Peyton Manning si è appena accorto dello snap alto ma il pallone sta già andando in end zone. E' l'inizio della fine

Peyton Manning si è appena accorto dello snap alto ma il pallone sta già andando in end zone. E’ l’inizio della fine

La difesa di Seattle intacca l’onore di Peyton Manning

Il primo Super Bowl a New York è stato uno spettacolo a suo modo unico. Uno spettacolo molto particolare e del tutto inatteso.

Prima di tutto ci si aspettava il grande freddo ma il timore di una gara macchiata da neve e vento è stato spazzato via al primo snap della gara. Al primissimo snap.

Cielo pulito, temperature alte per la media, Peyton Manning, il re degli audible, va verso il suo centro per cambiare subito strategie al volo ma lo snap parte e il pallone va in fondo alla end zone. Safety e 2-0 Seattle.

Un’inizio così era assolutamente non prevedibile come pochi giorni prima il meteo su quella parte di New Jersey che è lo spazio vitale per allestire lo show della capitale vera d’America e del mondo moderno.

Altra secca smentita, già ampiamente confermata dal 22-0 all’intervallo. Non è stata la gara equilibrata che pure il Presidente Obama aveva predetto al perfido nemico O’Reilly (“finirà 24-21, ma non so per chi”).

Il miglior attacco contro la miglior difesa, roba da elidersi a vicenda, spazio agli episodi che decidono le sorti della partita.

Invece la difesa di Seattle domina e cancella completamente l’attacco di Denver. Peyton e i Broncos non si sono più ripresi da quel primo snap.

Da lì in avanti è stata una catena senza fine di incredibili errori e di sottomissioni al dominio dei difensori di Pete Carroll, compresi intercetti, fumble, pass interference in end zone.

Joe Namath in imbarazzante pelliccia alza la monetina per il coin toss ma è fermato dall’arbitro, deve ripetere il suo gesto. E’ come se il grande QB campione con i Jets abbia trasferito la sua incertezza goffa nell’anima dei Broncos, fin dalla drammatica partenza.

E’ stato un Super Bowl a senso unico, 43-8, quindi non il massimo, ma abbiamo assistito ad una difesa che entrerà nella storia come tra le più forti di sempre.

Peyton ha avuto tutto il tempo di recuperare sotto di una, poi di due, volendo poi anche di tre segnature ma ad inizio ripresa di nuovo quel segno del destino che preannucia la fine.

Percy Harvin ritorna il kickoff per 87 yards fino alla end zone, 29 a 0, a quel punto la partita è finita. E’ successo di tutto e tutto contro il favore di Denver.

Un dominio totale, Manning ha già lanciato i suoi 2 intercetti, di cui uno trasformato in TD, sinceramente mi è venuto a quel punto da piangere per lui.

I suoi critici sono all’apice del godimento, Peyton che non vince nei playoff ma solo al calduccio, Peyton tutto numeri individuali e poche vittorie. Non se lo merita ma la realtà è drammaticamente sotto gli occhi di tutti.

Ieri ha fallito, è stato totalmente sopraffatto da avversari con più cattiveria. Il capitolo sulla legacy meriterebbe il suo spazio ma io lo liquiderei con poche parole.

E’ uno dei più grandi QB della storia ma non sarà mai unanimemente il primo di sempre perchè da ieri è 1-2 al Super Bowl, perchè sul palco più luminoso ha sbagliato, immagino solo come avrebbe potuto indirizzare diversamente la sua carriera con una vittoria da protagonista.

Mi dispiace, lo dico con sincerità, tifavo per lui perchè è il talento più cristallino della storia del gioco nel suo ruolo, è un 5 volte MVP, ha perso ma è stato quasi umiliato, drive dopo drive, il suo volto al primo snap è stato anche l’ultimo. Quando le cose iniziano male finiscono anche peggio.

Deriso laddove aveva costruito la sua leggenda, vedi gli audible, prima giocata del Super Bowl e gara già emotivamente indirizzata, qualcosa che non si era mai visto (è lo score più veloce della storia) fino agli intercetti, ai fumble, fino a vedere una squadra stritolata.

Si giura che mai si è visto un tale dominio a senso unico, sicuramente non in questi termini anche bizzarri, imprevisti, le prime due giocate d’inizio gara e del secondo tempo ammazzerebbero le motivazioni appena uscite dagli spogliatoi di chiunque e così è stato.

A maggior ragione se il tuo attacco è il miglior della NFL, a maggior ragione se il tuo QB è il migliore, quindi delle due l’una.

I Broncos sono stati il più grande fallimento della storia o i Seahawks di contro il reparto difensivo più devastante. Direi onestamente che il Super Bowl newyorchese si può leggere tranquillamente in questa duplice ottica, senza escluderne nessuna.

Secondo Super Bowl perso su tre, Peyton lascia il campo distrutto

Secondo Super Bowl perso su tre, Peyton lascia il campo tristemente senza parole

DENVER BRONCOS

Peyton Manning : cerco di concentrarmi solo sulla gara, senza per un attimo guardare alla sua legacy. 34 completi (beffardo record) su 49, ma corti, sicuri, senza mai pungere sul profondo, 2 INT quando la gara poteva e doveva essere raddrizzata con impeto, uno dei quali totalmente di sua responsabilità, 1 TD per 280 yards. La sensazione è che davvero non si sia ripreso da quel primo snap, la notte di ieri in casa del fratellino con due anelli è stata l’incubo peggiore che potesse mai immaginare alla vigilia, magari in una di quelle interviste con lo sfondo di Manhattan che è tanto grande quanto il suo fallimento. Offensive line pessima e Seahawks difensivi su un altro pianeta non limano troppo la caduta degli dei. 3

Knowshon Moreno : poverino, siccome i Broncos vanno subito sotto c’è bisogno di lanciare (malissimo) e a lui restano le briciole. 5 portate per 17 yards, una comparsata forzata e senza colpe. 6

Demaryius Thomas : bellissima la ricezione per il TD, vago ricordo di una stagione prima di ieri memorabile, 118 yards su 13 ricezioni, record anche questo e anche qui beffardo da far molto male. Ha perso un fumble, uno degli episodi bizzarri che in frenetica serie hanno azzoppato i sogni dei ragazzi dal Colorado. 5

Wes Welker : 8 ricezioni, 84 yards, l’esperienza che diventa una pesantissima meteora ma anche lui si si è dovuto ricredere che la tanto decantata difesa di Seattle non era solo fama. 4

Difesa : nell’altro lato della gara difesa Broncos vs. attacco Seahawks si deve registrare un’altra sconfitta. Harvin si diverte, Wilson è tranquillo, nonostante tutto ha dato a Manning qualche buona opportunità di rivincita, tenendo Seattle discretamente prima di cedere. 6

Special team : kickoff return ad inizio secondo tempo ? Stavano ancora guardando Bruno Mars ? 4

La soffocante difesa di Seattle, MVP del  primo Super Bowl a New York

La soffocante difesa di Seattle, MVP del primo Super Bowl a New York

SEATTLE SEAHAWKS

Russell Wilson : non ha avuto mai bisogno di forzare la mano, dopo il primo lancio troppo alto, in fondo è un ragazzo del secondo anno, è il Super Bowl e per di più è New York, ha amministrato bene il vantaggio regalatogli dalla difesa, 18/25, 206 yards e 2 TD, fa paura dove possa arrivare continuando così, questo ragazzo ha talento ma soprattutto una grande testa. 8

Marshawn Lynch : 15 corse per 39 yards e un TD da 1 yard, anche qui, fanno tutti gli altri, l’attacco dà il minimo indispensabile. 7

Percy Harvin : ritorna il kickoff che fa definitivamente cambiare canale a chi voleva solo una partita equilibrata e se ne fotte degli spot pubblicitari e dell’integrità del gioco ma se possibile è ancora più importante a inizio gara, quando alimenta la safety con 30 yards su corsa su fancy play. E’ la benzina che accende l’incendio provocato dalla difesa, giusto premiare un difensore ma per singola prestazione è il vero MVP. 8,5

Difesa : l’impresa più difficile è stato decidere a chi assegnare il trofeo di MVP perchè praticamente non c’è nessuno che si salva, sono stati tutti fenomenali. Alla fine va al linebacker Malcolm Smith che plasticamente si fa carne del fallimento di Manning riportando in end zone un intercetto ma è il titolo di MVP più bugiardo di sempre. Avrebbero dovuto inventarsi l’MVP all’intero reparto, veloci, violenti, puliti, una lezione di football. 10

Special team : un kickoff return per un TD, field goal precisi, altro campo di battaglia dominato. 9

I Seahawks vincono il primo Super Bowl della loro storia. E’ appena il secondo titolo professionistico per la Seattle degli sport, il primo fu grazie ai Supersonics che ora peraltro non sono più in città.

Times Square imbandierata a festa accoglie questa difesa “for the ages” e il pianto intimo di Peyton Manning, un fenomeno non troppo campione.

Peccato, come fu anche per Tom Brady, una stagione perfetta rovinata all’ultimissimo atto. Il dibattito è aperto, purtroppo per lui, poteva essere del tutto chiuso in una notte newyorchese che è stata fredda solo nel suo cuore.

20 thoughts on “Le pagelle del Super Bowl XLVIII

  1. Mi pare un pò basso il voto a Welker, ma soprattutto mi pare molto alto il voto alla difesa dei Broncos. Cosa ha fatto per meritarsi la sufficienza? E’ vero che l’attacco non ha mai girato, ma la difesa non ha mai dato quel contro-segnale (un int o un fumble) che potesse cambiare il corso degli eventi.
    Peraltro mentre la difesa di Seattle è mostruosa, il suo attacco (tolto Lynch) non ha superstar e dunque mi aspettavo molto più dominio da parte della difesa di Denver che, al contrario, non ha mai respinto gli assalti avversari.
    Tanto è vero che dopo la safety hanno preso subito un td e in pochi drive seattle si è ritrovata troppo avanti per poter dare speranze a denver.
    Per me voto 4,5 alla difesa.

    Personalmente credo che Wilson sia sopravvalutato e le sue prestazioni siano figlie della clamorosa difesa di Seattle (così come lo sono quelle di Flacco a Baltimore); diciamo che, anche quest’anno, vince il sb la squadra che non ha un top qb o cmq non uno dei top 5 qb della lega.

    • Hai ragione 6 alla difesa di Denver non si può vedere, sufficiente solo nel primo quarto, poi ha cominciato a bucare i placcaggi in modo indecoroso. Ci fossero stati i 49ers con Kaepernick, Boldin, Crabtree e Davis sarebbe finita con un altro massacro.

    • Russell Wilson non è uno dei top QB della lega? E chi lo è? qualche spilungone a cui l’owner ha comprato i migliori ricevitori, o la macchina spara palloni di turno? RGIII? Dici così solo perchè non gioca come dice la “tradizione”? ma smettiamola di dire fesserie!!! Sa lanciare, correre e soprattutto sa ragionare senza perdere la testa (ed è al secondo anno!). Dirò di più. A 14 anni volevo vedere un attacco tutto lanci lunghi e big plays, ma a quaranta, dopo un pò di anni di football, voglio vedere un management oculato che tenga conto della durata dei contratti, un coach attento a mischiare bene corse e lanci assieme ed una difesa aggressiva e motivata. E tutto questo amalgamato da un QB intelligente, perspicace, LEADER VERO, capace e vincente, Non è un caso che il commentatore Jon Gruden, ex coach e a detta di tutti il più intelligente e capace fra i tanti che seguono la NFL, abbia da sempre indicato Russell Wilson come un predestinato. Non so per chi tifi Caro Gianluca, so solo che da tifoso del football in generale sono strafelice dell’arrivo nella lega di un personaggio positivo, nuovo e vincente come RW, come tifoso di Seattle (da sempre!) sono strafelice del mio QB. Non credo che tu sia strafelice come me, questo è certo. Paragonare l’annata di Flacco a quella di Wilson dimostra la tua competenza.

  2. Sono d’accordo su tutta la linea. La difesa dei Broncos ha fatto il suo. non è una difesa come quella di Seattle e lo sapevamo… ha concesso qualcosa ma non è mai naufragata. Se poi il tuo attacco sta in campo pochissimo e regala punti agli avversari….
    l’unica cosa su cui non sono d’accordo è Wes welker, che secondo me è stato il migliore (o il meno peggio) nell’attacco Broncos.

  3. sono d’accordo con il parallelo tra seattle e baltimore per quanto riguarda la difesa, pero’ da tifoso Ravens dico che Flacco l’anno scorso nei playoff ha giocato alla grande chiudendo senza intercetti (scusa se e’ poco) dalla wild card fino al superbowl.
    cmq leggo da + parti di questo SNAP sbagliato, ma cavolo c’è un’intera partita da giocare e se quello basta x condizionare psicologicamente un QB come Manning (non chi gioca a football al mare con gli amici), allora lasciamo meglio che si ritiri

  4. Il caledario di Denver quest’anno è stato letteralmente ridicolo. E’ un dato messo in evidenza più e più volte (non da me, ma da fior fiori di analisti USA).

    Peyton Manning ha giocato tutta la stagione regolare in shotgun: tutta! E’ un giocatore totalmente privo di mobilità (causa note vicende mediche)…appena ha trovato una difesa con la D maiuscola è stato annullato.

  5. Lo snap non ha cambiato di certo la partita, ma è stato il primo segnale che qualcosa non andava. Sono d’accordo col 6 alla difesa dei Broncos. Dopo la safety ha concesso 2 fg, prima di lasciare il TD agli avversari, e nel frattempo l’attacco faceva acqua da tutte le parti. Se in quei tre drive offensivi Manning e soci avessero segnato, il lavoro della difesa avrebbe avuto sicuramente una valutazione maggiore. Sono stati gli ultimi a cedere, nel secondo tempo. Sul finale ovviamente lo sconforto era tale che anche la difesa è scesa di livello con errori madornali. Ma almeno il primo tempo è stato discreto. Il problema è stato l’attacco.

  6. Voglio essere banale: l’ attacco fa vendere i biglietti, la difesa vince le partite. Se poi Peyton gioca come ieri, è tutto grasso che cola, nel caso dei due intercetti la palla gli è veramente uscita “sporca” dalla mano, è chiaro che soffre molto le condizioni climatiche avverse. Il segreto è stato mettergli molta pressione e al contempo marcare stretto i receiver di Denver. In ogni caso sono sicuro che i Broncos potranno rifarsi l’ anno prossimo mentre se non sbaglio quest’ estate alcuni giocatori chiave di Seattle diventeranno free agent.

  7. Momenti chiave: lo snap sbagliato più safety, i due intercetti di cui uno con touchdown, il ritorno in meta di Harvin.

  8. come si fa a mettere in discussione la carriera di Manning proprio non lo capisco. bisogna solo ringraziare di poter vedere un maestro del gioco come lui. altra sera ovvio ha deluso ma era sempre sotto pressione, il gioco su corsa non ha mai macinato yard e i ricevitori erano sempre “chiusi”. la sua non mobilità ha pesato è inutile nasconderlo. un per dire rodgers è capace di muoversi anche fuori dalla tasca e quindi di uscire in alcuni casi dalla pressione della difesa.
    per me il fenomeno è l’atleta la cui normalità è l’eccezionalità per la maggior parte degli altri atleti. poi ok ha vinto 1 “solo” superbowl ma non ditemi che allora è più forte il fratellino o big ben….o flacco è al suo stesso livello….
    parliamo sempre di sport di squadra e non di sport individuali. c’è una bella differenza. altrimenti un john Stockton sarebbe un poveretto.

    cmq seattle grandissima Squadra e Wilson per x è un grande qb. solido e come scritto dalla grande testa.

  9. Alzi la mano chi si spettava un superbowl cosi…
    vedere Denver giocare come un mucchio di ragazzini emozionati è stato sorprendente…sono crollati sotto il peso della pressione…e manning è stato il primo
    Grandissimo QB su questo non si discute, ma a sentire i commenti sembra il più grande di tutti i tempi…bè per me il vero innarrivabile è la leggenda Joe Montana…

  10. per gli sport di squadra trovo difficile e anche inutile dire chi sia il più grande in assoluto. ha senso farlo per decadi visto le continue evoluzioni del gioco. unica eccezione per gretzky che sia per statistiche che come vincente è irraggiungibile.

  11. Eh no…guardate il mio nick. Credo sia abbastanza chiaro chi ha segnato la mia infanzia (parlo di inizio/metà anni ’90). Perchè Peyton Manning dovrebbe essere considerato più forte di Brett Favre? Statistiche di regular season pressocchè identiche, anelli uguali, record di post season a favore di Favre. Gli intercetti? Gli intercetti sono la discriminante? A cosa ha condotto la percentuale di intercetti minore di Manning? A nulla, anzi.
    Tutto questo per dire: Favre non è annoverato tra i top five QB all-time…neanche Manning, allora amici miei.

  12. Partiamo da Russell Wilson e dall’attacco Seahawks: hanno realizzato 27 punti (43 punti -2 della safety, 7 del KO return e 7 del pick-six dell’MVP) che in un Super Bowl non sono pochi, anzi quasi sempre fanno vincere. Wilson ha 123.1 di rating (al secondo anno e al primo Super Bowl!) 58% di efficienza al 3rd down!

    Attenzione non sto minimizzando il lavoro di questa enorme e meravigliosa Difesa che ha indirizzato la gara, solo che l’attacco ha fatto il suo, e bene.

    Se la Legion of Boom accumula takeways e l’attacco non li tramuta in punti, si rischia di fare una brutta figura; nel primo tempo 14 erano <> su due palle perse.

    Per vincere, a Seattle, diciamocela tutta, è bastata la Difesa più forte dell’ultima generazione. Per stravincere è servito l’attacco che, tranne pochissimi errori di Wilson e altrattanto minimi drop dei WR, ha sepolto i Broncos.

    Peyton? Non sono uno di quelli che dice: <>, ma una considerazione va fatta. Eli si è trovato di fronte a due occasioni e sebbene magistralmente assistito dalla sua difesa, ci ha messo tanto del suo (Helmet catch e lancio in wideout su Manningham sono le fotografie dei due anelli di Eli) portando a casa il titolo. Il fratello, e l’ho sempre pensato, sin dai tempi del primo MVP, è troppo bravo. Talmente forte e intelligente che gli HC e gli OC si affidano *troppo* a lui.

    L’intercetto di Kam è colpa sua, ovviamente ma i Broncos sono arrivati lì per esclusivo suo merito; l’hanno parimenti persa per colpa sua; non solo per i suoi errori, ma per l’inadeguatezza del running game (“e chi se frega, tanto c’è Peyton” – Montee Ball con 6 portate per 1 (una) yard ……..ma scherziamo?) e della OL (“tanto Peyton rilascia in fretta il pallone” – che pur non permettendo sack (o meglio 1 solo per una misera yard, non ha lasciato tempo a sufficienza per un QB assolutamente non mobile, come sopra ricordato.

    Se ti trovi davanti una DL assatanata, la tua OL deve essere perfetta altrimenti prima o poi l’errore lo fai.

    Confesso che neanche io mi aspettavo una mattanza simile, ma a posteriori quest’ultimo miss-match OL Den – DL Sea ha governato l’intera partita.
    Mi ricordo ancora uno snap in cui la DL di Sea era schierata a 4 e uno, allo snap, torna indietro a coprire: i tre hanno quasi messo giù Peyton….come può esserci partita?

  13. Ma, ma, ma ………mi ha tagliato il tra virgolette!!!!! Gombloddo!

    …point off turnover…
    e
    …Eli ha due anelli e il fratello uno solo…

  14. in stagione regolare il cammino di Denver è stato nn dico facile ma molto meno impegnativo…alcune partite hanno rasentato il ricdicolo….io tifo patriot ..nn metto in discussione Manning ma quando ha trovato difese di un certo spessore è andato in crisi e nn parlo di seattle (DL mostruosa)!!ripeto nulla contro Manning e grandi complimenti ai seahawks!!!

  15. Sicuramente la NFC è più competitiva della AFC, però vorrei ricordare che Denver gioca nella AFC West, che ha mandato 3 squadre su 4 ai playoff…
    Visto che si parlava di calendario facile.

  16. Infatti denver non ha avuto un calendario così facile.
    Gianluca7 hai ragione, l’anno scorso Flacco fu mostruoso ai playoffs, però continuo a pensare che sia molto sopravvalutato o quantomeno che abbia goduto molto dei vantaggi dati da quella difesa mostruosa che erano i Ravens.

    Così come è difficile dire chi sia il qb migliore, si fa fatica a fare un parallelo tra le difese.
    Seattle è incredibile, ma non credo si possa dire (almeno ora) che sia migliore dei Ravens di Lewis e Reed.

    Mi pare in ogni caso che tutti quelli che oggi criticano Manning e denver in modo così spietato non facciano un buon esercizio di grande onestà intellettuale.
    Tutti (compresi i famosi analisti USA) consideravano questo SB come uno dei più equilibrati di tutti i tempi.

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