L’imprevedibilità è il bello della NFL, e la seconda giornata ha ancora una volta rovesciato diverse idee che ci eravamo fatti una settimana fa. Vediamo brevemente  alcuni “rovesci della medaglia” di questa domenica…

PEYTON MANNING E’ BOLLITO

o-PEYTON-MANNING-facebookFortunato in certi momenti, ma Manning non sembra assolutamente pronto ad appendere il casco al chiodo. Più che altro ci sono dei dubbi su come possa funzionare il  tipo di attacco preferito da Gary Kubiak, che enfatizza molto il ruolo delle corse, quando in due giornate il rushing-attack non ha propriamente fatto sfracelli per i
Broncos (Hillman il leader con sole 75 yards corse). Alla fine per vincere, oltre a una solida difesa, Denver dovrà come al solito affidarsi al duo Manning-Demaryius Thomas, che giovedì contro i Chiefs  e’ sembrato di nuovo in perfetta sintonia…

WINSTON E’ UN BIDONE

Dopo un inizio quantomai nervoso, Jameis Winston nella seconda partita, giocata e vinta contro i Saints, è apparso nettamente più a suo agio, quasi un game-manager dalle stats finali (14 su 21 per 207 yards e un touchdown). Non numeri da urlo, ma che indicano un giocatore in grado di fare progressi, e anche abbastanza
velocemente: non ancora da fantasy-football, insomma, ma non certo un bidone…

BUFFALO DA PLAYOFFS

Okay, i Bills sono una squadra sicuramente buona, ma devono togliersi dalla mente 1) la classifica e 2) Tom Brady, il più in fretta possibile. 8 sacks subiti (e Taylor non è Matt Cassel…), 3 intercetti ad opera dello stesso quarterback, più 507 yards guadagnate dai Patriots, quasi tutte in aria ad opera di un monumentale Brady: numeri non buoni, che devono restare isolati nel corso della stagione, se Rex Ryan vuole avere una stagione vincente…

E’ ORA DI PREOCCUPARSI??

Seahawks, no panic…

Con la notizia che Kam Chancellor torna nel roster di Seattle, diamo una notizia sicuramente rassicurante per i tifosi degli ‘Hawks. Ma non sufficiente: in due giornate Marshawn Lynch è sembrato l’ombra di se stesso, Jimmy Graham sta già lamentandosi (e non del tutto a torto) per il poco coinvolgimento offensivo, e la linea offensiva è ancora peggio che l’anno scorso. Detto questo, Russell Wilson sembra migliorare stagione dopo stagione, e onestamente Seattle sembra troppo ottima per non arrivare a dieci-undici vittorie…

Saints, panic!

Non è solo l’infortunio a Drew Brees con conseguente sua assenza per qualche settimana, perchè Luke McCown è un solido backup (hai sentito, Jerry Jones???), ma il vero motivo è che nulla sembra veramente funzionare a Nola, dall’attacco alla difesa. E se quest’ultima è un cantiere aperto da almeno due anni, neanche più gli schemi offensivi sembrano innescarsi come prima: fine di un epoca??

HEAD COACH A RISCHIO

Dopo solo due giornate è possibile rischiare, usando una metafora italica, di non mangiare il panettone a Natale? Sicuramente sì, non siamo gli unici a esagerare nelle reazioni, lo fanno anche i manager NFL…

CHUCK PAGANO

Chuck-Pagano1La conferenza stampa dopo la sconfitta coi Jets ci ha offerto un Pagano in versione Dead-Man Walking, conscio del suo prossimo destino e assolutamente noncurante di qualunque diplomazia, tanto da accusare in ordine 1) Andrew Luck e 2) il GM Ryan Grigson di molti dei problemi attuali dei Colts. La sensazione è che Pagano è conscio dei limiti attuali della sua squadra, e anche che in 3 anni sia la difesa sia la linea offensiva non sono state migliorate, elementi che rendono improbabile raggiungere il tanto sognato Super Bowl: probabile che arrivi a fine stagione, ma  ovviamente il suo contratto difficilmente sarà prolungato…

JOE PHILBIN

L’allenatore dei Dolphins è da sempre sulla hot-seat, ovvero la sedia bollente che indica in inglese la panchina che scotta. Non a torto, visto che in due stagioni Miami ha sfornato la stessa minestra, 8-8 in classifica con crollo finale: e sconfitte improbabili, come quella di domenica contro i Jaguars. Ecco, se vuoi giocare a gennaio e salvare la panchina queste non sono partite da perdere, specie se la tua dirigenza ti ha regalato in primavera un certo Ndamukong Suh…

JEFF FISHER

Pur con tutta la reputazione precedente guadagnata (anche un po’ costruita onestamente), Fisher è dal 2012 ai Rams, e onestamente chiedere il salto di qualità sembra il minimo. E invece la partita di domenica ci ha riportato alla squadra immatura e incapace di trovare continuità negli ultimi anni: difficile che il credito dell’ex
coach dei Titans sia infinito, almeno non oltre la fine della stagione 2015…

VERSO WEEK 3

San Francisco 49ers at Arizona Cardinals

Visto che i Cards sono la squadra del momento, è giusto soffermarsi sulle possibilità dei 49ers di giocare una buona partita. Ma quale San Francisco, quella che in difesa ha concesso 3 punti ai Vikings, o quella bastonata dagli Steelers domenica? In verità, con poca pausa e l’orario di inizio dell’est degli Stati Uniti, di scuse per la squadra di Jim Tomsula ce ne sono, ed effettivamente l’attacco guidato da Colin Kaepernick sembra offrire prospettive incoraggianti. Ma Arizona al momento sembra un ostacolo troppo duro.

Previsione: Arizona vincente 27-14

2 thoughts on “NFL Week In Review #2

  1. articoli sulla nfl sempre ben fatti. I migliori. Continuate così!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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