CHICAGO BEARS at KANSAS CITY CHIEFS 18-17
Pessima giornata per Kansas City, che perde la quarta partita della stagione e il suo miglior giocatore, Jamaal Charles, per un periodo di tempo piuttosto lungo, visto che si vocifera di un possibile infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio; e dire che, da come era iniziato il match, sembrava essere giunto il tanto atteso momento del riscatto per i Chiefs, passati a condurre già in apertura con un TD difensivo di Ramik Wilson, abile a recuperare un fumble a ridosso dell’endzone avversaria e varcare la linea di meta.
Vantaggio incrementato ulteriormente prima dell’intervallo, con De’Anthony Thomas, su lancio da 19 yards di Alex Smith, 16 su 30 per 181 yds, e Cairo Santos, FG da 35 yards, pronti a rispondere, nell’immediato, alla reazione ospite firmata da Robbie Gould, a segno con un piazzato da 44 yds; purtroppo, per il team di Phoenix, le cose cambiano drasticamente nel secondo tempo, quando, complice l’uscita dal campo anticipata del numero 25, l’attacco non riesce a finalizzare la mole di lavoro svolta sul campo e mostra il fianco ai Bears, che accorciano ancora con il kicker, su calcio da 30 yards, e Marquess Wilson, ricezione da 22 yds, alla quale si aggiunge la conversione da 2 punti di Marc Mariani, prima di dare la mazzata decisiva ai padroni di casa, con Jay Cutler, 26 su 45 per 252 yards, che trova Matt Forte, pass da 7 yds, libero in endzone a 18 secondi dal termine del match.

SEATTLE SEAHAWKS at CINCINNATI BENGALS 24-27 OT
Prestazione a due facce da parte dei Bengals, che nei primi trenta minuti si fanno abbondantemente dominare dai Seahawks e, invece, nel secondo tempo si rendono protagonisti di una rimonta incredibile, conclusasi con il field goal, da 42 yards, messo a segno da Mike Nugenti nell’overtime; e dire che proprio Cinci aveva aperto le danze con Tyler Eifert, 8 prese per 90 yds, autore di un TD su ricezione, 14 yards, al quale, poco più tardi ha risposto Jermaine Kearse, servito da un pass da 30 yds di Russell Wilson, 15 su 23 per 213 yards.
Nel secondo quarto, il piazzato da 24 yds di Steven Hauschka fa da preambolo alle segnature di Seattle dopo l’intervallo, realizzate da uno scatenato Thomas Rawls, 23 portate per 169 yards, su run da 69 yds, e Bobby Wagner, prontissimo a recuperare un fumble e riportare l’ovale in meta dopo una corsa di 23 yards; il bello, però, deve ancora venire, e nel quarto finale, a dare spettacolo sono i padroni di casa, che riaprono i giochi con un’altra meta del tight end, questa volta su presa da 10 yds, e con una corsa personale, 5 yards, di Andy Dalton, 30 su 44 per 331 yds, prima di completare l’operazione aggancio con il kicker, a segno da 31 yards prima del calcio che, dodici minuti più tardi, deciderà l’incontro.

WASHINGTON REDSKINS at ATLANTA FALCONS 19-25 OT
Giocano una buona partita al Georgia Dome i Redskins, che imbrigliano per buona parte del match l’esplosivo attacco di Atlanta, arrendendosi solo nel quarto finale, quando concedono ai padroni di casa di raggiungere, finalmente, l’agognata endzone; avanti con Derek Carrier, servito con un pass da 7 yards di Kirk Cousins, 21 su 32 per 219 yds, gli ospiti mantengono il vantaggio fino al termine del terzo periodo, costringendo gli avversari ad accontentarsi dei soli 2 field goal, da 42 e 28 yards, trasformati da Matt Bryant.
I Falcons riescono infatti a bucare la difesa di Washington solo all’inizio degl’ultimi quindici, andando a segno con Julio Jones, che si avventa su un pallone perso in area di meta da Devonta Freeman, 27 portate per 153 yds; lo stesso runningback, su run da 6 yards, sembra dare la spinta giusta ai suoi dopo che gli Skins si erano, prima rifatti sotto con Matt Jones, corsa da 2 yds, e poi portati nuovamente avanti con Dustin Hopkins, su calcio da 28 yards.
Il kicker sarà il giocatore che regalerà un’ulteriore possibilità alla franchigia capitolina, centrando i pali da una distanza di 52 yds alla scadenza dei tempi regolamentari e rimandando ogni decisione su vittoria e sconfitta all’overtime; purtroppo, nei supplementari, Cousins, che già in precedenza era stato fermato dalla D di Atlanta, regala un altro pallone a Robert Alford, che lo riporta in meta, dopo una volata di 29 yards, chiudendo definitivamente le ostilità; in ombra, nei Falcons, anche Matt Ryan, che chiude con 24 pass completati su 42 per 254 yds e 2 intercetti, messi a segno da Trent Robinson e Bashaud Breeland.

JACKSONVILLE JAGUARS at TAMPA BAY BUCCANEERS 31-38
Derby combattutissimo tra le due franchigie della Florida, con Tampa che, nonostante il botta e risposta continuo, mantiene il comando delle operazioni per quasi tutta la durata del match, perdendolo solo per un breve periodo nel corso del terzo quarto, quando i Jaguars azzerano il buon vantaggio che i padroni di casa avevano costruito nel primo tempo, andando a segno con Connor Barth, su FG da 35 e 45 yards, e, per 2 volte, con Doug Martin, su ricezione da yds e corsa da 1 yard.
A questi rispondono prima Allen Hurns, presa da 12 yds, e Allen Robinson, ricezione da 13 yards, e poi Jason Myers, piazzato da 31 yds, e T.J. Yeldon, che sul finire del terzo periodo completa l’operazione sorpasso, ricevendo un lancio da 4 yards in endzone; il vantaggio di Jacksonville dura però lo spazio di un sospiro, infatti il kicker di casa, su calcio da 47 yds, e Jacquies Smith, su fumble return da 3 yards, riportano avanti i Bucs, prima della zampata decisiva del già citato Martin, che con un’altra portata da 1 yard allontana definitivamente gli ospiti, capaci comunque di accorciare ulteriormente le distanze con il secondo TD di giornata di Robinson, servito da un pass da 5 yds di Blake Bortles, 23 su 33 per 303 yards.

NEW ORLEANS SAINTS at PHILADELPHIA EAGLES 17-39
Al Lincoln Financial Field si rivede l’attacco delle meraviglie di Chip Kelly, che dopo un inizio piuttosto difficile, con Sam Bradford, 32 su 45 per 333 yards, intercettato per ben 2 volte, da Brandon Browner e Devin Breaux, dalla difesa avversaria, riesce a riprendersi e replicare abbastanza velocemente al vantaggio iniziale dei Saints, passati a condurre con Benjamin Watson, su presa da 6 yds; alla segnatura del TE, rispondono Josh Huff, su big play da 41 yards, e Caleb Sturgis, FG da 39 yds, che rimettono in carreggiata gli Eagles prima del pareggio ospite, siglato da Zach Hocker, su piazzato da 21 yards.
Invece di abbattersi, Philly preme con decisione sull’acceleratore, e sfruttando il fumble recuperato da Fletcher Cox, autore di un’ottima prova, 6 tackles, 3.0 sacks, realizzano 2 touchdown ad appena tredici secondi di distanza, con Ryan Mathews, run da 2 yds, e Brent Celek, ricezione da 13 yards; passati a condurre, anche con un certo margine, i padroni di casa premono sull’acceleratore, e dopo altre 3 trasformazioni del kicker, da 29, 26, e 41 yards, scrivono la parola fine sul match con la corsa vincente, 4 yds, di DeMarco Murray. A poco, se non a salvare parzialmente l’onore, serve il TD pass, da 14 yards per Brandin Cooks, con cui Drew Brees, 26 su 42 per 335 yds, chiude l’incontro.

CLEVELAND BROWNS at BALTIMORE RAVENS 33-30 OT
Altro match conclusosi in overtime quello tra Browns e Ravens, sfida divisionale aperta da un touchdown, run da 1 yard di Joe Flacco, 19 su 35 per 210 yds, di questi ultimi, che si sono mantenuti costantemente al comando fino alle prime battute del quarto finale, quando è iniziata la rimonta decisiva degli ospiti, a segno solo su field goal, da 43, 43, e 37 yards, nei primi trenta minuti, nel corso dei quali erano stati ulteriormente distanziati dalla meta, su ricezione da 8 yds, del fullback Kyle Juszczyk.
Musica che non cambia dopo l’intervallo, quando si sfidano a distanza i due quarterback, entrambi a segno su run, da 1 e 10 yards, prima che Gary Barnidge non decida di completare la presa dell’anno, mantenendo viva l’ovale con i piedi e finalizzando la ricezione, valida per un TD da 18 yds, in caduta; confermata la chiamata dalla crew arbitrale dopo il review, è iniziato un botta e risposta che ha visto Baltimore realizzare su corsa, 1 yard, con Justin Forsett, e Cleveland mettere nuovamente la freccia con Isaiah Crowell, servito da un pass da 2 yds di Josh McCown, 36 su 51 per 457 yards.
Fallito il tentativo di 2 point conversion dai padroni di casa, trasformato, grazie ad una presa di Andrew Hawkins, invece dagli ospiti, il team guidato da Harbaugh riesce comunque a recuperare il divario e impattare il risultato, con un FG da 23 yds di Justin Tucker, prima del termine dei tempi regolamentari; nei supplementari, però, è coach Pettine a sorridere, infatti il piazzato decisivo lo calcia Travis Coons, che centra i pali da una distanza di 32 yards.

ST. LOUIS RAMS at GREEN BAY PACKERS 10-24
La difesa, che mette a segno 4 intercetti e 3.0 sacks, da una grossa mano ad Aaron Rodgers, 19 su 30 per 241 yards, per conquistare la quinta vittoria della stagione e mantenere i Packers imbattuti al termine della sfida con i Rams, dati in crescita dopo l’affermazione della scorsa settimana sui Cardinals; avanti con un tocuhdown del rookie WR Ty Montgomery, ricezione da 31 yds, e ritorno di intercetto, 45 yards, di Quinten Rollins, i padroni di casa si fanno parzialmente recuperare prima dell’intervallo, consentendo a St.Louis di rifarsi sotto con le segnature di Tavon Austin, presa da 5 yds, e Greg Zuerlein, piazzato da 42 yards.
Proprio quest’ultimo, che fallisce 3 field goal, è con Nick Foles, 11 su 30 per 141 yds, 1 TD pass, 4 intercetti, il maggiore responsabile della sconfitta subita dagli ospiti, ai quali non basta un Todd Gurley, 30 portate per 159 yards, in splendida forma per rimanere in partita fino all’ultimo; a distanziarli definitivamente ci pensano infatti prima James Jones, innescato da un lancio da 65 yds del numero 12, e poi Mason Crosby, che nel quarto finale mette a segno un calcio da 35 yards.

BUFFALO BILLS at TENNESSEE TITANS 14-13
Match combattuto, ma comunque ampiamente dominato dalle difese, quello tra Bills e Titans, con questi ultimi passati a condurre nel corso del secondo quarto grazie ad un field goal, da 21 yards, trasformato da Ryan Succop; per vedere un’altra segnatura, i presenti al Nissan Stadium, hanno dovuto poi attendere fino al terzo periodo, quando la stessa Tennessee ha incrementato il proprio vantaggio con una corsa, da 1 yd, di Antonio Andrews, che in tuffo supera il groviglio di uomini formatosi sulla linea di scrimmage.
Accorciate le distanze da Tyrod Taylor, su run da 22 yards, è lo stesso quarterback ospite, 10 su 17 per 109 yds, a realizzare il touchdown che, di fatto, decide l’incontro in favore di Buffalo, pescando, con un pass da 2 yards, Chris Hagan liberissimo nell’endzone avversaria; a poco, infatti, serve il secondo piazzato, da 41 yds, realizzato in precedenza dal kicker dei padroni di casa, che vedono spegnersi ogni speranza di rimonta sull’intercetto, messo a segno da Stephon Gilmore, lanciato da Marcus Mariota, 21 su 32 per 187 yards, nel loro ultimo drive offensivo.

DETROIT LIONS at ARIZONA CARDINALS 17-42
Partita senza storia in Arizona, dove i padroni di casa hanno vita davvero facile contro i Lions, letteralmente triturati nel secondo quarto, nonostante il buon inizio che li aveva visti addirittura passare in vantaggio con Theo Riddick, su pass da 6 yards di Matthew Stafford, 20 su 32 per 188 yds; la deludente prestazione di quest’ultimo, intercettato per ben 3 volte, 2 da Rashad Johnson, 1 da Cory Redding, nei primi due quarti, ha costretto coach Caldwell a sostituirlo con Dan Orlowsky, 21 su 38 per 191 yards, cercando di limitare dei danni ormai divenuti irrecuperabili nel corso del secondo periodo, quando i Cardinals hanno segnato 28 punti, con Daniel Fells, ricezione da 14 yds, David Johnson, corse da 4 e 2 yards, e John Brown, presa da 18 yds, in rapida successione.
Distanziati ulteriormente dopo l’intervallo, quando Carson Palmer, 11 su 14 per 161 yards, ha confezionato il terzo TD pass di giornata, da 2 yds, per Larry Fitzgerald, prima di lasciare spazio al suo backup Drew Stanton, gli ospiti hanno cercato di salvare il salvabile, ovvero la faccia, mettendo a segno un field goal, da 40 yards, con Matt Prater, e una meta, ricezione da 13 yds, con Lance Moore; nel mezzo, un’ulteriore segnatura del team di Phoenix, con il runner Andre Ellington, autore di una dirompente corsa da 63 yards.

NEW ENGLAND PATRIOTS at DALLAS COWBOYS 30-6
Nonostante i 5 sacks subiti, ad opera di Rolando McClain, Tyrone Crawford, Jack Crawford, e del rientrante Greg Hardy, 2.0 sacks, Tom Brady, 20 su 27 per 275 yards, riesce a condurre alla vittoria i Patriots al rientro dalla settimana di bye, sfruttando i problemi offensivi, dovuti agl’infortuni degli uomini chiave, dei Cowboys, per mantenere il controllo sul match fin dalle prime battute; in vantaggio con Stephen Gostkowski, FG da 49 yds, vengono raggiunti da un piazzato, 51 yards, calciato dal suo collega Dan Bailey, prima di allungare nel secondo periodo, con una corsa, da 1 yd, dello stesso quarterback e un nuovo calcio, da 57 yards, del kicker.
Dopo l’intervallo New England incrementa ancora il divario grazie a Dion Lewis, servito da un pass da 10 yds del numero 12, che concede il bis poco più tardi, servendone un altro, da 59 yards, a Julian Edelman; nel mezzo un nuovo, timido, tentativo di reazione da parte di Dallas, che riesce ad entrare sul tabellone solo per merito del già citato Bailey, autore di un field goal da 23 yds. In difficoltà Brandon Weeden, 26 su 39 per 188 yards, che in settimana potrebbe perdere il posto, nei padroni di casa provano a far qualcosa i runningback Joseph Randle, 15 portate per 60 yds, e Darren McFadden, 9 ricezioni per 62 yards, ma Dallas non riesce comunque a sfondare, ed è costretta a subire un nuovo piazzato da parte degli avversari, a segno da 34 yds di distanza con Gostkowski.

DENVER BRONCOS at OAKLAND RAIDERS 16-10
Continua a dimostrarsi una squadra molto solida a livello difensivo Denver, che nell’assolato pomeriggio californiano, mette le briglie ai Raiders e consente a Peyton Manning, 22 su 35 per 366 yards, di rimanere imbattuto nonostante una prestazione decisamente inferiore al suo standard e 2 intercetti, entrambi messi a segno dall’intramontabile Charles Woodson, che rischiavano, seriamente, di compromettere la quinta vittoria stagionale dei Broncos; avanti con Brandon McManus, field goal da 25 yds, vengono raggiunti e distanziati prima dell’intervallo da Marcel Reece, servito da un pass da 3 yards di Derek Carr, 26 su 39 per 249 yds.
Lo stesso quarterback al secondo anno, dopo altri 2 piazzati, da 20 e 52 yards, trasformati dal kicker avversario, permette al team del Colorado di trovare l’allungo decisivo, facendosi pizzicare da Chris Harris su un terzo down; il cornerback al quarto anno da Kansas, recuperata l’ovale sulle proprie 26 yds, la riporta fino nell’endzone di Oakland con una volata di 74 yards, rendendo inutile il calcio finale, da 50 yds, di Sebastian Janikowski.

SAN FRANCISCO 49ers at NEW YORK GIANTS 27-30
Una delle migliori prestazioni della sua carriera, 41 pass completati su 54 per 441 yards, 3 TD pass e 1 intercetto, permette a Eli Manning di guidare i Giants ad un’importantissima vittoria contro gli ostici 49ers, decisamente più in palla rispetto alle uscite delle precedenti settimane contro Steelers, Cardinals e Packers; il veterano da Ole Miss rompe gli indugi ad inizio secondo periodo, dopo i field goal, da 43 e 22 yds, realizzati, rispettivamente, da Phil Dawson e Josh Brown nel primo quarto, andando a segno con un touchdown pass da 2 yards per Shane Veeren.
Prima dell’intervallo sono ancora i due kicker a smuovere il box score, Brown con un piazzato da 41 yds, Dawson con un calcio da 22 yards, e tenere vivo un match che nel secondo tempo vivrà di fuochi d’artificio, fin dal terzo quarto, quando, ad una ricezione vincente di Anquan Boldin, 3 yds, servito da Colin Kaepernick, 23 su 35 per 262 yards, risponde Odell Beckham Jr., a segno con una presa da 17 yds; avanti di 7 punti, New York, che realizza un altro FG, da 24 yards, con il kicker, si fa raggiungere e superare nei quindici finali, subendo le mete di Garrett Celek, rec. da 5 yds, e Carlos Hyde, run da 2 yards, prima di piazzare la zampata vincente con Larry Donnell, pescato con un lancio, da 12 yds, del numero 10 quando mancano appena 21 secondi al termine del match.

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