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I soliti Bengals, potremmo dire, incapaci ormai dal gennaio 1991 di vincere una partita di playoffs, e di approfittare del fattore campo.

Inizio contratto nei primi due drive, ma a metà del primo quarto i Chargers conducono un lungo drive di più disei minuti a un touchdown di Danny Woodhead per 5 yards di corsa. Nel secondo quarto i Bengals sembrano in grado di prendere in mano le redini del gioco, pareggiando con un passaggio corto di Dalton a Gresham, e poi con un drive spinto dal brillante rookie Giovani Bernard, che però a un passo dalla end-zone dei Chargers perde la palla che viene recuperata da San Diego.

In quel momento cambia l’inerzia dell’incontro, passando definitivamente ai ragazzi di coach McCoy, anche se i Bengals riescono a finire il primo tempo in vantaggio con un field-goal di Nugent. Nel terzo quarto Rivers porta in vantaggio i Chargers con un brillante drive fatto di corse di Woodhead, e passaggi brevi che scardinano la difesa di Mike Zimmer, fino al touchdown di 4 yards di Ladarius Green, e da quel momento è Andy Dalton a prendere la scena per Cincinnati, ma purtroppo in negativo: un fumble durante un tentativo di scramble, e uno sciagurato intercetto per un passaggio originariamente inteso per Sanu.

2 field-goals del sicuro Novak portano i Chargers al 20-10, e il prosieguo peggiora ancora il tabellino di Dalton, con un altro intercetto e un maldestro tentativo di convertire un quarto down nei minuti finali (passaggio lungo nettamente oltre Marvin Jones quando bastavano tre yards): una corsa di R. Brown di 58 yards sigilla il risultato finale sul 27-10 per San Diego…

I MIGLIORI

PHILIP RIVERS

Dimostra ancora una volta di essere tra i giocatori più sottovalutati della lega, giocando una partita da game-manager perfetta, senza grandi numeri (12 su 16 per 128 yards), ma con i lanci al momento giusto senza forzare e adattandosi alla pericolosa difesa dei Bengals…

MIKE MCCOY

Dove a Norv Turner la transizione da offense coordinator a head-coach non era mai riuscita in pieno, per McCoy (anche col contributo fondamentale di Ken Whisehunt come assistente) già al primo anno riesce la trasformazione dei Chargers da team disfunzionale a squadra ben calibrata tra attacco e difesa, in grado di adattarsi bene agli avversari e sfruttarne le debolezze. Se poi uniamo a questo la possibilità di avere un quarterback come Philip Rivers, il successo di McCoy non deve sorprendere…

DONALD BUTLER</p>

11 tackles e un fumble strappato dalle mani di Bernard destinato al touchdown dimostrano come Butler è un tassello fondamentale di questi Chargers, da rifirmare a (quasi) tutti i costi…

I PEGGIORI

L’ATTACCO DEI BENGALS

Avendo già detto di Andy Dalton, spostiamo l’analisi a Jay Gruden, e a come il game-plan dei Bengals abbia lasciato molti dubbi. Errori a parte del quarterback, nulla è stato fatto per sorprendere veramente i Chargers, e anche il modo in cui A.J. Green sia stato escluso dal gioco dalla difesa avveraria senza trovare soluzioni alternative, fa dubitare sulle effettive qualità di Gruden quando si deve alzare l’asticella e fare il salto di qualità…

MARVIN LEWIS

Se Dalton nei playoffs è 0-3, Il coach dei Bengals è a 0-5, bilancio poco lusinghiero tenendo conto che almeno 3 sono arrivate giocando in casa. Che Paul Brown non abbia mai silurato il suo coach per tirchieria è risaputo, ma forse sarebbe l’ora di cambiare un pò aria nel coaching-staff di Cincinnati…

CHI LI HA VISTI?

RYAN MATHEWS

Dopo aver guadagnato 52 yards in 13 portate nel primo tempo, il running-back dei Chargers non ha più toccato palla, ma il coaching-staff di San Diego ha escluso qualunque tipo di infortunio. Quindi le ipotesi sono due, o che era infortunato o che esiste un altro motivo per la sua sparizione negli ultimi trenta minuti: diciamo, avendolo visto camminare cautamente vicino alla panchina, che coach McCoy ha voluto preservarlo per l’importantissimo match contro i Broncos della settimana prossima…

A.J. GREEN

3 ricezioni per 34 yards, non proprio il bilancio che ti aspetteresti da uno dei migliori wide-receivers della lega, uno di quei giocatori in grado di spezzare la partita a proprio piacimento. Peccato che ci vuole anche l’aiuto del proprio quarterback per mettere in moto un fenomenale ricevitore, anche se punteremmo l’indice sull’offensive coordinator Jay Gruden: l’attacco dei Bengals è sembrato prevedibile, e il risultato è che la difesa dei Chargers ha seguito il game-plan ed escluso dal gioco Green con assoluta semplicità. Non quello che ci si aspetta quando le partite contano…

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