1) Denver Broncos (2-0) (+1)
Serve una poderosa goal line stand per rpeservare la vittoria contro i Chiefs, ma intanto il primo ostacolo divisionale è archiviato. Denver domina per tutto il primo tempo salvo subire due lunghi drives da parte di Kansas City, che tuttavia non riesce a convertirli in mete. Terrance Knighton e la sua provvidenziale deviazione al quarto down del pallone che poteva significare pareggio sono i protagonisti di giornata, per Manning è un’altra giornata in ufficio.

2) Seattle Seahawks (1-1) (-1)
I campioni in carica perdono la loro lunga imbattibilità nel caldo infernale di San Diego, offrendo una prova complessivamente sotto tono. L’attacco è snaturato perché le corse di Lynch non funzionano e crolla sotto l’enorme pass rush dei Chargers, la difesa subisce 26 primi downs permettendo agli avversari una gestione ottimale del cronometro, e la Legion Of Boom arranca, Sherman compreso.

3) Cincinnati Bengals (2-0) (+4)
Prova impressionante contro un Matt Ryan che veniva dal massimo in carriera, e che invece esce dal Paul Brown Stadium con 3 intercetti al passivo. I Bengals sono una squadra impressionante se si considera che hanno vinto senza i servigi di A.J. Green, infortunato e fuori per una settimana, molto bene Dalton nella cura del pallone, ma l’elemento fondamentale di questo successo è Giovani Bernard, a dir poco spettacolare con le sue giocate decisive.

4) Philadelphia Eagles (2-0) (+1)
Altra affermazione in rimonta, questa volta per merito del piccolo Darren Sproles, che gioca una partita da gigante ricevendo per 152 yards ed effettuando tutte le giocate più importanti. Decide Cody Parker con un field goal allo scadere, e la vittoria contro i Colts pone nuovamente l’accento sul carattere di una squadra che non molla davvero mai. Foles si dimostra clutch player nel momento del bisogno.

5) Carolina Panthers (2-0) (-1)
Gara maiuscola contro una potenza offensiva come quella di Detroit, con 3 turnovers provocati e 4 sacks nonostante l’assenza di Greg Hardy. Il dominio difensivo è evidente, solo 7 punti concessi ai Lions grazie alla tattica di eliminare il secondo ricevitore dal campo, Golden Tate, per Newton invece una partita con pochi errori e tante buone decisioni, che portano ad un’ottimale connessione con Jason Avant.

6) San Francisco 49ers (1-1) (-3)
Nella prima gaar di sempre all’interno del nuovo stadio i Niners perdono una gara che avrebbero potuto avere in pugno in qualunque momento, se non si fossero fatti plagiare dai palloni persi. Kaepernick commette 3 intercetti e tantissime forzature, la concessione di ben 21 punti ai Bears nell’ultimo quarto è un campanello d’allarme che deve far riflettere. La difesa non riesce a contenere Brandon Marshall, nonostante la caviglia mal messa.

7) New England Patriots (1-1) (-1)
Vittoria numero 200 in carriera per Bill Belichick contro dei Vikings traditi dai numerosi errori di Matt Cassel, che non figura bene contro la sua ex-squadra. I Patriots sovrastano gli avversari vincendo la battaglia in trincea sia in attacco che in difesa, un’ottima prestazione di Stevan Ridley consente a Brady di non fare troppi straordinari.

8) San Diego Chargers (1-1) (+10)
Battere i campioni in carica è sempre un’impresa di notevole impatto, ma batterli dominando dà ulteriore prestigio. I Chargers sono un’ottima squadra, destinata ad infastidire Denver nella Afc West, McCoy ha preparato una partita eccellente lasciando Wilson a lungo fuori dal campo, gestendo ottimamente i possessi offensivi e mettendo in campo una pass rush feroce. Antonio Gates, a 34 anni, sta smentendo chi lo dava per finito. Occhio a San Diego…

9) Arizona Cardinals (2-0) (+1)
I Cards perdono in molte categorie statistiche il confronto con i Giants, ma vincono la partita, che conta più di ogni altra cosa. Drew Stanton sostituisce Palmer eseguendo semplicemente il compitino, in quanto i veri protagonisti sono gli special teams, che recuperano palloni e centrano la endzone con un ritorno di 71 yards di Ted Ginn Jr, oltre ai 4 field goals messi a segno dal rookie Chandler Catanzaro.

10) Green Bay Packers (1-1) (+5)
Dopo la debacle contro Seattle si rivedono, almeno nel secondo tempo, i soliti Packers. Esatto, perché nei primi trenta minuti i Jets comandano inaspettatamente la partita portandosi sul +18, ma Rodgers ed un Jordy Nelson da 209 yards ed una meta distruggono la difesa dei bianco-verdi bruciandola in ogni momento dei due quarti conclusivi piazzando un parziale di 15-3.

11) Chicago Bears (1-1) (+8)
Complimenti a Chicago, che mette alle spalle la brutta prova contro i BiIls rovinando la festa ai 49ers, con un Cutler che finalmente non spreca possessi e termina la partita con 4 passaggi da touchdown, 3 dei quali per Brandon Marshall. I Bears trovano il modo di vincere con Marshall e Jeffery azzoppati, con Forte limitato a 1.8 yards per portata e con un Kyle Fuller spettacolare, che fa dimenticare l’infortunio occorso a Charles Tillman con due intercetti.

12) New Orleans Saints (0-2) (-4)
Ancora una sconfitta per una squadra che avrebbe dovuto ripresentarsi rivoluzionata in difesa e potente, come sempre, in attacco. Un altro field goal allo scadere determina le sorti negative per il team di Sean Payton, che avrebbe potuto comodamente essere a quota 2-0 se solo avesse gestito meglio i secondi tempi di ciascuna gara, ora la testa della division è lontana di due lunghezze e bisogna già rincorrere. Serve una svegliata, perché questa è una squadra da playoffs, ma che non sa vincere fuori casa.

13) Atlanta Falcons (1-1) (-4)
E’ già finito il bellissimo sogno di inizio stagione? Troppo presto per dirlo, ma Matt Ryan ha dato seguito al suo career high con 3 intercetti e trovando il suo gioco sul profondo molto limitato dalla secondaria dei temibili Bengals. La difesa ha concesso più di 450 yards offensive per la seconda settimana consecutiva, non un buon segno, e la linea offensiva ha schierato già il terzo tackle sinistro di stagione, preoccupante dato che la protezione di Ryan era proprio uno dei motivi per cui la squadra affondò l’anno scorso.

14) Baltimore Ravens (1-1) (+8)
I Ravens si riprendono in fretta dalla sconfitta nell’opener contro i Bengals ottenendo una fondamentale vittoria nella gara del giovedì notte contro gli odiati Steelers, mettendo a posto il record divisionale. A Roethlisberger e Brown viene negata la endzone per tutta la gara, Pittsburgh termina con soli 6 punti all’attivo, mentre un eccellente Flacco completa il 72% dei suoi passaggi con statistiche ottimali nelle azioni di blitz avversario. Una netta vittoria divisionale era ciò che serviva per allontanare definitivamente le distrazioni del caso Rice.

15) Detroit Lions (1-1) (-4)
Togli Golden Tate dal campo e concedi 86 yards su ricezione a Megatron ed hai risolto i tuoi problemi nell’affrontare Detroit. Tutto così facile? Speriamo di no per il positivo prosieguo della squadra della Motor City, certo è che 7 punti dopo i 35 della settimana scorsa sono davvero poca cosa. I Lions non sanno mettere pressione a livello difensivo e non hanno un gioco di corse esplosivo come quello mostrato l’anno passato, complici alcuni problemi fisici che stanno fortemente limitando Bush, ed il passo indietro è netto.

16) Buffalo Bills (2-0) (+8)
I Bills restano a Buffalo, festa grande e città in lacrime dalla gioia, per festeggiare l’evento niente di meglio che la seconda vittoria consecutiva, propinata ai danni dei rivali divisionali di Miami, tanto per mettere le cose in chiaro nella Afc East. Il team di Doug Marrone è la sorpresa di questo inizio stagione, la Clemson Connection funziona alla grande, con C.J. Spiller a ritornare un kickoff in meta per 102 yards, e Sammy Watkins autore di 117 yards su ricezione con touchdown a corredo. Dan Carpenter ancora fondamentale per i suoi, con 5 field goals a segno sui 6 tentati.

17) Pittsburgh Steelers (1-1) (-3)
Battuta d’arresto preoccupante, la differenza vista in campo nei confronti dei Ravens è stata notevole. Tre turnovers e due field goals sono il prodotto offensivo di giornata, gli Steelers sono rimasti in gara a lungo ma si sono inflitti ferite irrimediabili da soli, un trend da invertire quanto prima. Brown e Bell sono stati produttivi, ma sono completamente mancati i loro ingressi nella endzone avversaria.

18) Miami Dolphins (1-1) (-6)
Presi a bastonate dai rivali Bills, i Dolphins si leccano le ferite, e l’assenza di Knowshon Moreno, infortunatosi al gomito, si è fatta sentire tantissimo annullando il gioco di corse che aveva invece fatto trionfare Miami una settimana fa. L’attacco segna per la prima volta solo nel terzo quarto su field goal, un TD pass di Tannehill per Mike Wallace non cambia la situazione, dato che i due turnovers combinati in attacco e la concessione del kick return di 102 yards a Spiller avevano fatto il disastro necessario.

19) Indianapolis Colts (0-2) (-6)
Ancora discontinuità in casa Colts, il dominio nella prima parte della gara (20-6 di parziale a metà terzo quarto) si trasforma in una vittoria in rimonta per gli Eagles, con Darren Sproles a distruggere tutto ciò che si trova davanti. Ancora gestione tattica discutibile con un terzo down mancato in un momento chiave per via di una chiamata non consona (lancio al posto di corsa), a Luck viene negato qualsiasi completo più lungo di 10 yards, ma il problema è che la difesa, senza Mathis, non arriva nemmeno a sfiorare il quarterback avversario.

20) Houston Texans (2-0) (+1)
D’accordo, anche i Raiders non erano un avversario impegnativo, come i Redskins non lo furono la settimana scorsa, tuttavia i Texans hanno già pareggiato il numero di vittorie del 2013. J.J. Watt onora il nuovo contratto schierandosi in attacco e segnando una meta, gli manca solo riportare calci negli special teams ed abbiamo fatto tutto, la chiave del successo di Houston è una difesa che ha recuperato 6 turnovers in due partite, peraltro tenendo Oakland al 22% di conversioni di terzi downs.

21) Cleveland Browns (1-1) (+2)
E chi immaginava una vittoria contro i temibili Saints? Davvero nessuno, ma i Browns hanno lottato duramente fino all’ultimo secondo, momento nel quale Billy Cundiff ha centrato i pali per il 26-24 finale dando il via alla grande festa del FirstEnergy Stadium. Notevole il rookie Terrance West, ancora produttivo sulle corse, e super-difesa, che segna su ritorno di intercetto con Tashaun Gipson e stende Brees in un terzo down cruciale per New Orleans, portando l’attacco fuori dal raggio di field goal.

22) Dallas Cowboys (1-1) (+6)
Successo ottenuto in maniera molto fisica, alterando il normale gameplan di Dallas. protagonista di giornata è senza dubbio Demarco Murray, che raccoglie 167 yards su corsa delle 220 totali di squadra, permettendo a Romo di non forzare mai. Sono fondamentali i 26 primi downs contro i soli 13 dei Titans, nonché i 2 intercetti recuperati ai danni di Locker, Cowboys sostanzialmente in controllo per tutto il pomeriggio.

23) Tennessee Titans (1-1) (-6)
Nessun segno della consistenza mostrata la settimana scorsa contro Kansas City, i Titans soffrono per tutto il giorno il gioco di corse dei Cowboys e restano senza punti per tutto il primo tempo. Locker mostra preoccupanti segni di involuzione mancando ricevitori e commettendo due turnovers, mentre la difesa deve decisamente placcare meglio.

24) Minnesota Vikings (1-1) (-8)
Ci mancava Adrian Peterson…con il running back sospeso per la gara di domenica non è stato facile per Mike Zimmer rivedere in tutta fretta il gameplan a poche ore dalla gara contro i Patriots, e se a questo si aggiungono i 4 intercetti lanciati da Matt Cassel si intuisce che la giornata non è stata esattamente delle migliori. Difesa macinata dalle corse di Ridley, ed attacco ora senza più un backfield credibile per chissà quanto tempo, il che è un problema grave, specialmente se gli errori in cabina di regia dovessero sommarsi.

25) Kansas City Chiefs (0-2) (-5)
Pallida imitazione della bella squadra vista nel 2013, i Chiefs sono in grossa difficoltà. Per carità, Denver ha vinto solo all’ultimo secondo con Kansas City a pochi centimetri dal potenziale pareggio, ma due lunghi drives sono terminati con un totale di zero punti, non certo una statistica adatta ad una squadra che vuole fare i playoffs. Non aiuta l’infortunio di Jamaal Charles, la chiave dell’attacco di Andy Reid.

26) Washington Redskins (1-1) (+3)
Ottima prova offensiva con 41 punti messi a segno ai danni dei Jaguars nonostante gli infortuni di RGIII e DeSean Jackson. I Redskins si rifanno con le seconde linee, sugli scudi un Kirk Cousins in gran forma ed un Niles Paul che sostituisce degnamente Jordan Reed, esplosiva la difesa con 10 sacks a referto, 4 dei quali firmati dal gigantesco Ryan Kerrigan. Con Griffin fuori per 8 settimane, Cousins ha l’occasione della vita, ma dovrà dimostrarsi all’altezza contro avversari più tosti di Jacksonville.

27) St.Louis Rams (1-1) (+5)
Prima gara di sempre da titolare Nfl per Austin Davis, che ha terminato la sua partita senza turnovers e completando il 75% dei sui tentativi. Bene gli special teams, che bloccano un field goal, dall’altra parte Greg “Legatron” Zeurlein è decisivo con 4 calci a segno, tra cui quello decisivo a quattro minuti dalla fine che consente ai Rams il sorpasso definitivo.

28) New York Jets (1-1) (-3)
Partita letteralmente sprecata contro i Packers dopo aver goduto di un vantaggio arrivato anche a 18 punti. Preoccupa moltissimo la scarsa efficienza delle secondarie a discapito del rientro di Dee Milliner, troppi giochi a lunga gittata concessi, ma la notizia del giorno è il timeout chiamato un attimo prima del lancio del pareggio che Smith mette nelle mani di Kerley. La ripetizione del down non è altrettanto di successo, e i Jets se ne tornano a New York con una sconfitta dolorosa, avendo segnato solo 3 punti nel secondo tempo.

29) Jacksonville Jaguars (0-2) (-3)
Jaguars mai in partita a Washington, bruciati letteralmente da un backup quarterback. Dopo aver segnato i primi 17 punti della gara contro gli Eagles, Jacksonville è stata sovrastata dagli avversari per un totale di 75-10 negli ultimi sei quarti giocati, e quando il quarterback va per le terre in 10 occasioni è chiaro che la strada è ancora lunghissima.

30) New York Giants (0-2) (+1)
Squadra già allo sbando dopo due gare, una pericolosa fotocopia di ciò che già accadde a quest’ora un anno fa. Altri due intercetti non aiutano la causa di Eli Manning, che porta a 7 il numero di partite consecutive con almeno un turnover lanciato, gli special teams fanno acqua concedendo un punt return, e la difesa concede quattro segnature (3 field goals ed una meta) nel solo quarto periodo.

31) Tampa Bay Buccaneers (0-2) (-4)
Altra sconfitta pesante perché pervenuta in una partita abbordabile contro una St. Louis, come noto, priva di Bradford. Per la seconda gara consecutiva i Bucs si fanno battere da un backup quarterback concedendo di tutto e di più, non aiuta il gameplan ultra-conservativo che Lovie Smith mette in atto, rinunciando ad una conversione alla mano di un quarto down in un momento dove bisognava assolutamente rischiare. Male McCown, nonostante le due mete segnate su corsa.

32) Oakland Raiders (0-2) (-2)
Mai in partita contro Houston, i Raiders arrivano ad un parziale di 0-27 nel quarto periodo prima di mettere a segno due mete completamente inutili. 4 turnovers, tra cui 2 intercetti di Carr, sono troppi per contrastare la precisione dei Texans, che dominano nel tempo di possesso infliggendo ai poveri Raiders 188 yards su corsa. Continuando su questa strada, non si va certo lontano.

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