1) Denver Broncos (5-1) (=)
Manning festeggia i 509 passaggi da touchdown in carriera annientando i 49ers, non certo l’ultima squadra in ordine di importanza della Nfl. Una prestazione di altissimo livello che conferma l’ottimo stato di salute dei Broncos, che hanno un quarterback letale, due bersagli impossibili da marcare come i due Thomas, ed una difesa miglioratissima. Nessuno meglio di loro, in questo momento.

2) Dallas Cowboys (6-1) (=)
Sesta vittoria consecutiva ed esordio molto convincente nel percorso interno alla Nfc East contro i Giants, DeMarco Murray continua a tenere ritmi da recordman ed è ad un passo dalle 1.000 yards stagionali dopo sole sette partite, mentre Romo è semplicemente nella miglior forma di sempre. Nessuno si aspettava una Dallas così forte, soprattutto in difesa.

3) Indianapolis Colts (5-2) (+2)
Altra compagine rovente in questo particolare momento, la striscia vincente è ora giunta a quota cinque e Luck non mostra segni di volersi fermare nel dominare le difese avversarie. La differenza rispetto alle prime due uscite stagionali riguarda un gioco di corse che ha fatto progressi ben evidenti, ed una difesa che sta mettendo pressione con enorme successo anche senza presentare nomi di prima fascia.

4) San Diego Chargers (5-2) (-1)
Escono sconfitti onorevolmente e per soli tre punti contro la mai doma Kansas City, perdendo la prima gara stagionale casalinga. In una partita decisa dai dettagli pagano caro l’unico turnover commesso, ed un secondo tempo giocato complessivamente peggio del primo, ma restano una seria minaccia per una Afc West raramente così competitiva.

5) Arizona Cardinals (5-1) (+1)
Passeggiano sui Raiders senza troppi patemi, ed approfittano dei passi falsi di Seahawks e 49ers per prendere con ancora maggior decisione il comando divisionale, le chiavi sono la solita difesa asfissiante ed un’ottima protezione di Carson Palmer, aspetto che fino a poco tempo fa era a dir poco deficitario. Possedere inoltre un playmaker come Andre Ellington fa tutta la differenza del mondo.

6) New England Patriots (5-2) (+3)
Si aggiudicano la partita del giovedì notte bloccando un field goal ai poveri Jets, mettendo Rex Ryan ancora più nei guai di quanto già non fosse. Brady finisce ancora senza intercetti, e l’attacco trova un nuovo protagonista in Shane Vereen, 114 yards totali e 2 mete, approfittando dello spazio lasciato dall’infortunio a Ridley.

7) Green Bay Packers (5-2) (+3)
Continua la scalata al successo di Aaron Rodgers e del suo fantastico attacco, che non trova un grosso ostacolo nei Carolina Panthers a cui vengono inflitti 38 punti per quella che si rivela essere la quarta vittoria consecutiva, ennesima dimostrazione di redenzione per una squadra che non era partita proprio benissimo. Il miglioramento più evidente è quello difensivo, con il reparto capace di prendere le misure a Cam Newton e tenere gli avversari al 33% nei terzi downs quando invece, in precedenza, la continuità delle serie offensive avversarie era un vero tallone d’Achille.

8) Philadelphia Eagles (5-1) (-1)
Settimana di pausa per Chip Kelly ed i suoi ragazzi, che saranno impegnati in uno scontro di vertice con i Cardinals.

9) Baltimore Ravens (5-2) (+2)
Difesa dominante che tiene i Falcons a bocca asciutta per tre quarti di match, 5 sono i sacks inflitti a Matt Ryan mentre Joe Flacco lancia un paio di intercetti di troppo, ma gioca una partita complessivamente soddisfacente ritrovando una connessione molto importnate, quella con Torrey Smith.

10) Detroit Lions (5-2) (+4)
Ancora senza Calvin Johnson Detroit rischia di capitolare nella sfida contro i Saints, ma la squadra non ne vuole sapere di mollare e gioca un quarto periodo straordinario, rimontando 13 punti grazie al TD pass di 77 yards con il quale Stafford pesca Golden Tate ed al conseguente intercetto di Glover Quin, che consente il drive vincente per il sorpasso finale. La difesa è sempre più convincente, con DeAndre Levy a livelli da All-Pro.

11) Seattle Seahawks (3-3) (-7)
Secondo stop consecutivo, l’aggravante sta nel fatto di aver perso contro i Rams e di essere giunti a questo punto della difesa del titolo con un bilancio in pareggio. Prima o poi arriverà senz’altro la reazione giusta, conoscendo Carroll, ma questa non è certo la strada corretta da percorrere per tornare a giocare a gennaio.

12) San Francisco 49ers (4-3) (-4)
Pesante batosta in casa di Denver, quasi a dimostrare l’enorme differenza qualitativa tra queste due squadre, anche se i Niners hanno quale parziale scusante una somma di infortuni di non poco conto. Tuttavia, se i Broncos rappresentano l’eccellenza e devono fungere da metro di paragone per tutti, il risultato che ne consegue è che San Francisco non sembra ad un livello competitivo idoneo per trovare la strada che porta al Super Bowl.

13) Kansas City Chiefs (3-3) (+5)
Quotazioni in netta rimonta per una squadra il quale leader offensivo, Alex Smith, ha dimostrato la necessaria calma per orchestrare le giocate decisive nel drive che ha deciso la sfida divisionale contro San Diego, ottenendo una vittoria in trasferta assai preziosa. Andy Reid sembra essere venuto in qualche modo a capo della situazione rispetto alla difficoltosa partenza, i Chiefs sono una franchigia di valore sia offensivamente che difensivamente.

14) Pittsburgh Steelers (4-3) (+5)
Messa alle spalle la brutta figura contro i Browns, Pittsburgh domina la sfida contro Houston giocando un finale di primo tempo irreale, dove piovono i punti soprattutto a causa degli errori avversari, che gli Steelers sono bravi a capitalizzare al massimo. Non sono quelli di qualche anno fa, ma in singola partita possono dare fastidio a chiunque quando l’attacco è così in palla.

15) Buffalo Bills (4-3) (+7)
Tra alti e bassi i Bills escono dalla settima partita con un bilancio vincente, segno che in qualche modo le cose tendono a funzionare meglio che non rispetto agli anni passati. Kyle Orton è efficiente e dirige il drive decisivo per il sorpasso, mentre Sammy Watkins è degno del suo status di prima scelta in quanto effettua un numero sempre crescente di giocate, mano a mano che passano le settimane. Ora c’è da decidere chi sarà il nuovo running back dopo il doppio infortunio a Jackson e Spiller.

16) Cincinnati Bengals (3-2-1) (-4)
Di tutto ci si poteva attendere, eccetto uno shut-out contro i pur forti Colts. I Bengals sembrano essere l’esatto opposto della bella squadra che aveva dominato le prime uscite ed hanno intrapreso una crisi che deve finire quanto prima, perché la competizione divisionale è serrata, e tutto ciò che non serve a Dalton è una stagione non all’altezza delle aspettative. Si prega in aramaico per il rientro di A.J. Green, troppo importante per questa squadra.

17) Cleveland Browns (3-3) (-4)
Amara sorpresa di giornata, per chi adora gli underdogs come i Browns. Dopo l’epica vittoria contro Pittsburgh arriva un insensato stop contro…Jacksonville…sì, avete letto molto bene…la sconfitta è netta, 24-6, con nessun touchdown portato a segno contro la peggior difesa della lega. Molto male.

18) Carolina Panthers (3-3-1) (-3)
Non è la squadra dell’anno scorso, questo oramai lo si era capito, ed ogni piccolo segno di miglioramento viene presto dimenticato a causa delle prestazioni alterne di questi Panthers. La sfida contro Green Bay era un’occasione ideale per convincere tutti, ma Carolina l’ha fallita non di poco, segno che le lacune che affliggono il team quest’anno forse non sono superabili.

19) Houston Texans (3-4) (-3)
Si è un pò spento l’entusiasmo dopo la roboante partenza dei Texans, che sono giunti alla terza sconfitta delle ultime quattro apparizioni. Lo stop contro Pittsburgh è più evidente di quello che il punteggio farebbe pensare, e la tendenza a perdere a causa dei propri errori (intercetto per Fitzpatrick e fumble di Hopkins) deve essere invertita in fretta e furia.

20) Miami Dolphins (3-3) (+4)
Ryan Tannehill dispone come vuole della difesa dei Bears, un segno sicuramente positivo per un attacco che sta cercando da tempo un leader in grado di affermarsi. Ottimo il gameplan difensivo, che toglie dalla endzone sia Marshall che Jeffery.

21) New York Giants (3-4) (-4)
Ancora in calo le prestazioni dei Giants, che hanno vissuto un breve momento di forma che sembra essere terminato. Il record è perdente ora anche all’interno della division, 1-2, ed i progressi offensivi sembrano essersi fermati bruscamente, complici anche gli infortuni di Jennings e del povero Cruz.

22) Chicago Bears (3-4) (-2)
Performance offensiva che Brandon Marshall ha definito inaccettabile a fine partita, i Bears non sono praticamente mai entrati in campo e si sono fatti surclassare in ogni aspetto del gioco. Chicago è 0-3 al Soldier Field, e Cutler sembra essere sempre meno il quarterback del futuro.

23) Atlanta Falcons (2-5) (-1)
La caduta verticale dei ragazzi di Mike Smith è attenuata da una division di scarso livello. Nessun segno di ottimismo deriva dalla pesante sconfitta contro Baltimore, fuori dal Georgia Dome la squadra è irriconoscibile ed i gravi problemi della linea offensiva non sono destinati ad essere risolti a breve.

24) New Orleans Saints (2-4) (-1)
Battuti sul filo di lana dopo aver concesso 13 punti in poco più di tre minuti nel quarto decisivo. No, non sono i soliti Saints, e per come si sta mettendo la stagione possono essere considerati una delle delusioni più cocenti di questo campionato.

25) St.Louis Rams (2-4) (+2)
Bella vittoria contro i Seahawks grazie ai giochi di prestigio degli special teams, offensivamente perdono tutti i confronti con Seattle, ma portano a casa ciò che conta più di tutto confezionando l’upset di giornata. Un bel segnale di orgoglio.

26) Washington Redskins (2-5) (+4)
Cousins, ancora colpevole di un intercetto, finisce per trovarsi sostituito a metà gara da Colt McCoy. Il primo lancio di Colt è un touchdown pass di 77 yards per Garcon, ma serve un field goal di Forbath allo scadere per piegare gli avversari di giornata, i Titans. Chi li capisce più?

27) Tennessee Titans (2-5) (-2)
Perdono una battaglia tra squadre mediocri a causa di un attacco immobile, che si avvale ancora dei servigi di Whitehurst con Locker ancora fermo ai box per infortunio, e questo non depone certo a favore della permanenza dell’ex Huskie dalle parti di Nashville.

28) Minnesota Vikings (2-5) (-2)
Brutto perdere concedendo il drive della vittoria ad una squadra che doveva per forza segnare una meta per vincere, soprattutto dopo aver condotto le operazioni per la maggior parte della partita. Per Bridgewater ci sono altri due intercetti.

29) Tampa Bay Buccaneers (1-5) (-1)
Bye week propedeutica per la salute di Lovie Smith.

30) New York Jets (1-6) (-1)
Se non altro ci hanno provato, dando filo da torcere ai Patriots e arrivando a giocarsi il field goal della vittoria, purtroppo per loro finito bloccato. Un epilogo molto triste per una stagione demoralizzante.

31) Jacksonville Jaguars (1-6) (+1)
Primo successo stagionale per i Jaguars, con la mascotte che per festeggiare decide di farsi il bagno nella piscina costruita sugli spalti dell’EverBank Field. La vittoria è tutta merito di Denard Robinson, quello che giocava quarterback a Michigan, che corre per 127 yards ed una meta e riceve pure 4 palloni per 60 yards, con un’altra segnatura a corredo.

32) Oakland Raiders (0-6) (-1)
I Raiders sono rimasti l’ultima squadra senza successi di tutta la Nfl, un panorama desolante per tutti i fedeli fans di questa storica franchigia. L’attacco è a dir  poco inceppato contro i Cardinals, e negli ultimi tre drives non riesce a varcare la linea di metà campo.

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