Si torna in pieno clima NFL con la preseason 2012, dalla quale cerchiamo di esaminare una delle division più interessanti, ovvero la AFC East, dove negli ultimi anni i Patriots sono stati la franchigia di punta, seguiti da Jets, Bills e Dolphins.

 

NEW ENGLAND PATRIOTS

 I Patriots arrivano, come sappiamo, da una dolorosissima sconfitta nel Super Bowl appena passato contro la bestia nera New York Giants, e la voglia di rivincita immediata sembra guidare da subito questo gruppo.

Se l’attacco è per molti uno dei migliori se non il migliore in tutta la lega, la difesa è il vero punto debole della squadra di Belichick, ed il draft 2012 è stato completamente improntato su questo aspetto cercando di potenziare da subito il “pass rushing” e la “cover defense”.

DRAFT

La prima scelta assoluta dei Pat’s è stato Chandler Jones, defensive end da Syracuse, molto potente, dalle lunghe leve, che è chiamato a prendere il posto di un Andre Carter ancora senza squadra e di Mark Anderson, ormai tra le fila dei Bills.

Sempre nel primo round del draft, al turno 25, viene selezionato il linebacker di Alabama Dont’a Hightower, per molti un “furto” a quella posizione, che verosimilmente si vedrà affiancato ai veterani Mayo e Spikes nelle formazioni 3-4.

Alfonzo Dennard, Tavon Wilson e Jake Bequette sono i nomi più interessanti dei successivi rounds del draft, due defensive backs ed un altro defensive end capaci di lavorare bene per special teams e practice squad.

Tra i movimenti di mercato più interessanti dei Patriots, evidenziamo altre mosse per la difesa come l’acquisizione del defensive tackle Fanene, ex Bengals, la firma di due cornerbacks come Will Allen (ex Dolphins), e Marquice Cole (ex Jets), il linebacker Bobby Carpenter precedentemente ai Lions e la safety Steve Gregory ex Chargers che da subito sembra formare un ottimo tandem con Patrick Chung.

Per l’attacco salta subito all’occhio come l’ingaggio per 3 anni del veterano Brandon Lloyd serva a dare quella profondità all’attacco di McDaniels che nella scorsa stagione Ochocinco (scaricato dai Patriots) non è riuscito a dare. Si aggiungono alla lista delle acquisizioni illustri il tight end Visanthe Shiancoe, i wide receivers Stallworth e Gaffney e, notizia dell’ultim’ora, il velocista olimpico ex Florida Gators Jeff Demps.

La chiave di lettura per capire cosa dobbiamo e possiamo aspettarci da questi New England Patriots targati 2012 sta nella linea offensiva che Bill Belichick riuscirà a mettere insieme entro la prima gara di regular season che giocheranno domenica 9 settembre a Tennessee contro i Titans del discusso Chris Johnson.

La linea offensiva è divisa in due grandi reparti, quello dei veterani che possono dare sicurezza a Brady come i centri Koppen Wendell, il tackle Sebastian “aka Seabass” Vollmer e le guardie Connolly Mankins aspettando come la manna dal cielo il ritorno di Brian Waters, e quello dei giovani di talento che devono imparare alla svelta il mestiere dai loro “superiori” se vogliono garantire a Brady tempo sufficiente per lavorare nella tasca; in questa sezione troviamo il prodotto di Texas Christian, Marcus Cannon, Nate Solder, left tackle da Colorado che già nella scorsa stagione ha saputo trovare minuti importanti e mettersi in luce, ormai titolatissimo, Nick McDonald, guardia che per qualche gara ha giocato da centro per esigenza la scorsa stagione, e Donald Thomas, uscito da Connecticut 5 anni fa che deve da subito contribuire alla causa.

Se la tasca tiene e la palla viene distribuita da Tom Brady a dovere, questa può essere una offense ancora più temibile di quello che si crede.

L’esperimento fallito di aggiungere l’ex Colts Joseph Addai, rilasciato durante il training camp, lascia la strada del ruolo di titolare spianata a Stevan Ridley, al secondo anno da LSU, che sembra avere ancora una marcia in più rispetto al suo compagno di reparto e di draft Shane Vereen da California, che causa infortunio ha saltato la scorsa stagione e ora cerca di tornare in forma da regular season.

A ricevere, oltre alle certezze date dal duo Gronkowski-Hernandez, alla profondità data da Brandon Lloyd e alla sicurezza dello slot receiver Wes Welker, dovranno lottare per aggiudicarsi la posizione ottimi giocatori, sulla carta, come il veterano Deion Branch, Jabar Gaffney, e altri validissimi tight ends che in altre franchigie partirebbero da titolatissimi come Visante Shiancoe, l’ex Giants Jake Ballard e l’ex Broncos Daniel Fells.

La difesa è migliorata e anche tanto, adesso sta al defensive coordinator dei Pat’s Matt Patricia far funzionare il tutto.

Il tandem di safeties Chung-Gregory ha gia dimostrato affiatamento e promette molto bene, infortuni permettendo. Ci si aspetta molto dai rookies, in particolare da Chandler Jones, di fatto titolare nel ruolo di defensive end, e da Dont’a Hightower che in preseason fino ad ora abbiamo visto schierato da outside linebacker con Mayo middle e Spikes altro outside.

In definitiva una squadra a tutto tondo, che dovrebbe saper rispondere a qualsiasi tipo di esigenza offensiva e difensiva, infortuni permettendo.

 

BUFFALO BILLS

Stevie Johnson

Buffalo entra nella stagione reduce da un annata che non ha saputo dare chiare indicazioni su cosa aspettarsi da loro.

La partenza era stata molto promettente ma la squadra si è persa nel corso delle sedici gare stagionali ed ha evidenziato di avere bisogno di giocatori chiave in determinati ruoli per poter dare fastidio alle grandi.

DRAFT

Con la scelta numero 10 al draft Buffalo si è aggiudicata il cornerback Stephon Gilmore, da South Carolina, che nella scorsa stagione ha messo a referto 41 tackles e 3 intercetti.

Cordy Glenn è arrivato alla seconda scelta dei Bills, offensive tackle da Georgia, e dopo di lui in successione il ricevitore T.Graham da North Carolina State e l’outside linebacker Nigel Bradham da Florida State.

Chan Gailey, terzo anno alla guida di Buffalo ( record 10-22), è stato abile a crearsi una delle difese migliori nella offseason, ingaggiando per ben sei anni di contratto l’ex Texans Mario Williams, uno dei migliori defensive end della lega e Mark Anderson, che ottimamente ha fatto nei Patriots lo scorso anno soprattutto dopo l’infortunio del titolare Andre Carter.

Ha inoltre esteso il contratto del runningback titolare Fred Jackson, e ha riempito il parco ricevitori con la conferma di Stevie Johnson e le acquisizioni di Derek Session e T.J. Graham.

La difesa titolare che vedremo schierata per Buffalo sarà presumibilmente formata dalla linea con Mario Williams e Chris Kelsay (che si alternerà a Mark Anderson) come end, e defensive tackles Marcell Dareus e Kyle Williams; il reparto di linebackers è supportato da Arthur Moats e Nick Barnett outside, mentre Kelvin Sheppard dovrebbe avere il ruolo da titolare come middle. Defensive backs Aaron Williams e Stephon Gilmore come cornerbacks, George Wilson strong safety e Jairus Byrd free safety.

Una difesa così fa paura, anche se il pass rushing dei Bills è di livello superiore rispetto alla propria secondaria, che se la giocherà coi Jets come difesa migliore della division, e chissà che questo non basti a regalare alla terza squadra di New York uno spot nei playoffs.

Jairus Byrd si è messo in mostra la scorsa stagione con delle partite molto solide, e nella regular season ha messo a referto 98 tackles, 3 forced fumbles e 3 intercetti; anche il middle linebacker precedentemente citato Nick Barnett, veterano di 10 stagioni NFL dopo essere uscito da Oregon State, la scorsa stagione ha registrato 130 tackles, 1 forced fumble e 3 intercetti.

Se a queste statistiche aggiungiamo Mario Williams e il rookie Stephon Gilmore, c’è davvero da avere paura ad affrontare Buffalo e la sua difesa.

L’attacco non è da meno e anche se Ryan Fitzpatrick non è certo uno dei primi 10 quaterbacks della lega, forse nemmeno uno dei primi 15, può comunque fare affidamento su molte armi nel proprio arsenale.

Il quaterback dei Bills, che nella stagione 2011 ha avuto un rating di tutto rispetto di 79.1, con 353 passaggi completati su 569, 24 touchdowns e altrettanti intercetti, 23, e in questa stagione avrà un cast di buon livello a supporto della offense, formato dal duo Fred Jackson (rb) e Corey McIntire (fb), Scott Chandler tight end e Stevie Johnson come primo ricevitore seguito da Donald Jones secondo.

Fred Jackson, sesto anno per lui nella NFL, è stato capace di una magnifica stagione nel 2011, ( 934 yards e 6 td’s ) e creerà moltissimi grattacapi soprattutto alle difese della sua division, ed ha comunque un più che degno sostituto in C.J. Spiller, che con quasi la metà delle yards (561) ha segnato solo 2 TD’s in meno di Jackson (4).

Steve Johnson è sicuramente l’arma principale quando si tratta di lanciare il pallone e a parte la secondaria dei Jets che è forse la migliore in assoluto, i defensive backs di Patriots e Dolphins faranno molta fatica a tenere a bada il prodotto di Kentucky. Nei suoi 5 anni d’esperienza nella lega, Johnson ha saputo mettersi davvero in luce solamente nelle ultime due, dove nel 2010 ha settato il suo personalissimo record di 10 touchdowns , mentre nella scorsa regular season le sue segnature sono state 7.

In definitiva una difesa che è stata costruita per fermare molto bene gli avversari e regalare tanti possessi alla propria offense, ed un Fitzpatrick che, se capace di affinare le sue scelte e di dosare bene le corse coi lanci, potrebbe avere le proprie chances  di dare fastidio anche alle grandi.

Nella prima gara Buffalo è attesa dai Jets e da subito potremo vedere come la difesa si comporterà contro un attacco che sta vacillando e che si affiderà molto alle corse, e sono sicuro che sarà un match capace di regalare spunti interessantissimi.

 

MIAMI DOLPHINS

I Dolphins arrivano da una stagione decisamente deludente, che soltanto la piacevole scoperta di Matt Moore nelle ultime fasi del campionato ha saputo rendere meno amara.

Gran parte delle 6 vittorie infatti sono arrivate grazie alla buona prova del quaterback da Oregon State, ed il record della passata stagione di 6-10 maschera le lacune del gioco espresso dalla squadra, che entra in questa stagione perdendo Chad Henne e uno dei migliori ricevitori in circolazione rimasto a Miami davvero poco tempo, Brandon Marshall.

DRAFT

Primo round, scelta numero 8, Ryan Tannehill, quaterback promettente da Texas A&M. Tannehill arriva al draft con un rating di 133,18, avendo lanciato per 3,744 yards e 29 touchdowns.

Al secondo round è la volta dell’offensive tackle J.Martin da Stanford, poi il defensive end O.Vernon da Miami e il tight end M.Egnew da Missouri.

Uno dei principali movimenti di mercato per Miami è stato l’ingaggio del veterano Chad Johnson, per molti noto come Ochocinco.  La combinazione Ochocinco più Hardknocks (tv show che ogni anno segue il training camp di una squadra NFL ), si è mostrata da subito letale, e dopo una brutta prima gara di preseason il nostro povero 85 è stato immediatamente tagliato dalla dirigenza.

Molte le acquisizioni che vedono protagonista la difesa, dove si è aggiunto il linebacker ex Patriots Gary Guyton, il tackle Kheeston Randall, il defensive back Trenton Hughes la safety Tyrell Johnson e l’estensione del contratto fino al 2016 per il gioiello difensivo Cameron Wake.

Chi partirà nel ruolo titolare di quaterback resta il vero dubbio che attanaglia i fans dei poveri delfini che sembrano destinati a soffrire anche quest’anno, anche se al momento sembra proprio il rookie il principale indagato per il ruolo.

Dalla sua Miami ha un Reggie Bush da record, che lo scorso anno ha siglato 6 touchdowns correndo per 1,086 yards. In nessuna delle precedenti 6 stagioni, disputate con i Saints, Bush era riuscito a giocare a questi livelli, se non nella sua stagione da rookie nel 2006 dove le segnature furono 6.

Una delle cose che fa la differenza nel rapporto tra il QB ed i propri ricevitori sono il “timing” e il feeling che si crea, purtroppo per i Dolphins, solo col tempo e non ci si può aspettare che già da questa stagione ci sia una comunicazione eccellente tra di loro; la starting offense di Miami dovrebbe avere come ricevitori di spicco  Davone Bees e Legedu Naanee, due ragazzi che nel recente passato non hanno esattamente brillato.

Davone Bess, da sempre con i Dolphins, arriva a questo campionato NFL con a referto nella scorsa stagione, 51 ricezioni per 537 yards e 3 TD’s, mentre Legedu Naanee, dopo 4 stagioni nei Chargers ed una soltanto alla corte dei Panthers, la scorsa season ha realizzato 1 solo touchdown nonostante le 44 ricezioni per un totale di 467 yards.

Facile aspettarsi quindi una offense che cercherà di correre con la palla ed affidarsi al giocatore di maggiore talento ovvero R.Bush, mentre il livello della difesa a servizio del coach, Joe Philbin , alla prima esperienza come head coach dopo aver lavorato come offensive coordinator per i Green Bay Packers nelle ultime 5 stagioni, sembra leggermente superiore.

In campo ci aspettiamo che Miami scenda come è scesa nella terza gara di preseason contro i Falcons, ovvero con una linea formata dai defensive end J.Odrick C.Wake e i tackles R.Starks P.Soliai; reparto linebackers con l’ex Patriots G.Guyton, A.Spitler e K.Misi, e i defensive backs S.Smith, C.Clemons, R.Jones e R.Marshall.

Cameron Wake è sicuramente il nome che salta subito agli occhi, uno dei migliori defensive end della lega, al 4 anno da Penn State , che lo scorso anno ha disputato una stagione nella media delle sue possibilità con 42 tackles e 8.5 sacks.

Randy Starks è un altro che merita una nota a margine, che può fare molto bene alla causa dei Dolphins e molto male alle guardie avversarie; alla sua nona stagione dopo averne disputate 4 a Tennessee e 4 a Miami, si presenta con 34 tackles e 4.5 sacks nello scorso campionato. Il suo meglio lo ha dato nella stagione 2009 coi Dolphins dove ha collezionato 56 tackles e 7 sacks.

La recentissima trade che ha mandato il cornerback Vontae Davis, dopo 3 anni di buonissimo livello a Miami, ai Colts per 2 future scelte al draft, indica comunque come questa sia, delle 4 squadre che compongono la AFC East, quella che più ha bisogno di ricostruire quasi da zero, e meno si sente pronta a competere ad alto livello in questa lega almeno per il momento.

 

NEW YORK JETS

Il discusso Tim Tebow

Nelle ultime annate il rendimento della squadra di Rex Ryan è peggiorato e nella scorsa stagione il record di 8-8 li ha tenuti addirittura fuori dai playoffs dietro a Tennessee che ha saputo superarli con un record di 9-7.

Proprio Ryan ha dichiarato ai microfoni di ESPN.com di non voler concedere già in partenza la division ai rivali New England Patriots, sicuro di poter fare bene e di ritenere la propria squadra in corsa più che mai per il Superbowl.

L’acquisizione del super discusso Tim Tebow ha creato scompiglio e stupore nella lega e forse anche al povero Mark Sanchez, che oltre ad avere a che fare con le proprie difficoltà e lacune, adesso deve lavorare in un ambiente dove il quaterback ex Broncos, forse uno dei peggiori quaterbacks che abbia mai calcato un campo NFL, cerca di soffiargli il posto coi favori della critica.

DRAFT

I Jets avevano la sedicesima scelta al draft con la quale si sono aggiudicati Quinton Coples, defensive end da N.Carolina, che andrà ad aggiungere talento e fisicità ad una difesa che resta comunque di tutto rispetto e una delle più solide in circolazione.

Stephen Hill, wide receiver da Georgia Tech, e Demario Davis, linebacker da Arkansas St. lo seguono alla seconda e terza scelta.

Con il ritiro del futuro hall of famer LaDainian Tomlinson, Shonn Greene sembra essere di diritto il titolare indiscusso nel ruolo di halfback.

Altra pedina fondamentale nella costruzione di una difesa dominante è l’acquisizione di un potenziale breakout player come LaRon Landry, safety veterana che, se capace di tenere a bada gli infortuni che lo attanagliano da tempo, può essere davvero devastante insieme all’altra safety firmata in data 18 maggio, Yeremiah Bell , rendendo così davvero improponibile ai quaterbacks avversari lanciare lungo incuranti di queste due safeties.

Fallimentare invece l’esperimento del tackle Jeff Otah da Carolina che, dopo aver fallito i test fisici è stato rispedito al mittente.

Chiunque segua anche vagamente la NFL, sa che uno dei 10 comandamenti del football è che i New York Jets giocano di forza, la mettono sui muscoli e il loro gioco è definito “ground ‘n’ pound”, termine che indica quanto amino mettere la palla in mano al proprio tailback e correre sfondando le linee avversarie a colpi di “stiff arm” e macinare yards con la propria fisicità, per poi recuperare l’ovale grazie ad una delle migliori difese NFL.

Come evidenziato in precedenza, l’uomo di punta in questa stagione diventa Shonn Greene, al 4 anno ai Jets dopo aver giocato per Iowa al college.

Nella scorsa stagione ha disputato tutte e 16 le gare correndo per 1,054 yards su 253 tentativi , segnando 6 touchdowns, ed è stato capace di non far pesare più di tanto il declino del rendimento di Tomlinson.

A M.Sanchez, che sembra il titolare designato per il ruolo di quaterback, mancano molte armi nel ruolo di Wide Receivers per esercitarsi a dovere e questo si rispecchia nel fatto che, per la seconda volta, i Jets si rendono protagonisti di un record abbastanza triste, ovvero essere l’unica squadra che dopo 3 gare di preseason non ha ancora segnato un solo touchdown, insomma, va bene non voler rivelare la miracolosa wildcat offense con Tebow protagonista che spezzerà tutte le difese , ma forse è ora di cercare di far girare meglio l’attacco anche a costo di rivelare qualche schema vincente, se non altro per dare un po’ di morale e serenità ad un ambiente sempre sotto i riflettori e molto criticato.

Nella 3 gara di preseason persa contro Carolina, quella definita come “dress reharsal”, ovvero una prova verosimile di cosa vedremo tra poche settimane in regular season, la offense dei Jets è scesa in campo con Sanchez in cabina di regia, Dustin Keller, tight end da Purdue, che è stato il principale ricevitore per Sanchez nella stagione 2011 con 65 ricezioni per 815 yards e 5 TD’s e a formare il reparto di ricevitori si sono alternati Stephen Hill, che guida i suoi con 5 ricezioni per 68 yards e Dedrick Epps, tight end con 2 ricezioni per 34 yards.

Se Ryan non riuscirà a recuperare Santonio Holmes in piena forma fisica sarà davvero difficile lanciare e trovare mani capaci di raccogliere l’ovale nella prima gara regolare contro i Bills.

La difesa non deve preoccupare i fans, come già detto in precedenza la presenza di veterani come LaRon Landry, Darrelle Revis, Bart Scott, Antonio Cromartie e Yeremiah Bell la rendono, almeno sulla carta, una delle prime 3 difese dell’intera NFL.

 

Conclusioni

La AFC East si prospetta come una division molto interessante, piena di aspetti curiosi da seguire, come il “Boston TE party”, formato dal duo Gronkowski-Hernandez che potrebbe diventare dominante per anni sotto le mani esperte di Tom Brady, la difesa dei Jets che ha tutte le carte in regola per far sudare anche solo un field goal a qualsiasi squadra, la nuova difesa di Buffalo che si promette di impedire a chiunque di penetrare la propria linea, e l’enigmatico duello dei quaterbacks (no non Tebow-Sanchez, quello credo abbia stufato tutti) Moore-Tannehill, per prendere in mano le redini di Miami e far tornare il football un vanto in Flordia.

Onestamente però credo che l’equilibrio non sia il punto forte tra questi 4 teams; se mi immagino che per due volte Jets, Bills e Dolphins debbano vedersi davanti Brady, Lloyd, Welker, Hernandez e Gronkowski forse ci si può provare a sbilanciare e a fare una ipotetica previsione di uno standing finale:

1- New England Patriots : 13-3                                 stagione 2011: 13-3

2- New York Jets : 9-7                                                 stagione 2011:  8-8

3- Buffalo Bills : 9-7                                                     stagione 2011 : 6-10

4: Miami Dolphins : 5-11                                           stagione 2011: 6-10

 

 

 

 

 

One thought on “AFC East 2012: Preview

  1. Pronostico fin troppo facile. 1: New England, con anche il miglior record di conference e Brady a caccia del titolo di MVP, anche se le 6 partite di division possono dare una visione distorta dei Patriots Le altre tutte fuori dai playoff, perchè Jets e Buffalo al massimo arriveranno a 8-8, mentre Miami non supererà le 6 vittorie.

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