Quando il successo viene prima di tutto anche il metodo più spregiudicato prende considerazioni”: utilizzo questa frase per introdurre questo articolo riguardante i New Orleans Saints.

Sono passati due mesi da quando sono venute alla luce le verità su quanto fatto dallo staff Saints per riuscire ad ottenere il meglio dalla proprio difesa in ogni partita e ora l’intero popolo della Louisiana ne paga le conseguenze.

No Football for Vilma

Un programma che prevedeva delle ricompense per chi riusciva ad infortunare un avversario e a costringerlo a lasciare il campo; delle autentiche “taglie” sui giocatori avversari. Eppure così facendo sono state violate alcune leggi della Costituzione degli Usa e della Nfl.

Roger Goodell, commissioner della Lega, non ci ha pensato due volte ed ha inflitto una punizione piuttosto severa nella speranza di non rivedere simili situazioni. Non voglio riassumere tutte le squalifiche ma elenco soltanto quelle che avranno influenza nel sistema nero oro:

  • Sean Payton, head coach, sospeso per tutta la stagione 2012.
  • Gregg Williams, defensive coordinator, sospeso a tempo indeterminato.
  • Mickey Loomis, GM, sospeso per otto giornate.
  • Jonathan Vima, linebacker, sospeso per tutta la stagione 2012.

Squalifiche che macchiano la carriera di queste persone e che rovinano l’immagine di una delle più forti squadre degli ultimi anni ma archiviamo il discorso riguardante le sospensioni e cerchiamo di capire da dove partono questi Saints e cosa possono aspettarsi dalla prossima stagione.

I Saints ripartono con Joe Vitt nel ruolo di Interim Head Coach nella speranza di continuare il successo delle ultime stagioni dato che Vitt è da tempo l’assistente del vero head coach dei Saints Payton.

Avranno un nuovo coordinatore difensivo, Steve Spagnuolo, ma l’ossatura dei giocatori rimane quasi la stessa con il quarterback Drew Brees chiamato a sostenere la squadra in questa difficile situazione.

La dirigenza, probabilmente una volta che ha saputo che le voci sul programma attuato da Williams sono arrivate alle orecchie di Goodell, ha iniziato una campagna acquisti davvero notevole con la firma di alcuni dei migliori free agent.

L’attacco ha perso la guardia All Pro Carl Nicks, volato dai rivali di Tampa, ma ha immediatamente ricoperto il ruolo con la firma di Ben Grubbs,solida guardia che ha sempre ben svolto il suo lavoro con i Ravens nella complicata Afc North.

Brees, mai leader come adesso

Non si poteva far scappare uno dei migliori wide receiver della nazione ovvero Marques Colston, da tempo sull’orlo dell’addio ma troppo attaccato ai colori della maglia. La firma è arrivata per non perdere uno dei migliori target di Brees ma non ha potuto evitare l’addio di Nicks, affascinato dai milioni proposti dai Bucs.

Il ruolo che è stato ritoccato più a fondo è quello dei linebacker: Chris Chamberlain, Curtis Lofton e David Hawthorne sono tutti nomi che permetteranno di sopperire alla squalifica di Vilma.

Chamberlain proviene dai Rams dove ha avuto più volte il ruolo di riserva mentre in quest’ultima stagione è partito ben tredici volte titolare. Hawthorne ha passato tutta la sua carriera con i Seahawks e ha raccolto più stagioni con oltre i cento placcaggi; si prospetta un ruolo da titolare per l’ex Seattle.

Lofton è il colpo ideale per la posizione di middle linebacker; all’inizio si parlava di Lofa Tatupu ma gli eccellenti risultati dell’ex Falcons hanno convinto la dirigenza a puntare su di lui.

Tre firme necessarie per affrontare una Nfc South piena di ottimi running back e di attacchi sempre più imprevedibili.

Altra addizione importantissima è quella del defensive tackle Brodrick Bunkley, l’anno scorso protagonista nella super difesa dei Denver Broncos. Il potente lineman andrà ad accoppiarsi con Sedrick Ellis per aiutare il secondo anno Cameron Jordan a sostituire temporaneamente il defensive end Will Smith, squalificato per quattro giornate.

Ed eccoci ad un’altra conferma davvero essenziale per le secondarie: Jabari Greer.

Il cornerback trentenne ha prolungato per altre tre stagioni e dovrà dare il meglio di se per far dimenticare la partenza di Tracy Porter, fuggito in Colorado.

Campagna acquisti più che soddisfacente per una franchigia che non deve perdere il treno dei play off e cercare di ripetere quanto bene fatto nella passata stagione.

Non avere Payton a gestire la partita può essere il primo campanello d’allarme e solo dopo qualche giornata riusciremo veramente a capire il livello di maturità di un gruppo perfettamente combinato tre esperienza e freschezza.

L’attacco sarà guidato dall’esperto Drew Brees, uno dei migliori quarterback del mondo, con il supporto della stella nascente Jimmy Graham, arma a tutto campo e vero punto di forza di questo attacco.

Graham, il miglior Tight end della Nfl

Accanto a loro è richiesta maggiore continuità da parte del trio di running back, troppe volte deludente e discontinuo. Bisognerà andare oltre le cento yards anche contro le migliori difese e non solo con le ultime della classifica.

Altro problema da affrontare sarà chi individuare come leader difensivo nel front seven; Lofton si è più volte dimostrato un giocatore di sostanza ma difficilmente diffonderà fiducia nelle prime uscite. Fino al rientro di Will Smith il punto di riferimento sarà uno tra Ellis e il linebacker Scott Shanle, da anni membro di questo roster e quasi sempre starter.

Voglio sottolineare che difficilmente vedremo all’opera i rookie, specialmente dopo un draft simile, ma ci si può aspettare tanto da giocatori come Akiem Hicks e Nick Toon, ottimi atleti e con buone possibilità di essere inseriti nelle rotazioni.

Terzo problema ma primo per grado di difficoltà è quello del livello della Nfc South.

Con gli Atlanta Falcons costantemente ai play off da tre stagioni, i Carolina Panthers di Cam Newton a fare la mina vagante e i Tampa Bay Buccaneers che, nonostante una brutta stagione, hanno sviluppato un’ottima free agency e un draft molto interessante, la lotta per il primo posto diventa molto più ardua.

Sarà fondamentale vincere più partite possibili e quelle con i Falcons, unica squadra realmente capace di contendere la testa della classifica.

La sensazione è di un cammino simile a quello dei Giants, arrivati solo all’ultima giornata per qualificarsi ai play off.

Tutto più difficile ma la struttura dei giocatori è rimasta quasi invariata e questo giocherà tutto a favore dei Saints. Le perdite di Nicks e Meachem potranno pesare ma i Saints hanno tutto il necessario per dire la loro in questa season.

I Saints rimangono i favoriti ma questa Nfc South promette spettacolo con quattro quarterback di primo livello; ce la farà Vitt a condurre Bress e soci alla vittoria? Una bella sfida ma ci sono possibilità di una stagione fallimentare, verificabile per più motivi.

Vitt è alla sua prima esperienza da head coach e, nonostante la vasta esperienza, potrebbe essere protagonista di una deludente gestione del team specialmente nelle partite delicate. La difesa potrebbe non trovare i meccanismi giusti e l’assenza di un vero leader in mezzo ai linebacker lascia qualche perplessità su la gestione delle chiamate in campo. Sarà fondamentale il sostegno delle secondarie con il safety Roman Harper a giudare la difesa nei momenti del bisogno.

In una stagione che si prospetta molto equilibrata c’è bisogno del sostegno di tutti; il pubblico del Superdome è chiamato a fare l’uomo in più cullando il sogno di vedere questi Saints al Super Bowl che si terrà proprio in Louisiana.

Non azzardo nessun pronostico perché questi Santi sono capaci di tutto. Paradiso o inferno?

5 thoughts on “Saints: paradiso o inferno?

  1. Con Brees in cabina di regia siamo apposto e se i 3 HB daranno il proprio contributo sarà Paradiso.go Saints!!!

  2. Inferno direi…..
    non credo che la stagione sia nata bene (eufemismo) e non credo continuerà meglio. Per vincere e andare al SB, imho, tutto deve incastrarsi perfettamente e questo non sembra possa accadere nel 2012 ai Saints.

    Comunque, ottimo articolo, pur non condividendo la didascalia della foto di Graham definito come miglior TE della lega.
    E qui potrebbe nascere una discussione (che faticherebbe a finire) sul migliore TE che io reputo essere Gronkowski dei Pats.

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