L’ AFC South è una division molto differente dagli anni passati; caratterizzata per lungo tempo dal dominio dei Colts e dal loro numero 18 Peyton Manning, che per la prima volta da quando è un professionista non sarĂ  alla guida di Indianapolis. In compenso sarĂ  presente colui che è considerato il giovane piĂą talentuoso degli ultimi anni, ovvero la prima scelta assoluta di questo draft 2012: Andrew Luck.

D’altra parte l’ex Stanford sarĂ  in buona compagnia con la presenza di altri due giovani QB: Blaine Gabbert e Jake Locker, rispettivamente alla guida di Jaguars e Titans. Anche per loro il compito non sarĂ  affatto facile, questi tre team appaiono nettamente inferiori ai campioni divisionali in carica: Houston Texans, i quali hanno mantenuto l’ossatura della squadra integra e con Arian Foster e Matt Schaub a comandare l’attacco texano ancora per un anno.

Quindi, difficilmente vedremo delle soprese a gennaio dove con ogni probabilità a rappresentare questa division sarà ancora Houston, ma ancor più difficile è immaginare che dalla AFC South possa uscire una wild card a discapito delle alltre tre division.

Andiamo dunque a vedere il perchè dello squilibrio che regna a favore dei Texans.

 

HOUSTON TEXANS

Arian Foster

Partiamo proprio dai campioni in carica e favoriti ancora una volta. L’anno passato la corsa della squadra di Gary Kubiak si è interrotta al divisional contro il muro dei Ravens, quest’anno si spera di fare meglio, ma per riuscirci bisognerĂ  confermarsi all’interno dell’ AFC South. La cosa, almeno sui blocchi di partenza, non sembra rappresentare un ostacolo degno di nota, ma come ben sappiamo nel football è sempre meglio non sottovalutare nessuno, anche chi sulla carta appare nettamente inferiore.

A guidare l’attacco per il sesto anno consecutivo sarà il 31enne Matt Schaub che dopo l’infortunio dello scorso che ne ha limitato le presenze in regular season dovrà dimostrare di essersi completamente ripreso, a maggior ragione dopo la firma del nuovo contratto.

Target principale sarà come sempre Andre Johnson, che come il suo quarteback, viene da una stagione contraddistinta da infortuni che gli hanno permesso di disputare soltanto sette partite nella passata stagione; inutile dire che se il fisico di entrambi i giocatori dovesse reggere per l’intera annata Houston si candiderebbe di diritto tra le pretendenti al Super Bowl.

A completare il parco ricevitori ci saranno Kevin Walter, Lestar Jean e il rookie Keshawn Martin. In particolare Jean nel caso in cui Johnson dovesse riscontrare ulteriori problemi fisici sarebbe chiamato a supplirne l’assenza.

Confermatissimo invece nel ruolo di tight end per il settimo anno di fila Owen Daniels, che nello scorso anno è stato il miglior ricevitore per numero di yards macinate, confermandosi uno dei migliori della lega nel suo ruolo.

Gioco aereo sicuramente ottimo, ma non punto forte della squadra, almeno da quando è entrato in pianta stabile nei schemi offensivi di Kubiak il 26enne Arian Foster, il quale nelle due ultime stagioni ha macinato oltre 4000 yards tra corse e ricezioni e ben 30 TD, divenendo di fatto il miglior running back attualmente attivo. Molte delle giocate dei Texans passano attraverso le sue mani facendone un perno imprescindibile per l’offensive coordinator Rick Dennison, il quale cerca di sfruttarne al massimo le potenzialità enormi. Proprio Foster è simbolo della prima post season della storia per Houston che nella passata stagione ragione ha raggiunto i playoff per la prima volta da quando sono nati nel 2002.

Un cambiamento c’è stato per quanto riguarda il ruolo di kicker che vedrà titolare il veterano Shayne Graham, quarto nella speciale classifica per percentuale di field goal realizzati in carriera, anche se ormai da quando ha lasciato Cincinnati nel 2009 non ha più visto il campo in maniera costante, in particolar modo nel 2011 dove con i Ravens è stato riserva di Cundiff. Piazzato in IR il rookie Randy Bullock che comunque si sarebbe giocato il posto con Graham.

Per quanto riguarda la linea offensiva nel 2011 si è dimostrata abbastanza solida senza eccellere o demeritare particolarmente. 33 i sacks concessi alle squadre avversarie; quest’anno, tuttavia, ci saranno degli innesti di giocatori con meno esperienza che dovranno dimostrarsi all’altezza del compito.

Passiamo ora alla difesa coordinata da Wade Philipps, ex head coach dei Cowboys, che nella passata stagione ha giostrato al meglio le linee difensive di Houston facendone la seconda miglior difesa della lega, con soltanto 3035 yards concesse agli attacchi avversari.

Lo schema è ovviamente la 3-4 con i tre uomini di linea che sono rappresentati dai defensive end J.J. Watt e Antonio Smith e dal nose tackle Shaun Cody; proprio Watt nella passata stagione si è dimostrato un valore aggiunto per la squadra nonostante fosse al suo primo anno da professionista e riuscendo ad incidere in maniera costante nelle giocate defensive con 56 tackles e 5.5 sacks.

Tra i linebacker il nome che risalta agli occhi è senza dubbio quello di Brian Cushing sia per il suo enorme talento indiscusso, ma anche per la storia che lo ha coninvolto nel 2010 con la sospensione di quattro giornate a causa di uso di steroidi che gli hanno fatto revocare il titolo di defensive rookie of the year conquistato nel 2009.

Al suo fianco come inside linebacker ci sarà un altro ex Cowboys: Bradie James. Chiuso a Dallas dalla stella nascente Sean Lee è venuto a cercare maggior gloria in Texas dove potrà sicuramente far vedere ancora di essere un ottimo giocatore utile alla causa di Houston. Agli esterni dei due sopra citati troviamo, invece, due secondi giri dei passati draft: Connor Barwin e Brooks Reed; soprattutto Reed nella sua stagione da rookie ha confermato il gran bene che si diceva di lui facendone uno dei migliori cinque prospetti nel suo ruolo del draft 2011.

Tra le secondarie le due safety titolari saranno Daniel Manning, ex Bears, e Glover Quin, quarta scelta del 2009, che dopo una buona stagione passata sono stati entrambi confermati come coppia titolare. Altro duo confermato è quello dei due cornerback formato da Jonathan Joseph, arrivato nel 2011 da Cincinnati, e da Kareem Jackson, che hanno notevolmente contribuito a far di Houston la terza miglior difesa sui passaggi con una media di 190 yards concesse a partita.

Gli special team vedono oltre il giĂ  citato Graham, la presenza come punter e holder di Donnie Jones, in arrivo dai Rams dove aveva passato gli ultimi quattro anni di carriera; mentre per quanto riguarda il ruolo di ritornare da punt e kick off il titolare sarĂ  la sesta scelta del 2010: Trindon Holliday, che ha bene impressionata in queste prime apparizioni nella pre season, tanto da meritarsi la fiducia dei suoi coaches.

Come già detto in precedenza Houston sarà la favorita indiscussa della division e salvo colpi di scena la farà da padrona per l’intera regular season, con non poche speranze nei playoff di arrivare quanto meno a giocarsi il Championship.

 

INDIANAPOLIS COLTS

Andrew Luck

Nell’Indiana l’anno che verrĂ  sarĂ  come una rinascita, dove bisognerĂ  dimenticare ciò che è stato rappresentato da Peyton Manning negli ultimi 14 anni. Dopo l’infortunio che nel 2011 ha fatto saltare interamente la stagione al numero 18, ex Colts, si è deciso di puntare forte sull’astro nascente proveniente da Stanford: Andrew Luck.

Altro elemento caratterizzante degli ultimi anni ad Indianapolis è stato Dallas Clark, anch’esso dopo 9 anni ha cambiato aria per passare in Florida a Tampa Bay; come per l’attuale QB dei Broncos, si è deciso di puntare per il ruolo di nuovo TE per una coppia di giovani rookie che almeno per quest’anno si alterneranno: Dwayne Allen e Coby Fleener. L’unico rimasto della vecchia guardia è Reggie Wayne fresco di un rinnovo contrattuale di 3 anni, d’altronde un po’ di esperienza attorno a questi giovani serve.

Partendo proprio da Andrew Luck inizia la rifondazione dei Colts che con il nuovo QB sono pronti a riaprire una dinastia stile Peyton Manning. La prima scelta assoluta di quest’ultimo draft arriva in NFL con delle aspettative davvero importanti, probabilmente il miglior talento uscito dal college negli ultimi anni, tanto che già nel 2011 sarebbe potuto essere draftato salvo la sua decisione di rimanere un’altra stagione a Stanford. Proprio nel suo ultimo anno universitario Luck ha abbattuto diversi record a partire dal numero di TD: ben 37 nel 2011 e 82 nella sua carriera californiana, superando così il record appartentente a John Elway di 77 TD. Inutile dire che l’aver rinunciato a Manning per fargli spazio, farà avere sul giovane 22enne tutti gli occhi puntati dell’intera lega, vedremo se sarà in grado di confermare queste enormi aspettative e se davvero sarà in grado di far dimenticare l’ex numero 18.

C’è da dire che la squadra che avrà a disposizione Luck, non sarà tra le più talentuose; in particolar modo ad Indianapolis sono ancora alla ricerca di un vero e proprio RB che di certo non potranno trovare in Donald Brown, tuttavia i Colts dovranno farsene una ragione anche perchè chi è alle spalle del primo giro del 2009 non è di certo garanzia di sicurezza e talento; per il numero 31 nel 2011 le yards corse sono state poco più di 600 con 5 TD segnati, da lui ci si aspetta molto di più in questa stagione.

Per quanto riguarda i WR il duo titolare è rimasto invariato con il veterano Reggie Wayne e Austin Collie che dovranno essere i primi protagonisti per l’espressione del talento di Luck. Collie avrà più spazio rispetto alla passata stagione dove veniva alternato a Pierre Garcon, ma con la dipartita di quest’ultuimo a Washington potrà sicuramente mettersi in luce. Spendere parole su Wayne diventa quasi una formalità ormai al suo dodicesimo anno nell’Indiana dove con Manning ha formato il duo più forte degli ultimi anni, tutto starà nel capire quanta affinità nascerà dai due. Per lui dal 2004, esclusa l’ultima stagione, sempre ricezioni per oltre 1000 yards proprio a simboleggiarne l’enorme talento.

Come già accennato nel ruolo di tight end si giocheranno il posto Coby Fleener anch’esso da Stanford e quindi con un’intesa già collaudata con Luck, e l’ex Clemson Dwayne Allen, terzo giro di quest’ultimo draft; probabilmente i due si andranno ad alternare anche se inizialmente si dava per scontata la partenza da titolare di Fleener.

La linea offensiva sarà per 3/5 nuova, in particolare si noterà l’assenza dopo oltre 13 anni del center Jeff Saturday passato ai Packers. Gli unici confermati dalla passata stagione saranno Castonzo e Reitz, mentre al posto di center è stato preso Samson Satele da Oakland; sul lato destro ci saranno altri due nuovi arrivi, ovvero: Mike McGlynn e Winston Justice, rispettivamente dai Bengals e dagli Eagles; d’altronde come in tutti gli altri ruoli era necessario rinnovarsi, e l’incognita del primo anno è valido anche l’offensive line.

La difesa sarà anche qui una 3-4 con Chuck Pagano, nuovo head coach e vecchio defensive coordinator dei Ravens, che potrà contare su Cory Redding come DE portato direttamente da Baltimore; al suo fianco ci saranno l’altro end Dwight Freeney e il nose tackle Antonio Johnson. I tre insieme sembrano formare una solida defensive line.

Nel ruolo degli inside lineabcker sarebbe titolare Pat Angerer che però causa infortunio dovrebbe saltare le prime 6 partite di regular season lasciando così spazio a Jerrell Freeman, oltre che a Kavell Conner che giocherà al suo fianco. Complesso il discorso degli OLB dove potrebbe venir spostato lo stesso Freeney lasciando così il posto di end a Fili Moala, mentre il 32enne ex Syracuse formerebe la coppia di outside linebacker con Robert Mathis; in caso tutto ciò rimanga un’utopia per Chuck Pagano, il titolare oltre Mathis sarebbe Jerry Hughes.

Nelle secondarie ci saranno anche qui due nuovi innesti, uno tra i CB dove vedremo l’ex Dolphins Vontae Davis, ed un altro tra le safety dove ci sarà Tom Zbikowsky da Baltimore. Confermati gli altri due ruoli dove saranno ancora titolari Antoine Bethea come FS e Jerraud Powers come altro cornerback.

Per quanto riguarda gli special teams sono confermatissimi il kicker Adam Vinatieri e il punter Pat McAfee, mentre come ritornare da punt e kick off ci sarĂ  il rookie, sesta scelta del 2012, Lavon Brazill proveniente da Ohio.

Difficile fare peggio dell’anno scorso per Indianapolis, ma sarà altrettanto difficile riuscire a tirare fuori una stagione positiva, tuttavia tutte le attenzioni sarano rivolte su Luck che dovrà dimostrarsi degno di raccogliere l’eredità lasciatagli da Peyton Manning.

 

JACKSONVILLE JAGUARS

Maurice Jones-Drew

In Florida l’aria che si respira non è di certo leggera, a tenere banco in queste settimane che precedono l’inizio della regular season è l’holdout di Maurice Jones-Drew, terminato proprio in queste ore. Ovviamente quando ti viene a mancare il tuo maggior talento non ci si può aspettare una grande stagione tanto piĂą che la squadra non sembra poter garantire la necessaria competivitĂ  per lottare ai livelli di Houston. Molto ci si aspetta invece da Blaine Gabbert, al suo secondo anno da professionista, e da Justin Blackmon, quinta scelta assoluta di questo draft.

Iniziamo ad analizzare l’offense partendo proprio dall’ex Missouri che guiderà in maniera costante i drive offensivi dei Jaguars. Nella sua prima stagione da rookie, Gabbert, non ha mantenuto le aspettative che lo hanno fatto scegliere come decima scelta assoluta nel 2011, completando l’anno con 12 TD e 11 INT, ma soprattutto un QB rating di appena 64.3 che di certo a Jacksonville si augurano non vedere più. Come suo backup tuttavia qualora le cose si dovessero mettere male, c’è l’esperienza di Chad Henne che dovrebbe garantire un minimo solidità all’attacco.

Come già detto, per Jones-Drew si stava facendo sempre più concreta l’ipotesi di saltare quanto meno le prime partite di regular season, situazione che avrebbe potuto vedere titolare per forza di cose Rashad Jennings che viene da un paio d’anni sfortunati che lo hanno visto protagonista soprattutto per i vari infortuni che lo hanno portato in IR, proprio in virtù anche di questa motivazione la situazione RB a Jacksonville è abbastanza delicata.

Primo ricevitore sarĂ  Justin Blackmon al quale verranno affidate le chiavi del gioco aereo dei Jaguars, inutile dire quanto possano essere elevate le aspettative intorno a lui, anche a causa di un gioco di corsa che potrebbe essere molto limitato. Nel suo ultimo anno di college ad Oklahoma State, Blackmon, ha dimostrato il suo enorme talento guadagndosi il titolo di MVP nel Fiesta Bowl e guidando la classifica di yards per ricezione nel Big 12; ora non rimane che dimostrare di valere una quinta scelta assoluta tra i professionisti.

Al suo fianco ci sarà, l’ex Cowboys, Laurent Robinson che così va a completare un duo di ricevitori di primo ordine viste anche le sue buone prestazioni nel 2011, che hanno portato Robinson a superare le 800 yards ma soprattutto a collezionare 11 TD. Alle loro spalle saranno comunque pronti a dare il proprio contributo Cecil Shorts e Brian Robiskie.

Confermato per la settima annata di fila il tight end Marcedes Lewis che a differenza di Robinson non proviene da una stagione esaltante, dove per la prima volta ha concluso la regular season senza neanche un TD all’attivo e neanche 500 yards guadagnate, se si considera il 2010 dove i touchdown sono stati 10, il risultato del 2011 è ancora più sconcertante; probabilmente la verità si troverà nel mezzo e siamo sicuri che a Jacksonville non dispiacerebbe una prestazione simile.

La linea offensiva è rimasta pressochè invariata e la cosa non dovrebbe fare troppo contenti i tifosi che nello scorso anno si sono visti rifilare ben 44 sacks collocando i Jaguars ad uno degli ultimi posti in questa speciale classifica. Il lavoro da fare sarà veramente tanto e difficile.

A differenza delle due squadre precedenti i Jaguars adotteranno una difesa con 4 uomini di linea e 3 linebacker. I due defensive end saranno Jeremy Mincey e Andre Branch, con il primo che viene da un’ottima stagione in cui ha messo a segno a 8 sacks e che quindi garantirà una certa esperienza, mentre il Branch è la seconda scelta di quest’ultimo draft e che dovrebbe quindi portare un upgrade rispetto al 2011. Al centro della linea ci saranno Tyson Alualu, scelta molto discussa del 2010, che comunque nei suoi primi due anni da professionista non ha mai saltato ancora una partita, e Terrence Knighton alla sua quarta stagione in NFL.

I 3 linebacker sono Paul Posluszny arrivato nella passata stagione dai Bills, Russel Allen che per la prima volta in carriera sarĂ  il titolare dopo aver collezionato poche presenze da starter nelle scorse annate, ed infine Daryl Smith, veterano che si appresta a vivere la sua nona stagione sempre in Florida; i tre dovrebbero essere in grado di dare una certa qualitĂ  al reparto.

Nelle secondarie i due cornerback titolari sono Aaron Ross e Derek Cox, con il primo che approda da New York sponda Giants, ed il secondo che è stato confermato dopo le sue prime stagioni in Florida. Nei due ruoli di safety sono stati confermati due arrivi dello scorso anno Dawan Landry e Dwight Lowery che ancora una volta saranno chiamati agli straordinari visto il potenziale offensive dei Jaguars che non sarà in grado di far riposare troppo tempo la difesa.

Tra gli special team a battere i field goal sarĂ  sempre Josh Scobee mentre per quanro riguarda i ritornatori si dovrebbero alternare tra punt e kick off rispettivamente Mike Thomas e Rashad Jennings.

Stesso discorso fatto per gli altri vale anche per Jacksonville che difficilmente potrĂ  lottare per un posto nei playoff, am che cercherĂ  soprattutto di valorizzare Gabbert per garantirsi un futuro miglior del presente.

 

TENNESSEE TITANS

Jake Locker

Eccoci arrivati all’ultima squadra dell’Afc South e forse anche all’unica in grado dare dei pensieri ai Texans, anche se come per gli altri pure per loro c’è l’incognita del quarteback e nello specifico di Jake Locker, ma forse l’incognita più grande è rappresentata da Chris Johnson che ha subito un’involuzione nel 2011 che nonostante le moltissime portate lo hanno visto superare a malapena le 1000 yards di corsa e di certo non ne si può essere felici dopo che il RB dei Titans aveva corso qualche stagione fa oltre 2000 yards. Certo se dovessero iniziare a girare entrambi allora le cose potrebbero farsi anche interessanti, ma sono due se davvero troppo grossi per parlare di vera e propria antagonista di Houston.

Come abbiamo detto a guidare l’attacco ci sarà Locker che nel 2011 ha lasciato intravadere qualche sprazzo di buon football dove ha collezionato 4 TD senza mai subire un INT e già questa non è una cosa troppo comune. Alle sue spalle, comunque, per sicurezza ci sarà Matt Hasselbeck che ancora riesce a dire la sua ogni qualvolta è chiamato in causa.

Passando ora all’altro grande punto interrogativo dei Titans, bisogna dire che Johnson potenzialmente potrebbe essere superiore anche a Foster per ciò che si è visto negli scorsi anni, certo la sua media portata è calata drasticamente rispetto a due anni fa e il numero di TD, quattro, è davvero troppo poco per uno come lui, però non prenderlo in considerazione sarebbe davvero una cosa assurda e quindi sarà importante anche l’alternanza di gioco aereo con quello di corse a farci capire quanto potrà essere efficace l’attacco dei Titans.

Una buona notizia arriva dal parco ricevitori dove recentemente è stato riattivato dalla PUP list Kenny Britt e che quindi sarà disponibile sin dalla prima giornata per poter mettere il suo talento a disposizione della squadra; al suo fianco ci saà Nate Washington autore di un 2011 davvero al di sopra delle righe con oltre 1000 yards ricevute e ben 7 TD all’attivo. Sicuramente se i due saranno supportati dalle mani di Locker potrebbero davvero fare la differenza in questa regular season.

Il tight end titolare sarà ancora una volta Jared Cook che come per Washington nel 2011 ha vissuto la sua migliore stagione da professionista, causa anche l’infortunio di Britt che lo ha fatto coinvolgere di più nella trame offensive di Tennessee.

Trame offensive che saranno supportate da un’ottima offensive line che nello scorso anno ha concesso soltanto 24 sacks e che fa dell’esperienza la sua arma migliore con molti veterani a coprire i ruoli titolari ed un solo innesto proveniente dai Vikings: Steve Hutchinson, nominato dal 2003 al 2009 per partecipare al Pro Bowl. Insomma offensivamente parlando i presupposti per fare bene ci sono.

Come i Jaguars anche i Titans si presentano in difesa con una 4-3. L’unico DE sicuro del posto è Kamerion Wimbley mentre per quanto riguarda il secondo spot se la giocheranno Derrick Morgan e Pannel Egboh; al centro fungeranno da DT, invece, i due sophomore Karl Krug leader nei sacks con ben 7 piazzati nella scorsa annata, e Jurrell Casey.

I tre linebacker saranno guidati dall’esperto Will Whiterspoon, mentre gli altri due Colin McCarthy e Akeem Ayers si appresteranno a vivere la loro seconda stagione in NFL, dopo un 2011 decisamente buono per entrambi.

Alle loro spalle, in campo, ci saranno le due safety Michael Griffin e Jordan Babineaux, con quest’ultimo che dovrà giocarsi il posto con Robert Johnson, e i due cornerback Jason McCourty e Alterraun Verner che avranno dalla loro una forza esplosiva dovuta anche alla loro giovane età, infatti si trovano rispettivamente alla loro quarta e terza stagione.

Negli special team oltre al confermatissimo ed esperto Rob Bironas ci sarà l’innesto di Darius Reynaud che fu rilasciato lo scorso anno dai Giants per poi venire firmato in questa free agency dai Titans; Reynaud si occuperà sia del ritorno dei punt che dai kick off.

 

 

One thought on “AFC South 2012: Preview

  1. Scrivo il mio pronostico prima di leggere l’articolo. Ecco la mia grande favorita per la vittoria finale. Grandi corse, grande difesa, un buonissimo qb e un grande ricevitore, cosa chiedere di piĂą. E’ il loro anno e lo devono sfruttare. 1: Houston. 2: a sorpresa e al Wildcar i Titans 3: Colts 5/11 4: Jaguars 5/11.

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