Semplicemente una grandissima partita. È così che l’NFC Championship passerà alla storia, un match fatto di alti e bassi da una parte e dall’altra, in cui a spuntarla è stata la squadra visceralmente più solida, concreta, vogliosa e soprattutto cattiva.

In un CenturyLink Field a dir poco infuocato i Seattle Seahawks effettuano la più clamorosa delle rimonte portando a casa il titolo di Conference per il secondo anno consecutivo e con esso un’altra possibilità al Super Bowl, questa volta a Glendale, Arizona.

Russell Wilson, principale fautore della rimonta di Seattle

Russell Wilson, principale fautore della rimonta di Seattle

Il principale protagonista di tutto ciò è indubbiamente Russell Wilson. In una partita che ha visto il peggior numero 3 della sua giovane quanto esaltante carriera, il quarterback di Pete Carroll si riprende in maniera del tutto perentoria, come è solito fare del resto, da quattro gravosi intercetti cui tuttavia la squadra avversaria non approfitta come avrebbe dovuto.

Due pick di Ha Ha Clinton-Dix, uno di Sam Shields e l’ultimo di Morgan Burnett non sono stati abbastanza per spegnere la voglia, la grinta e soprattutto il talento di questo giovane ragazzo, in grado di trascinare la propria squadra con una serie di giocate da vero maestro, e si rende ancora una volta protagonista della partita.

Prima con il touchdown realizzato con le proprie gambe, percorrendo quell’unica yard che separava la propria squadra dalla end zone, tra l’altro con una splendida lettura sulla zone read, poi delle fantastiche big play come ad esempio il lancio per Lynch lungo la sideline destra che ha poi permesso di realizzare la segnatura, oppure ancora il lancio con cui è arrivata la conversione di un 3rd & 19 dopo che un sack di Clay Matthews aveva creato un difficile 2nd & 31.

Qualcosa di incredibile poi i due lanci da 35 yard che hanno permesso alla propria squadra di capitalizzare nel corso dell’overtime e ottenere il secondo titolo di Conference consecutivo.

A fine partita in lacrime, Russell Wilson ha dato l’ennesima dimostrazione di cosa significa crederci sempre e fino in fondo, senza lasciarsi abbattere dalle avversità e soprattutto da ogni cosa che si può parare di fronte la propria strada.

Ma Wilson non è stato il solo a spostare gli equilibri della partita a proprio favore. Un fantastico quanto corposo contributo è stato apportato anche da Pete Carroll e dal compagno di squadra Marshawn Lynch.

Pete Carroll, da sempre gran designer per il proprio play-book

Pete Carroll, da sempre gran designer per il proprio play-book

Nel primo caso ci si può facilmente riferire al fake field goal che ha finalmente permesso ai campioni in carica di mettere punti a referto nel corso del terzo quarto.

Design perfetto della giocata in favore di Clint Gresham. Carroll non è nuovo a cose del genere e continuativamente nel corso della sua carriera ha dato prova di poter tirare fuori dal cilindro superbi e sublimi conigli del genere. Da sottolineare tra l’altro l’importanza della giocata che ha dato un primo quanto importante slancio alla propria squadra, grazie sempre e comunque al famoso “dodicesimo uomo”.

Per quanto concerne Marshawn Lynch il discorso è un po’ diverso. Questa squadra non può fare a meno di Beastmode, e la partita ne è stata pura, vera e propria dimostrazione.

Nel corso delle prime battute il numero 24 non è stato il solito Lynch che conosciamo tutti e difatti Seattle ha avuto enormi difficoltà, culminate per l’appunto anche negli intercetti lanciati da Wilson. Ma con il prosieguo della partita Beastmode ha pian piano ritrovato se stesso e di conseguenza le big play che hanno permesso ai Seahawks in questi due anni di essere la squadra rognosa e grintosa da battere che tutti ben conosciamo.

Marshawn Lynch, diventato Beastmode sul finale di partita

Marshawn Lynch, diventato Beastmode sul finale di partita

Il touchdown del sorpasso con meno di due minuti sul cronometro sono l’esatta rappresentazione di quanto questo giocatore sia forte, poderoso, concreto, solido ed estremamente difficile da arrestare.

Tra l’altro, cosa di estrema importanza, nel corso di questa stagione Lynch ha dimostrato di poter dare un grandissimo contributo anche come ricevitore, a differenza dell’anno scorso, ed un paio di esose ricezioni del running back dei campioni in carica sono state delle importanti armi a favore di Pete Carroll e dei campioni in carica.

Un trio che si è dimostrato parte fondamentale delle fortune di questa squadra, che in questa precisa fattispecie ha anche potuto approfittare di tante mancanze da parte dei propri avversari, in particolar modo in tre precise fattispecie.

Primo fra tutti il sopra citato fake field goal, che ha permesso grazie ad una pessima lettura del LB AJ Hawk di realizzare il touchdown.

Di grande rilevanza ai fini del risultato finale sono anche stati i due drive dei Green & Gold nel corso del primo quarto terminati nei pressi della goal line, e che hanno alla fine portato solo a due field goal di Mason Crosby.

Nel corso dell’intera stagione i Packers hanno dimostrato di avere incredibili difficoltà a chiudere i drive in situazioni del genere, e la cosa si è perpetrata anche nel corso del Championship, effetto che insieme ad altri importanti fattori ha giovato incredibilmente ai Seattle Seahawks.

Brandon Bostick e l'errore all'onside kick

Brandon Bostick e l’errore all’onside kick

Terzo elemento, ma non per importanza, è l’incredibile errore del backup TE Brandon Bostick sull’onside kick che ha poi permesso a Lynch di agguantare il primo vantaggio della partita per i padroni di casa.

Il giocatore ha ribadito di essere stato assegnato alla fase di bloccaggio, e che avrebbe dovuto favorire la ricezione di Jordy Nelson, ma così non è stato. Bostick, vedendo la palla arrivare nella propria direzione, ha cercato di essere l’eroe di giornata, salvo diventare uno dei principali indiziati per quanto accaduto.

Mike McCarthy, troppo conservatore e ancora una volta in grande errore

Mike McCarthy, troppo conservatore e ancora una volta in grande errore

Come detto “uno dei principali indiziati”, ma il responsabile numero uno per quanto accaduto è ancora una volta Mike McCarthy.

L’head coach dei Green Bay Packers si è di fatti reso di nuovo protagonista di incredibili quanto sconcertanti scelte in quanto a play-calling offensivo, scelte che hanno portato a due precoci quanto veloci 3 & out sul finire del match che hanno permesso a Seattle di godere di ulteriori possessi e soprattutto un quantitativo estremamente maggiore di tempo a disposizione.

Un Super Bowl solo accarezzato è quel che ora i Packers si ritrovano per le mani, dopo una partita che li ha visti dominare per l’intero primo tempo, prima di gettare alle ortiche tutto dalla metà del terzo quarto in avanti.

Sicuramente c’è molto da recriminare per la formazione della Titletown, che con delle pessime scelte torna a casa con il morale a pezzi e sottoterra, ma con una solidissima base da cui ripartire l’anno prossimo per cercare di riportare a casa il Vince Lombardi Trophy.

Per quanto riguarda invece i Seattle Seahawks non resta che abbattere i New England Patriots (più facile a dirsi che a farsi) per conquistare il secondo Super Bowl consecutivo della loro storia dopo quello dell’anno scorso che li ha visti dominare in lungo e in largo e che soprattutto ha permesso loro di cancellare completamente Peyton Manning.

Tom Brady è un più che difficile cliente, anche più di Manning in occasioni del genere, e le sue 6 apparizioni al grande ballo (most in the NFL) con 3 vittorie ne sono piena testimonianza.

Vedremo cosa riuscirà a fare Carroll viste anche le precarie condizioni fisiche di membri importanti della Legion of Boom come Richard Sherman e Kam Chancellor, nel frattempo non resta che aspettare ansiosamente che passino queste due settimane che ci separano dall’evento sportivo dell’anno: il Super Bowl!

11 thoughts on “Harakiri Packers, Seahawks al Super Bowl!

  1. Secondo me è giusto dire grandissima partita a livello emozionale, ma per quanto riguarda la qualità mi ha lasciato veramente di stucco. Ok per le condizioni ambientali (pioveva) e per l’infortunio di Rogers (che lo ha palesemente limitato), ma vedere i due Qb farsi condizionare a tal punto dai primi intercetti da affidarsi a corse o lanci di poche yards con diversi “3 e fuori” fino al quarto periodo non mi è proprio piaciuto.
    Condivido che le scelte di Green Bay siano state cattive (i primi due field-gol denotavano scarso coraggio), ma dire che Seattle sia stata fortunata è dire poco: la conversione da 2 punti di WIlson mi ha fatto ricordare uno dei Td dei Giants nel Sb, non hanno ancora capito come sia potuta avvenire.
    Per Lynch penso che più che un suo ingresso lento sia stata la difesa di GB a riuscire a contenerlo finché ha potuto, poi lo strapotere fisico e mentale della bestia ha avuto il sopravvento: con la squadra in grosso svantaggio se ne stava tranquillamente a ballare a bordo campo! Wilson ha comunque dimostrato di valere tutto il merito che gli riconoscete, non ricordo di aver mai visto una tale nemesi per cui un Qb che per 50 minuti sembra il peggiore dei rookies e poi diventa in 5 minuti un fenomeno, che si assume il rischio di un tale gioco nell’OT.
    In sintesi, penso che alla lunga abbia vinto la squadra migliore perchè mai GB ha dimostrato ieri di essere in grado di uccidere la partita, anche se ne ha avuto diverse possibilità.

  2. Ha vinto la squadra più determinata, quella che pure nei momenti più bui ha tirato fuori il cuore oltre l’ostascolo e non si è data per vinta rischiando anche nel modo più folle (il trick Field Goal TD). L’altra a 5 minuti dalla fine ha creduto di averla già vinta e ha mollato, c’era Matthews che rideva in side line per dire. Ieri si è vista la differenza tra un coach bonaccione che ha vinto un Superbowl perché nel Gennaio 2011 tutti entrarono in forma ed era impossibile perderlo, e un altro che è un gran bastardo, uno determinato, uno che ha davvero lo spirito del vincitore e le squadre si sa che sono figlie dei loro coach. Con Rodgers si poteva costruire una dinastia come i Patriots invece con Mccarthy e Capers rimarrà come Peyton Manning per sempre ad un solo anello, superato da gente anche meno talentuosa di lui. Peccato.

  3. Articolo tifoso per lo meno…. Parlare di un grande Wilson lo trovo assurdo perché con chiamate meno suicide di GB sarebbe passata alla storia come una delle peggiori prestazioni ever di un QB in un championship. I Seahawks di ieri sono dei miracolati e vedo pochi meriti loro è una quantità di demeriti spaventosi di GB che ha lasciato sul terreno almeno 10 punti il primo quarto, senza contare il 2 e 31 che gli han fatto chiudere, la conversione da due le scelte troppo prudenti a fine quarto quarto…. Insomma giusto celebrare SEA in generale ma proprio no X la gara di ieri IMHO

    • Sembrerà strano a sentirlo, ma invece sono tifosissimo di Green Bay, come anche riportato nella descrizione del mio profilo. Non si tratta di un articolo tifoso :)

      • Guarda massimo rispetto x chi esprime e si espone, ti leggo molto volentieri. Ma nell’occasione trovo queste iperboli X Sea e i suoi leader stridenti con la realtà di una partita che doveva essere sotterrata e sepolta a fine primo quarto o quasi. SEA è fortissima ma ieri per 56 minuti è stata imbarazzante e in primis nel QB. Che resta un fenomeno e un giocatore fantastico ma che ieri è stato un disastro e non un valore aggiunto

  4. Io ancora non riesco a credere a ciò che ho visto, Green Bay ha veramente buttato all’aria il Championship. A mio avviso la partita ha iniziato a girare verso Seattle dopo il 2down&31 che hanno chiuso, sicuramente il loro morale sarà salito alle stelle mentre quello dei Packs iniziava ad affievolirsi.
    Da tifoso dei Packers dico che la difesa è stata veramente arrogante credendo di aver chiuso la partita definitivamente dopo l’intercetto di Burnett: questi aveva la possibilità di ritornare il pallone in TD e invece ha deciso di sdraiarsi in mezzo al campo ed esultare. L’altro è il già citato Clay Mathews che se la rideva sulla side line invece di essere in campo a fare quello che sa fare meglio. Spero che questa partita sia servita da lezione perché abbiamo le possibilità di battere ogni squadra della lega. L’infortunio di Rodgers ha condizionato l’attacco ma non deve essere una scusante in quanto non si può essere strettamente dipendenti da un singolo giocatore. In ultima battuta una mia personalissima considerazione: finché mccarthy sarà l’head coach Green Bay quasi sicuramente non tornerà più al Superbowl, le sue chiamate sono decisamente troppo conservative.
    Detto questo onore ai Seahawks, per quanto alcuni elementi mi stiano antipatici (Sherman su tutti) mentre altri sono dei bonaccioni superbi (Wilson su tutti) hanno pienamente meritato la vittoria per non essersi mai arresi e aver messo il cuore. Russell Wilson è solo al terzo anno ma gioca già come un veterano, questo ragazzo farà strada.
    Mi auguro di vedere un bel Superbowl: sono ansioso di vedere l’impatto del Gronk contro la Legione in un evento così cruciale. Buon superbowl a tutti!

    • Con tutto il rispetto, ma se Wilson giocasse come un veterano non piazzerebbe 4 int in un championship.

  5. Da tifoso Ravens, tifo a Seattle, anche se e’ difficilissimo vincere 2 SBL di fila..
    Certo Sherman e E.Thomas sono usciti malconci dalla sfida con Green Bay..
    Non si discute la grandezza di Brady, ma cavolo, la AFC con i Broncos penosi e i Colts che non sono stati x nulla ostici a NE…..
    Metti a secondaria acciaccata di Seattle ….
    Mi sa che e’ l’anno buono per NE…
    go seahawks

  6. Concordo con @poli, sinceramente trovo questo articolo piuttosto assurdo nella sua esaltazione di Wilson. Parlare di un grande Russel Wilson è follia, dato che stava trascinando la sua squadra nel baratro. Solo l’immensa difesa di SEA (a cui Wilson deve tutti i suoi successi e vittorie) li ha tenuti a galla oltre naturalmente alle chiamate folli di GB e, se permettete, ad un’incredibile fortuna (per usare un eufemismo).
    Vanno bene le iperboli del cuore oltre l’ostacolo, della squadra più determinata ecc. ecc., ma quando nella stessa partita segni con un face fg e recuperi in quel modo un on side kick, bisogna riconoscere che la Dea bendata ti ha dato una mano e mezzo.
    Non ho nulla contro Wilson, ci mancherebbe, ma lo trovo un qb molto sopravvalutato e che, quando non avrà più nei prossimi anni quella mostruosa difesa, paleserà tutti i suoi limiti. E’ molto comodo poterti permettere 4 int e, ciò nonostante, trovarti ad essere ancora in partita.
    Per quanto riguarda GB non ho parole… è uno dei suicidi sportivi peggiori che abbia mai visto; credo che l’HC dovrà pagare per tutti.

  7. Forse state esagerando con Wilson. Non si può dire che la partita l’abbia vinta lui ma certamente se non lo avessimo visto nei primi tre quarti lo definiremmo un fenomeno! Non si arriva lì se non si ha un Qb all’altezza, e i numeri di Wilson non si possono discutere.

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