I mesi di maggio e giugno, in questi interminabili otto mesi di offseason, sono sicuramente i più scarni e noiosi per un appassionato NFL: superato il tornado free agency ed il draft, le cose da dire sulla National Football League si contano sulle dita di una mano.
Ma adesso siamo a luglio, ultimo mese senza football (sì, le quattro partite di preseason dopo tutto sono football), ed a poche settimane dall’inizio dei training camp, abbiamo deciso di iniziare a preparare la prossima stagione con degli insoliti, improbabili e soprattutto discutibili rankings: ogni settimana andremo ad analizzare la Top Five della lega in una determinata posizione, il che non vuol dire che questa classifica si occupi esclusivamente di wide receiver in quanto verranno considerati pure i tight end.
Le classifiche si basano sul potenziale del reparto, non sulla produzione della stagione 2016: sentitevi pure liberi di farmi sapere la vostra nella sezione commenti qua sotto!
E senza perdere altro tempo…

5 – Los Angeles Chargers
Nomi più importanti: Keenan Allen, Tyrell Williams, Mike Williams, Travis Benjamin, Antonio Gates (TE), Hunter Henry (TE).
Partiamo subito con una scelta discutibile, ma il pacchetto ricevitori dei San… ehm, Los Angeles Chargers mi fa già leccare le dita: ammesso che Keenan Allen riesca finalmente a rimanere sano (9 sono le partite giocate complessivamente nelle ultime due stagioni), la prima scelta al draft Mike Williams fornisce a coach Lynn un altro receiver estremamente fisico in grado di vincere consistentemente le cosiddette “fifty-fifty ball”. Non dimentichiamoci poi di Tyrell Williams, undrafted free agent che la scorsa stagione è stato in grado di compensare alla mancanza di Allen con 1059 yards e 7 TD; Travis Benjamin vedrà probabilmente diminuire il numero di target, ma permetterà comunque a Rivers di avere un’importante arma nei deep passes. Dopo un finale di stagione decisamente positivo, sembra tutto pronto per il passaggio della torcia da parte di Antonio Gates ad Hunter Henry: sui 53 lanci a lui direzionati il rookie è riuscito ad acchiapparne ben 36 (il 68%) di cui 8 in end zone. Hanno perso Woodhead, passato ai Ravens a marzo, però questi Chargers sulla carta saranno terribilmente divertenti: la linea d’attacco dovrebbe essere sensibilmente migliorata rispetto allo scorso anno e Melvin Gordon farà rispettare alle difese avversarie pure il running game. AFC West affare fra Raiders e Chiefs? Attenti ai Chargers!

4- Tampa Bay Buccaneers
Nomi più importanti: Mike Evans, DeSean Jackson, O.J. Howard (TE), Chris Godwin, Cameron Brate (TE).
Per il mio aspetto e per la mia mania di andare controcorrente in ogni caso, spesso vengo definito hipster, e se a febbraio definire i Bucs squadra da playoff era hipsterismo allo stato puro, dopo free agency e draft è diventato uno dei temi più mainstream all’interno della NFL: Mike Evans, e questo già lo sapete, è un mostro e se il 55% di catch rate e i 7 drops registrati la scorsa stagione vi fanno storcere il naso dovete ricordare che questi numeri sono figli di 173 targets, numero buono per il primato assoluto nella lega. O.J. Howard è il tight end entrato in lega con più hype dai tempi di Gronk e l’impressione è quella che Alabama non avesse idea di come sfruttare questo talento cristallino: è vero che la curva d’apprendimento della posizione è una fra le più lunghe della lega ma Dirk Koetter probabilmente lo saprà sfruttare a dovere, probabilmente in formazioni con due tight end, in quanto non va dimenticato il buon Cameron Brate, autentica rivelazione del 2016 con le sue 57 catches su 81 targets, buone per 8 touchdown (su 17 redzone targets!) e soprattutto ZERO drop!

In questa partita Desean Jackson ha messo a segno 3 ricezioni per 102 yards: ecco come ne sono arrivate 80.

Chris Godwin è un altro ricevitore molto fisico che tornerà sicuramente molto utile in redzone ma lasciatemi parlare di una delle prese più azzeccate di tutta la free agency, DeSean Jackson: nonostante i 30 anni già passati Jackson è un ricevitore il cui contributo va oltre i numeri del box-score, in quanto nel momento in cui mette piede in campo ogni defensive coordinator sa che dovrà sistematicamente fornire l’aiuto del safety al malcapitato corner incaricato di coprire l’ex Cal-Berkeley, cosa che aprirà molti spazi ad Evans. Per un appassionato di fantasy football come il sottoscritto Jackson non è il giocatore più costante che ci sia, come testimonia una striscia di 6 partite della scorsa stagione in cui non ha mai ricevuto per più di 55 yards, ma rimane una delle armi più pericolose dell’intera lega.

3- Green Bay Packers
Nomi più importanti: Jordy Nelson, Davante Adams, Randall Cobb, TY Montgomery, Martellus Bennett (TE).
Dopo aver perso tutta la stagione 2015 per un devastante infortunio subito in un’insignificante partita di preseason contro gli Steelers, i dubbi su Jordy Nelson erano molti ma dopo 97 catches, 1257 yards e 12 TD credo che di motivi per dubitare dell’artista della complicatissima “back shoulder fade” ce ne siano gran pochi. L’infortunio di Nelson avrebbe dovuto aprire le porte a Davante Adams, al tempo sophomore, incapace però di rispondere presente e di affermarsi come nuovo receiver one di Aaron Rodgers: ciò è successo però lo scorso anno, in cui l’ex Fresno State è arrivato a tre misere yards dal traguardo delle 1000 yards ma con 12 TD ha dimostrato di poter essere il futuro dei Packers, infatti da lui mi aspetto una stagione da almeno 1200 yards e 10+ TD. Cosa sia successo negli ultimi due anni a Randall Cobb rimane un mistero, anche se quanto mostrato nella scorsa postseason è certamente un segnale incoraggiante per un giocatore che sembra essersi perso dopo un 2014 strepitoso a scapito di TY Montgomery, giocatore che ha fatto della versatilità il proprio punto di forza: schierarlo nel backfield non altera la sua costante produzione. Dopo aver vinto il primo anello con i Patriots, il meraviglioso Martellus Bennett ha firmato con i Packers, fornendo così a Rodgers il primo tight end di spessore dai tempi di Jermichael Finley: le 701 yards ricevute con i Patriots unite ai 7 TD non impressionano tanto quanto il 75% di catch/target ratio. Ah sì, è pure un tipino discretamente interessante.
Se solo non mancasse un runningback…

2- New York Giants
Nomi più importanti: Odell Beckham Jr, Brandon Marshall, Sterling Shepard, Evan Engram (TE).

La fisicità di Brandon Marshall torna utile proprio in tutte le fasi del gioco.

Eli Manning sta invecchiando, i Patriots sono più forti che mai quindi quale occasione migliore per vincere il terzo Super Bowl negli ultimi 10 anni? Deve essere stato simile il ragionamento del GM Reese in occasione dell’acquisizione di Brandon Marshall, che nonostante i 33 anni di età rimane uno dei receiver fisicamente più dominanti della lega: non fatevi ingannare dai numeri dello scorso anno, abbassati ovviamente da una squadra spesso indecente, solo due anni fa nel pieno della Fitzmagic il titanico ricevitore ha ricevuto 109 palloni per più di 1500 yards e 14 TD! Quando 1367 yards e 10 TD vengono considerati numeri discretamente deludenti vuol dire che si sta parlando di qualcuno veramente speciale: OBJ, signori, e tenetevi forte, che dopo i molti drammi dello scorso anno il numero 13 sembra più sereno e pronto che mai e senza dubbio la presenza di Marshall gli fornirà più spesso situazioni di 1-contro-1 e già lo sapete, che quando Beckham ha la palla in mano una traccia da 5 yards può magicamente trasformarsi in un TD da 75! Un innesto fondamentale è pure quello del rookie Evan Engram, il cui skill-set è quello di un ricevitore, ed i continui paragoni a Jordan Reed dovrebbero farvi capire una cosa o due… Ah, non dimentichiamoci del sophomore Sterling Shepard, autore di ben 8 TD da rookie!
Questi Giants si preannunciano più esplosivi che mai.

1- New England Patriots
Nomi più importanti: Brandin Cooks, Julian Edelman, Rob Gronkowski (TE), Malcolm Mitchell, Chris Hogan, Dwayne Allen (TE), Danny Amendola.

Il numero non sarà più il 10 utilizzato a New Orleans, ma bensì il 14: si prospetta una lunga stagione per il resto della NFL.

Spoiler alert: non sarà l’ultima volta che vedrete i Patriots occupare il primo posto in questa rubrica e lascio a voi l’arduo compito di capire il perché. Gronk, se integro, è il giocatore più dominante dell’intera NFL, ed onestamente non saprei che altro aggiungere su questo cyborg con la passione del football e del far festa. Julian Edelman è diventato a tutti gli effetti Welker 2.0, con due anelli però, ed è l’unico receiver dei Patriots a cui almeno 10 target a partita probabilmente saranno garantiti anche nel 2017, anche se bisogna vedere (per la disperazione di tutta la lega) come Belichick deciderà di usare il nuovo giocattolo Brandin Cooks, facilmente il ricevitore più talentuoso dai tempi di Randy Moss: la sua velocità apre infinite opzioni ai Patriots, che potranno allungare il campo a loro piacimento lasciando spazio di manovra ai vari Edelman, Hogan (che se la partita è quella giusta ti riceve 150 yards senza che tu te ne accorga) e Mitchell che probabilmente è destinato ad una stagione da 1000+ yards.
Che noia questi Patriots.

Appena fuori: Atlanta Falcons, Oakland Raiders, Pittsburgh Steelers e Dallas Cowboys.
E’ una Top Five, qualcuno dovrà pure rimanere fuori!

Alla settimana prossima!

2 thoughts on “NFL Top Five: I cinque migliori receiving corps

  1. I patriots hanno una varietà di ricevitori da far spavento, ma quello che amo di più è la secondaria con gilmore e Butler.
    Non succede ma se succede…perfe…no basta sono scaramantico! 😂😂😂

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