Justin Wilson non ce l’ha fatta. Il pilota inglese è deceduto nella notte a causa del tremendo trauma cranico subito nell’incidente durante il giro 180 della gara di Pocono. Aveva 37 anni e lascia la moglie Julia, e due figlie. “Questo è un giorno triste per la IndyCar e per tutta la comunità del motorsport“, ha dichiarato Mark Miles, CEO di Hulman & Co, la società proprietaria della IndyCar e dell’Indianapolis Motor Speedway. “La grande capacità di Justin di guidare una macchina da corsa è stata sempre accompagnata dalla sua gentilezza incrollabile, dal carattere e dall’umiltà, che lo ha reso uno dei membri più rispettati del paddock. Come sappiamo, il mondo delle corse è una grande famiglia, e il nostro impegno sarà di restare vicini alla famiglia di Justin per assicurare che ricevano il sostegno necessario durante questo periodo incredibilmente difficile.” Wilson ha corso 174 gare IndyCar, vincendo sette gare e ottenendo otto pole position. Inoltre vinse la 24 Ore di Daytona nel 2012, mentre nel 2003 corse in Formula 1 con Minardi e Jaguar.

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