Il 10 giugno 1978 al Belmont Park di New York, Affirmed superò Alydar di una testa, diventando l’11° cavallo a conquistare la Triple Crown.

La rivalità tra Affirmed e Alydar è una delle più rinomate nella storia dello sport americano, paragonabile a Muhammad Ali contro Joe Frazier nel pugilato, Arnold Palmer contro Jack Nicklaus nel golf, oppure Martina Navratilova contro Chris Evert nel tennis: tra il 1977 e il 1978, i due cavalli si sfidarono in dieci memorabile corse, finendo ai primi due posti in nove di queste (7 successi per Affirmed, 3 per Alydar).

La Triple Crown del 1978 rimarrà per sempre nella memoria degli appassionati: Affirmed si aggiudicò Kentucky Derby, Preakness Stakes e Belmont Stakes, superando il rivale in tutte e tre le corse con un margine strettissimo.

37 anni dopo, Affirmed è ancora l’ultimo cavallo ad avere completato la storica tripletta. Alle 00:45 della notte tra sabato 6 e domenica 7 giugno, American Pharoah cercherà di interrompere la striscia negativa ed entrare nella leggenda.

Alla 147esima edizione del Belmont Stakes, saranno al via soltanto otto cavalli, il numero più basso dal 2007; il sorteggio ha assegnato ad American Pharoah la posizione #5, gradita sia al trainer Bob Baffert, sia al fantino Joel Espinoza.

Poche ore fa, è stata presentata la morning line, vale a dire la previsione preparata da giornalisti e altri esperti: con una quotazione di 3-5, American Pharoah è l’ovvio favorito; durante gli allenamenti al Belmont Park, American Pharoah ha impressionato positivamente tutti gli osservatori.

Tuttavia, la vittoria sarà tutt’altro che facile; gli avversari più accreditati sono Frosted (5-1) e Materiality (6-1), che avendo saltato il Preakness Stakes, saranno più freschi e riposati. Kiaran McLaughlin, allenatore di Frosted, è molto ottimista a riguardo: il suo cavallo è arrivato quarto al Kentucky Derby, grazie ad un’ottima rimonta nel rettilineo finale.

Un occhio di riguardo va dato anche a Mubtaahij (10-1), Made from Lucky (12-1) e Tale of Verve (15-1); solo Keen Ice (20-1) e Frammento (30-1) hanno poche speranze di vittoria.

Va ricordato però che il Belmont Stakes (non a caso soprannominato “The Test of Champions”) è una corsa molto più dispendiosa rispetto alle altre due: essendo più lunga (1 miglio e mezzo), mette a dura prova i concorrenti, che per la prima volta si cimentano con questa distanza; per questo, è molto difficile fare pronostici.

Grande responsabilità cade sui fantini, che devono dosare al meglio le energie del proprio cavallo. Memorabile a riguardo fu la sconfitta di Real Quiet, che perse il Belmont Stakes del 1998 (e la Triple Crown) al photofinish; al termine, il fantino Kent Desormeaux fu aspramente criticato per avere attaccato troppo presto, facilitando la rimonta di Victory Gallop.

Avendo corso sia Kentucky Derby, sia Preakness Stakes (l’unico degli otto cavalli alla partenza), American Pharoah potrebbe risentire della fatica. Kiaran McLaughlin ha un altro motivo per essere ottimista: dopo il successo di Afleet Alex (padre di Materiality) nel 2005, nessuno è più riuscito ad aggiudicarsi il Belmont Stakes dopo avere partecipato al Preakness Stakes. Afleet Alex è anche l’ultimo cavallo ad avere vinto il Belmont Stakes da favorito.

Alcuni dati statistici:

• Soltanto 11 cavalli sono riusciti a completare la Triple Crown: gli ultimi sono stati Secreteriat (1973), Seattle Slew (1977) e Affirmed (1978). L’attesa di 37 per una Triple Crown è la più lunga di sempre.

• 23 cavalli hanno vinto Kentucky Derby e Preakness Stakes, senza poi ottenere il terzo successo. Dal 1979 al 2014, la mancata tripletta si è verificata 13 volte. L’ultima delusione in ordine di tempo è stata quella di California Chrome nel 2014, che terminò il Belmont Stakes al quarto posto.

• Escludendo le 11 Triple Crowns, l’accoppiata vincente Kentucky Derby-Belmont Stakes è stata completata da 11 cavalli; l’ultimo a riuscirci fu Thunder Gulch nel 1995 (terzo nel Preakness Stakes).

• Escludendo le 11 Triple Crowns, l’accoppiata vincente Preakness Stakes-Belmont Stakes è stata completata da 18 cavalli; l’ultimo è stato Afleet Alex nel 2005 (terzo nel Kentucky Derby).

 

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