Estensione da $103M per Ryan

Estensione da $103M per Ryan

Il 26 Aprile 2008 al Radio City Music Hall di New York va in scena il Draft Nfl. Al terzo pick ci sono gli Atlanta Falcons e decidono che Matt Ryan sarà la persona che avrà il delicato compito di guidare i georgiani alla rinascita dalle ceneri di Michael Vick.

Quarterback senior di Boston College dove nell’ultimo anno scrisse il nuovo record di touchdown lanciati per gli Eagles portando a 31 i 28 messi a segno da Doug Flutie. Ragazzo umile con la testa a posto dimostrò subito di possedere un braccio potente e preciso, letture di gioco efficaci e il carattere per essere un leader al piano superiore.

I Falcons lo presero contando a pieno sulle sue potenzialità facendogli firmare un sessennale da settantadue milioni di dollari con 34.75 di garantito divenendo il quarto rookie con il compenso più alto dopo i famosi Peyton Manning,  Ben Roethlisberger e Carson Palmer. Dopo cinque anni da professionista le aspettative sono state rispettate nonostante a referto ci sia una sola vittoria ai play off pur essendo andato per quattro volte oltre la regular season.

La prima volta furono i Cardinals a fermare i Falcons alla Wild Card dopo un’annata da rookie davvero positiva per il giovane quarterback, il 2009 vide un magro 9-7 senza riuscire ad accedere alla post season mentre nel 2010,2011 e 2012 abbiamo assistito a un vero dominio dei Falcons durante la stagione regolare senza però mai concretizzare qualcosa di serio nel mese di gennaio.

Il 2010 nel Divisional Round in casa dopo un’annata da 13-3 fu l’anno dei Packers, l’anno dopo il 10-6 li portò alla Wild Card poi persa in casa dei futuri campioni Giants in una gara dove l’attacco dei georgiani non concretizzò nulla lasciando a due i punti messi a segno.

Ora veniamo al capitolo appena concluso: il 2012 ha visto i Falcons dominare la scena portando il record a 13 vittorie con 3 sconfitte, primi in Nfc South e primo turno di play off saltato. L’attacco aereo gira al meglio delle potenzialità con un trio di bersaglio unico in Nfl composto da Julio Jones, Roddy White e Tony Gonzalez che fa venire il capogiro anche alle migliori difese. Ryan lancia 32 touchdown pass (career high), 4.179 yards con un preciso 68% e un Qb Rate vicino al 100.

Matt

Ora è atteso al definitivo salto di qualità

Insomma sembra l’anno giusto invece ai play off non tutto va come deve andare. In casa al Divisional i Seahawks quasi azzeccano il colpaccio per poi perdere a tempo scaduto per 30 a 28 con un field goal del glaciale Matt Bryant, ma al Championship i 49ers riescono a espugnare il Georgia Dome per 28 a 24 nonostante Ryan e compagni siano andati vicinissimi al traguardo finale.

Ryan gioca una partita da quasi 400 yards e tre touchdown però ci butta dentro anche due turnovers sanguinosi al fine delle partita. Il reparto corse non sostiene abbastanza e per cui in off season si saluta il running back Michael Turner decidendo di prendere Steven Jackson, giocatore che ai Rams in questo momento serviva ben poco e quindi deciso a puntare al titolo.

E veniamo ad oggi dove Matt Ryan è considerato un élite quarterback ma non ancora un vincente. Perché? Quanto visto in regular season non si discute anche se il vero valore si misura a gennaio quando i vincenti scendono in campo; è il caso dei Eli Manning, Aaron Rodgers e BigBen quindi il buon Matty Ice – soprannome in merito al sangue freddo nei momenti chiave delle partite di stagione regolare “e siamo sempre li” – non è ancora entrato in questo gruppo. La vittoria contro Seattle vale sicuramente qualcosa e dimostra che il ragazzo è pronto per andare fino in fondo.

Ci credono ad Atlanta? Ci credono eccome con una linea offensiva affidabile, un attacco completo e una difesa efficace con il giusto mix di esperienza e freschezza. Qualcosa ci sfugge? Ah si, siamo nell’ultimo anno di contratto per Matt!

La dirigenza e il GM Thomas Dimitroff si siedono attorno a un tavolo con Ryan e si conclude l’accordo per un’estensione quinquennale dell’attuale contratto che prevede un compenso di 103.75 milioni di dollari, 59 di garantito e 63 nei primi tre anni. Cifre da capogiro per uno che attualmente ha vinto una sola volta ai play off seppure in linea con i contratti firmati dai colleghi in questa off season.

bvfgb

I Falcons sono a caccia del Super Bowl

Ora è un nuovo inizio, si riparte e nel 2013 l’obiettivo rimane uno solo: il Super Bowl. Non basta più il titolo della Nfc South, il miglior record della Nfc, il turno di riposo ai PO – anche se a volte porta male – o una vittoria, ora bisogna andare oltre e salire sul gradino più alto dove ad attenderli ci sarà un’agguerrita formazione della Afc. Arrivare lassù significherebbe che il progetto dei Falcons sta funzionando e che la squadra può in più anni ripetere lo stesso cammino.

Certo potrebbe capitare che si fermino ancora li a un passo ma stiamo parlando di una formazione giovane dove il loro leader ha 28 anni appena compiuti quindi potrebbe esserci un’altra possibilità. Ci sarà? Probabilmente si e tutto dipenderà dalla salute di Gonzalez e Jackson perché un po’ agli sgoccioli della loro carriera. Se poi il rendimento è costante sarà facile attirare qualcuno di livello per sostituirli.

Quindi il 2013 sarà l’anno della verità e la sfida non sarà affatto facile perché la Nfc brulica di squadre solide e assetate di vittoria. Da quest’anno potremmo realmente capire quanto valgono i Falcons in un’annata dove sono attesi alla completa maturazione frutto di una stagione passata davvero positiva; se tutto andrà nel verso giusto accanto a quei nomi tipo Eli Manning potrebbe rientrarci pure quello del prodotto di Boston College.

Dalle ceneri di Vick sono nati i Falcons di Matt Ryan in quell’Aprile 2008 quando il giovane di Exton prese il cappellino che tutt’ora indossa e che nei sogni di tutti i tifosi Falcons, un giorno, dovrebbe sventolare sopra un palco con accanto il Lombardi Trophy.

2 thoughts on “Ryan e i Falcons, parte la sfida Super Bowl

  1. Atlanta Falcons.
    Mia ‘SB Contender’ #1. Un attacco con potenzialità da 30 pt. per Game. QB affidabile (anche se non mi fa impazzire..), Running Game migliorato (innesto di Steven Jackson, azzeccatissimo!), Passing Game, sia ‘short’ che ‘deep’, assolutamente devastante.
    Mi duole dirlo, ma è così.

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