Sorprese a non finire nella terza settimana di National Football League, cadono tante nobili, anche contro squadre sulla carta non irresistibili, non ultima Green Bay con Seattle nel Monday Night Football, e si salvano in pochi, con i soli Cardinals, lanciatissimi, che a sorpresa rimangono gli unici imbattuti tra le 32 franchigie professionistiche.

1. Houston Texans (+ 1)
Partenza in salita per i Texans che devono fare i conti con un doppio vantaggio iniziale dei Broncos, al quale rispondono con un uno-due-tre velocissimo di Matt Schaub, che completa per Johnson, Foster e Walter, aprendo un solco, difficilmente colmabile, che vede Denver ribaltare il risultato e portarsi avanti su un preziosissimo 21 a 6 che gli permette di controllare la partita nel secondo tempo, complice un attacco avversario che non riesce ad incidere. Attacco tenuto sotto scacco da una difesa che ha in J.J. Watt il suo uomo di punta indiscusso, che chiude con 7 tackles, 2,5 sacks e 3 quarterback hits.

2. Atlanta Falcons (+ 1)
I Falcons non andavano sul 3-0 dal 2004, ultima stagione in cui riuscirono a vincere una partita di playoffs, e questo sarà forse di buon auspicio per la squadra guidata da Matt Ryan, che ancora una volta sfodera una buonissima prestazione completando per 275 yards, 3 TD pass ed un solo intercetto, e mandando a segno in rapida successione Jaquizz Rodgers, Tony Gonzales e Julio Jones; ottenuto un importantissimo 21-0 nei primi trenta, nel secondo tempo Atlanta si limita a controllare l’incontro, con l’offense che tiene bene palla giocando sui minuti e la defense che argina benissimo Rivers e compagni, sfruttando un Thomas DeCoud in stato di grazia, che recupera 1 fumble e mette a segno 2 intercetti.

3. Baltimore Ravens (+ 1)
Torrey Smith, ancora in lacrime per la morte del fratello più piccolo, gioca la miglior partita da quando è professionista e rende onore al caro appena scomparso con 2 touchdowns segnati in faccia ai Patriots, il primo dei quali struggente, con quel dito ad indicare il cielo, e tutti i compagni gli si stringevano intorno, prima sul campo e poi sulla sideline, nel tentativo di consolarlo; grande dimostrazione di spirito di squadra per i Ravens, che uniti nel ricordo del giovane disputano un grandissimo match, regalando poco o nulla a NE e trovando il modo di portarsi in raggio da field goal per segnare il punto decisivo che gli permettesse di vincere la seconda partita in stagione.

4. San Francisco 49ers (- 3)
Dopo aver fermato senza problemi Packers e Lions i Niners si arrendono ad un team ben meno quotato e cadono sotto i colpi di un attacco dei Vikings in gran spolvero, abile a sfruttare le tante battute a vuoto dei californiani causandogli la prima sconfitta stagionale; meno incisivi del solito Smith e Gore, che si produce in un fumble sanguinoso per l’economia del match, a dare parecchi grattacapi ai padroni di casa ci pensa Kyle Williams con i suoi ritorni, mentre la difesa cerca di tenere per quanto più possibile in partita i 49ers. Ottimi, come al solito, Bowman, 18 tackles, e Willis, che sul finire lascia il campo accompagnato dai sanitari della squadra dopo un’altra prestazione di altissimo livello.

5. New York Giants (+ 2)
Come anticipato, la falsa partenza dei Giants era solo un bluff, e mentre tante papabili outsider crollano sotto i colpi degli avversari, i blu newyorkesi rifilano una sonora scoppola nel Thursday Night Football ai Panthers di Cam Newton, sfoderando un imprevedibile Andre Brown, che corre per 113 yards e 2 TD, a capo di un gioco di corse che torna finalmente ad incidere, dando una grossa mano ad un attacco guidato, come al solito, alla grandissima da Eli Manning, che chiude con 288 yards e 1 touchdown pass un ottimo match. Altro UP per i Giants, che nella serata che celebra i backup, da segnalare anche la buonissima prestazione del WR Ramses Barden, dimostrano di poter spazzare via chiunque si metta sulla loro strada, compresi i cameramen.

6. Chicago Bears (+ 3)
Vincere e non convincere appieno, pare essere questo il leit motiv dominante in questi Bears, che strappano la seconda vittoria stagionale senza brillare più di tanto nel match contro i Rams, controllato fin dall’inizio con un grandissimo lavoro difensivo, appena 160 yds subite, che culmina con l’intercetto riportato in endzone dalla safety Major Wright nel quarto finale: Nel mezzo solita prestazione positiva di Michael Bush, che sembra essere diventato il padrone del backfield dopo il TD messo a segno con St.Louis, dove ha in parte sopperito alla giornata nì di Cutler, non particolarmente incisivo.

7. Green Bay Packers (+ 2)
Brutta partita per Rodgers e compagni, che non trovano il ritmo giusto contro una Seattle inaspettatamente pronta a rispondere colpo su colpo; nei primi 30 il quarterback californiano confeziona il poco invidiabile record di sacks subiti facendosi mettere a terra in ben 8 occasioni dai difensori avversari mentre cerca di trovare una maniera, qualsiasi, per servire i propri ricevitori. Nel secondo tempo prova a cambiare musica affidandosi a Jones, Finley e Jennings, riuscendo a trovare la strada dell’endzone grazie a Benson, ma non basta, e complice qualche svista arbitrale di troppo, i Packers sono costretti ad arrendersi ai Seahawks.

8. Dallas Cowboys (+ 2)
Comincia malissimo Tony Romo, che si fa intercettare il primo pallone messo in aria del match e provoca subito incubi enormi ai tifosi dei ‘Boys, spianando di fatto la strada ai Bucs per la loro prima segnatura; fortunatamente c’è DeMarco Murray a togliergli le castagne dal fuoco e un attacco che lo supporta molto bene nonostante lui dimostri di essere ancora lontano dal suo stato di forma migliore. Sfortunato Bryant, che scivola su un pallone finito in campo dentro l’endzone, quando poteva segnare un TD facile facile, e non riesce a mettere al sicuro il risultato; per fortuna, ci pensa la difesa, con una prova superlativa, soprattutto anche nel fronteggiare i passaggi, che alla fine consegna la vittoria a Dallas.

9. New England Patriots (- 3)
Continuano la striscia negativa i Pats, che dopo la brutta sconfitta rimediata con i Cardinals si fermano ancora al cospetto dei Ravens, con un Bill Belichick su tutte le furie per le decisioni avverse della crew arbitrale nell’ultimo quarto che permettono a Baltimore di raggiungere la quota field goal per trovare il + 3 decisivo; nel mezzo, ancora una volta, una New England a corrente alternata, capace di fasi di gioco entusiasmanti e pause lunghissime, nelle quali viene ancora una volta evidenziata l’incostanza del gioco di corse. Caso strano, l’unica volta in cui questo reparto ha funzionato, alla prima week, è arrivata l’unica vittoria stagionale dei bostoniani.

10. Philadelphia Eagles (- 2)
Bruttissima prestazione degli Eagles, che non entrano mai in partita contro i Cardinals subendo per tutto il tempo il gioco dell’attacco guidato dal loro ex quarterback Kolb; alla suo ex backup non riesce per nulla a rispondere Michael Vick, che dopo aver consegnato le prime due vittorie stagionali a Philly diventa protagonista in negativo della prima sconfitta, facendosi fermare ripetutamente dalla difesa di Arizona, che prima lo argina e poi lo annichilisce, mettendolo a terra in ben 5 occasioni, una delle quali si dimostra davvero deleteria per la franchigia della Pennsylvania, con James Sanders che riporta un fumble direttamente in endzone.

11. Pittsburgh Steelers (=)
Altra sconfitta per gli Steelers, maturata ad appena 2 secondi dal termine nella trasferta di Oakland, dove le due squadre danno vita ad una partita spettacolare in cui si alternano al comando, inseguendosi vicendevolemente almeno fin quando, nel terzo quarto, Pittsburgh decide di mettere la freccia e con le giocate di Big Ben, che chiude una partita perfetta con 4 TD e nessun intercetto subito, trovano un doppio vantaggio che sembra mettere al palo i Raiders; purtroppo per loro però i californiani dimostrano di essere duri a morire, e trovano il modo di rientrare in partita e vincerla proprio alla fine.

12. New York Jets (+ 3)
Inseguono fin da subito i Jets, che nell’overtime riescono a spuntarla sui Dolphins grazie ad un doppio errore del loro kicker e del loro coach, che invalida il FG bloccato a Nick Folk permettendogli di rifarsi dell’errore e consegnare la vittoria alla franchigia di New York; ancora molto buono l’apporto di Jeremy Kerley, nuovamente a segno su pass di Sanchez, ma a farsi rivedere quando il match lo richiede è Santonio Holmes, fondamentale con un paio di ricezioni, tra le quali una lunghissima che permette ai biancoverdi di andare in vantaggio nel quarto finale, nel finale di partita. Risultato importante per la stagione dei Jets, che da oggi dovranno fare a meno di uno dei loro uomini di punta, Darrelle Revis, infortunatosi malamente al ginocchio sinistro e fuori per il resto della stagione.

13. Cincinnati Bengals (+ 4)
Pronti via e i Bengals mettono subito sotto i Redskins con una giocata da urlo di Mohamed Sanu e A.J. Green, con il primo che lancia il secondo in profondità regalando il primo vantaggio di giornata ai Bengals, padroni indiscussi del campo nei primi due quarti; nel secondo tempo poi tocca ad un ottimo Andy Dalton, 3 TD pass, tenere botta e contrastare un ritorno prorompente di Washington, che fino all’ultimo cerca di impattare il risultato e portare il match ai supplementari. Tentativo invano che però rende bellissimo, e godibilissimo, il pomeriggio nella capitale, dove lo spettacolo del football raggiunge l’ennesima potenza.

14. Denver Broncos (- 2)
Non riescono ad evitare la seconda sconfitta stagionale i Broncos, che pagano la latitanza dal match a cavallo tra il secondo e il terzo quarto, quando dopo una partenza convincente, soprattutto a livello difensivo, si fanno colpire ripetutamente dai Texans senza riuscire ad intavolare un qualsiasi tipo di risposta; si sveglia tardi Peyton Manning, che si muove bene, subendo 1 solo sack, totalizza 330 yards su passaggio e realizza 2 TD pass nell’ultimo quarto, utili a riportare sotto Denver ma non a trovare lo spunto per vincere la partita.

15. San Diego Chargers (-)
Perdono i Chargers, che rimediano la prima sconfitta stagionale nel match forse più tosto di giornata contro i Falcons, squadra che si mantiene, a ragione, nei piani alti del ranking e che è arrivata in California per imporre il proprio gioco sui ragazzi di Turner, che ci capiscono poco o nulla nei primi 30 di gioco e provano solo una timidissima reazione nel terzo quarto, quando ormai è davvero troppo tardi per rimediare ad una partita iniziata malissimo; in difficoltà Rivers, che si fa pizzicare ben 2 volte da DeCoud, non riesce ad incidere Ryan Mathews, appena 44 yds di corsa e 1 fumble, alla sua prima apparizione del 2012 dopo l’infortunio che lo ha costretto a saltare le prime due partite.

16. Detroit Lions (- 1)
Le provano tutte i Lions per aggiudicarsi la seconda vittoria stagionale, ma sono costretti ad arrendersi a dei Titans, caricati a mille dopo le critiche piovutegli addosso nelle scorse settimane; buon match per Leshoure, che conferma di essere tornato alla grande con 100 yds e 1 TD all’attivo, e sopperisce anche benissimo alla giornata no di Stafford, che dopo lanciato con criterio si inceppa improvvisamente e si vede costretto a lasciare il posto a Shaun Hill, il quale entra con il botto avendo un impatto mostruoso sul match, guidando Detroit verso un insperato overtime grazie ai 2 TD pass ricevuti da Calvin Johnson e Titus Young, che facendosi trovare al posto giusto nel momento giusto senga un TD tanto rocambolesco quanto fin li decisivo.

17. Arizona Cardinals (+ 4)
Altro UP per i Cardinals, che rimangono l’unica squadra imbattuta della lega dopo l’incredibile vittoria ottenuta tra le mura amiche sui Philadelphia Eagles, letteralmente annichiliti e sottomessi dai ragazzi di Ken Wisenhunt; gioca un gran match di fronte ai suoi ex compagni di squadra Kevin Kolb, quasi volesse dimostrare allo staff avversario che hanno sbagliato QB su cui investire, e sforna una serie di pass impressionanti, impreziosita dai 2 che conducono in endzone, forse anche in maniera un po’ fortunata, il rookie Michael Floyd e Larry Fitzgerald. A consegnare la terza vittoria dell’anno ai Cards è anche l’ottimo lavoro della difesa, che argina benissimo Vick inchiodandolo a terra in 5 occasioni e rendendogli davvero difficile imporre il suo solito gioco, bloccandogli sia le corse che le linee di passaggio. Fin qui la sorpresa dell’anno!

18. Kansas City Chiefs (- 1)
Quando la partita sembrava ormai persa e i tifosi erano pronti a dover fare i conti con la terza sconfitta stagionale, i Chiefs si risvegliano improvvisamente e capovolgono la situazione, sul campo e sugli spalti, con un ultimo quarto da brividi nel quale concludono una grandissima comeback cominciata sul finire del terzo con una corsa da 91 yards in endzone di Jamaal Charles, vero protagonista di un match nel quale totalizza 233 yds in 33 portate; nella cavalcata finale che consegna la prima vittoria dell’anno a Kansas, grande prova di Ryan Succop, che finalizza 4 dei suoi 5 field goal realizzati al Superdome, e della difesa, che riesce addirittura a sackare Brees nella propria endzone consegnando 2 punti importantissimi per il risultato finale.

19. Buffalo Bills (+ 1)
Dopo otto sconfitte consecutive in trasferta i Bills tornano a vincere sul terreno dei Browns, dove disputano un’ottima partita guidati da un Ryan Fitzpatrick in gran spolvero, capace di lanciare 3 TD pass, per Graham, Spiller e Stevie Johnson, e di ridurre al minimo gli errori; un mix che permette a Buffalo di conquistare la seconda win stagionale e di guardare con più tranquillità al futuro, nonostante preoccupi non poco l’infortunio dell’ex RB di Clemson, che ha dovuto uscire dal campo dopo aver subito una bruttissima botta alla spalla. Con Jackson fuori, il suo recupero, per l’economia del gioco di Buffalo, è fondamentale, anche se li dietro c’è ancora un certo Tashard Choice.

20. Washington Redskins (- 1)
Parte male Washington, che nella partita del ritorno a casa subisce per 30 minuti il gioco dei Bengals senza riuscire a ribattere colpo su colpo, se non con qualche giocata difensiva, come l’intercetto di Rob Jackson; nel secondo tempo, spinti dal proprio pubblico, gli ‘Skins cambiano registro e cercano di recuperare lo svantaggio, riuscendo addirittura ad impattare il match verso la fine del terzo quarto, quando RG3 sale in cattedra e il gioco di corse, trascinato da Alfred Morris, comincia a sortire gli effetti desiderati. Situazione che si ripete anche nel quarto finale, quando però i pellerossa non riescono a rispondere alle due segnature avversarie fermandosi a un TD da un pareggio che avrebbe prolungato una splendida sfida all’overtime..

21. New Orleans Saints (- 3)
Non riescono proprio più a vincere i Saints, che dilapidano un vantaggio di 18 punti facendosi rimontare negli ultimi venti minuti di partita dai lanciatissimi Chiefs, che dopo aver subito per buona parte del match si risvegliano dal torpore e invalidano quanto fatto fino a quel punto dai padroni di casa; ci prova come al solito Brees a tenere in campana i suoi, sfornando 3 TD pass, per Lance Moore, Jimmy Graham e Jed Collins, con i quali fa prendere il volo a New Orleans, prima dello scivolone finale, nel quale si fa coinvolgere anche lui con un sack subito in endzone, che gli costa un 0-3 facilmente evitabile.

22. Tampa Bay Buccaneers (- 3)
Dopo la rimonta pazzesca subita dai Giants la scorsa settimana i Buccaneers volevano fornire una prova convincente, che togliesse un po’ di dubbi agli addetti ai lavori dopo la prestazione altalenante di sette giorni fa, ma il riscatto non riesce completamente, e mentre la difesa lavora benissimo, contrastando l’attacco di Dallas, l’attacco si perde in errori continui, holding e fumble come se piovesse, che costano carissimi alla squadra di Tampa, costretta sempre ad inseguire i Cowboys, padroni indiscussi tanto del campo quanto del box score.

23. Minnesota Vikings (+2)
Forse l’aver fermato l’ex numero 1 del ranking meritava una salita più ampia, però nel match del Mall of America Field i Vikings sono anche stati parecchio fortunati, sfruttando una serata leggermente storta degli avversari per cogliere una vittoria di sicuro prestigio ma che non deve ingannare i Purple & Gold in ottica futura; benissimo Ponder, ormai padrone dell’attacco di Minnesota, che dialoga benissimo con Harvin, una vera e propria spina nel fianco per la difesa avversaria, e Rudolph, autore di 2 TD, prima di incidere sul match con una corsa degna del miglior Adrian Peterson, ancora una volta assente dal box score della partita. Ottima anche la defense, dove Allen e Robison creano non pochi grattacapi a Smith.

24. Seattle Seahawks (+ 2)
Chiariamoci, la vittoria di Seattle è stata meritatissima perchè i ragazzi di Carroll hanno saputo tenere ottimamente il campo, inguaiando non poco l’attacco di Green Bey nel primo tempo con le giocate di Clemons, Mebane e Irvin, e colpendo sistematicamente con un attacco ben orchestrato da Wilson, che almeno per il momento, dimostra che in NFL, può starci ampiamente; inutile ricordare che però, nell’affermazione ottenuta dai Seahawks ha contato, non poco, una decisione arbitrale che definire dubbia è quantomeno doveroso. Decisione probabilmente sbagliata, come ammesso in questi giorni da uno dei protagonisti, Golden Tate, che ha dichiarato, pur assicurando di non aver voluto imbrogliare, che rivedendo le immagini queste parlano chiaro, la palla era di M.D. Jennings, lui ha solo cercato di strappargliela. Onore a lui, ma sul campo, rivedendo l’azione nel boot, gli arbitri avrebbero dovuto accorgersene.

25. Carolina Panthers (- 2)
Cam Newton viene tenuto a stecchetto dalla difesa dei Giants, che lo pizzica in tre occasioni e gli concede di perforare la propria endzone solo su corsa, e i Panthers si sciolgono davanti ai campioni in carica, faticando a trovare il bandolo della matassa e mostrando ancora parecchie lacune. Fatica a decollare il gioco di corsa, appena 60 yards contro New York, ancora lontanissimo da quello cui ci ha abituato Carolina nelle ultime stagioni, e continua ad andare a corrente alternata la difesa, che in campo riesce a rispondere abbastanza bene, ottimo il lavoro della duo di LB Andreson e Kuechly, ma si perde inesorabilmente nella propria redzone, evidenziando limiti preoccupanti.

26. Seattle Seahawks (+ 3)
Wilson qui, Wilson la, e intanto il ragazzo da Wisconsin smentisce tutti i suoi detrattori regalando la prima vittoria stagionale ai Seahawks, tra l’altro inaspettata, con una prestazione che ricorda un ragazzo che da queste parti si ricordano ancora benissimo, un certo Tarvaris Jackson; inutile dire che dopo una vita passata ad allenare canonici pocket passer, Carroll sembra essersi completamente invaghito degli scrambler, o comunque di quei QB capaci di far mulinare le gambe. Caratteristica che è nelle corde del nuovo starter di Seattle, protagonista con un ormai completamente ritrovato Marshawn Lynch nelll’affermazione, totale, ottenuta su dei Cowboys irriconoscibili e, in parte, giustamente ridimensionati.

27. Tennessee Titans (+ 1)
Prima subiscono l’iniziativa dei Lions, poi i Titans si producono in una riedizione del Music City Miracle con Tommie Campbell da protagonista, che corre per 65 yards riportando in meta un punt; segnatura che scalda gli animi sugli spalti e galvanizza i giocatori sul campo, i quali danno vita ad una partita bellissima ed appassionante, ricca di colpi di scena, con due squadre che si affrontano sul terreno a viso aperto alternandosi alla guida di un match che consegna la vittoria ai padroni di casa grazie ad un FG trasformato da Rob Bironas. Ben più decisivi di questo erano però stati i big play che avevano consentito a Tennessee di tenere il passo dei Lions, confezionati rispettivamente da Jared Cook, Darius Reynaud, Nate Washington, e Aterraun Verner, autori di un TD a testa e protagonisti indiscussi della sfida.

28. Oakland Raiders (+ 2)
I Raiders riescono finalmente a smuovere la casellina delle vittorie e lo fanno in una partita in cui sembravano ormai tagliati fuori, grazie ad una rimonta orchestrata da Carson Palmer, che prima dimostra di non aver alcuna voglia di mollare nel momento più difficile del match, anche dopo il brutto infortunio subito da Darrius Heyward-Bey, costretto ad uscire in barella, e poi mette in piedi il miglior drive della partita portando Sebastian Janikowski in raggio da field goal, a 44 yards dai pali dell’endzone avversaria. Jano trasforma, e per Oakland, forse, si apre un’altra stagione.

29. Indianapolis Colts (- 1)
Luck prova in più occasioni a dare la sveglia ai suoi Colts, ma non riesce ad incidere più di tanto, e dopo aver confezionato 2 TD pass, per T.Y. Hilton e Mewelde Moore, cerca semplicemente di portare a casa il match amministrando come meglio può una partita complicata che sfugge dalle mani di Indianapolis proprio nelle battute finali, dopo che con il FG da 37 yds di Adam Vinatieri credevano di averla portata definitivamente a casa. In enorme difficoltà, rispetto alla scorsa settimana, la difesa, che presta troppo il fianco alle corse di MJD.

30. Miami Dolphins (- 1)
Buon match disputato da Miami, che contro i ben più quotati Jets riesce a sviluppare un ottimo gioco di corse sfruttando tutte le armi a sua disposizione, Daniel Thomas, Javorskie Lane, entrambi al primo TD stagionale, Lamar Miller e Reggie Bush, non al meglio, mettendo in difficoltà una difesa che solitamente sa rispondere molto bene alle squadre che muovono palla a terra; in attacco fatica un po’ Tannehill, ma a giocarsi clamorosamente la vittoria sono il kicker dei ‘Phins Dan Carpenter, solitamente uno molto preciso, che sbaglia il FG decisivo nell’overtime, e coach Joe Philbin, che chiama il timeout proprio un attimo prima che i sui ragazzi bloccassero il calcio avversario. Risultato, tutto da rifare, palla riposizionata, bomba di Folk e tutti a casa.

31. Jacksonville Jaguars (=)
Guidati dal solito Maurice Jones-Drew, 177 yds e 1TD. I Jaguars rimangono a lungo incollati ai Colts e alla fine, ma proprio alla fine, riescono a spuntarla; succede tutto nel minuto finale, prima i padroni di casa chiudono l’azione trasformando il field goal del +1, poi dopo passano la patata bollente agli ospiti, che decidono di giocarsi il tutto per tutto consegnando palla e partita nelle mani di Blaine Gabbert, che al suo secondo anno di NFL realizza la metà più lunga della sua giovane carriera, 80 yds per il receiver Cecil Shorts.

32. Cleveland Browns (=)
Weeden e Richardson provano a prendere per mano questi Browns per guidarli fuori dal tunnell, ma in entrambe i casi l’inesperienza incide parecchio, e nonostante i punti messi in cantiere dai due rookie la franchigia dell’Ohio continua a rimanere inchiodata sul fondo del ranking, senza vittorie, e con la prospettiva di essere in pole position per la prima scelta assoluta del prossimo Draft. Se il talento fosse quello intravisto in questi due, a Cleveland possono già cominciare a pensare di passare a riscuotere i crediti fra un paio di stagioni. Per quest’anno, ovviamente, non se ne parla.

2 thoughts on “NFL Power Ranking: Week 3

  1. Nel ranking compaiono due volte i Seahawks la seconda evidentemente con il commento della scorsa settimana, mancano invece i Rams.

  2. i Cardinals non mi sembrano essere proprio gli unici imbattuti ;-)
    Comunque Green Bay perde e sale di 2? caso più unico che raro eheheh!! mentre mi pare meritato al momento il primo posto di Houston che è davvero in forma, quadrata e pronta per fare una stagione da protagonista, se gli infortuni la lasceranno in pace. Bene i miei bengals che salgono di 4.

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