Eravamo ormai arrivati al termine della stagione regolare 2011 quando a Kansas City saltò la testa del head coach Todd Haley, reduce da un record stagionale di molto differente rispetto alla vittoria della Afc West conquistata con merito un anno prima.

Crennel è sul filo di lana

Ad occupare la posizione lasciata vuota dall’attuale offensive coordinator dei Pittsburgh Steelers ci ha pensato il responsabile della difesa Romeo Crennel, chiamato come opzione temporanea per poi lanciarsi alla ricerca di un nuovo allenatore durante la lunga e calda off season.

Ma non è andata esattamente così: infatti Crannel ha diffuso fiducia e resuscitato l’entusiasmo nel gruppo togliendosi lo sfizio di interrompere la perfect season dei Packers e di sgambettare i rivali Broncos nella corsa ai play off in una partita dove l’abbandonato Kyle Orton si riprese la propria rivincita. Insomma un record di 2-1 contro il perfetto Aaron Rodgers e il crociato Tim Tebow hanno capovolto gli originari piani della dirigenza.

Il tutto senza quattro senatori che nella stagione prima aveva fatto impazzire i propri tifosi, ovvero il quarterback Matt Cassel, il running back Jamaal Charles, il tight end Tony Moeaki e la safety Eric Berry. Il primo spedito in infermeria alla decima giornata per una frattura alla mano mentre gli altri tre avevano già salutato la stagione all’inizio a causa dello stesso infortunio che per il bollettino medico corrispondeva alla lacerazione del legamento crociato anteriore del ginocchio.

Quindi con la conferma di Romeo Crennel nel ruolo di head coach si pronosticava un potenziale ritorno ai play off anche se i rivali Chargers e Broncos avevano i loro giusti motivi per porsi lo stesso obbiettivo, specialmente i secondi capaci di mettere sotto contratto un certo signore chiamato Peyton Manning.

Ma per i rossi di Kansas City qualcosa è andato storto, a cominciare da un  draft dove la chiamata di Dontari Poe con il tredicesimo pick ha lasciato non poche perplessità facendo scappare via gente come Dre Kirkpatrick o un lineman di sicuro spessore come David DeCastro ma anche altri promettenti ragazzi che sono poi capitati altrove.

L’addio di Brandon Carr non è stato adeguatamente coperto. Il GM Scott Pioli ha aggiunto ottimi innesti come il tight end Kevin Boss, il fullback Peyton Hillis o il right tackle Eric Winston ma soprattutto ha reintegrato i  quattro infortunati, attesi a riprendersi il loro ruolo in squadra. Ma non tutto è andato come da pianificazione, e l’entusiasmo di fine 2011 sembra essersene già andato.

Cassel è il primo imputato del record 1-4

Dopo cinque giornate di regular season i Chiefs sono fermi su un inguardabile record di 1-4 con l’unico successo ottenuto a New Orleans, dove i Saints hanno fatto il possibile per riuscire a farsi rimontare e per perdere la partita. E’ vero le avversarie sono state di primo livello ad eccezione di Buffalo ma si parla già comunque di un Crennel non troppo al sicuro. Nonostante questo il coach non può essere l’unico a finire sulla forca e perciò a fargli compagnia ci potrebbe tranquillamente stare il quarterback Matt Cassel.

Si, proprio uno degli artefici del trionfo nel 2010 è il protagonista di questo drammatico avvio di stagione che potrebbe continuare per numerose settimane. Cassel ha commesso ben 13 turnovers (9 intercetti e 4 fumble) e nonostante un bersaglio di razza come Dwayne Bowe ha concluso con 103 passaggi completi su 176 per 1150 yards e 5 td pass. Per vincere ci vuole di più e il povero Charles non può di certo fare tutto da solo quindi c’è bisogno di qualcuno che dia una scossa al gioco di passaggi dove il secondo anno Jon Baldwin aspetta solo che gli arrivi un pallone in più a giornata.

Nell’ultima partita persa per 9 a 6 contro i Ravens, squadra pretendente al titolo ma altalenante nel rendimento, il povero Matt si è procurato una commozione celebrale che potrebbe essere motivo di qualche assenza nelle prossime giornate. Il suo posto verrà presa da un disperso Brady Quinn, originalmente una prima scelta dei Browns ma incapace di proseguire il suo percorso vincente universitario anche tra i professionisti. A meno di clamorose sorprese, il buon Quinn non dovrebbe rubare più di troppo la scena restituendo al Cassel il suo ruolo una volta ripresosi dalla botta alla testa.

Con prospettive oscure per quanto riguarda le soluzioni di mercato, la più probabile scelta sembra quella di puntare già dal prossimo draft su un quarterback che possa finalmente rendere questi Chiefs una formazione seria per una presenza fissa ai play off. Attualmente la scelta migliore si chiamerebbe Geno Smith, talento cristallino di West Virginia maturato perfettamente durante la sua permanenza al college.

La dirigenza potrebbe pensare seriamente di prendersi il ragazzo dei Mountaineers, ma come ben si sa il draft non è una scienza esatta e bisognerà aspettare la fine di dicembre per parlare del nuovo volto in cabina di regia dei Chiefs, la cui possibile intenzione di dare ancora possibilità a Matt Cassel è direttamente relazionata ai 63 milioni di dollari del suo contratto.

Smith potrebbe essere il domani dei Chiefs

Sul fronte opposto c’è una difesa che avrebbe potuto formare una delle linee difensive tra le più devastanti della Lega con i talenti di Tyson Jackson e Glenn Dorsey, due scelte altissime del passato, purtroppo entrambi sembrano aver smarrito quelle capacità che a Lsu li ponevano tra i più dominanti nel loro ruolo, ed il loro status Nfl non corrisponde alle promesse. La speranza dei coach è che Poe non segua la identica strada.

Nel back seven ci sono ottimi giocatori come Tamba Hali, Derrick Johnson, l’astro nascente Justin Houston già arrivato a sei sacks in stagione e Brandon Flowers che potrebbero essere delle valide fondamenta per aiutare l’attacco a reggere l’impatto di un rookie quarterback, considerando che l’imminente classe è di gran lunga inferiore a quella appena uscita e che sia Smith che Barkley, casomai arrivassero, avranno le loro belle difficoltà nell’anno da rookie.

I Chiefs si apprestano ad attraversare un futuro nebbioso, la formazione non difetta in talento ma l’assenza di un vero franchise quarterback al momento ha comportato numerose delusioni. Cassel tornerà e smentirà gli scettici? Si prenderà un regista al primo giro del prossimo draft o si cercherà una soluzione in free agency?

Dubbi e perplessità ci accompagneranno da qui fino alla fine ma è chiaro che per Matt Cassel potrebbe essere arrivato il momento decisivo per la continuazione della sue esperienza in maglia rossa.

Commenta

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.