Packers contro Falcons è il big match della settimana

Dopo gli straordinari anticipi del Giovedì del Ringraziamento, concentriamoci ora sui match della domenica.

La schedule presenta tra gli altri, match che sulla carta si possono effettivamente rivelare decisivi sulle sorti delle squadre contendenti.

I match più interessanti in assoluto sono Falcons contro Packers – valevole tanto per il destino delle proprie divisions, quanto per capire quanto queste due franchigie possono determinare il “Seed” della NFC.

L’altro è Giants-Jaguars – i Giants reduci da due sconfitte, devono ritrovare il filo del discorso perso con due prestazioni decisamente sotto il par; per i Jaguars, la prospettiva di continuare alla grande la corsa ad un posto nella Wild Card, o chissà, meglio.

Infine, il posticipo domenicale mette a confronto i Chargers nella tana dei Colts, Rivers contro Manning, due quarterbacks che anche quest’anno si stanno dimostrando due grandi leader, che sebbene qualche passo falso, si stanno ancora una volta dimostrando due grandi leader. Infine, nel Monady Night, sfida tra due grandi deluse: SF in Arizona.

Ma adesso cercheremo di sviscerare gli spunti più interessanti dei match domenicali.

Jacksonville Jaguars – NY Giants
Le due squadre arrivano a questo importante match con due stati d’animo diametralmente opposti: i Giants, fino alla partita contro i Cowboys guidavano abbastanza saldamente la division. L’inopinata sconfitta nel match interdivisionale ha fatto crollare le sicurezze fin a quel momento maturate dai ragazzi di coach Coughlin.

Infatti settimana scorsa contro gli Eagles del fenomeno Vick hanno confermato il trend negativo. In più, ci si è messo il rissoso Jacobs, che dopo aver manifestato già all’inizio della stagione una certa insofferenza alla concorrenza, si è fatto anche vedere da un addetto della Nfl che rivolgeva ingiurie e gesti offensiviai tifosi degli Eagles, ed è giustamente stato multato di ben 20 mila dollari, a complicare una situazione in parole povere complicata.

Inoltre, anche l’infermeria è parecchio affollata-Nick e Smith fuori, Ross, Tuck, Umenyora probabili. E a complicare le cose, questa domenica incontrano una Jacksonville molto in forma, reduce da due signore vittorie, che ha rinsaldato l’ambiente e permesso ai Jaguars di issarsi al top della division, e di lasciare alle altre contendenti di decidere il proprio destino. In ogni caso, il match sarà godibile, in quanto le vette raggiungibili dai palloni potrebbero essere molto interessanti.

Pittsburgh Steelers – Buffalo Bills
I Buffalo Bills di queste ultime due settimane sono una squadra davvero impressionante, nel senso che, nonostante questa sia una stagione in pratica da dimenticare, e in fretta; oltretutto nel mercato di riparazione hanno acquisito il fortissimo Merriman, ma si è subito rotto, ed è fuori oramai per il resto della stagione. In tutto questo, nonostante contro i Lions arrivassero con un 0-8 di record, ebbene, Fitzpatrick e soci hanno infine portato a casa una vittoria importantissima, soprattuto per il morale.

E domenica scorsa a Cincinnati, contro i derelitti Bengals, hanno dato sfoggio della loro volontà, vitalità, orgoglio, e nel secondo tempo hanno rimontato e vinto alla grande la seconda partita consecutiva. Ora però, arriva il difficilissimo, sotto “forma” degli Steelers. I quali, dopo la batosta dei Patriots, si sono ripresi, e hanno letteralmente asfaltato una Oakland che non ci ha capito quasi nulla. Il pronostico sembra pendere decisamente a favore di Big Ben e compagni, ma di sicuro i Bills metteranno sul campo tutte le forze per arginare quanto possibile la macchina Steelers.

Minnesota Vikings – Washington Redskins
Poteva essere una sfida tra grandi protagoniste, della NFC e se possibile, della stagione in generale. Invece, complici scelte dei coach non proprio condivisibili-vedi Shanahan nel panchinare contro i Lions McNabb per “farlo riposare” e perdere negli ultimi minuti una partita in pratica in mano; vedi l’ex Childress nell’accogliere, ma subito liberarsi, senza informare la dirigenza, del terzo miglior ricevitore ogni epoca, Moss, e infine continuare a puntare su un ultraquarantenne come Favre, e, last but not least, il licenziamento del Childress, bè, in questa situazione, la partita, comunque la si voglia mettere, offre numerosi spunti di riflessione.

In casa Minnesota, la sconfitta contro i rivali Packers è costata la panchina al “Chilly” Childress, al cui posto è subentrato pro tempore il vice Frazier, il quale non ha un compito facile, in quanto, sebbene contro un mostruoso Vick i Redskins hanno potuto ben poco, durante il resto delle partite, come nell’ultima uscita a Tennessee, McNabb e compagni hanno disputato buone partite. In casa Redskins, la vittoria contro i Titans  ha ridato ossigeno all’ambiente. Però, la injured list presenta alcuni uomini in dubbio, o fuori-come Landry. Ad ogni modo, almeno per orgoglio, Minnesota dovrebbe dare filo da torcere ai Redskins, i quali invece, vogliono continuare sul giusto trend.

Carolina Panthers – Cleveland Browns
Carolina oramai ha pochissimo da chiedere, in più l’injured list è parecchio affollata. L’allenatore è dall’inizio della stagione che sta palesando una mancanza di controllo sulla squadra, un’indecisione sul alcune questioni di ruoli che ha condizionato negativamente le prestazioni di un team che nei primi anni del nuovo millennio è anche arrivata al SB, ma che dopo queel’exploit, ha cominciato una “discesa a sud” che è difficilmente arrestabile.

Dall’altra parte i Browns vengono sì da due sconfitte, contro Jets e Jaguars, ma anche in queste due partite hanno lottato fino alla fine, manifestando una ripresa che può far ben sperare nel prossimo futuro i sempre affezzionati, calorosi, ruomorosi tifosi del “Dawg Pound”. E domenica sera, per Mangini e soci, un impegno quantomeno abbordabile, anche se Fujita è out, McCoy è in dubbio, come anche il Wr Wallace. Ma ora di domenica, la situazione potrebbe risolversi.

Green Bay Packers – Atlanta Falcons
Quella del Georgia Dome è sicuramente, una delle due partite di cartello della domenica di Football. Infatti si scontrano due tra le squadre non solo più in forma, ma che stanno giudando la riscossa della NFC. Atlanta è in pratica al completo, e a partire dal leader Ryan, passando per il Wr White e il Rb Turner, la squadra della Georgia sta disputando una delle migliori stagioni della sua storia: il gioco è a tratti spettacolare, i White e Turner tagliano le difese come se fossero coltelli, il Qb Ryan ormai è una sicurezza, la tasca tiene alla grande, e infatti il record parla chiaro: 8-2, e tra l’altro, contro i Saints hanno a favore lo scontro diretto.

Ma domenica la tasca, soprattutto, dovrà porre attenzione alla pass-rush e alla secondaria Packers, in quanto la squadra del Wisconsin è tornata su grandi livelli, “a seguito” del Qb Rodgers, in gergo si dice “una sentenza” in materia di Tds lanciati, leadership, e “compagnia cantante”. Parlando seriamente, i Packers è qualche settimana che stanno inanellando grandi prestazioni: dopo la “meritata” pausa, hanno ripreso il proprio cammino asfaltando a Minnesota i Vikings di Childress. Ebbene, come premesso, La Partita n°1 promette spettacolo.

Houston Texans – Tennessee Titans
Sfida interdivisionale, che serve, a guardare il record, più ai Titans che ai Texans, ormai afflosciati dalle ultime due sconfitte, entrambe arrivate negli ultimi minuti-anzi a Jacksonville, all’Hail Mary Pass. Comunque, dopo un buon inizio di stagione, i Texans del sempre positivo Schaub hanno subìto una brusca inversione di tendenza, e nonostante il Rb Foster e il Wr Jonhson non abbiano sfigurato, le prestazioni non sono state all’altezza, e Houston ha appunto portato a casa solo sconfitte.

In casa Titans l’acquisizione dell’ex Pats/Vikes Moss sembrava poter dare abbrivio per un rush finale di ottima fattura. Invece, a Miami e in casa contro i Redskins, sono arrivate due sconfitte che hanno complicato i piani di coach Fisher-mi prendo un secondo per un veloce paragone con il soccer: Moss come Ibra. Tornando al Football, coach Fisher deve sciogliere i dubbi sui due Qbs, sia Collins che Young hanno accusato piccoli infortuni, che ne hanno minato le prestazioni e costretto a lasciare il campo. Ad ogni modo, staremo a vedere con interesse come soprattutto i Titans cercheranno di uscire da questa brutta situazione, perchè la corsa per la AFC South si fa serrata.

Kansas City Chiefs – Seattle Seahawks
Per fortuna dei Seahawks si ritorna a casa, dove hanno raccolto preziosissime vittorie. A parte la scaramanzia, se Seattle riuscisse a recuperare pienamente Hasselbeck, Tatupu, Trufant e Stockley, allora potrebbe essere un brutto cliente per i redivivi Chiefs. Quindi per Seattle, una buona prestazione servirebbe per assicurarsi un rush finale di pregevole fattura, e magari, con i destini di altre squadre “on the line”, poterne approfittare.

Kansas City al contrario aveva iniziato alla grande la stagione; dopo alcune sconfitte, quella di Denver è stato un po’ più “brutta” a causa del comportamento di coach Haley, che visibilmente contrariato e nervoso, si è finanche rifiutato di stringere la mano al giovane collega Daniels. Ad ogni modo, Haley si è scusato, e passata la rabbia, ha infuso ai suoi giocatori la giusta e positiva grinta, e questi lo hanno ripagato con un’ottima vittoria e prestazione, ai danni dei Cardinals, che ha portato il record ad un confortante 6-4-Seattle è “indietro” di una sola gara, a 5-5. Pertanto, la sfida al freddo del Qwest Field potrà dire già qualcosa sul prossimo futuro di queste due belle realtà della stagione 2010.

Miami Dolphins – Oakland Raiders
Tanto Miami quanto Oakland hanno subìto due sonore ripassate: nell’anticipo del Giovedì, i Dolphins sono stati tenuti,a casa propria, a zero nel punteggio da una difesa Bears veramente arcigna. La gara non è stata memorabile-un solo Td, e tre FGs, tutti per i Bears, ma ciò che ha impressionato-negativamente, è stato l’atteggiamento dei Dolphins, complicato poi dal subitaneo infortunio del rientrante Pennington.

Per Oakland, la trasferta a Pittsburgh si è presto trasformata in una disfatta-oltretutto, i giocatori nero-argento hanno manifestato un nervosismo troppo elevato, che è scaturito nel cazzotto che Seymour ha rifilato al malcapitato Ben Roethlisberger.Giustamente Seymour è stato poi espulso. Venendo a domenica, i Dolphins hanno ancora in infermeria Henne e Marshall, tra i titolari. Per il resto, coach Sparano può contare su tutti gli effettivi. Comunque, compito primario è dimenticare i Bears. In casa Raiders, ad oggi, solo Miller si deve riprendere da un infortunio al piede, ma non sembra grave. Infine, nota statistica: entrambe le contendenti figurano a 5-5, come i Chargers, ma Oakland, a parte con gli Steelers, aveva infilato tre vittorie consecutive, Miami invece è stat più altalenante.

Philadelphia Eagles – Chicago Bears
Questa è un’altra sfida molto intrigante ed interessante. Entrambe sono a 7-3, emtrambe comandano le rispettive division, entrambe arrivano da due grandi vittorie, contro rivali divisionali, e in sfide interconference. Ciò premesso, significa che domenica i tifosi tanto di Philadelphia quanto di Chicago, a casa o al Soldier Field, non si annoieranno minimanente. Per Chicago l’imperativo è fermare il fenomeno Vick, con le buone o con le cattive.

Ma Urlacher e soci, secondaria compresa, dovranno studiare bene e a fondo gli errori dei Redskins e dei Giants, se vorranno almeno non subìre una lezione simile. Inoltre, ad Atlanta, Green Bay battaglierà con i Falcons e ciò significa che i Bears con una possibile vittoria e una sconfitta Packers potrebbero sopravanzare questi ultimi. Ma di fronte avranno gli Eagles, che sembrano “Vick-dipendenti”, ma invero si stanno dimostrando una vera e propria forza, della East come in tutta la NFC. Tra i titolari di coach Reid, solo Samuel e McCoy sono ad oggi in dubbio; per Chicago, cbssspostrs.com non rileva alcun infortunato. Menomale, lo spettacolo ne guadagnerà di sicuro.

St. Louis Rams – Denver Broncos
Denver, dopo la vittoria contro i rivali storici dei Chiefs, ha successivamente perso contro gli altri contendenti di division, i Chargers, nel Monday Night. Ciò ha maledettamente riportato indietro i Broncos alle precedenti domeniche, dove, anche con l’impegno profuso dai due Qbs Orton e Tebow, non riuscivano a portare a casa un risultato positivo, tant’è che il giovane coach Daniels è presto finito sulla graticola.

Dall’altra parte, i Rams sono si tutt’altro umore: certo, sono arrivate due sconfitte, una contro i fortissimi Falcons, l’altra in OT contro i ‘niners, tuttavia, il 4-6 di stagione rivela un deciso, positivo, cambio di tendenza-continuare la “strada verso sud” sarebbe stato quantomeno imbarazzante, per una squadra vincitrice di un SB, e da molti chiamata “The Greatest Show On Turf”.

In ogni caso, l’oculatezza dirigenziale, unita ad un draft che ha portato un rookie Qb come Bradford, che ha ridato vitalità al veterano Jackson, ha fatto della seconda squadra del Missouri un bella sorpresa, e ha anche permesso ai tifosi di togliersi i “sacchi della vergogna” che ogni tifoso di Nfl che si rispetti dispone tra i suoi averi. Infine, la schedule ha previsto due incontri incrociati, entrambi all’interno delle West division delle due Conferences: ci sarà da divertirsi.

Tampa Bay Buccaneers – Baltimore Ravens
Di fronte, domenica si troveranno due franchigie che hanno fatto, negli ultimi dieci anni, e nell’anno in cui hanno vinto il SB lo hanno dimostrato ampiamente, della difesa, dalla prima linea alle safety, il proprio cardine su cui costruire il resto.

Quest’anno però, hanno entrambe trovato modo di puntare più su attacchi molto efficaci: Tampa non ha più Brooks, Lynch, ma dispone ancora del citato Barber, ma ha trovato un Qb come Freeman e un Rb come Blount che scardinano facilmente le difese avversarie, e infatti ora i Bucs si trovano con un 7-3 nella South division, alle spalle-per lo scontro diretto, e punti segnati/subìti, e tra l’altro hanno già giocato-dei Saints.

Servirebbe una vittoria per rendere più “piccanti” le ultime giornate. Ma dovranno vedersela con gli altrettanto lanciatissimi Ravens di Flacco/Lewis/Rice e compagnia. Quando conquistarono il loro primo e finora unico SB, la difesa era l’arma principale; dopo qualche anno di “PSS”-post superbowl syndrome-e qualche accorgimento di roster e di playbook, ora i Ravens, forti anche del record di 7-3, possono di nuovo pensare in grande. E soprattutto non perdere di vista gli Steelers, per la corsa ad un “seed”, cioè ad una posizione di rilievo all’interno dell’intera AFC.

San Diego Chargers – Indianapolis Colts
Il posticipo serale pone di fronte due teams che si afforntano dal lontano 1970-agli albori della Nfl moderna. La serie dice che i Chargers sono in netto vantaggio, per 16-9, e conducono anche nei playoffs per 2-1. Guardando ai giorni nostri, ultimamente, anche nell’ultimo incontro di playoff, i Chargers hanno saputo arginare la prepotenza e supremazia aerea che i Colts hanno dimostrato da quando prima Tony Dungy e ora Caldwell, hanno potuto contare su Peyton Manning.

In questa stagione i Colts finora non sono stati continuativamente costanti, hanno alternato-complici infortuni, scarsa vena del Manning-buone prestazioni a sconfitte inopinate, che hanno portato il record ad un “comune” 6-4, di contro ad un 5-5-e tre vittorie consecutive.

Ma ora, è soprattutto per i Chargers che serve una vittoria, anche perchè le altre rivali divisionali in pratica si scontrano in match incrociati. Guardando ai roster, inoltre, i Chargers stanno peggio: fuori Crayotn, Mathews in forse, come Gates e Floyd. Per i Colts, Collie è fuori-concussion, Sanders idem, per problemi ai bicipiti; Addai è in dubbio, come Wayne. Ma di sicuro, nessuno vorrà mancare.

Monday Night
San Francisco 49ers – Arizona Cardinals
Per il Monday Night il menù prevede un ulteriore match interdivisionale all’interno della NFC West. San Francisco-Arizona(ex Chicago/St.Louis/Phoenix) è un incontro che si gioca dal 1951, e SF è in vantaggio per 21-16. San Francisco ha solo in dubbio Gore, per il resto i titolari sono pronti. Per Arizona gli infortunati sono per la maggior parte pronti.

Ma a parte la questione infortunati, è l’andamento della stagione che deve far riflettere le due dirigenze: da una parte il duro Singletary ha obiettivamente perso la presa sullo spogliatoio, il quale comunque si è compattato e ha portato a casa 3 vittorie e due sconfitte nelle ultime 5 settimane, ma sembra ai più chiaro che la carriera di Singletary stia volgendo al termine, anche perchè stiamo parlando di una squadra che ha cinque Superbowls, ha dominato due decadi, obiettivamente la “ricostruzione” sta durando troppo. Urgono provvedimenti.

Come urgenti provvedimenti urgono anche in quel di Glendale, dove i Cardinals, oltre a Warner, hanno perso proprio il bandolo della matassa: manifestano infatti i ragazzi di coach Wisenhunt una apatia, e una difficoltà di manovra che li ha riportati ai “vecchi tempi”; sarà forse anche un po’ di stanchezza, o di rilassatezza, ma ora i Cardinals sono come i ‘niners, a 3.7, ma a differenza dei ‘niners, la schedule propone incorci con squadre che viaggiano o con record simili a quello dei Cardinals o anche peggiori, quindi il rush finale potrebbe riservare buone sorprese.

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