Eccoci nuovamente qui a fare due chiacchere su quella che è stata la settimana numero 7 di stagione regolare della NFL.

TOP

1- Houston: non abbiamo un problema

JJ “Swatt” come amano chiamarlo i tifosi

Al suono di “Bulls on parade” dei Rage against the machine, la difesa entra in campo ogni volta davanti al pubblico amico e (quasi) ogni volta, regala emozioni ai propri sostenitori.

Anche questa domenica è stata fatta un altra vittima, i corvi bianco-viola di Baltimore,  che già di suo hanno le ali un po’ tarpate dagli inforuni, anche se proprio sotto questo aspetto domenica si registrava il ritorno del famigerato “T-Sizzle”, Terrell Suggs.

La partita forse più attesa della domenica insieme al duello Patriots-Jets, ha vissuto momenti altalenanti tra gioia di rivedere in campo un fattore così determinante come Suggs ed assistere, impotenti, al dominio dei Tori di Houston.

Si, perché di dominio si è trattato, almeno domenica.

La gara, conclusasi col risultato di 13-43, ha visto Matt Schaub lanciare per 256 yards, completando 23 su 37 passaggi per 2 TD’s, coadiuvato da Arian Foster che ha collezionato 98 yards di corsa su 19 portate anch’esso ben 2 touchdowns.

La defense di casa ha realizzato ben 4 sacks e 2 intercetti contro il povero Flacco, e le giocate simbolo di questa domenica le ritroviamo in JJ Watt che ha “deviato” un passaggio, terminato poi tra le mani di Jonathan Joseph che a sua volta lo ha riportato in endzone,ed in Antonio Smith che registra 2 sacks.

Ora Houston ha davanti a se il bye week e successivamente, le gare casalinghe con Buffalo e Jacksonville, e le trasferte contro Chicago, Detroit, Tennessee e New England; non li vedo perdere colpi, magari possono essere frenati da Chicago o New England ma io ipotizzerei di ritrovarli 11-2 a fine della week 14.

 

2- Chicago Bears

Brian Urlacher recupera un fumble ad una sola yard dalla propria endzone

21 takeaways in 6 gare, 4 vittorie di fila (Rams, Cowboys, Jaguars e Lions), record di 5-1 e la guida della NFC North, quest’anno non si può ignorare gli orsi.

La franchigia guidata dal quarterback Jay Cutler, 16 su 31 per 150 yards ed 1 TD, si trova ora sopra i sorprendenti Minnesota Vikings (5-2) e gli altalenanti Green Bay Packers (4-3) e si apprestano nelle prossime due settimane ad affrontare due test non impossibili, con Carolina in quel di Chicago, e successivamente a Nashville per affrontare i Titans.

Nelle statistiche del monday night, sotto Detroit Lions, alla casella “leaders in ricezione”, non appare “Megatron”, Calvin Johnson, e questo è perché la difesa dei Bears non ha concesso nulla, in particolare al ricevitore migliore della lega; merito, anche , di Mr. Charles Tillman, cornerback alla decima stagione originario di Chicago, Illinois.

Tillman ha giocato l’intera gara con gli occhi puntati sulle mani di Johnson e ha deflettato tutto il possibile, anche strappando quando necessario, l’ovale dalla sua presa.

In questa stagione Tillman ha collezionato 27 tackles, 3 forced fumbles e 2 intercetti, ed assieme al veterano Urlacher che ieri notte ha recuperato un fumble che si è poi rivelato decisivo ai fini del risultato, è stato il protagonista della notte.

La difesa 4-3 base dei Bears a mio avviso è una delle più solide della lega, basti pensare che è seconda nella classifica difensiva delle yards concesse su corsa.

Forse ci sono altre squadre più temibili, almeno a livello di offense, ma se conta ancora qualcosa il detto ” l’attacco vende i biglietti ma è la difesa a vincere le partite…” possiamo aspettarci degli orsi molto fastidiosi ed insidiosi in questa post-season.

 

3- Drew Brees : un uomo al servizio dei Santi

Brees mentre lancia contro Tampa Bay

In quello che è stato il debutto stagionale del linebacker Jonathan Vilma, dopo che è stato accolto il suo appello per ridurre la pena per il bounty scandal che lo vedeva costretto ad assistere da bordo campo all’intera stagione, i Saints escono vittoriosi, non senza soffrire grazie al solito Drew Brees.

Brees allunga il suo record di gare consecutive in NFL con almeno 1 TD su lancio a 49 partite, ribaltando un match che vedeva i suoi sotto di 14 punti e portandoli all’intervallo sul 28-21.

Il finale di gara ha visto New Orleans vincere per 35-28, con Cam Newton che si è fatto intercettare gli ultimi 3 tentativi di attacco.

Il duello tra i Qb’s è stato comunque di livello, con Brees che mette a referto 27 su 37 per 377 yards e 4 touchdowns, mentre Freeman risponde con 24 su 42 per 420 yards e 3 TD’s.

Al dodicesimo anno nella lega, in una stagione in cui i Saints vedono nero sotto ogni fronte, Brees continua ad impressionare; rating di 96.1, 2,097 yards all’attivo e 18 TD.

16esima gara con più di 300 yards di lancio e 4 TD, alla pari con un certo Dan Marino.

Con un quaterback di questo livello non si può mai prendere i Saints alla leggera, nemmeno in questa stagione.

 

Menzioni d’onore

Questa settimana citiamo le menzioni per le seguenti performances:

– San Francisco 49ers : mettono a tacere la squadra con più “momentum” della lega, i Seattle Seahawks, in un thursday night dove ha dominato la difesa rosso-oro ed il punteggio finale è stato 6-13 al Candlestick Park, tenendo il QB Russell Wilson a soli 9 completi su 23, per 122 yards ed 1 intercetto.

– Adrian Peterson: in quella che al momento sembra una stagione da incorniciare, soprattutto viste le attese per Minnesota, il protagonista non poteva essere altri che Adrian Peterson che, come Terrell Suggs, ha recuperato a tempo di record zittendo la critica, e domenica contro Arizona ha inscenato uno dei suoi soliti spettacoli di strapotenza fisica con 23 portate per 153 yards ed 1 TD.

– Redskins vs Giants : Eli Manning protagonista di quella che definisco come la gara da rivedere, ed ancora una volta i Giants ne sono i principali attori; un finale mozzafiato che vede i campioni in carica battere 23-27 i pellerossa, con una prova sufficiente (26/40, 337 yds, 1 TD, 2 INT) per Eli.

– l’Importanza dei kickers : parafrasando Oscar Wilde, “the importance of being the kicker”, un ruolo maltrattato da tutti, dove quando c’è da criticare ci vanno tutti pesanti ma quando sono decisivi si ha sempre un atteggiamento come…”mm ok, è un kicker, ha fatto il suo dovere”.

E invece voglio rendere merito a due quasi omonimi, Sebastian Janikowski (Raiders) e Stephan Gostkowski (Patriots) che sono stati decisivi nelle vittorie delle rispettive franchigie.

Mentre Janikowski possiamo definirla una certezza per Oakland, importante invece la prova del kicker di New England che ha regalato una gara fondamentale ai suoi e ha fatto dimenticare qualche errore di troppo in questa stagione.

 

WORST

1- Cam, oooh Cam!

Newton si congratula con Brees

Molto poco Superman e molto indispettito e lamentoso, Cam Newton è stato chiaro nell’esprimere il suo malumore a fine gara domenica ai microfoni dei media.

5 touchdowns in altrettante partite per il prodotto di Auburn, che sembra soffrire il “sophomore slump”, ovvero una stagione deludente dopo un esordio da rookie che aveva fatto drizzare molte antenne.

Marty Hurney, ex general manager dei Carolina Panthers appena licenziato, ha rilasciato un intervista a Pat Yasinksas di ESPN, dove chiarisce i motivi della sua dipartita e da qualche spunto interessante su Cam.

” ..è semplice: noi siamo 1-5, e siamo 1-4 in casa. abbiamo letteralmente regalato la partita ai Giants davanti alla televisione nazionale, non siamo riusciti a battere squadre che sentivamo di poter e dover battere, non può continuare così…”

e aggiunge

” ..noi avremmo bisogno di qualcuno che prenda in mano la situazione, che sia un leader, come un Ray Lewis, un Tom Brady…in una lega dove il talento è così equo e distribuito, spesso è la leadership, in spogliatoio ed in campo, che può fare la differenza..e Cam ha le capacità per essere il nostro leader e deve assumersi questo ruolo..”

Effettivamente non si può non condividere questa visione, anche perché abbiamo appena avuto un chiaro esempio di cosa succede quando un campione ma prima di tutto un leader ( Ray Lewis) viene a mancare per la propria squadra.

2- Tegole infortuni

Maurice Jones-Drew infortunato ancora

Infortuni illustri, purtroppo, anche in questa settimana, dove la sfortuna si è messa di mezzo.

Jones -Drew si è infortunato al piede sinistro nella gara contro Oakland e sembra sicura la sua assenza contro i Packers, mentre Blaine Gabbert, qb titolare dei Jaguars, sembra poter recuperare dopo un infortunio alla spalla sinistra.

Charles Woodson, defensive back dei Green Bay Packers, si aggiunge alle defezioni illustri della difesa verde-oro (broken collarbone), con Desmond Bishop, D.J. Smith, B.J.Raji e Nick Perry.

Woodson salterà almeno un mese se non addirittura 6 settimane di attività.

Nella gara di ieri, per finire, Nate Burleson, wide receiver di Detroit, al decimo anno nella NFL, si è rotto la gamba destra cadendo male dopo una ricezione, e dovrà rinunciare al football giocato per l’intera stagione.

Titus Young sembra il diretto sostituto nella rotazione dei Lions.

3- Lions offense

Il quarterback dei Lions Matthew Stafford

Stagione disastrosa fino a qui per Detroit.

La propria offense vede Calvin Johnson con solo 1 touchdown segnato in stagione con 38 ricezioni e 592 yards.

Matthew Stafford ha totalizzato 5 TD’s e al momento ha un rating di 78.4, con 1,754 yards coperte.

Seconda nelle yards offensive della intera NFL per lanci, Detroit è 19esima nelle yards su corsa, ed il record di 2-4 non può certo soddisfare una franchigia che quest’anno sembrava pronta al grande salto.

La quasi assenza di un gioco di corse convincente, dove troviamo Leshoure a guidare i suoi con 259 yards su 66 tentativi, fa si che non vi siano valide alternative al gioco offensivo quando le difese si sono preparate per contenere “Megatron”, ed il fumble di ieri notte di Bell sulla linea della endzone dei Bears è la fotografia del momento che stanno vivendo ai bordi del lago Michigan.

E l’nfortunio di Nate Burleson si farà sentire, poiché elimina uno dei veterani dello spogliatoio dei Leoni, che si è sempre distinto come capace di tenere il gruppo unito e adesso che T.Young, al secondo anno, e Ryan Broyles, rookie, devono sostituirlo, sono sicuro che sapranno farlo meglio in campo che fuori.

 

Menzioni di disonore

– Patriots coaching staff : sinceramente alcune decisioni che quest’anno fanno fare così tanta fatica ai Patriots proprio non le condivido e qui faccio un esempio:

A circa 2 minuti alla fine della gara di questa domenica contro i Jets, punteggio sul 23-23 perché i Jets hanno appena realizzato un field goal e calciano il kick-off, McCourty raccoglie la palla DENTRO la propria endzone e decide di correre, risultato?

Fumble, palla ai Jets e field goal del momentaneo 26-23.

Io dico: ma lasciare che la palla rotoli tranquillamente a fondo campo, così da dare la palla a Brady e farlo partire dalle proprie 20 yards no? troppo facile?

D’accordo, voi mi direte che avendo riportato in meta un kick in precedenza McCourty abbia avuto il via libera di cercare sempre la fuga, ma aveva davvero poco senso, soprattutto considerando che lo special team dei Patriots è uno dei meno spettacolari della lega e che in quel momento il clima era tutto a favore dei Jets.

Se il wide receiver Hill non avesse mancato una facile catch sul drive successivo a quest’ora staremmo parlando di Jets leader in AFC east e di New England in crisi mistica sul 3-4.

Ringrazio i lettori come sempre e vi diamo appuntamento  alla prossima settimana con un recap sul week end londinese dove seguiremo la gara tra Rams e Patriots.

Alla prossima!

 

6 thoughts on “NFL – Top & Worst Week 7

  1. Sul finale dei Patriots ho avuto le tue stesse impressioni domenica sera su espn. Bell’articolo come sempre, bravo continua così.

  2. Bell’articolo!!…
    sono d’accordo con te sui Pats…ma comuqnue non si può arrivare così tirati alla fine…far rientrare sempre ogni squadra!!!..
    sia il coaching staff ma anche la difesa dei Patriots!!! le secondarie sono inguardabili!!!
    sono tifoso dei Pats…e non sono per niente fiducioso!!!

  3. fin qui mi hanno impressionato i falcons e i petrolieri di houston ma credo che i giants arriveranno in fondo 49ers e orsi permettendo… cmq go redskins!!!

  4. …..quest’anno stò vedendo troppe “pass interference”……anche al più piccolo soffio volano fazzoletti…..troppe veramente troppe.

  5. Secondo me hai valutato un po’ troppo Chicago, una difesa che tiene così bene non può durare sempre e Cutler mi sembra meno incisivo dell’anno scorso (mi pae fino all’infortunio). E mancano i ricevitori Steelers. A mio avviso quest’anno c’è molto più equilibrio e tante partite finiscono con un possesso di differenza come dimostrato da NO, Car, NE, SF, NYG a ancora Chi e Phila.

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