Lentamente ci avviciniamo all’inizio della nuova stagione e già si scalda l’atmosfera con gli attesissimi training camp di fine luglio dove i vari roster metteranno a punto il loro playbook e cercheranno di inquadrare i possibili cinquantatre giocatori da lanciare per la nuova stagione.

Con questo primo articolo cercherò di focalizzare i rookies che avranno un impatto immediato all’interno della squadra mentre con un secondo proverò ad analizzare qualche giocatore che potrebbe rilevarsi una sorpresa.

Luck

Non si può che cominciare dalla prima scelta assoluta di quest’anno, ovvero da uno dei più promettenti quarterback che il panorama del football collegiale abbia mai lanciato: stiamo parlando di Andrew Luck degli Indianapolis Colts.

L’erede di Peyton Manning è atteso a un delicato banco di prova dopo un’esperienza a Stanford che lo ha visto come protagonista indiscusso; è attorno a lui che la dirigenza dei Colts punta a ricostruire un roster completamente rivoluzionato dopo il disastro dell’ultima stagione.

Qualità come quelle Andrew non si trovano tutti gli anni e la vasta varietà di giochi che potrà sviluppare permetterà di creare un immediato legame con i propri ricevitori; inoltre la sua leadership sarà molto utile per unire un gruppo rinnovato.

Ma nonostante le grandi aspettative da parte dei tifosi dell’Indiana la prima annata di Luck potrebbe non essere all’altezza delle attese per vari motivi legati al valore del roster che la dirigenza ha raggruppato attorno a lui e a qualche suo difetto che potrebbe costargli qualche brutta figura.

Luck ha dimostrato difficoltà a gestire l’attacco sotto grande pressione da parte della difesa e la protezione offerta dalla nuova linea non sarà delle migliori e questo potrebbe causare scelte di gioco sbagliate.

Ma il talento del numero dodici blu è così immenso che Luck potrebbe cambiare l’immagine di questi Colts solo in poche stagioni, cercando di confidare nella crescita di altri giovani che popolano il roster e sull’esperienza dei veterani come Reggie Wayne che hanno deciso di tenere fede alla maglia nonostante la fine di un ciclo.

Sarà sicuramente uno dei rookies più chiacchierati e certamente non ci farà mancare i suoi colpi di classe sopraffina; appassionati di football aprite gli occhi perché il nuovo Peyton Manning è pronto a stupirci.

Robert Griffin III è il secondo nome sulla lista perché è stato al centro di una trade mai vista prima e che terrà la pressione su di lui e sul suo head coach al limite dell’esplosione.

Ma togliendo questo discorso è chiaro che, finalmente, anche la squadra della capitale avrà un quarterback degno di quel ruolo: braccio potente e preciso,angoli di corsa imprevedibili e grande visione di gioco sono qualità che mancavano ai Washington Redskins e sicuramente la sua presenza darà una svolta all’attacco già dal primo snap.

Al contrario di Luck, RG3 ha a sua disposizione un roster più maturo e con una difesa che gli permetterà di sbagliare e di tenere la partita  attaccata al risultato; situazione molto confortevole per un rookie chiamato a trasformare la squadra e a renderla una vera contender in una Nfc East veramente competitiva.

Sarà la svolta definitiva per i Redskins o bisognerà versare lacrime su quei tre first round picks dati ai Rams per avere Griffin? La pressione sarà enorme e di certo Giants, Eagles e Cowboys faranno di tutto per tenere lontano i pellerossa dai playoff ma la seconda scelta del draft è pronta per confermarsi anche nel mondo dei grandi.

Richardson

Qualcuno lo ha chiamato “the new king of Cleveland” e potrebbe essere il titolo più adeguato per presentare Trent Richardson, terza scelta assoluta e paragonato al famoso A.Peterson.

Un leader così naturale non lo si trova dietro l’angolo perché Richardson è già un vero comandante all’interno del backfield nonostante non abbia ancora giocato uno snap in campo; caratteristica che fa ben sperare allo staff per tenere alto l’umore di un roster che non sa ancora chi sarà il timoniere alla prima di campionato.

Il talento di questo uomo di appena vent’anni è uno dei più cristallini di tutto il mondo con ottime possibilità di raggiungere le mille yards e oltre già nella prima stagione confidando su una dirompente capacità di guadagnare posizioni dopo il primo contatto.

Se i Browns riuscissero a bilanciare il numero delle corse con quello dei passaggi, Richardson sicuramente si risparmierebbe i da colpi inutili che potrebbero rovinargli la carriera e privare la squadra di un possibile All Pro.

La squadra attualmente non sembra essere in grado di tenere il passo delle rivali ma,almeno, di provare a migliorare quel record che da anni la colloca tra le ultime della Afc e cercare di fare esperienza a un team giovane ma che potrebbe avere trovato il primo tassello per la costruzione di un roster per un ritorno ai play off.

L’attesa sarà tanta ma fino a quando il numero trentatre arancio-marrone non troverà un pass game efficace ad assisterlo, l’obbiettivo dei playoff rimarrà sempre un miraggio.

Senza entrare nello specifico è giusto citare due offensive lineman che daranno subito una svolta alla propria linea: Matt Kalil dei Vikings e David DeCastro degli Steelers sono già maturi e preparati per un posto al Pro Bowl.

Menzione d’onore per Justin Blackmon, wide receiver dei Jaguars con l’obbiettivo di risollevare  un reparto naufragato dopo la deludente stagione del quarterback Blaine Gabbert; l’impressione sembra che tutto dipenderà da quanto la prima scelta del 2011 riuscirà a fare in positivo.

L’ex Oklahoma State è sicuramente il pezzo di puzzle ideale per combinare il rush game di Jonas-Drew al pass game ma tutto dipenderà dalla cerniera con Gabbert; se l’allacciatura avverrà in tempi brevi, Blackmon potrebbe esplodere e rendere i Jaguars una seria rivale nella Afc South.

Morris Claiborne è il giocatore difensivo più atteso; nonostante sia stato sotto i ferri in questa off season per un’operazione al polso, l’ex Lsu promette di dare una svolta alle secondarie dei Cowboys grazie alle sua ottima predisposizione ad adattarsi a qualsiasi gioco chiamato del coach sulla sideline.

Gioco a zona eccezionale, un’ottima marcatura contro il diretto rivale e un’abilità di placcaggio da fare invidia promettono di risolvere più di qualche problema alla difesa texana, da anni aggrappata ai big plays di DeMarcus Ware. Non c’è nient’altro da aggiungere perché la classe con cui gioca questo ragazzo non lascia spazio alle parole; guardare per credere.

Barron

C’è un ragazzo che, in Florida, ha talmente catturato le attenzioni degli allenatori da far tagliare i due safety titolari della passata stagione; Mark Barron promette di dare filo da torcere a molti attacchi grazie ad eccellenti abilità di placcaggio e di copertura.

Il ragazzo uscito dall’università della Alabama ha ottime predisposizioni a giocare sia da free sia da strong safety e questo permetterà alle secondarie dei Buccaneers di presentare più formazioni difensive e di tenere alto il livello per contrastare le scelte degli avversari.

Nonostante si sia perso Claiborne, la scelta di puntare su Barron potrebbe essere ripagata con prestazioni convincenti fin dall’inizio e di dare fiducia a un reparto un po’ in sottotono nell’ultimo anno; inoltre Barron porta ottimi istinti di chiusura sui third down che torneranno molto utili per tagliare risorse agli avversari.

L’ultimo giocatore d’impatto dovrebbe essere Luke Kuechly, linebacker dei Carolina Panthers; il prodotto di Boston College ha ben impressionato nei mini camp di giugno e sicuramente darà una marcia in più alla difesa confidando su qualità che lo hanno portato ad essere paragonato a Brian Urlacher.

Placcatore senza limiti, pulito nei movimenti, istinti di copertura di primo livello, abilità di chiusura sui third down e carisma sono gli attributi ideali per giocare una prima stagione tutta da starter; Ron Rivera lo lancerà come weakside linebacker per contrastare gli ottimi tight end che popolano la Nfc South, ma non si esclude un suo spostamento nel middle in combinazione con Jon Beason e James Anderson per un trio che sa di meraviglia.

Questi, a mio avviso, i rookies che potrebbero dare subito una svolta alla propria squadra sperando in qualche bella sorpresa; a presto con l’articolo sulle possibili sorprese come Michael Floyd, Janoris Jenkins, Chandler Jones e tanti altri.

Commenta

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.