USATSI_7581329La free agency è nel vivo. Le news di tutti i siti sono pieni di storie riguardanti trade, tagli, rinnovi, ristrutturazioni di contratti e così via. Tra le varie notizie però spicca l’assenza di una news che si dava abbastanza per scontata, ovvero il franchise tag su Ndamukong Suh da parte dei Detroit Lions. Assenza che diventa essa stessa notizia: i Lions hanno annunciato lunedì scorso che non usufruiranno del franchise tag sul Defensive Tackle. Questa mossa arriva a sorpresa, ma forse neanche tanto. Se lasciamo da parte le valutazioni sul valore del giocatore e guardiamo ai soli numeri la tag sarebbe costata la bellezza di 26.8 milioni di dollari. Una cifra proibitiva e talmente alta da fare serie valutazioni su qualsiasi giocatore. Non usare il tag può sembrare un errore da parte della franchigia, ma il vero errore è stata la ristrutturazione del contratto fatta precedentemente che ha reso impossibile a oggi giocarsi il tag, perdendo così tutto il potere contrattuale da parte della squadra.

A ragionare coi se e coi ma non si va da nessuna parte, e com’è, come non è Suh, il 10 marzo entrerà nella free agency e ci entrerà da numero 1. Vediamo quali potrebbero essere le destinazioni. Da tifoso e sognatore lo vedrei benissimo nella Big Easy. I Saints devono sostituire Bunkley, ma senza neanche un dollaro da poter spendere la vedo un po’ dura… torniamo sulla terra! Innanzitutto bisogna continuare a tenere in considerazione i Lions stessi. La storia insegna che raramente un giocatore è tornato nella squadra di partenza dopo aver testato la free agency, ma mai dire mai. I Lions sono chiusi in un angolo con le spalle al muro e vedere Kendall Langford incontrarsi con la franchigia non fa ben sperare i tifosi di casa a Detroit. Sarà un’uscita dolorosa!

La questione denaro, importantissima, ci fa guardare alle squadre con la possibilità di spendere: Oakland, Chicago, Jacksonville, Indianapolis, e forse anche Miami.

Nel sud della Florida c’è un certo bisogno di ricostruire la difesa interna e Suh fa gola, ma spendere tanto per un solo giocatore potrebbe lasciare vuoti da altre parti. Una soluzione potrebbe essere Suh più un paio di pick al draft, con tutti i rischi del caso. Pur avendone la possibilità credo che Miami dovrebbe puntare a prendere due/tre giocatori di livello in modo da coprire diversi punti critici.

12040226-largeAnche nel nord della Florida c’è bisogno di ricostruire, e c’è bisogno di ricostruire tutto. I Jags è da troppo tempo che navigano in fondo alle classifiche e la voglia di risalire sta diventando una necessità. L’apporto di Suh sarebbe molto grosso, ma dalle parti di Jacksonville firmare grandi nomi non rientra nello stile. Si preferisce puntare sul draft e i giovani, creando un gruppo unito e coeso, senza stelle ma con tanti buoni giocatori. I soldi non mancano, ma probabilmente manca la voglia.

Indianapolis ha tanta voglia di vincere. Con Luck e i playoff giocati finora si è visto che il potenziale c’è, ma bisogna aggiungere qualche pezzo. Suh sarebbe uno di quei giocatori che possono far fare il salto di qualità, ma ad Indianapolis serve più di un solo giocatore e spendere le risorse in maniera ponderata, cercando anche di dare nuovi punti di riferimento a Luck, potrebbe essere un piano più redditizio sulla lunga distanza.

A Chicago la nuova dirigenza ha voglia di cominciare col botto. Ma quanto saranno disposti a esporsi? C’è sempre il rischio di creare il precedente e abituare un po’ troppo bene i tifosi…..

Prima di vedere qual è la posizione dei Raiders bisogna aprire una parentesi sui Patriots. E’ fresca fresca la notizia che Wilfork non tornerà il prossimo anno e il vuoto lasciato può essere riempito proprio da Suh. I Pats sanno fare affari e potrebbero uscirne con una soluzione pirotecnica, ma l’attenzione della società è su Revis e dai Pats Suh non potrà prendere la tonnellata di soldi che gli arriverebbe da qualche altra parte, ma potrebbe essere da subito competitivo per vincere il Super Bowl ed entrare a far parte della storia aiutando Brady a vincere più di tutti. Una situazione che farebbe gola a molti…. peccato che Suh abbia dichiarato che ha scegliere la sua prossima destinazione sarà il suo agente. Come per molti altri giocatori sarà l’offerta più alta, ma a differenza di tutti gli altri Suh è stato molto sincero a riguardo. E qui entrano in gioco i Raiders: hanno una marea di spazio salariale a disposizione, hanno una dirigenza disperata e disposta a tutto pur di vincere e in più Suh si inserirebbe nella tradizione di casa Oakland di schierare difensori duri, arcigni e che sanno far sentire il proprio peso. Non penso che nessuno sia “pazzo” tanto quanto il duo Davis-McKenzie in tema di spese e dubito che qualcuno supererà l’offerta dei pirati della baia. L’idea di vedere Suh accanto a Mack stuzzica e non poco, molti dei tifosi, i quali a loro volta dopo anni di sofferenza si meritano di vedere un duo del genere in campo.

A me la situazione sembra molto chiara e se Suh si atterrà alle dichiarazioni rilasciate non vedo altra destinazione, ma come in ogni questione sportiva mai dire mai, perchè con così tante squadre pronte a spendere le negoziazioni che partiranno a breve metteranno molto probabilmente Suh nella posizione di superare il contratto di Watt da 100 milioni per 6 anni facendone così il difensore più pagato della lega, cosa per Suh è una conditio sine qua non per poter firmare un qualsiasi contratto. Raramente un giocatore di questo calibro e al culmine della carriera si affaccia alla free agency e la storia su dove giocherà l’anno prossimo è una di quelle storie da seguire con una certa attenzione.

One thought on “Ndamukong Suh: un DT che fa gola a molti

  1. “Non penso che nessuno sia “pazzo” tanto quanto il duo Davis-McKenzie in tema di spese”
    Scusa eh, ma su che basi il figlio scemo di Al e il suo GM sono pazzi in tema di spese!?
    No perché fino ad oggi, McKenzie ha dimostrato esattamente il contrario ( infatti non è un caso che i Raiders abbiano quasi 70 milioni di spazio sotto i cap. )..

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