Basteranno tre arrivi importanti dal mercato dei free agent per rinvigorire un attacco anemico e tornare ai playoffs dopo tre anni consecutivi finiti a guardare la postseason in TV? È quello che sperano ad East Rutherford, dove i New York Jets stanno per affrontare la sesta stagione sotto la guida di Rex Ryan.

2013 in review
La stagione si è conclusa con il record in parità solo grazie a tre vittorie nelle ultime quattro partite, quando ormai i playoffs erano irraggiungibili. Al buon ruolino di marcia ottenuto in casa (6-2) ha fatto da contraltare il pessimo rendimento lontano dal MetLife Stadium, dove i Jets hanno raccolto appena due vittorie: una contro i Falcons in week 5, solo grazie ad un field goal allo scadere, e l’altra all’ultimo appuntamento della stagione, a Miami, nella partita in cui hanno estromesso di fatto i Dolphins, rivali divisionali, dalla corsa alla wild card. Oltre a mancare la postseason per il terzo anno consecutivo, con il record 8-8 i Jets hanno centrato la terza stagione di fila con un record negativo o al massimo pari a .500.

Arrivi
QB Michael Vick, RB Chris Johnson, WR Eric Decker, OT Breno Giacomini

Partenze
QB Mark Sanchez, WR Santonio Holmes, CB Antonio Cromartie

Draft (scelte principali)
S Calvin Pryor (18, Louisville), TE Jace Amaro (49, Texas Tech), CB Dexter McDougle (80, Maryland)

COACHING STAFF
Oltre a Rex Ryan come head coach, il management dei Jets ha deciso di confermare sia l’offensive coordinator Marty Mornhinweg, alla seconda stagione ad East Rutherford, che il coordinatore della difesa Dennis Thurman, anche lui al secondo anno alla guida della difesa dopo aver allenato i defensive backs dei Jets dal 2008.

ATTACCO
Avendo avuto nel 2013 il 25° attacco NFL per yards totali, il 29° per punti messi a referto e il 31° per TD segnati, i Jets avevano un disperato bisogno di nuova linfa: per questo la franchigia newyorchese ha messo a segno un’acquisizione importante in ciascuno dei tre reparti offensivi. Michael Vick ha firmato un contratto di un anno a 5 milioni di dollari: da lui i Jets si aspettano da un lato che metta pressione a Geno Smith, introducendo una sana e costruttiva competizione per il ruolo di starter QB, e al tempo stesso che Vick possa fare da mentore al quarterback che da rookie ha saputo mostrare sia luci che ombre.

Erick Decker

Erick Decker

Eric Decker è il WR scelto per migliorare un gioco aereo che l’anno scorso ha prodotto la miseria di 183,2 yards per game, penultimo nella NFL: l’ex ricevitore dei Broncos ha firmato un contratto quinquennale per la cifra di $36.25M. Se da un lato è impossibile che confermi le cifre degli ultimi due anni, fortemente condizionate da Peyton Manning, dall’altro non c’è dubbio che Decker contribuirà sensibilmente a migliorare il gioco di passaggi dei Jets, sia nella red zone che per la capacità di mettere a segno dei big play. Lo slot receiver sarà Jeremy Kerley, con David Nelson che presumibilmente si allineerà come outside WR sul lato opposto di Decker dopo il taglio last minute di Stephen Hill.

Vista anche la conferma dell’OC Marty Mornhinweg, comunque, il game plan dei Jets resterà fortemente orientato al gioco di corse, che l’anno scorso è stato in grado di produrre una media di 134,9 yards a partita, sesto miglior rushing-attack della NFL. La AFC East è infatti una division che si presta particolarmente a correre, con Miami, Buffalo e New England che nel 2013 sono finite rispettivamente al 24°, 28° e 30° posto per il maggior numero di yards concesse su corsa. Inoltre, se anche non sarà più il giocatore da 2,000 yds, il terzo colpo della offseason dei Jets Chris Johnson resta un RB di grande affidamento (solo cinque giocatori oltre a CJ hanno corso almeno 1,000 yards in ciascuna delle prime sei stagioni NFL), capace di dare un contributo rilevante anche nei giochi di passaggio. Con lui e Chris Ivory, i Jets sperano che il “Chris Backfield” possa muovere la catena con continuità, rendendo più fluido l’attacco e facilitando così anche il gioco aereo. A completare il reparto dei runningbacks ci sarà Bilal Powell, che sarà usato principalmente per far rifiutare i due Chris.

Come gli anni passati, il TE Jeff Cumberland sarà usato principalmente in linea; il rookie TE Jace Amaro, arrivato al secondo giro del draft 2014, sarò invece maggiormente coinvolto nella manovra offensiva di New York. Bravo a correre le tracce, meno a creare separazione, ma comunque dotato di buone mani, Amaro potrà contribuire ad allargare la rosa delle opzioni a disposizione di Smith; difficile comunque che abbia un impatto rilevante fin da quest’anno.

DIFESA

Sheldon Richardson

Sheldon Richardson

Speculare al proprio attacco, nel 2013 la difesa dei Jets ha brillato contro le corse ma ha sofferto particolarmente il gioco di passaggi. Solo due difese hanno concesso meno yards su corsa di New York: Cardinals e Panthers. Di contro, i Jets hanno subito oltre 246 yards a partita nel gioco aereo, 11ma peggior difesa contro i lanci. La 3-4 dello scorso anno è stata confermata in blocco: a formare una linea difensiva giovane ma affidabile saranno il nose tackle Damon Harrison (1988) e i defensive ends Muhammad Wilkerson (1989) e Sheldon Richardson (1990), rookie of the year 2013. Il prodotto di Missouri, arrivato con la tredicesima scelta assoluta dal draft, ha mantenuto fede alle aspettative aggiungendo alla produzione difensiva anche 2 TD su corsa in appena 6 snap giocati come fullback. Un mix di veterani e giovani in ascesa comporrà la linea dei linebackers, con Quinton Coples e Demario Davis (entrambi al terzo anno) insieme ai più esperti David Harris e Calvin Pace, rispettivamente alla ottava e dodicesima stagione NFL.

La secondaria resta il più grande punto di domanda dei Jets, che rischiano di giocare il season opener con uno solo dei partenti ipotizzati in estate. Il cornerback Dee Milliner, prima scelta dei Jets nel 2013, è infatti fermo per un infortunio e sarà rimpiazzato da Darrin Walls; l’altro cornerback Dimitri Patterson è stato tagliato il 30 agosto per motivi comportamentali e al suo posto dovrà probabilmente adattarsi il safety Antonio Allen. Se Dawan Landry è confermato come strong safety, il rookie Calvin Pryor dovrà probabilmente esordire in tutta fretta ruotando al posto di Allen, lui che venne preso come prima scelta al draft dal management dei Jets proprio per cercare un rimedio ai mediocri risultati ottenuti lo scorso anno contro il gioco aereo. Difficile però aspettarsi miglioramenti immediati, almeno finché non sarà tornato in campo anche Milliner, in un reparto completato da Leon McFadden e Kyle Wilson.

PREVISIONE
Nonostante gli innesti a roster, è altamente improbabile che il titolo della AFC East (che manca ai Jets dal 2002) possa prendere la strada di East Rutherford. Lo schedule prevede infatti l’incrocio con due divisions non facili (AFC West e NFC North), oltre alle sfide con Steelers e Tennessee. L’obiettivo realistico dei Jets è tornare sopra quota .500, ma è difficile che New York possa andare oltre un record 9-7: l’ultimo anno chiuso in attivo è stato il 2010 (11-5), che è anche l’ultima occasione in cui i Jets giocarono in postseason. Gran parte della fiducia guadagnata arrivando al Championship Game della AFC nel 2009 e 2010 è andata smarrita: per Rex Ryan, nel 2014, sarà tassativamente vietato sbagliare.

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