderci la quarta settimana di football!

Le partite più interessanti

L’ultima volta finì così: che domenica Baltimore colga l’occasione per vendicarsi?

Pittsburgh Steelers @ Baltimore Ravens, domenica ore 19.00
Penso che anche il tifoso NFL più occasionale della Penisola sappia che fra Baltimore Ravens e Pittsburgh Steelers non scorre buon sangue, quindi spiegare le origini ed i protagonisti di questa rivalità non avrebbe molto senso -ed usare migliaia di parole solo per il primo punto del primo paragrafo non s’ha da fare-: oltre che per la rivalità, sarà interessante vedere come andrà questo incontro poiché entrambe le compagini vengono da sconfitte estremamente preoccupanti contro avversari oggettivamente inferiori. Il 23 a 17 con cui gli Steelers hanno abbassato la testa a Chicago fa senza dubbio meno clamore dell’impronosticabile 44 a 7 con cui i Jaguars hanno rispedito a Baltimore dei Ravens ai quali Londra causerà quel tipo di shock di cui ci parlava Virginia Woolf in Mrs. Dalloway: prevedere un’altra prestazione del genere è impossibile perché alla fine stiamo sempre parlando di un attacco NFL e di un quarterback da cui aspettarsi più di 28 yards è lecito, almeno credo. I problemi in trasferta di Roethsliberger sono noti – nella scorsa stagione on the road ha lanciato 9 TD ed 8 intercetti, cosa ben diversa dalle 20 mete e 5 INT fra le mura dell’Heinz Field- e l’ultima gioia a Baltimore risale al 2010 quando trovando Isaac Redman in end zone a poco più di due minuti dal termine indispettì terribilmente un me ancora quattordicenne. La vittoria serve disperatamente ad entrambe le squadre, anche se nel caso di Baltimore il solo completare un passaggio oltre la linea di scrimmage sarebbe motivo di gioia.

Detroit Lions @ Minnesota Vikings, domenica ore 19.00
Mi rendo conto che Detroit sta monopolizzando questa colonna, ma cosa posso farci se ogni volta che scendono in campo succede qualcosa di spettacolare come perdere una partita per mano del libro delle regole NFL? Scherzi a parte, dopo la sorprendente vittoria contro i Buccaneers, Minnesota ci dà tutti i motivi del mondo per essere interessati a questa sfida: stabilito che con Keenum vincere è possibile -anche se ad onor del vero la secondaria di Tampa Bay era decimata- e forti del fattore campo, i Vikings si preparano ad affrontare la squadra più arrabbiata della lega consci del fatto che ci sia vita anche senza Sam Bradford. Non devo essere sicuramente io a spiegarvi l’importanza degli scontri divisionali ma, con i Packers che non convincono, è proprio in queste partite che si decidono i destini per i playoff: la D dei Vikings renderà la vita difficile a Stafford per tutto il pomeriggio -Matt Prater time!- e se Dalvin Cook riuscirà a togliere pressione dalle spalle di Keenum, non vedo perché Minnesota non possa vincere.
Non dimentichiamoci però che stiamo parlando di Matthew Stafford e si sa, con lui in campo succedono cose.

Oakland Raiders @ Denver Broncos, domenica ore 22.25
Non che ci fosse bisogno di particolari premesse affinché Raiders-Broncos trovasse posto fra le migliori tre partite della settimana, ma Week 3 -dovremmo trovargli un nome- ha voluto rendere il tutto più interessante fermando la corsa di due squadre che molti vedevano fra le più lanciate della lega. Quanto successo a Buffalo non è sicuramente incoraggiante per i Broncos, anche se una brutta partita capita veramente a tutti, mentre la totale inefficacia dell’attacco dei Raiders contro una difesa buona ma non ottima come quella dei Redskins starà sicuramente tartassando la testa di coach Del Rio: Amari Cooper ha droppato 6 dei 21 palloni a lui rivolti ricevendone solo 10, il contributo alla causa di Marshawn Lynch è limitato dal basso numero di portate -36 in tre partite anche se contro i Redskins è stato il game flow a tenerlo a 6 carries- e la tanto celebrata O-Line domenica ha concesso ben 4 sacks. Come detto prima, una giornata no può capitare veramente a chiunque -tranne a Tom Brady, in quel caso si parla di vecchiaia!- ma non deve sicuramente essere confortante per l’attacco di Oakland dover tentare di rifarsi proprio contro la difesa di Denver: aspettandomi una reazione d’orgoglio da parte di entrambe le compagini non saprei chi vedere come favorita.

I protagonisti

L’inizio della stagione di Cam in una foto.

Cam Newton
Il 2-0 con cui Carolina ha iniziato la propria regular season era riuscito a mascherare in parte qualcosa di tristemente evidente: Cam Newton non sta bene e non è pronto per giocare. Per vincere contro San Francisco e Buffalo -che poi giustamente batte Denver- non è stato necessario uno sforzo da SuperCam, in quanto ci ha pensato la difesa a trainare la squadra alla vittoria, ma già da alcuni incompleti, fra cui uno clamoroso in red zone a McCaffrey completamente libero, si era capito che il braccio di Newton avesse qualcosa di strano: la prestazione di domenica contro i Saints ha palesato il tutto ed il 65.4% di completi non deve ingannarci, in quanto è stato rimpolpato principalmente da lanci corti diretti al proprio RB. Tenendo presente che la difesa dei Saints negli ultimi anni si è resa più protagonista sul web attraverso meme che sul campo, la situazione appare alquanto preoccupante ed inizia ad essere sensato chiedersi se il proprio meglio Cam ce lo abbia già mostrato. Domenica affronterà New England a Foxborough e questa partita ha un valore simbolico da tenere ben presente in quanto nel 2013, battendo 24 a 20 i Patriots nel famoso Ice Up Son Game, annunciò definitivamente al mondo di essere arrivato: cosa succederà questa volta?

DeMarco Murray
La cosa sorprendente quando si parla di Murray è la sua età: deve ancora compiere 30 anni -ok, numero maledetto per un runningback, lo so- e noi tutti, me compreso, lo stiamo trattando come un quasi cinquantenne troppo vecchio per giocare a livello competitivo. Derrick Henry è chiaramente il futuro, Tennessee altrimenti non avrebbe investito una seconda scelta per garantirselo, ma non è che stiamo tentando di pensionare Murray troppo precocemente? Contro lo spaventoso front seven di Seattle, l’ex Cowboy ha aspettato pazientemente il suo momento finché ha trovato il varco giusto per mettere a segno un altro touchdown da 75 yards: nonostante sia tanto odiato dai fantasy owners, l’approccio del runningback by committee potrebbe portare lontano i Titans che grazie ad un’ottima linea offensiva possono permettersi di schierare due runningback con stili di gioco diversi e cogliere impreparata la difesa avversaria.
Contro Houston correre non è mai facile -deve ancora mettere a segno un sack ma fidatevi, J.J. Watt sta giocando veramente bene- ma Tennessee grazie alla propria imprevedibilità potrebbe riuscire a trovare successo anche contro di loro.

E.J. Gaines
Dopo la spettacolare prestazione contro i Broncos – 4 ricezioni su 12 targets, un intercetto ed una votazione PFF di 85.9- probabilmente domenica Gaines dovrà vedersela contro Julio Jones: coach McDermott il 2 ottobre 2016 era il defensive coordinator dei Panthers e decise di far coprire Jones solamente ad un cornerback come fosse un receiver qualunque.
Un anno, 300 yards ed un touchdown dopo -il più bel giorno della mia vita da fantasy owner- McDermott si ritrova contro il numero 11 dei Falcons e forse per la maggior parte della giornata lascerà proprio a Gaines l’ingrato ruolo di coprirlo: probabilmente le situazioni di uno contro uno saranno limitate anche se comunque toccherà a lui rallentarlo sulla linea di scrimmage e rimanergli attaccato alle caviglie finché non arriverà aiuto. I Falcons sono ovviamente favoriti, ma se il 28 dei Bills saprà limitare i danni -Jones non lo fermi in nessun caso- Buffalo potrebbe riuscire a piazzare l’upset per la seconda settimana di fila.

Qualche ginocchio
Per questa settimana faccio un’eccezione ed aggiungo un quarto protagonista: scusami Hegel se ho rovinato l’armonia della triade.
Tutti gli occhi saranno puntati sulle ginocchia dei giocatori durante l’inno e non volendo fare protesta -che noia…- mi limito a riproporre una foto che un giocatore di Green Bay ha postato poche ore fa su Instagram.

Con due righe Rodgers ha appena vinto l’MVP. Aaron, ti voglio veramente bene.

Uno spunto per le altre partite della giornata

New Orleans Saints @ Miami Dolphins, domenica ore 15.30 (Londra)
Se la difesa dei Saints saprà dare continuità a quanto fatto vedere contro Carolina, perché mai non dovrebbero essere loro i favoriti? Londra ed il fuso orario sono però fattori da tenere assolutamente in considerazione -vedasi Baltimore-: Miami ha già preso parte ai London Games e questo è un piccolo vantaggio… a patto che l’attacco scenda in campo!

Jacksonville Jaguars @ New York Jets, domenica ore 19.00
Jaguars pesantemente favoriti anche se dopo il successo contro Miami non so più cosa dire dei Jets: la difesa di Jacksonville teoricamente dovrebbe sopraffare un attacco anemico a dir poco.

Carolina Panthers @ New England Patriots, domenica ore 19.00
Dire che la difesa dei Patriots stia deludendo sarebbe l’eufemismo dell’anno, però affronteranno dei Panthers che sono stati in grado di segnare 13 punti contro i Saints… Finché il bollitissimo Brady lancia 400 yards e tre/quattro TD a settimana New England sarà sempre e comunque favorita.

Tennessee Titans @ Houston Texans, domenica ore 19.00
Che i Titans quest’anno mi piacciano veramente tanto dovrebbe essere palese e portarsi sul 3-1 con i Colts probabilmente sull’1-3 dopo la visita a Seattle sarebbe molto importante per i ragazzi di coach Mularkey: se Watson sarà quello visto contro i Patriots i Texans però se la potranno giocare ad armi -quasi- pari.

Buffalo Bills @ Atlanta Falcons, domenica ore 19.00
Falcons in casa contro i Bills, vittoria facile di Atlanta, no? Per niente, i limiti di Buffalo sono tanti ma il cuore messo in campo dai ragazzi di McDermott è veramente impressionante: attenzione, erano dati per spacciati anche la settimana scorsa contro gli esaltatissimi Broncos.

Cincinnati Bengals @ Cleveland Browns, domenica ore 19.00

Negli ultimi due testa a testa contro i Browns A.J. Green ha ricevuto per quasi 300 yards e due TD.

Con Lazor come OC l’attacco dei Bengals ha finalmente dato segni di vita -salvo poi collassare nella seconda metà- e Cleveland se non altro ci prova: probabilmente Cincinnati riuscirà a sbloccarsi ma attenti cari lettori, che potremmo avere per le mani una copia di Cleveland-Indianapolis. Tanti errori, tanta mediocrità ma tanti punti e divertimento.

Los Angeles Rams @ Dallas Cowboys, domenica ore 19.00
Il pronostico è tutto dalla parte dei Cowboys ma se l’attacco dei Rams sarà efficace come contro Indianapolis e San Francisco potremmo vedere veramente una bella partita: la difesa di Dallas non è sicuramente tanto più brillante di quella dei suddetti team. Attenzione come sempre a Zeke che contro questi Rams potrebbe trovare parecchio successo.

Philadelphia Eagles @ Los Angeles Chargers, domenica ore 22.05
Non riesco ad immaginarmi Philadelphia lasciare la vittoria ai Chargers specialmente dopo il thriller contro i Giants però, come dico spesso, contro San… Los Angeles non si può essere sicuri di nulla: contro la secondaria degli Eagles Rivers dovrebbe -condizionale- avere una giornata più brillante rispetto a domenica scorsa contro KC anche se gli intercetti sono sempre dietro l’angolo.

New York Giants @ Tampa Bay Buccaneers, domenica ore 22.05
New York non può andare sullo 0-4.
Vero? Vero?!

San Francisco 49ers @ Arizona Cardinals, domenica ore 22.05
Arizona dovrebbe vincere senza particolari patemi ma la pochezza della linea d’attacco e la totale mancanza di un running game potrebbero tenere più aperta del previsto questa contesa. Vado un attimo off-topic: dopo la partita di lunedì notte mi rifiuto di credere che Larry Fitzgerald abbia veramente 34 anni.

Indianapolis Colts @ Seattle Seahawks, lunedì ore 02.30
Quando è stato fatto il calendario si pensava ad Andrew Luck vs. Russell Wilson: questo potrebbe essere uno dei SNF più brutti dell’ultimo decennio.
Seattle deve vincere ed in qualche modo convincere i tifosi del fatto che alla fine un attacco ce l’abbiano pure loro.

Washington Redskins @ Kansas City Chiefs, martedì ore 02.30
I Redskins che hanno annientato Oakland possono vincere contro chiunque ma bisognerà vedere se è semplicemente stato un colpo di fortuna o l’inizio di qualcosa di serio -parlo come Alberto Castagna ora?-: Kansas City è la squadra che al momento appare più bilanciata e completa quindi questo scontro sarà un interessante banco di prova per entrambe le compagini.

Chicago Bears 14 @ Green Bay Packers 35, Thursday Night Football
Nulla da fare per i Bears che commettendo 4 turnovers regalano a Rodgers l’opportunità di non dover lanciare più di tanto -179 yards- e di massimizzare ogni occasione mettendo a segno 4 TD. Sfortunatamente a rubare la scena ai touchdown di Rodgers ci ha pensato la terribile botta refilata da Trevathan a Adams: per finire un tackle il linebacker si è lanciato a tutta velocità contro il ricevitore dei Packers, colpendolo dritto sul casco.

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