Jermichael Finley, 3 touchdowns, é stato un enigma irrisolvibile per la difesa dei Bears.

Sono passati otto mesi dal 23 gennaio 2011, giorno nel quale al Soldier Field si affrontavano i padroni di casa, i Chicago Bears e i rivali di Green Bay, i Packers.

Partita importantissima non solo per i motivi della già citata rivalità: in palio, oltre all’onore, c’era l’accesso al Super Bowl XLV. Ebbero la meglio i giallo-verdi di Aaron Rodgers, in un match caratterizzato da un primo tentativo di fuga degli ospiti, rintuzzato solo nel quarto quarto e da un secondo sforzo portato bene a termine grazie ad una grande difesa.

Fatto misterioso fu l’infortunio del QB dei Bears, Jay Cutler, mai ben chiarito e utilizzato, secondo gli analisti, come scusa da parte del giocatore per non rientrare sul terreno di gioco, vista la brutta figura fatta fino a quel momento. Quella vittoria avrebbe poi aperto la strada al titolo per Green Bay.

La terza giornata della regular season 2011 ripropone proprio quella sfida: gli attori sono in gran parte gli stessi, solo che in veste di favorita questa volta c’è la squadra del Wisconsin, forte di un 2 – 0 nei primi due incontri e delle giocate del suo quarterback. Per Chicago c’è invece da dimenticare la brutta trasferta di New Orleans, da vendicare la sconfitta dei playoffs dell’anno passato e soprattutto da rimanere alla ruota delle contendenti alla NFC North (gli stessi Packs e Detroit che nel frattempo si sono portati sul 3 – 0).

Green Bay in vantaggio

Fermare questi Packers però, è impresa ardua per chiunque. Primo drive della partita: dopo lo scampato pericolo per un intercetto della difesa in maglia arancione vanificato da una penalità inflitta alla stessa (difensive offside), Aaron Rodgers comincia a scaldare quella specie di cannone che ha al posto del braccio e serve il primo TD al suo TE Jermichael Finley.

A Chicago tutti si aspettano una reazione immediata per impedire agli avversari la stessa fuga concessa pochi mesi prima: invece gli uomini di coach Lovie Smith non trovano il giusto ritmo, faticando moltissimo nel gioco di corsa, dove il RB Matt Forte farà registrare alla fine un totale imbarazzante di solo 2 yard corse su nove tentativi.
A peggiorare il tutto ci si mette pure Cutler che lancia il primo dei due intercetti di giornata e regala il possesso senza essere riuscito neanche ad avvicinarsi alla end zone avversaria.

Secondo quarto: botta e risposta

La seconda frazione si apre con un’altra segnatura a favore dei campioni del mondo in carica: questi bilanciano bene la scelta dei giochi e grazie all’abilità dei loro massimi interpreti giungono a destinazione nuovamente sull’asse Rodgers – Finley (7 yard di passaggio). Secondo touchdown per il tight end che a tutti gli effetti si trasforma in WR quando si tratta di chiudere un gioco aereo.

I Bears cominciano a sentire il disappunto del loro pubblico e decidono di uscire dal torpore che gli ha, fino a quel momento, impedito di giocare al massimo delle possibilità: la riscossa è affidata al QB che in collaborazione con i propri ricevitori, ben serviti in questa occasione, ridà speranza ai 60 mila del Soldier Field.  Servizio in end zone di Cutler per il rookie Dane Sanzenbacher e punteggio che si muove sul 7 a 14.

Se il numero dei touchdown nel secondo quarto è pari non può essere da meno quello dei field goal: a Crosby che mette a segno il calcio del più dieci Packers (37 yard) risponde il kicker avversario Gould a 53 secondi dal termine del primo tempo (25 yard).

Le squadre tornano negli spogliatoi con una differenza  di punteggio di un solo possesso (17 a 10 Packs).

Poca precisione

Il terzo quarto non regala marcature da 7 punti, ma errori e falli a volontà: i drive sono molto corti e il pallone passa in possesso da una squadra all’altra senza che nessuna riesca a dare la zampata risolutiva sul match.

Da segnalare in fatto di segnature solo il field goal da 28 yard di Crosby che porta sul più dieci i suoi. L’altro evento degno di nota è un tentativo di Cutler di rovinare definitivamente la partita dei Bears con un fumble sulle proprie 10: per sua fortuna riesce a recuperare il pallone e a limitare i danni con una sola yard persa.

Fine dei giochi

Green Bay, forte della prestazione della sua difesa, approfitta del nuovo momento di appannamento dell’attacco di casa e in poco più di tre minuti confeziona il colpo del ko, i protagonisti manco a dirlo sono sempre loro: Rodgers fa muovere velocemente la catena in direzione touchdown con una serie di lanci che superano tutti le 10 yard di guadagno.

La difesa di Chicago, abbastanza smemorata, lascia di nuovo campo aperto al TE Jermichael Finley  che riceve per la terza volta il pallone dentro la end zone degli Orsi. 27 a 10 in favore dei Packers che cominciano a sentire odore di vittoria. Poi, in meno di un minuto due errori in serie rendono più vivo un match che appare concluso: Cutler si fa intercettare un lungo passaggio per il ricevitore Williams ancora una volta dal safety Morgan Burnett.

I Packers decidono di non infierire e nell’azione successiva restituiscono l’ovale ai rivali: il RB Starks, eroe dei play-off dell’anno precedente, viene placcato da Briggs sulle proprie 35, perde il pallone che viene recuperato dal DE Julius Peppers. Possesso di nuovo in mano Bears per la rabbia di coach McCarthy.

I padroni di casa ne approfittano immediatamente e questa volta Cutler non sbaglia: lancio corto centrale per il TE Kellen Davis che è bravo a percorrere le ultime yard di campo dovendo resistere al ritorno della difesa di Green Bay.
Sette punti che riportano a meno dieci Chicago e che lasciano aperto uno spiraglio di clamorosa rimonta. In realtà la partita si chiude qui dal punto di vista del punteggio e delle emozioni: c’è tempo solo di vedere il primo errore grave della stagione di Aaron Rodgers che lancia un intercetto che non sortirà però effetti sull’andamento dell’incontro.

“Provate a fermarci!”

Questa frase in casa Packers forse sta cominciando a circolare: tre vittorie consecutive in questo inizio di campionato, nove se consideriamo anche l’ultima parte della passata regular season e i playoffs, una squadra solida che riesce a cavarsela bene anche in giornate non brillantissime (oggi, per stessa ammissione di Rodgers è stata una di queste). Se c’era bisogno di una conferma i Packs l’hanno data: sono ancora loro i favoriti per la corsa all’anello.

Per Chicago invece continua il brutto trend cominciato nella “terra del jazz”: due sconfitte consecutive, tanti errori, pessima prestazione nel gioco di corsa e la consapevolezza che ci sarà da faticare molto per avere la meglio sulle avversarie di division.

Risultato finale: Packers battono Bears 27 a 17.

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