Avanza la stagione NFL, prossima ormai al giro di boa con i Packers che continuano a stazionare in vetta al ranking, inattaccabili nonostante la concorrenza spietata dei loro avversari, e imbattuti finora, prima di un bye che li ha permesso di riposare in vista di una trasferta tostissima in quel di San Diego, dove sotto il cocente sole della California cercheranno di rimanere imbattuti.

1. Green Bay Packers (=)
Un team solo al comando, parafrasando la celebre frase con cui in un collegamento radio degl’anni cinquanta nel nostro paese si celebrava il mitico Fausto Coppi, lanciato solitario verso una delle sue tante tappe conquistate al Giro; un campionissimo di classe, per una squadra in cui non mancano ne i campioni, ne quella classe innata che gli ha permesso, fin qui, di dominare la NFL.

Big Ben Roethlisberger, anima degli Steelers che tornano ad insediare da vicino i Packers.

2. Pittsburgh Steelers (+ 2)
Vincono gli Steelers, che nel big match contro i Patriots resistono al ritorno di Brady e compagni conquistando la sesta vittoria stagionale che gli permette di insediare da vicino lo strapotere di Green Bay, rinnovando una sfida iniziata l’anno passato con il Super Bowl XLV; ottima in difesa, Pittsburgh trova un Roethlisberger in forma smagliante, capace di completare per 365 yards e 2 TD.

3. Detroit Lions (+ 2)
Asfaltano letteralmente i Broncos e volano su un 6-2 inaspettato prima del bye, dominando in lungo e in largo e convincendo ancora per il bel gioco mostrato; Stafford continua a fare il fenomeno, 267 yards e 3 TD pass, nonostante una caviglia che gli ha dato diversi problemi in settimana, e mentre Calvin Johnson svetta sui difensori avversari, Maurice Morris non fa rimpiangere Jahvid Best, ancora fermo ai box; il tutto mentre la difesa fa a fette il povero Tebow.

4. New England Patriots (- 2)
Ci hanno provato fino alla fine, ma la trasferta della Pennsylvania gli è stata fatale ed hanno dovuto cedere la piazza d’onore agli Steelers, tra i maggiori rivali degl’ultimi anni nella corsa verso il Championship AFC, dove i Patriots sperano comunque di arrivare, nonostante un attacco che sembra sempre meno parente di quello esplosivo visto all’opera ad inizio stagione.

5. New Orleans Saints(- 2)
Saliti in Missouri per farsi una passeggiata salutare se ne tornano a casa con le ossa rotte, dopo due quarti passati a fare da spettatori non paganti mentre i padroni di casa costruivano la loro prima vittoria stagionale; a forza di puntare tutto sul braccio di Brees e sulle sue spettacolari rimonte succede che prima o poi capita il patatrac, e così è stato, con i Saints che subiscono la terza sconfitta in questo torneo.

6. New York Jets (=)
Bye per i Jets che dopo aver rimesso in sesto il record con la vittoria conquistata la scorsa settimana, cercano di preparare al meglio l’importantissima sfida con i Buffalo Bills, con i quali si giocheranno probabilmente uno dei posti per la prossima postseason; attesissimo Plaxico Burress, in crescita nell’ultima uscita.

7. Baltimore Ravens (+ 1)
La quinta vittoria stagionale ha un nome e un cognome, ovvero Ray Rice, autore dei tre touchdowns su corsa con i quali i Ravens hanno annichilito i Cardinals nel secondo tempo recuperando uno svantaggio che aveva assunto dimensioni impensabili durante i primi trenta; altalenante, come al solito, Joe Flacco, a decidere il match ci ha pensato Billy Cundiffl, con un field goal da 25 yards allo scadere.

8. San Francisco 49ers (+ 2)
Trascinati da un Frank Gore in forma smagliante, 134 yards e touchdown, i Niners archiviano la pratica Browns in appena un tempo, gestendo in tranquillitĂ  per tutta la durata del secondo periodo il vantaggio di 14 punti accumulato nei primi due quarti; sesta vittoria stagionale e dominio assoluto della NFC West per un team che sta finalmente per riappropriarsi della sua storia.

9. Chicago Bears (=)
Meritato riposo dopo la vittoriosa trasferta londinese e weekend dedicato al lavoro in vista del rientro nel Monday Night Football contro gli Eagles, squadra decisamente calda dopo la vittoria straripante di questa settimana contro i Cowboys; per Urlacher e compagni ci sarĂ  da lavorare parecchio per limitare un Vick che pare essere tornato a viaggiare su ritmi altissimi.

10. Houston Texans (+ 1)
Non rischiano mai i Texans, che sfruttano l’inesperienza di Gabbert per tenere sempre a debita distanza i Jaguars, lasciati a 174 yards a fine partita grazie ad una difesa che concede pochissimo ed un attacco abile a mantenere costantemente il possesso dell’ovale, merito di un Arian Foster ancora oltre le 100 yards, 111 yds e TD, e di un Schaub che amministra bene il reparto offensivo.

11. Buffalo Bills (+ 1)
Danno una bella ripassata ai Redskins portandosi nuovamente a ridosso della top ten, con la quinta vittoria stagionale che arriva senza troppi patemi al termine di un match ampiamente dominato dall’inizio alla fine; a secco Jackson, autore comunque di un’altra prestazione super, a sbrogliare la pratica Washington ci pensa Ryan Fitzpatrick con 262 yards lanciate e 2 TD pass.

12. San Diego Chargers (- 5)
Proprio in un match che avrebbe potuto lanciarli in orbita i Chargers tornano incostanti come spesso e volentieri sono stati in queste ultime stagioni, tanto che si fanno distanziare dai rivali Chiefs prima di raggiungerli a metà dell’ultimo quarto con Curtis Brinkley, che in un azione rimette in pista San Diego segnando prima su corsa da 2 yards e poi ricevendo un passaggio da Rivers per la conversione da 2 punti; sforzo che si dimostra alla fine vano visto che arriva la terza sconfitta stagionale nell’overtime.

13. Philadelphia Eagles (=)
Vittoria convincente per Phlly, alla quale evidentemente ha fatto molto bene la settimana di pausa, visto che il rientro in campo è stato di quelli tostissimi, con una dimostrazione di forza che non si vedeva da tempo, forse dalle ultime partite della passata stagione, quando era tornata a splendere la stella di Michael Vick, che ha lanciato per 279 yards e 2 TD nella partita della domenica sera; certo, dopo le batoste ora serve più di una prestazione convincente per tornare in alto, ma c’è ancora tempo, tanto tempo.

14. New York Giants (+ 2)
Soffrono tantissimo per tre quarti, tanto che dopo il primo tempo i media d’oltreoceano li danno già per spacciati, ma proprio quando tutto sembra ormai deciso i Giants hanno un moto d’orgoglio e trovano le forze per ribaltare il risultato; decisivo Eli Manning, 349 yards e 2 touchdowns, ancora una volta a dargli una mano, grossa, ci pensa il receiver Victor Cruz, 99 yds e 1 TD.

15. Oakland Raiders (- 1)
Bye fondamentale per i Raiders, che hanno avuto sette giorni in piĂą a disposizione per permettere al nuovo arrivato Carson Palmer di prendere confidenza con i compagni e preparare al meglio quello che dovrebbe essere il suo esordio da starter con la divisa di Oakland, nella sfida divisionale contro i Broncos.

16. Cincinnati Bengals (+ 2)
Convincono sempre di piĂą i nuovi Bengals affidati a Andy Dalton, ragazzo che aveva giĂ  fatto vedere ottime cose con Texas Christian ma che probabilmente nessuno si sarebbe aspettato di ammirare sotto le luci dei riflettori anche in NFL, lega, e mondo, che sembra essere ampiamente alla sua portata, come dimostrano le partite fin qui disputate dal quarterback, ancora una volta fondamentale nella vittoria su Seattle, dove, manco a dirlo, ha servito un TD pass al solito A.J. Green, altro pezzo da 90 pescato al Draft 2011.

17. Atlanta Falcons (+ 4)
La vittoria del passato weekend è servita per rimettersi in corsa per la NFC South, dove aiuta di certo la sconfitta subita questa settimana dai Saints, che hanno rimesso ulteriormente in gioco sia Tampa che Atlanta, che dovrebbe avere un rientro piuttosto agevole nella trasferta di Indianapolis, dove indubbiamente sono attesi segnali di crescita, soprattutto da parte di Matt Ryan.

18. Dallas Cowboys (- 4)
Surclassati in tutto e per tutto dagli Eagles, che li dominano in tutti i campi, sia sotto il profilo del gioco, sia per le stats accumulate, e sia per i minuti totali di possesso, i Cowboys perdono una partita che valeva veramente doppio, perché in caso di vittoria avrebbero potuto inguaiare non poco i rivali di Division e, allo stesso tempo, acquisire un vantaggio importantissimo nella corsa, spietata, verso i playoffs.

19. Tampa Bay Buccaneers (=)
Reduci anche loro dalla trasferta londinese, i Buccaneers hanno probabilmente seguito con attenzione la partita dei Saints, loro prossimi rivali, cercando di capire come possono arginare Brees e compagni per raggiungerli in vetta alla NFC South; compito di certo non facile, ma reso piĂą agevole dai Rams, che potrebbero aver regalato qualche spunto interessante a Tampa, su come affrontare New Orleans in vista del match di questa settimana.

20. Kansas City Chiefs (+ 1)
Dopo il bye non ne sbagliano più una, e a sette giorni dalla vittoria di Oakland si ripetono mettendo al tappeto un’altra diretta rivale, San Diego, battuta nell’overtime grazie al terzo field goal trasformato nel Monday Night da Ryan Succop; buon esordio da titolare anche per il talentuoso rookie Jonathan Baldwin, che permette a Kansas City di prendere il largo nel primo quarto ricevendo un TD pass da 39 yards di Matt Cassell.

21. Tennessee Titans (+ 1)
Non sviluppano di certo un gioco gradevole ma sono essenziali, e così facendo i Titans conquistano la quarta vittoria della stagione, battendo i rivali Colts e mantenendo un secondo posto nella AFC South che in questo momento vale oro; ancora in ombra Chris Johnson, irriconoscibile, dalle parti di Nashville sembra si siano convinti a dare spazio al più produttigvo Javon Ringer, che nelle ultime due uscite è stato il miglior runner della squadra.

22. Washington Redskins (- 2)
Probabilmente la maggior parte dei tifosi Redskins durante la partita ha esclamato più volte “Mammmmma Mmmmiaaa!!” portandosi le mani tra i capelli, perché uno scempio del genere erano diversi anni che non si vedeva in quel di Washington, tant’è che dopo aver provato Beck, il vecchio Shanny sembra nuovamente orientato a puntare su Grossman; forse, a questo punto, varrebbe la pena cercare di non impegnarsi troppo e provare a mettere le mani su Luck.

23. Cleveland Browns (=)
Continuano nel loro percorso altalenante di questa stagione, nel quale alternano vittorie e sconfitte senza mai fare quel salto di qualità che gli manca per puntare a qualcosa di più di fare bella figura in una division tostissima, resa ancora più competitiva dall’ottima stagione di Cincinnati; manca il gioco di corse dell’anno passato, e soprattutto manca Peyton Hillis, nuovamente infortunato e nuovo testimone della fatidica Madden’s Curse.

24. Jacksonville Jaguars (=)
In difesa tengono duro, concedendo qualcosa ai Texans ma mantenendo comunque costantemente la squadra in partita; il problema dei Jaguars è però indubbiamente l’attacco, poco produttivo e incapace di sfornare big play, nonostante la presenza di un runner del calibro di Maurice Jones-Drew, uno che, solitamente, con questo tipo di azioni ci va a nozze.

25. Minnesota Vikings (+ 5)
Soffrono l’ottimo passing game di Cam Newton ma alla fine la spuntano nella partita che per loro aveva assunto gli odiosi connotati dell’ultima spiaggia, sfruttando l’ottima vena di Adrian Peterson, ancora una volta protagonista con 145 yards e 2 TD e il cinismo di Christian Ponder, alla prima vittoria da professionista, e Jared Allen, chirurgico negl’interventi difensivi risultati decisivi per il risultato finale, dove non manca un pizzico di fortuna.

26. Carolina Panthers (- 1)
Non demeritano ma perdono in dirittura d’arrivo una bella partita, combattuta, contro i Vikings, che la spuntano grazie ad un buon controllo del cronometro nell’ultimo quarto; controllo che per pochissimo non veniva reso nuovamente vano da delle secondarie che hanno subito le sfuriate dei Panthers per tutta la durata del match, con Cam Newton che realizza il career high di TD lanciati e Steve Smith che torna ad essere un ricevitore fatale per gli avversari.

27. St. Louis Rams (+ 1)
Non c’è Bradford ma a guidare i Rams verso una sudatissima prima vittoria stagionale ci pensa il solito Steven Jackson, 159 yards e 2 TD su corsa, a segno come Brandon Lloyd, che alla sua seconda partita con la divisa di St. Louis mette già in fila tutti i compagni di reparto; ottima anche la difesa, guidata in maniera eccepibile da Laurianitis, 10 placcaggi, e da uno straordinario Chris Long, che si produce, probabilmente, in una delle sue migliori prestazioni della carriera.

28. Seattle Seahawks (- 2)
Torna Tarvaris Jackson ma non termina il nuovo periodo nero dei Seahawks, che sembrano tornati quelli di inizio stagione, incapaci di produrre e, soprattutto, di mettere punti sul tabellone, dove latitano tutti, ad eccezione di Marshawn Lynch, che nel grigiore generale emerge per gli unici punti su azione segnati da Seattle.

29. Denver Broncos (- 2)
Dopo aver assunto l’ingombrante sembianza del messia per i tifosi di Denver, Tim Tebow torna sulla terra, e lo fa capitolando senza scuse in una partita nella quale ne ha azzeccate davvero poche, forse solo una, ovvero il TD pass per Eric Decker, che solo minimamente ripara ai 3 intercetti lanciati contro i Lions, costati probabilmente il match ai Broncos; rispetto alla NCAA i progressi si vedono, e sono notevoli, ma al ragazzo serve indubbiamente ancora tempo.

30. Arizona Cardinals (-1)
Se la partita fosse durata 30 minuti i Cardinals avrebbero trionfato senza se e senza ma, purtroppo per loro invece questa durava il doppio, in quel doppio sono riusciti a perderla facendosi rimontare 15 punti dai Ravens e subendone ancora 6 che sono risultati decisivi per l’esito finale; mal sfruttato il big play di Patrick Peterson, punt return da 82 yard, sotto accusa, oltre ad un Kolb abulico, anche le secondarie.

31. Indianapolis Colts(=)
Con Curtis Painter sembrava potessero rialzarsi ed invece sono sprofondati sempre più in basso, orfani di Manning e con diversi giocatori che paiono delle brutte copie di loro stessi senza il numero 18 ad orchestrare le trame offensive; da salvare c’è ormai davvero poco, forse occorre solo sperare che quest’orrenda stagione finisca il prima possibile.

32. Miami Dolphins (=)
Illudono tifosi e media per tre quarti con i Giants, ma alla fine si arrendono quando sembrava che, questa volta, potessero davvero farcela, anche grazie alla buonissima prova di Reggie Bush; arriva invece la sesta sconfitta della stagione e in molti, a Miami, cominciano a chiedere il conto a Tony Sparano, sempre più “Dead Man Walking” della NFL.

6 thoughts on “NFL Power Ranking Week 8

  1. A mio avviso San Francisco meriterebbe qualcosina in più, soprattutto perchè con Detroit ha vinto.

  2. Per il Power R. meglio tardi che mai eheheh!!

    Credo che San Francisco bisogna andare con i piedi di piombo. Per me tutto sommato va bene l’8 posto…piĂą avanti si vedrĂ . Mentre vedere i Lions al terzo mi prudono le mani. Attenzione, sono felice per loro, adoro da sempre Detroit!!!, ma terzi??? d’avanti ai Pats?
    Il gioco c’è, la difesa anche, ma nonostante ciò sono convinto che manchi ancora qualcosa (l’esperienza?) e che presto questo si abbatterĂ  su di loro.

  3. Dopo la vittoria di ieri dei Dolphins sui Chiefs, i Colts saranno gli unici winless e pertanto meriteranno l’ultimo posto del power ranking.
    A roster completi però, Miami sarebbe ultima.
    Sparano è ormai indifendibile!

  4. piedi di piombo o piedi d’argilla, mi piacerebbe sapere in base a quali criteri viene stilato questo power ranking: il record non conta? gli scontri diretti non contano? le statistiche non contano? i Niners hanno battuto Detroit in trasferta, hanno il secondo miglior record della lega, hanno la miglior difesa in rapporto ai punti subiti, hanno la miglior difesa contro le corse, e qui stanno all’ottavo posto, preceduti da squadre che hanno numeri ben peggiori..? bah, contenti voi, nessun problema, ma un minimo di “serietĂ ” in piĂą non guasterebbe.

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