hou575Da quando Peyton Manning ha lasciato una delle division meno attraenti del panorama del football a stelle e strisce, abbiamo assistito a un rapido cambiamento di fronte. La più giovane franchigia della Nfl, i Texans di Huston, si sono impossessati dello scettro della division vincendola per due volte di fila costruendo un roster potenzialmente valido per combattere fino al Super Bowl.

L’addio di Manning sembrava l’inizio di una lunga risalita ma probabilmente ci sbagliavamo: Andrew Luck è riuscito a trascinare la squadra fino ai play off giocando una prima stagione da professionista a livelli altissimi oltre a rilanciare l’entusiasmo dei tifosi Colts.

Dietro le due di testa si presenta un solco profondo, il quale rende Jacksonville e Tennessee due possibili squadre materasso della Lega in quanto nessuna sta ancora cercando di capire se i rispettivi quarterback hanno le chance per competere contro i professionisti.

Ai nastri di partenza i Colts saranno una squadra tutta da decifrare dato che le difese approcceranno in maniera diversa contro l’attacco e la difesa ha già fatto un miracolo viste le sue possibilità; i Texans dopo la seconda partecipazione consecutiva ai play off si preparano per migliorare il Divisional Round dell’anno scorso mentre Titans e Jaguars cercheranno di migliorare una situazione piena di incertezze.

Arian Foster

Arian Foster

Houston Texans

Ormai l’aria è cambiata nella città texana, i Texans dopo numerosi tentativi sono diventati una squadra da play off grazie a un progetto capace di trovare i giocatori giusti al draft e alla fiducia data all’head coach Gary Kubiak, in carica dal 2006, spesso vicino all’addio dopo numerosi tentativi falliti ma sempre confermato fino alla prima storica qualificazione per i play off nel 2011. Ora che la squadra ha trovato fiducia e convinzione nei propri mezzi dopo il 12-4 dell’anno scorso, è giunto il tempo di provare l’assalto al titolo sperando di non perdere troppi giocatori importanti per strada.

Il quarterback rimarrà Matt Schaub, una guida affidabile per i compagni e perfetto interprete del sistema d’attacco dell’offensive coordinator  Rick Dennison mirato a trovare il bersaglio più libero dopo la play action.

Schaub arriva da un anno in cui ha lanciato per ben 544 volte, completando 350 passaggi per 4,008 yards, 22 touchdown e 12 intercetti; sicuramente si trattano di cifre importanti però, oltre a cercare di rimanere sano e giocare tutte le sedici partite come l’anno scorso, dovrà controllare meglio il numero di intercetti perché in alcune sfide importanti possono pesare e molto. Nel caso dovesse mancare per infortunio ci sarà T.J. Yates, back up molto affidabile in quanto è già riuscito a giocare una buona annata all’esordio sostituendo in modo discreto il l’ex Falcons.

Houston deve il suo successo offensivo alla produzione di yards via terra dove detiene uno dei running back più completi in circolazione quale è Arian Foster, fermato per acciacchi durante la preseason, ma pronto a salire in groppa e cavalcare per tutta la stagione cercando di aumentare ancora i già impressionanti numeri del 2012 dove ha raccolto 1,424 yards in 351 attacchi concludendo ben 15 corse oltre la goal line, senza tralasciare il suo importante sostegno in fase di ricezione nel quale ha prodotto 217 yards in 40 prese e due marcature.

Inoltre se l’attacco via terra è stato l’ottavo della Lega è anche perché il back up Ben Tate ha risposto presente quando chiamato in causa con 279 yards e una media di 4.3 a tocco; inoltre quest’anno si potrà godere dei sontuosi bloccaggi del fullback Greg Jones, fuggito da Jacksonville per puntare al titolo.

Da tempo i tifosi predicavano la selezione di un valido sostituto di Andre Johnson, titolare inamovibile un po’ avanti con l’età seppure rimanga uno dei migliori grazie a un’annata da 112 prese, 1,598 yards e 4 segnature; dalla parte opposta a lui guizzerà il talento del rookie primo giro DeAndre Hopkins, alle prese con una commozione celebrale patita nelle prime uscite ma quasi sicuro disponibile per la prima di campionato.

L’ex Tigers è un giocatore devastante contro la copertura a uomo, ha fisico e mani per alzare il numero delle yards di Schaub dove non mancherà l’essenziale sostegno del tight end Owen Daniels, arrivato a 716 yards e 6 marcature nella sua settima stagione da professionista. La posizione nello slot se la giocheranno Lestar Jean, Keshawn Martin e DeVier Posey sperando di sfruttare al meglio gli spazi  che i sopra tre citati apriranno attirando i raddoppi.

Altra garanzia dell’attacco Texans sta nell’efficienza della linea offensiva, classificatosi come ottava migliore dopo aver concesso 28 sacks agli avversari. La stella rimane il tackle di sinistra Duane Brown con l’assistenza del centro Chris Myers e la sua guardia Wade Smith. Sul lato destro il tackle rimarrà Derek Newton, positivo al primo anno da titolare, e lo spot di guardia verrà preso dal secondo anno Brandon Brooks, terzo giro nel 2012 fisicamente dominante.

Attenzione alla crescita del rookie da North Carolina Brennan Williams, attualmente in PUP list però se sano rimane un prospetto molto interessante. Sicuramente da loro passa gran parte del successo perché Foster ha bisogno di spazi e Schaub per trovare il bersaglio più libero ha bisogno del maggior tempo possibile.

JJ Watt

JJ Watt

Una delle armi dei Texans rimane la difesa 3-4 di  Wade Phillips risultato una stratega importante capace di valorizzare al meglio i giocatori a sua disposizione.  Rispetto all’anno passato ci sono un po’ di cambiamenti ma i ricambi sembrano non mancare per continuare lo splendido lavoro fatto nelle due ultime annate, dove l’end J.J Watt è imposto come uno dei difensori più forti della nazione graziato da un fisico strepitoso, una potenza sovrumana, fiuto per la palla e leadership.

Pur essendo naturalmente un tackle è riuscito a produrre solo nel 2012 ben 81 placcaggi, 20.5 sacks, 16 deviazioni difensive e 4 fumble forzati; un giocatore che lotta in continuazione e difficilissimo da affrontare, rimarrà ancora un incubo per i back field avversari.

La settima migliore difesa vedrà una variazione sulla linea con l’ingresso del giovane Earl Mitchell nel ruolo di nose tackle dopo tre anni giocati piuttosto bene entrando nelle rotazioni, e il secondo anno da Nebraska Jared Crick proverà a battere la concorrenza dell’esperto Antonio Smith reduce da un’annata da 7 sacks, 30 placcaggi e che attualmente sta scontando una squalifica la quale lo terrà fuori per la prima di regular season.

La delicata situazione salariale ha obbligato la dirigenza a rinunciare al pass rusher Connor Barwin, giudicato insufficiente nella sua ultima esperienza texana quindi approdato a Philadelphia. Sugli esterni giocheranno Brooks Reed, atteso a un innalzamento delle statistiche dopo i 8.5 sacks delle prime due annate, e opposto a lui ci sarà la prima scelta del 2012 Whitney Mercilus, già testato nell’anno da rookie e realizzatore di 6 sacks.

La notizia migliore sta nel centro della difesa dove il forte Brian Cushing torna a ricoprire la posizione che è stata sua per quattro anni prima di essere messo out da un infortunio al ginocchio. Fino alla week five era una certezza (30 placcaggi e 1 intercetto) ora la speranza è che torni quello di prima.

Accanto a lui ci sarà Joe Mays, scartato dai Broncos dopo un’annata rivedibile, e chissà che non sia una scommessa vincente, tuttavia va detto che in caso di necessità Darryl Sharpton e Tim Dobbins sono pronti a subentrare per qualsiasi necessità, oltre al rookie da LSU Sam Montgomey, testa un po’ calda che se controllata potrebbe essere un acquisto molto importante essendo un pass rusher puro.

Rispetto a qualche stagione fa i Texans sono notevolmente migliorati in copertura e l’anno passato assieme promette di migliorare ancora le prestazioni. Il colpo di mercato si chiama Ed Reed, attualmente sotto i ferri per un’operazione, arrivato con la sua esperienza dopo un Super Bowl vinto da protagonista.

Il primo cornerback sarà Kareem Jackson, autore di 4 intercetti, 16 deviazioni e 53 placcaggi nel 2012, opposto al veterano Johnathan Joseph, pure lui positivo l’anno passato con oltre 50 placcaggi e 2 intercetti, e ci si attende l’esplosione del terzo anno Brandon Harris a tratti sembrato pronto per giocare invece finito spesso in panchina. Accanto a Reed giocherà l’esperto Danieal Manning, capace di placcare 77 volte oltre a una diligente guardia in retrovia, e il rookie da South Carolina D.J. Swearinger promette molte speranze più in futuro anche se già nella preseason ha dato idea della pasta di cui è fatto.

L’esperienza non manca, il talento pure, basta solo trovare un po’ di chimica e la squadra potrebbe avere delle secondarie da mettere l’ansia a qualsiasi quarterback che scenderà in campo.

Altro importante colpo arriva negli special team dove è stato preso il miglior punter della Lega Shane Lechler, sempre tra i migliori con una media di 47.2 nella sua ultima stagione a Oakland, e il kicker sarà il secondo anno Randy Bullock, out l’anno scorso per un infortunio alla gamba, ma deciso a trascinare i suoi dopo una preseason molto positiva. Quasi tutti i ritorni verranno affidati a Keshawn Martin o la safety Shiloh Keo.

La strada dei Texans è ben più dura rispetto a quella del 2012 con la presenza dei Patriots, bestia nera della formazione texana negli ultimi anni, le due potenze della Nfc West e la sfida interna contro Denver. L’obiettivo è battere almeno due di queste squadre cercando poi di ottenere un importante 6-0 con le rivali divisionali anche se a Indianapolis bisognerà giocare duramente.

La squadra ha le carte per sognare a lungo, sempre che non si perda un pezzo importante come Cushing per strada altrimenti potrebbero cominciare ad esserci i primi problemi. L’obiettivo è arrivare in forma a Gennaio perché a volte i Texans hanno dato l’idea di non averne più con l’avanzare della stagione, quindi bisognerà fare ben affidamento sui ricambi nella parte centrale della schedule; se l’operazione dovesse andare in porto a Gennaio può succedere di tutto e saltare un turno potrebbe essere un buon inizio rispetto ai due anni precedenti, guadagnando energie da investire nello sprint finale.

Andrew Luck

Andrew Luck

Indianapolis Colts

Grazie di tutto Peyton, via ad anni di crescita prima di tornare ai play off… invece no! Chi mai pensava che una squadra reduce dalla sua peggior annata sportiva del nuovo millennio potesse approdare ai play off?

A parte i tifosi più esaltati penso quasi nessuno, ma c’è da dire che il football è strano quanto imprevedibile, così la prima scelta assoluta del draft 2012 Andrew Luck e il nuovo head coach Chuck Pagano hanno formato un’accoppiata vincente stabilendo il record di 11-5 meritandosi il pass per la Wild Card.

Non c’è dubbio che la squadra abbia sorpreso – e non poco – ma il merito sta nell lavoro dirigenziale e degli allenatori, i quali hanno assemblato al meglio le forze dei giocatori giocando alla grande la seconda parte di stagione dimenticando in fretta le gesta del numero 18.

Il nome da cui parte tutto il progetto è Andrew Luck, quarterback prelevato da Stanford grazie alla prima scelta assoluta. Luck era un fenomeno annunciato da tempo, però pochi avrebbero potuto pensare che lo potesse essere già nel suo primo anno da professionista soprattutto lanciando ben 627 volte, mica bruscolini.

Di quei lanci ne ha completati 339 ottenendo 23 touchdown, 4,374 yards e 18 intercetti; se gli intercetti sono dovuti in gran parte all’inesperienza lo stesso non si può dire delle yards e dei passaggi tentati, in più si è dimostrato molto intelligente a sfruttare piccoli spiragli lasciatogli dalla difesa correndo 255 yards marcando 5 volte.

Se riduce il numero di errori, magari trovando una dovuta assistenza dal running game, Indianapolis potrà presto tornare competitiva per i play off. In caso di emergenze è stato chiamato il veterano Matt Hasselbeck, reduce da due annate in Tennessee dove ha dimostrato di avere ancora benzina nel serbatoio.

Cosa è già cambiato nel sistema Colts è l’offensive coordinator: Bruce Arians, protagonista nella crescita di Luck, ha accettato l’incarico di capo allenatore in Arizona quindi come sostituto è stato nominato Pep Hamilton, chiamato da Stanford dove diresse per un anno l’attacco oltre che curando personalmente proprio Luck.

L’idea sembra interessante e già in preseason si sono visti i risultati; tuttavia ci sarà bisogno di un supporto maggiore dalle corse le quali hanno prodotto una media poco oltre le 100 yards a partita, costringendo Arians a sviluppare maggiormente il gioco aereo. L’intenso uso del braccio ha portato a delle notizie molto positive confermando Reggie Wayne tra i migliori receiver della nazione con 106 prese, 1,355 yards e 5 marcature, ma ciò che maggiormente conta è l’aver trovato in tre rookie dei bersagli ottimi per il quarterback.

T.Y Hilton, preso nel terzo giro da Florida International, ha prodotto 7 touchdown e 861 yards mentre il duo di tight end formato da Coby Fleener e Dwayne Allen ha macinato 808 yards e 5 marcature pesanti. Attorno a questi tre si costruirà l’attacco del futuro contando già da quest’anno sulla velocità di Darrius HeywardBey, centometrista puro riscattatosi nelle due ultime annate a Oakland prima di un inizio difficile tra i professionisti.

Nel back field si divideranno le portate Vick Ballard, promosso a titolare dopo prestazioni incoraggianti, e la prima scelta del 2009 Donald Brown, mai esploso tra i professionisti dopo una carriera universitaria promettente. Le preoccupazioni vengono dal fatto che la linea offensiva è stata costruita principalmente per proteggere il quarterback, quindi la storia potrebbe non cambiare con Anthony Castonzo a prendersi il lato cieco, Donald Thomas e Mike McGlynn le due guardie, Samson Satele il centro e l’ex lions Gosder Cherilus pronto a proteggere il lato destro del campo.

errell Freeman

errell Freeman

La transizione al fronte 3-4 del defensive coordinator Greg Munusky necessita di qualche aggiustamento avendo concesso un gran numero di yards, ma in off season si è lavorato per migliorarla e già quest’anno potremmo assistere a un sensibile miglioramento: i due end saranno l’esperto Cory Redding e il neo acquisto dai 49ers Ricky JeanFrancois mentre il nose tackle diventerà Aubrayo Franklin con Josh Champman a subentrare in caso di bisogno. Rimane una linea potente che dovrà controllare le corse e permettere i blitz dei outside linebacker.

Blitz che non tarderanno ad arrivare vista la presenza del temibile Robert Mathis, convocato al Pro Bowl nel 2012, e l’ex Packers Erik Walden il quale assicura protezione in tutti gli aspetti. In più al primo giro si è deciso di puntare sul motore del tedesco Bjoern Werner, il cui adattamento  a linebacker esterno è tutto da vedere essendo stato progettato come end ideale per il fronte pari.

Al centro della difesa a dirigere le operazioni torna Jerrell Freeman, una delle sorprese della passata stagione grazie all’instancabile voglia di placcare, e il più ordinato ma allo stesso tempo utile Pat Angerer. Il reparto complessivamente non ha profondità e quindi lo stare lontano da infortuni fastidiosi sarà la chiave per crescere tutti assieme.

Le secondarie hanno subito costantemente, però si sono rifatte piazzando alcuni intercetti importantissimi. Vontae Davis, arrivato dai Dolphins lo scorso Settembre via trade, rappresenta l’ancora del reparto potendo prendersi il miglior receiver avversario; opposto a lui scenderà in campo Greg Toler e Darius Butler, dopo un sorprendente finale di stagione, torna in campo con l’obiettivo di assicurarsi la posizione nello slot.

Altra bandiera del reparto è la strong safety Antoine Bethea, veterano del reparto alla quarta stagione oltre i cento placcaggi in sette stagione da professionista. Accanto a lui è stato firmato l’ex Jets LaRon Landry, colpitore potente ma ampiamente rivedibile in copertura.

Nel caso l’attacco dovesse dimostrarsi poco incisivo nella red zone avversaria, a mettere punti sul tabellone ci penserà il piede dell’esperto kicker Adam Vinatieri; i punt saranno incaricati a Pat McAffe, una garanzia, e i ritorni verranno divisi tra Hilton e Kerwynn Williams.

Dove potranno arrivare questi Colts? La schedule è fattibile con un inizio abbordabile nelle mura amiche del Lucas Oil Stadium, poi ci saranno confronti impegnativi con 49ers, Hawks e Denver ma la seconda metà è piena di sfide divisionali e partite tranquillamente alla loro portata.

Se Luck dovesse continuare le prestazioni dell’anno scorso sperare in una Wild Card non è proibito; il peggio è se l’attacco non dovesse rispondere come chiesto e la difesa non ha ancora le capacità per rimanere a lungo sul terreno di gioco portando l’intero peso della squadra. Pronosticare l’arrivo appare difficile, già l’anno scorso ci sorpresero e non poco quindi vale la pena temerli perché Andrew Luck ha già dato l’idea di avere la stoffa del vincente.

Chris Johnson

Chris Johnson

Tennessee Titans

Ripartono i Titans ma forse quest’anno le attese sono inferiori rispetto agli anni precedenti in quanto nel  Tennessee ci sono parecchi dubbi da risolvere.

L’head coach Mike Munchak nei suoi due primi anni ha strappato un record di 15-17 ma a preoccupare maggiormente è il 6-10 dell’anno scorso e dei problemi riguardanti ruolo di quarterback. Munchak ha preferito trovare soluzioni che possano riportare il forte running back Chris Johnson ai fasti di inizio carriera, ma allo stesso tempo si ha avuto qualche difficoltà di troppo nel passing game.

Pure la difesa ha fatto registrare una stagione molto deludente quindi si cercherà di migliorare, anche se va detto che la dirigenza potrebbe accettare un anno di transizione al fine di assicurarsi uno dei miglior quarterback del prossimo draft, da più esperti considerato ricco e profondo.

Nel 2011 a sorpresa si chiamò Jake Locker nel primo giro: il prodotto di Washington era tutt’altro che pronto per giocare titolare quindi venne lasciato un intero anno a maturare in panchina. Nel 2012 ha iniziato 11 partite da titolare riportando qualche infortunio dovute alla botte nelle sue scorribande via terra: ha prodotto 2,176 yards, 10 touchdown in 177 completi su 314 passaggi lanciati a fronte di 11 intercetti e una sola marcatura via terra.

A dare maggiori preoccupazioni sono le letture sulla difesa dove troppe volte ha riscontrato difficoltà e l’accuratezza del braccio va assolutamente migliorata. Se dovesse essere un’annata fortemente negativa sarà facile vedere la sua posizione in seria discussione, intanto dovrà già difendersi da Ryan Fitzpatrick, uno che nel ruolo di back up ha sempre avuto successo.

A dare supporto all’offensive coordinator Dowell Loggains, impegnato a ritrovare il Johnson dei tempi migliori, ci ha pensato il front office il quale ha acquistato due guardie nuove che potrebbero essere presto tra le migliori del ruolo: dai Bills è arrivato Andy Levitre, il miglior lineman di Buffalo, il quale ricoprirà la posizione di left guard, mentre a destra dal draft è arrivato Chance Warmack, prelevato da Alabama con la decima pick assoluta, ritenuto un bloccatore sopraffino in tutte le situazioni. Confermati i due tackle a lungo corso Michael Ross e David Stewart, invece al centro ci sarà competizione tra Rob Turner e il rookie da Usc Brian Schwenke, protettore di Barkley al college con attributi molto interessanti.

Questa linea ha già dimostrato di poter dominare nelle situazioni di corsa durante la preseason, quindi Chris Johnson è chiamato a migliorare le 1,243 yards e 6 touchdown del 2012 essendo ancora uno tra i top del ruolo godendo di una velocità strepitosa. Gran parte del successo dei Titans è legato alla sua produzione perché maggiore sarà la produzione via terra più si apriranno spazi per i wide receiver ottenendo una dimensione offensiva affidabile.

Alle sue spalle è arrivato Shonn Greene, reduce da quattro anni ai Jets dove ha giocato le due ultime stagioni da titolare andando sempre oltre le 1000 yards. Corridore diverso da Johnson essendo più potente e robusto, sarà utilizzato nelle situazioni di corta portata con il fullback Quinn Johnson ad aprire gli spazi.

In Tennessee si è lavorato duro per trovare bersagli affidabile a Vince Young e Locker poi, ed i risultati si sono visti ottenendo giocatori interessanti seppure su alcuni ci siano alcune riserve: Kenny Britt, prima scelta nel 2009, sta tornando i passi di inizio carriera dopo un 2011 passato in infermeria e quest’anno è atteso al decisivo salto di qualità, Kendall Wright ha disputato un solido primo anno ricevendo numerosi palloni ma dovrà usare meglio la sua velocità per ottenere una cifra maggiore rispetto alle 626 yards raccolte, Nate Washington si è confermato come target affidabile seppure cominci a subire il peso della concorrenza.

A far sorridere potrebbe essere il secondo giro di quest’anno Justin Hunter, un wr fisico un po’ criticato per le braccia da coccodrillo ma che potrebbe presto recitare grandi opere in Nfl essendo in molti aspetti già pronto per scendere in campo. Nel ruolo di tight end si ha perso l’atletico Cook e per sostituirlo è arrivato da San Francisco Delanie Walker, veloce a coprire la traccia, atteso alla sua prima esperienza da titolare.

Una delle peggiori difese della Lega allenata da Jerry Gray è attesa a migliorare le prestazioni altrimenti potrebbe essere davvero un’annata già scritta. La prima scelta del 2010 Derrick Morgan ha finalmente giocato una stagione intera collezionando 60 placcaggi e 6.5 sacks, ora con maggiore fiducia dovrà guidare la linea cercando di portare in doppia cifra i sack perché attorno a lui ci sono poche garanzie.

L’altro end Kamerion Wimbley ha offerto un contributo simile in termine di pressione al quarterback però rimane sempre un buon giocatore e poco altro avendo fatto una sola stagione in doppia cifra, tra l’altro nel lontano 2006 all’esordio in divisa Browns. In mezzo ai due il terzo anno da Usc Jurrell Casey ha dato un solido contributo contro le corse e accanto a lui si giocano la posizione Sammie Hill e l’interessante Mike Martin.

Jason McCourty

Jason McCourty

Il reparto linebacker è la nota positiva della gestione Munchak: Colin McCarthy, se sta lontano da infortuni fastidiosi, è un ottimo playmaker nel mezzo avendo doti e mezzi per coprire il ruolo egregiamente.

Accanto a lui si propongono due ragazzi giovani atleticamente incontenibili che hanno giocato già bene assieme: sul lato forte Akeem Ayers ha prodotto 180 placcaggi, 8 sacks e un intercetto nelle sue due prime annate da professionista, mentre sul lato debole Zach Brown, pescato nel secondo giro dello scorso draft da North Carolina oltre ad avere un passato nel mondo del wrestling, ha totalizzato circa 100 placcaggi, 5.5 sacks e 3 intercetti per ben 156 yards. Questi tre assieme offrono serenità a una difesa fragilina e con poche soluzioni: infatti dietro di loro solo l’ex Patriots Gary Guyton sembra poter offrire un contributo apprezzabile alla squadra.

Garanzie che in profondità sembrano essere ben poche: la coppia di safety fatta da Bernard Pollard e Michael Griffin è buona a colpire gli avversari in modo violento – oltre  a fare a botte – ma nessuno dei due ha mai dato l’idea di essere un gatto in copertura, così ci si affiderà al cornerback Jason McCourty per limitare il primo wr avversarie provenendo da un’annata terminata con 4 intercetti, 15 deviazioni difensive e 92 placcaggi. Opposto a lui il terzo anno Alterraun Verner, onesto operaio e poco più, e uno tra Tommie Campbell e Coty Sensabaugh a contendersi il ruolo di nickel.

Una garanzia rimane il kicker Rob Bironas: 31 tentativi e 25 successi spesso da lunga distanza, se le cose si mettono male lui ha la gamba per salvare qualcosa, e il punter rimarrà Brett Kern, 47.6 yards a calcio nel 2012. I ritorni verranno tutti affidati a Marc Mariani, a patto che torni sano dopo il brutto incidente alla gamba capitatogli nella scorsa preseason.

Si può migliorare il record di sei vittorie e dieci sconfitte? La strada è parecchio impegnativa, però si può sperare di ottenere qualche vittoria nelle sfide interne con Chargers, Jets, Chiefs e Arizona più le due con Jacksonville, poi il resto sarà tutto da vedere. Quasi tutto passa da Locker e la sua crescita: se in lui non c’è traccia del giocatore sperato sarà utile voltare pagina in fretta perché il roster è giovane e potrebbe ben accettare l’arrivo di un registra giovane.

Se, invece,  Locker disputasse una stagione sopra le attese la faccenda si farebbe interessante perché si potrebbe investire un primo giro sulla difesa potenziando secondarie o linea, sicuramente l’anello debole della squadra. Difficile immaginarli in post season, facile che guardino i play off da spettatori immaginando cosa potrebbe accadere nella prossima primavera.

Maurice Jones-Drew

Maurice Jones-Drew

Jacksonville Jaguars

Difficile trovare una situazione peggiore di quella che c’è attualmente a Jacksonville. Ennesimo cambio di rotta dopo un 2012 che ha portato solo due vittorie e nemmeno la prima scelta assoluta: il ruolo di head coach è stato affidato alla mente difensiva di Gus Bradley, il quale ha formato a Seattle un reparto formidabile.

L’obiettivo sarebbe quello di ripetere lo stesso lavoro in Florida ma è chiaro che non ci sono i mezzi a sufficienza per farlo, quindi bisognerà giocare un’altra annata forse già tristemente scritta in quanto mancano giocatori per recitare una stagione in positivo. Molto passa dalla salute e dalla testa del suo giocatore chiave, quel Maurice Jones-Drew tanto forte quanto capriccioso. A complicare le cose c’è stata la fuga di free agent e in entrata ci sono poche note positive da registrare.

Nel draft 2011 si pensava che Blaine Gabbert potesse diventare la guida nell’attuale decennio. Il prodotto di Missouri ha giocato solo 10 partite l’anno scorso producendo solo 1,662 yards, 9 touchdown e 6 intercetti, rischiando poco per non peggiorare le statistiche. Al suo posto ha giocato Chad Henne, molto più produttivo in termini di yards andando oltre le 2,000 in 6 gare iniziate da titolare ma a fronte di 11 marcature e altrettanti intercetti. Ovvio che il futuro della franchigia non sembra essere in questi due nomi dato che Gabbert non ha mai dato l’idea di avere testa e braccio per essere un leader, ed Henne ha tradito le attese quando a Miami gli diedero fiducia.

Lo sa pure il coordinatore dell’attacco  Jedd Fisch, chiamato dal college di Miami(Fl.) e amante della play action avendo allenato un qb dual torea come Stephen Morris. Fino a quando non ci sarà il giocatore capace di soddisfare l’esigenze di Fisch il peso dell’attacco graverà sulle spalle del running game.

Maurice JonesDrew ha saltato gran parte del 2012 a causa di un problema al piede trascinatosi a lungo, per lui sarà giusto tornare quello dell 1,606 yards e 8 td di due anni fa. Alle sue spalle ci sarà Justin Forsett, reduce da un’annata molto positva a Houston come back up, oltre al quinto giro Denard Robinson, quarterback al college ed ora running back, capace di catturare la simpatia di molti tifosi per i suoi sforzi. Inoltre nel back file se né andato il fullback Greg Jones, al suo posto ci sarà Will Ta’ufo’ou, giocatore tutto da scoprire.

La batteria dei ricevitori offre qualche garanzia, ma nel complesso non sono molto temibili almeno fino alla week 5 quando rientrerà il secondo anno e primo giro del 2012 Justin Blackmon. Il prodotto di Oklahoma State si è rimediato quattro settimane di squalifica dopo un brillante finale di stagione dove ha prodotto 865 yards e 5 touchdown confermando che il futuro numero uno dei Jaguars è lui e non Cecil Shorts III, 979 yards e 7 marcature al suo secondo anno tra i pro.

Oltre a questi due sull’out rimane poco, bisognerà sperare che i giovani Mike Brown  e il rookie Ace Sanders crescano portando qualche yards utile. Accanto alla linea offensiva ci sarà ancora Marcedes Lewis, sempre presente e valido target anche se difficilmente riproporrà i numeri del fantasioso 2010.

Una buona notizia potrebbe essere il miglioramento della linea offensiva grazie all’arrivo della seconda scelta assoluta Luke Joeckel, prodotto di Texas A&M e left tackle pronto per la Nfl. All’inizio però starà a destra lasciando al solido Eugene Monroe il lato cieco essendo un giocatore rapido e potente.

I dubbi riguardano l’interno della linea: Will Rackley, Brad Meester e Uche Nwaneri hanno avuto i loro problemi a difendere il proprio quarterback, specialmente Meester, veterano di lungo corso e avviato sul viale del tramonto. L’arrivo di Joeckel dovrebbe migliorare la situazione in protezione cercando di ridurre quei 50, leggasi 50, sacks subiti nel 2012.

Paul Posluszny

Paul Posluszny

La mentalità difensiva di Bradley e del coordinatore Bob Babich, uscito dalla scuola di Chicago, cercherà di risollevare la situazione di quella che è stata la terza peggior difesa dell’ultimo anno. L’arrivo dai Titans del tackle Sen’Derrick Marks e di Roy Miller da Tampa potrebbe essere una soluzione contro le corse, spostando la prima scelta del draft 2010 Tyson Alualo sull’esterno cercando di coprire un sistema simile a Seattle dove sull’esterno c’era Red Bryant.

Opposto agirà il puro pass rusher Jason Babin, chiamato a dare consistenza una difesa praticamente assente in questo aspetto del gioco. Attenzione al sophomore Andre Branch, deludente nel suo primo anno, ma l’ex Clemson rimane ancora uno dei migliori end dello scorso draft, oltre al pesante tackle Kyle Love, preso dopo essere stato rilasciato dai Patriots in quanto sia afflitto dal diabete. Se tornasse a disposizione in modo efficiente potrebbe essere una grandissima aggiunta.

Le incognite maggiori stanno nel reparto linebacker: al centro rimane la garanzia di Paul Posluszny, macchina da placcaggi, affabile a coprire il campo e a dirigere le operazioni. Al suo esterno sul lato forte Russell Allen si è confermato placcatore affidabile con 131 placcaggi ma senza offrire aiuto in copertura; dalla parte opposta Geno Haynes ha una discreta esperienza ma difficilmente ricoprirà lo splendido lavoro fatto da Darly Smith, ora al centro della difesa Ravens.  Julian Stanford proverà a giocarsi la posizione solo che la situazione non sembra migliorabile andando riducendo il supporto alle secondarie.

Secondarie mal messe, sicuramente il settore dove si subirà con maggior frequenza. I cornerback Dwayne Gratz, Alan Ball, Mike Harris offrono ben poche garanzie, una grossa mano proverà a darla l’ex Seattle Marcus Trufant ma l’età e un ultimo anno chiuso dai giovani defensive back di Seattle non sono certo dati incoraggianti.

La free safety tornerà ad essere Dwight Lowery, fisicamente fragile e di ritorno dopo un’operazione al piede, e accanto a lui un rookie del quale potremmo sentire parlare a lungo. Jonathan Cyprien, prelevato all’inizio del secondo giro da Florida International, dotato di ottime abilità sia in copertura sia contro le corse quindi potrebbe essere un upgrade non da poco.

In una situazione simile ai Titans, qualora l’attacco non riuscisse a concludere toccherà al preciso kicker Josh Scobee portare punti a casa venendo da una stagione dove ha infilato 25 calci su 28. Il punter rimarrà il secondo anno e terzo giro dello scorso draft Bryan Anger, dotato di una gamba molto potente con una media di 47.8 yards a calcio; infine i ritorni verranno affidati o a Jordan Todman o Sanders o Robinson.

Ad essere sinceri sono poche le partite in cui i Jaguars possono provare  a strappare la doppia vu. Cardinals e Bills sono le sfide interne da sfruttare, il resto si vedrà. Va detto che se dovessi giocare un dollaro sulla prima scelta del 2014 punterei proprio su Jacksonville perché di garanzie ce ne sono ben poche e lo stesso coaching staff sembra guardare con interesse alla prossima classe di quarterback.

La difesa  potrebbe migliorare ma va detto che ci vorrà tempo per adattarsi, intanto sarebbe utile pensare seriamente se è il caso di rimanere in Florida oppure accettare di trasferirsi a Los Angeles.

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